E’ arrivata da qualche giorno (per email o per posta) la TARI da pagare per il 2021, nella lettera che accompagna la tassa sui rifiuti troviamo però qualche “inesattezza”, soprattutto per quanto riguarda la Biopiattaforma, e siccome siamo critici con chi lancia proclami (ingiustificati) "da fine del mondo" per la creazione del nuovo centro industriale lo siamo anche con chi lo enfatizza, per meri fini di propaganda, ma andiamo in ordine….
Premesso che:
I cittadini di Sesto hanno da sempre ricevuto la possibilità di pagare con un'unica o in due rate la TARI e che solo lo scorso anno abbiamo avuto un anticipo, e poi ci è stato comunicato (a tradimento) un saldo, nella lettera abbiamo evidenziato almeno tre punti che meritano un chiarimento (visto che sui rifiuti ci abbiamo speso qualche anno di impegno, tempo e sacrifici senza arrivare ad un dunque).
P.to 1
Precisiamo che in questi anni non abbiamo mai ricevuto nessun documento che attesti la mirabolante crescita della differenziata a Sesto San Giovanni, nonostante abbiamo più volte richiesto lumi all’assessore di competenza, facendo proposte (rimaste inascoltate), mai e poi mai abbiamo avuto modo di venire a conoscenza di nessuna campagna di sensibilizzazione in merito (cosa più e più volte richiesta) .
Sappiamo bene che la raccolta differenziata che si svolge in città (per merito della precedente giunta giusto per rendere merito a chi ha voluto fare tale passaggio tra tante critiche) non è efficace, per renderla efficace è necessario compiere quei passi per migliorarne la qualità, perché avere una differenziata al 70% ma di qualità bassa (sporca o mista) non significa nulla, anzi porta all’incenerimento anche quella parte che invece dovrebbe venir inserita in quel complesso sistema di riciclo e riuso del rifiuto che la classe politica ama ormai utilizzare.
La fantomatica riduzione della tassa in bolletta, ci scusiamo ma NON la vediamo, si certo c'è una riduzione ma probabilmente è dovuto al MILIONE E DUECENTOMILA EURO arrivati nelle casse del nostro Comune direttamente dal Governo Conte per aiutare le famiglie proprio nel pagamento della tassa sui rifiuti in un momento particolare.
Questa è l'unica agevolazione che rileviamo, non comprendiamo altrimenti come il comune sia riuscito ad ottenerla, visto che ha spento il forno di incenerimento, che era SICURAMENTE un impianto vecchio e di elevato impatto ambientale, ma garantiva costi di smaltimento (dell'indifferenziato) ai minimi sul mercato italiano, considerando che non si è fatto nulla per migliorare la riduzione dell'indifferenziato aumentando il riciclo e che l'indifferenziato viene TRASPORTATO ALL'INCENERITORE di A2A a BRESCIA con costi extra, non si comprende come si sia potuto arrivare ad una riduzione della tassa rifiuti.
P.to 2
Che il tema sui rifiuti sia un tema di civiltà ci trova perfettamente concordi, come ci trova concordi che su questi processi sia difficile governare una città come Sesto, ricordiamo però che in questi anni non è MAI stato fatto un confronto serio e pubblico sul tema, il progetto della biopiattaforma (nato sempre con la precedente giunta) ed usato oggi in maniera strumentale, sicuramente migliora l’impatto ambientale ma non riusciamo a comprendere come faccia ad abbassare la tassa sui rifiuti, nè ad inserirsi in un contesto più ampio del riuso e del riciclo dei rifiuti urbani, visto che nasce per il trattamento dei fanghi da depurazione e della FORSU.
P.to 3
Deve essere chiaro che la Biopiattaforma NON E’ A ZERO EMISSIONI INQUINANTI, raccontare questo è falso, sicuramente il nuovo impianto abbatte in maniera significativa nell'ordine del 70% - 80% degli inquinanti (Nox, polveri, Tpc, Co, Hci So2. Nh3) che venivano immessi prima con l’inceneritore di CORE, crediamo sia stato consigliato male, anche se il concetto dopo quattro anni (4) dovrebbe essere chiaro.
E’ un’impianto a carbon neutral, cioè ̀a ZERO EMISSIONI di C02 (di origine fossile).
L’energia prodotta dal trattamento dei rifiuti (fanghi e FORSU) è ricavata nell’ottica di un’economia circolare dalla quale si ottiene:
- Biometano [prodotto dalla digestione anaerobica]
- Fertilizzanti di alta qualità [come risultato dalla digestione anaerobica]
- Calore generato dal processo di depurazione e dall’incenerimento dei fanghi;
- Acqua depurata che verrà recuperata e riutilizzata per l’irrigazione dei parchi oltre che per uso industriale, ed agricolo
Consigliamo inoltre di non affermare con totale assolutismo, che l’impianto sia ad ODORI zero, teoricamente non dovrebbe dare problemi, ma siccome è un progetto nuovo inserito in un contesto ad alta densità urbana, sarebbe meglio essere più cauti e magari aspettare almeno un paio di anni.
Se ci fosse una politica ambientale seria, chiara e condivisa con la cittadinanza attiva, si potrebbero ottenere risultati migliori, ma purtroppo non è così, noi rimaniamo sempre disponibili quando lor signori decideranno di aprire le porte del comune oggi trasformato praticamente in un fortino (a causa o con la scusa del Covid).
Il Consiglio Direttivo dell’associazione di Via P.Sottocorno