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martedì 11 settembre 2018

MANIFESTAZIONE DI SABATO 8 SETTEMBRE SUL BANDO PERIFERIE - ECCO COM'È' ANDATA

La manifestazione alla quale abbiamo aderito dando sostegno all'associazione ViviAdriano era contro la scelta fatta con l’attuazione del decreto «Milleproroghe» che ha spostato i fondi destinati al quartiere Adriano di due anni.
Fondi congelati sui quali l’associazione ViviAdriano ha voluto sollevare, giustamente, non solo il loro disappunto ma anche una certa insoddisfazione per la mancanta esecuzione di opere come la scuola media e il tram 7, promesse da decenni con cronoprogrammi regolarmente disattesi nonostante le continue rassicurazioni sulle aperture imminenti dei vari cantieri fatte di volta in volta dai politici locali e regolarmente disattese.
Nell'animo degli organizzatori NON doveva e non voleva  essere una manifestazione di parte, ed è proprio per questo che abbiamo dato il nostro appoggio a tale iniziativa. 


I PATTI NON HANNO COLORE
LA PERIFERIA AL CENTRO  

Lo scopo dichiarato era quello di far partecipare i massimi rappresentanti di Comune e Regione per sensibilizzarli a trovare una soluzione comune, ma purtroppo dalla regione nessun delegato del presidente Fontana si è presentato.
Il risultato, purtroppo, è stata una strumentalizzazione dell’evento che ha raggiunto anche momenti di tensione, avendo trasformato un presidio in uno scontro politico che almeno per ora non ha chiarito i dubbi dei residenti (che ad onore del vero hanno pensato bene di non presentarsi forse perché stufi di sentirsi raccontare sempre le stesse cose)


Lo avevamo già detto nel post del 5 settembre, era importante invece presentarsi per porre quella pressione alle forze politiche che è necessaria per arrivare ad una soluzione, che non riguarda solo il quartiere Adriano ma molto più ampiamente quel rapporto di reciproco rispetto tra Stato e Comuni su finanziamenti che NON DEVONO AVER COLORE POLITICO, ma unitamente allo sviluppo di quella società che oggi è imprigionata in opere che sembrano essere sempre più promesse elettorali di parte, che si sono avvicendate per decenni ma che in realtà hanno visto ben poco di operativo.



La percezione è quella che lo scontro avuto tra Comune e Regione abbia poco effetto, forte del fatto che ognuno rivendica proposte o piani B in alternativa, ed onestamente da un confronto pubblico di questo genere non potevamo aspettarci altro, aspettando oggi come si esprimerà la Camera dei Deputati sul decreto che sposta il finanziamento del bando periferie, l’auspicio è che si inizi quanto prima un tavolo con Comune e la Regione Lombardia facendo partecipi gli attivisti dell’associazione ViviAdriano.

In fin dei conti si tratta di costruire una scuola media e di prolungare un tram non dovrebbe essere poi così difficile trovare insieme una soluzione.

Leggi anche gli articoli usciti su


venerdì 7 settembre 2018

SABATO 8 SETTEMBRE INAUGURAZIONE UFFICIALE ALMA BAR (EX TABIT) - CHIOSCO NEL GIARDINO FRANCA RAME

Sabato pomeriggio 8 settembre alle ore 16.00 è prevista l'inaugurazione dell'ALMA Bar nel giardino Franca Rame, stiamo parlando del chiosco che prima si chiamava Tabit e che, dopo un lungo periodo di chiusura, a riaperto.


clicca QUI per il link su google Maps


mercoledì 5 settembre 2018

SABATO 8 SETTEMBRE - MANIFESTAZIONE IN VIA ADRIANO PER CHIEDERE IL RISPETTO DEGLI IMPEGNI PRESI SUL BANDO DELLE PERIFERIE


L'ASSOCIAZIONE SOTTOCORNO si unisce al rammarico espresso dall'Associazione ViviAdriano APS per lo slittamento dei finanziamenti previsti per il quartiere Adriano destinati a interventi fondamentali anche per la crescita e lo sviluppo del quartiere di Cascina Gatti, che è adiacente e contiguo al quartiere Adriano.
L'AssociazioneViviAdriano APS ha organizzato un presidio per sabato 8 settembre davanti al civico 60 di via Adriano per chiedere il rispetto degli impegni presi con la graduatoria del bando delle periferie (qui sotto il volantino dell’iniziativa)
La nostra posizione è, e rimane quella già dichiarata nel post del 30 di agosto, lo abbiamo già detto e lo ribadiamo, nessuno ha annullato i bandi per le periferie, questi sono stati posticipati di due anni, manifestare però è importante perché la scelta fatta con l’attuazione del decreto «Milleproroghe» è sicuramente uno sgambetto alle amministrazioni (indipendentemente dal loro colore politico) che si erano impegnate a cofinanziare i progetti di riqualificazione urbana, creando di fatto malcontento tra i cittadini che sono decenni che chiedono servizi e una qualità della vita civile.
Non vorremmo però che con la scusa del decreto milleproroghe ci sia la volontà o il pretesto di nascondersi con qualche scaricabarile all'immobilismo che abbiamo notato da tempo senza capirne i motivi reali.
Per essere più precisi ricordiamo che nel 2016 sono state escusse fidejussioni per 25 milioni di euro (anche se il comune ne dichiara 15, situazione non chiara) a seguito del fallimento dell’operatore che doveva realizzare parte delle opere pubbliche. 
Aggiungendo i 29 milioni già stanziati dal Comune di Milano, si arriva alla ragguardevole cifra di 54 (cinquantaquattro) milioni di euro
Ora ci domandiamo cosa è stato fatto in particolare con questo capitale, anche perché ulteriori opere, come la piscina comunale, dovrebbero essere realizzate a scomputo di oneri da parte di un operatore privato,(a cui il Comune di Milano sta dando più tempo del necessario per realizzarle e ad oggi non risulta l'apertura del  cantiere).

Ecco perché, alla luce di questo, nonostante lo slittamento del finanziamento, forse alcune opere si sarebbero potute iniziare e magari finire (come la scuola media), tale atteggiamento fa sorgere il dubbio che si voglia strumentalizzare il caso riproponendo una demagogia da propaganda (come purtroppo sembrerebbe confermare l'articolo uscito sul Giorno il 3 settembre).

SABATO 8 SETTEMBRE E' SICURAMENTE IMPORTANTE ESSERCI PER RECLAMARE UN ACCORDO GIÀ CONCLUSO COME E' ASSOLUTAMENTE IMPORTANTE CHE NESSUNA FORZA POLITICA TENTI DI STRUMENTALIZZARE L'EVENTO.


martedì 4 settembre 2018

BIGLIETTO UNICO ATM - DI SICURO NON CI SARA' , DI SICURO C'E' SOLO L'AUMENTO IL RESTO E' VAGO


Lo avevamo già annunciato nel nostro post del 29 marzo il biglietto unico così come se lo immagina la cittadinanza non ci sarà (BIGLIETTO URBANO DA 1,5€ VALEVOLE SU TUTTA L'AREA METROPOLITANA), gli annunci che si sono susseguiti erano solo propaganda politica.
La realtà che ne esce è forse anche più allarmante di quanto uscito negli ultimi mesi, intanto i politici hanno “confuso” il biglietto unico con la card digitale unica per l’accesso ai servizi di ATM.
Questo alla cittadinanza NON INTERESSA, o meglio non risolve il problema è semplicemente un tecnicismo per poter arrivare al vero aumento che si vuole attuare il prossimo anno, dove se va bene pagheremo 2 euro per spostarci ma probabilmente i pendolari avranno anche aumenti maggiori.
Piano piano arriva quanto avevamo già anticipato, ovvero l’intenzione di far pagare in relazione alla distanza percorsa come dichiarato dall'assessore Granelli nell'intervista fatta al Corriere della Sera (leggi QUI l'articolo).
In decisioni come queste c’è molto, ma molto poco di capacità e soprattutto di attaccamento ai problemi della città metropolitana, si coltiva solo il proprio orticello in previsione delle prossime elezioni, è ovvio che senza fondi statali l'unica cosa da fare è aumentare il prezzo del biglietto, ma questi fondi bisogna esser capaci di cercarli, avere quella capacità politica nel richiederli.
Intanto da Lunedì prossimo riprenderemo la nostra vita con mezzi sovraffollati nelle ore di punta, vecchi e bisognosi di manutenzione e, visto che non abitiamo nella cerchia dei navigli, anche molto inquinanti.

La città Metropolitana così come è concepita NON SERVE, meglio tornare alle Provincie dove per lo meno sceglievamo in modo democratico chi doveva amministrare.

giovedì 30 agosto 2018

BANDO RIQUALIFICAZIONE PERIFERIE A SESTO - IL NOSTRO PUNTO


Pubblichiamo ora il nostro punto, sollecitati da più parti, perché ora, senza isterismi ne tanto meno senza strumentalizzazioni politiche, possiamo chiarire il nostro punto sulla situazione del Bando periferie , soprattutto su quello vinto da Sesto San Giovanni.
Il progetto per quanto riguarda l’intervento di riqualificazione ambientale e sociale del parco Adriano di Milano e del Parco Cascina Gatti di Sesto San giovanni nel PLIS Media Valle del Lambro

NON E' A RISCHIO

essendosi classificato al 13° posto nei primi ventiquattro progetto approvati nel primo blocco,

Specifichiamo che il progetto nel 2016 venne diviso dagli uffici comunali in cinque interventi così soprannominati nella relazione pubblicata il 29 luglio 2016 (inviata al ministero per il bando)

SSG_1           Opere idrauliche e di sistemazione elementare
SSG_2           Parco Cascina Gatti – realizzazione partecipata delle opere a verde
SSG_3           Terrazza Bottoni
SSG_4           Skate Park
CM_5            Interramento elettrodotto linee a 220 kv T.L08 e T.205

Per quanto riguarda il bando si è chiesto il finanziamento SOLO per l’interramento mentre per le opere indicate con SSG_1; SSG_2; SSG_3; SSG_4; il comune aveva specificato che le spese erano coperte dagli oneri di urbanizzazione richiesti a UNIABITA per la creazione del complesso di cascina gatti (come indicato a pagina 34),

Quindi, giusto per chiarire le voci di quartiere, per quanto riguarda il progetto di riqualificazione, in nessun modo l'attuazione di questo decreto può mettere in pericolo la conclusione delle opere previste in special modo Terrazza Bottoni o lo Skate Park, la causa, se queste non verranno eseguite o saranno sviluppate con ritardo, sarà da ricercare altrove. 
Situazione differente per quanto riguarda il secondo blocco di opere finanziate, anticipiamo da subito che l’attuazione del decreto «Milleproroghe» è sicuramente uno sgambetto alle amministrazioni che si erano impegnate a cofinanziare i progetti di riqualificazione urbana anche se non crediamo che un comune come Milano intenda fermare i progetti programmati
Il Senato ha approvato un emendamento del governo che di fatto "congela" per due anni le convenzioni firmate con gli enti locali, NON LE ANNULLA, e non vediamo credibile la giustificazione che tale provvedimento sarebbe stato necessario per dare attuazione ad una sentenza della Corte costituzionale.
Non capiamo come si possa commettere un errore politico di questo genere, in uno stato che ha sempre finanziato (e forse continuerà a farlo) sagre e processioni religiose di paesi o ha colmato con centinaia di milioni di euro buchi di bilancio di comuni amministrati da incompetenti ha di fatto bloccato lo sviluppo di periferie che erano decenni che cercavano fondi per risolvere problemi reali.
Ci aspettiamo che bandi di questo genere quadruplichino in futuro soprattutto per l’area metropolitana milanese maltrattata in passato oppure considerata ma per giochi di parte dai governi succeduti fino ad oggi, non comprendiamo neanche come nel 2018 si possa procede con il decreto «Milleproroghe», decine di articoli che con poche righe a volte non controllate che nella loro complessità possano mettere a rischio progetti di decenni per rilanciare intere aree urbane.


lunedì 20 agosto 2018

SITUAZIONE INTERRAMENTO ELETTRODOTTO DI VIA SOTTOCORNO - AGGIORNAMENTO AL 20 AGOSTO

I LAVORI DI SCAVO PER L'INTERRAMENTO, INIZIALMENTE PARTITI DA VIA MULINO TUONO NEL PARCO SI SONO POI FERMATI DAVANTI AGLI ORTI

PER PROSEGUIRE POI A FINE LUGLIO LUNGO LA VIA ADRIANO CON QUALCHE INCONVENIENTE
 


PER RIPRENDERE LO SCAVO FINENDO DI COLLEGARE IL PRIMO TRATTO AL SECONDO IN MEZZO AL PARCO



AD OGGI LO SCAVO RISULTA TERMINATO E STANNO INIZIANDO L'OPERA DI POSA DEI TUBI DOVE VERRANNO FATTI PASSARE I CAVI DI ALTA TENSIONE.

sabato 11 agosto 2018

ASSOCIATION BETWEEN PARENTAL OCCUPATIONAL EXPOSURE TO EXTREMELY LOW FREQUENCY MAGNETIC FIELDS AND CHILDHOOD NERVOUS SYSTEM TUMORS RISK: A META-ANALYSIS.



Una recente metanalisi (21 studi caso/controllo ed 1 di coorte) riporta come l'esposizione prenatale per lavoratrici esposte a basse frequenze (elettrodotti, cabine di trasformazione, macchinari elettrici, ecc…) possa essere la causa di un aumento statisticamente significativo di tumori del sistema nervoso centrale nell'età infantile.

Si ricorda che nel 2002 lo IARC classificò le "basse frequenze” come possibili cancerogeni per l'uomo, 2B.

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Association between parental occupational exposure to extremely low frequency magnetic fields and childhood nervous system tumors risk: A meta-analysis.
Su L1Zhao C2Jin Y2Lei Y3Lu L4Chen G5.

ABSTRACT
BACKGROUND AND OBJECTIVE:
Previous epidemiological studies suggested association between parental occupational exposure to extremely low frequency magnetic fields (ELF-MF) and risk of childhood nervous system tumors, but the results were inconsistent. We conducted a meta-analysis of case-control and cohort studies to re-evaluate this association.
METHODS:
Relevant studies were identified by searching PubMed and Web of Science databases as well as by manual searching. Summary odds ratio (OR) with 95% confidence interval (CI) were pooled with a fixed-effects or random-effects model.
RESULTS:
A total of 22 eligible articles (21 case-control studies and 1 cohort study) were included for the quantitative analysis. The results showed that parental occupational ELF-MF exposure was significantly associated with an increased risk of childhood nervous system tumors (OR = 1.11, 95% CI = 1.02-1.21), and this association remained in studies on central nervous system (CNS) tumors (OR = 1.13, 95% CI = 1.02-1.27) but not neuroblastoma (OR = 1.02, 95% CI = 0.92-1.14). Furthermore, maternal (OR = 1.14, 95% CI = 1.05-1.23) but not paternal (OR = 1.05, 95% CI = 0.98-1.13) occupational ELF-MF exposure significantly increased risk of childhood nervous system tumors. Increased risk of childhood CNS tumors was significant associated with maternal (OR = 1.16, 95% CI = 1.06-1.26) but not paternal (OR = 1.15, 95% CI = 0.98-1.34) occupational ELF-MF exposure.
CONCLUSION:
In conclusion, our results provide limited evidence for the association between maternal occupational exposure to ELF-MF and increased risk of childhood CNS tumors, which should be explained with cautions. Future studies are needed to further evaluate the association of paternal occupational ELF-MF exposure with risk of childhood CNS tumors.



giovedì 9 agosto 2018

L’ASSOCIAZIONE HQ MONZA LANCIA UN APPELLO A FONTANA PER TOGLIERE IL CASELLO DI SESTO DELLA TANGENZIALE NORD



Abbiamo appreso dalla stampa che l’associazione Hq Monza ha lanciato un appello al Presidente della Regione Lombardia per la rimozione del casello sulla Tangenziale Nord all’altezza di Sesto San Giovanni.

Chiediamo da sempre la rimozione del casello sulla tangenziale est e non possiamo che appoggiare e sostenere l’iniziativa rivolta alla eliminazione del casello sulla tangenziale nord.
Non siamo a conoscenza se tale struttura sia arrivata a fine concessione (come per il casello sulla Tang. Est) ma sicuramente è impensabile pensare di eliminare o ridurre il traffico proveniente da Monza con la “gabella” da pagare, l’unico risultato ottenuto ad oggi è stato quello di intasare le strade dei quartieri Pelucca e Cascina Gatti utilizzate per bypassare il pagamento dei pedaggi, rientrando poi sulla tangenziale est aumentando nel quartiere lo smog e le polveri sottili.
Facciamo notare che, pur essendo corretto il metodo iniziale dichiarato di contribuire temporaneamente con il pedaggio alla copertura dei costi di realizzazione, le opere ad oggi risultano ampiamente ripagate ed al momento rappresentano un ingiusto pagamento ai danni dei cittadini,
  

È GIUSTO RIMUOVERLI.

Leggi QUI l’articolo su Nordmilano24.it

martedì 7 agosto 2018

IL LAMBRO E' UN FIUME RISPETTIAMOLO

È vergognoso continuare a rilevare come non esista rispetto per il fiume Lambro, e soprattutto con quale celerità ci si affretti a dire che i reagenti versati nel fiume non sono tossici.

Andando in ordine il 25 luglio 2018 il Lambro si tinge di VERDE mentre il 3 agosto diventa ROSSO sempre a causa di sversamenti eseguiti da aziende presenti sul territorio.


Forse saremo un po' rigidi, ma partiamo dal presupposto che :

NON ESISTE NESSUN REAGENTE CHIMICO INNOCUO

non comprendiamo come non si possano rilevare i rischi che l’ambiente e la fauna del fiume subiscono ad ogni sversamento, ma ancor peggio, come sempre accade, non viene spiegato cosa è successo e quali sostanze sono state immesse nel fiume, si informa genericamente che il prodotto è "biodegradabile" o che "il fenomeno è destinato ad esaurirsi autonomamente" seguita quasi sempre da una nota di Arpa che rassicura sul fatto che NON è una sostanza tossica o che la popolazione non corre rischi.
Che siano aziende tessili, farmaceutiche, concerie o scarichi comunali poco importa chiediamo il rispetto per l’ambiente, quell'ambiente che è stato utilizzato da decenni come scarico fognario e alle istituzioni che non si limitino genericamente a tranquillizzare la popolazione ma spieghino quale sostanza è stata versata.
Alla classe politica chiediamo (se mai fosse in grado!!!) di incominciare a modificare i limiti di legge, perché tra le tante rassicurazioni che ci arrivano al momento ci manca quella che ci dice che l’inquinamento è nei limiti previsti dalla legge, 


COME SE, NEL 2018, FOSSE NORMALE INQUINARE I FIUMI


I FIUMI NON SI INQUINANO.


Leggi QUI l'articolo " il fiume Lambro diventa verde "sulla Martesana.it  

Leggi QUI l'articolo " il fiume Lambro diventa rosso "sulla Martesana.it 


giovedì 2 agosto 2018

RIAPRE IL CHIOSCO AL GIARDINO FRANCA RAME (EX TABIT)


Da lunedì 30 luglio è riaperto il chiosco (ex Tabit ) ai giardini Franca Rame al vicino quartiere Adriano con i seguenti orari , dalle 7,30 alle 23.
Dopo mesi di incuria e vandalismi riapre un importante luogo di aggregazione nella zona, è sicuramente uno dei tanti interventi necessari e fondamentali per non far diventare l’area un quartiere dormitorio.


 foto tratta dall'articolo del Giorno del 2 agosto