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venerdì 3 ottobre 2014

ELETTROSMOG, NUOVI VOLANTINI A PEDAVENA

Attaccati da ignoti lungo via Vittorio Veneto, i “No Antenne” si dissociano: «Nelle nostre iniziative ci mettiamo la faccia»

PEDAVENA. Movimenti paralleli contro le antenne e l'elettrosmog. Nei giorni scorsi sugli alberi di viale Vittorio Veneto a Pedavena sono comparsi alcuni volantini, formato A4 e stampati in casa, con messaggi intimidatori come ad esempio “L'elettrosmog uccide”. Segno che la battaglia contro le antenne non si ferma, così come le emissioni di onde elettromagnetiche della Bu33 di via Roma. «Non siamo noi gli autori di quei manifesti», spiega il presidente dei “No Antenne” Augusto De Nato, che già tempo fa si è dovuto giustificare per conto del comitato di alcuni volantini minatori comparsi in paese contro il proprietario del terreno su cui a fine dicembre è stata costruita l'antenna Telecom, «è giusto e tutti sono liberi di esprimere la propria opinione, ma è ancora più giusto metterci la faccia ed essere equilibrati, senza scendere mai a livelli sconvenienti o deprecabili come nel caso dei manifesti contro il proprietario. Siamo scesi in campo per difendere un diritto civile, non ha senso adottare atteggiamenti violenti».
Qualche settimana fa sono usciti i risultati del monitoraggio trimestrale fatto dall'Arpav sulle emissioni dell'antenna 4G: «Si è data molta enfasi al risultato, che è stato entro la norma. Ma sia chiaro che non poteva essere diversamente. Il punto è che anche a livelli bassi quelle onde sono dannose per la salute. Se leggiamo attentamente i dati raccolti poi, capiamo che un'analisi dello studio non è così semplice. La media di emissioni rientra nei termini fissati dalla legge, ma i picchi sono comunque elevati. La stessa Telecom, nella documentazione presentata all'Arpav, ha annunciato che arriverà a emettere una potenza molto superiore a quella attuale», anticipa il presidente, «ora i livelli sono bassi, anche troppo. Uno dei picchi che più ci insospettisce è quello registrato tra le 4 e le 7 del mattino, pari a 0,8 Volt per metro». Il valore massimo di emissione fissato dalla legge entro le 24 ore di misurazione è di 6 volt/metro.
Nel frattempo l'attività del gruppo prosegue a ritmi serrati: «Abbiamo dovuto rinviare l'incontro con Felice Casson a dicembre, visto che sta pensando di concorrere alle prossime amministrative di Venezia», prosegue De Nato, «l'idea ora è di fare un incontro con l'associazione degli elettrosensibili, ovvero persone che soffrono fisicamente e psicologicamente la presenza dei campi elettromagnetici». Proseguono anche le donazioni al comitato: «La raccolta fondi sta andando bene, stiamo avendo una grande risposta e questo in un certo senso ci spaventa perché godiamo di una fiducia che comunque ci carica di responsabilità. Molti cittadini hanno fatto questa sottoscrizione dandoci energia e soddisfazione. Rivolgiamo loro un grazie emozionato. C'è una maturità che non è facile riscontrare in altri luoghi».

La raccolta firme su www.change.org per l'abolizione della legge Gapsarri e la rideterminazione dei limiti di emissione ha raggiunto 1.899 firme. (f.v.)


giovedì 2 ottobre 2014

SOLIDARIETA’ AL SINDACO DI SESTO SAN GIOVANNI PER GLI INSULTI RICEVUTI SU FACEBOOK

L'ASSOCIAZIONE SOTTOCORNO ESPRIME LA PIÙ TOTALE SOLIDARIETÀ AL SINDACO DI SESTO SAN GIOVANNI MONICA CHITTO PER GLI INSULTI GRAVI E GRATUITI RIVOLTI CONTRO DI LEI SUL FACEBOOK.
SI PUÒ E SI DEVE ESSERE CRITICI, MA QUELLO CHE È SUCCESSO NON RIENTRA MINIMAMENTE IN NESSUN CONTESTO CIVILE, NELLA SPERANZA CHE SIA, E RIMANGA UN GESTO ISOLATO ESPRIMIAMO SOLIDARIETÀ AL NOSTRO PRIMO CITTADINO.

mercoledì 1 ottobre 2014

SLA E BASSE FREQUENZE

Importante studio internazionale pubblicato da un gruppo di ricercatori di livello, che conferma ( essendoci già una abbondante bibliografia a riguardo ) un dato molto rilevante. 
Nei lavoratori esposti a basse frequenze in ambito lavorativo ( ma potremmo tranquillamente traslarlo per quanto concerne le emissioni degli elettrodotti) vi è un incremento del rischio di mortalità del 55%  di Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA).
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Amyotroph Lateral Scler Frontotemporal Degener. 2014 Sep 17:1-6. [Epub ahead of print]
Occupational exposure to magnetic fields and electric shocks and risk of ALS: The Swiss National Cohort.

·         1Institute for Risk Assessment Sciences, Utrecht University , The Netherlands.

Abstract
Amyotrophic lateral sclerosis (ALS) has been associated with exposures in so-called 'electrical occupations'. It is unclear if this possible link may be explained by exposure to extremely low-frequency magnetic fields (ELF-MF) or by electrical shocks. We evaluated ALS mortality in 2000-2008 and exposure to ELF-MF and electrical shocks in the Swiss National Cohort, using job exposure matrices for occupations at censuses 1990 and 2000. We compared 2.2 million workers with high or medium vs. low exposure to ELF-MF and electrical shocks using Cox proportional hazard models. Results showed that mortality from ALS was higher in people who had medium or high ELF-MF exposure in both censuses (HR 1.55 (95% CI 1.11-2.15)), but closer to unity for electrical shocks (HR 1.17 (95% CI 0.83-1.65)). When both exposures were included in the same model, the HR for ELF-MF changed little (HR 1.56), but the HR for electric shocks was attenuated to 0.97. In conclusion, there was an association between exposure to ELF-MF and mortality from ALS among workers with a higher likelihood of long-term exposure.


martedì 30 settembre 2014

INCONTRO PUBBLICO SULLA MODIFICA DEI PERCORSI DELLE LINEE DI TRASPORTO PUBBLICO A SESTO SAN GIOVANNI

Incontro con i cittadini per illustrare sui nuovi percorsi delle linee 700, 708 e 713


Mercoledì 1° ottobre alle 21.00 nella parrocchia di via Marx  verranno presentati i nuovi percorsi delle linee 700, 708 e 713.
L' Assessore all'Urbanistica Edoardo Marini esporrà le modifiche, decise dopo un lungo confronto con i comitati e associazioni di cittadini che diventeranno operative da lunedì 6 ottobre.


La cittadinanza è invitata



LUGANO SVIZZERA - INCONTRO SULL'ELETTROSMOG

LUGANO - La Sezione PLR di Lugano organizza la serata pubblica dal titolo:
“Elettrosmog in casa e a scuola, cause ed effetti” 
che si svolgerà 

Mercoledì 8 ottobre dalle ore 19:00 

presso la Sala E del Palazzo dei Congressi a Lugano. Entrata gratuita.

Relatore della serata, il noto ricercatore e biologo dr. Fiorenzo Martinelli dell’IGM-CNR di Bologna moderato dall’Ing. Energy Manager Luca Giordano, Studio Tecnoclima di Lugano.

La Sezione PLR di Lugano reputa importante informare la popolazione sulle possibilità di prevenzione contro i fattori negativi ambientali derivanti dalle attività antropiche o dall’uso quotidiano delle nuove tecnologie. L’inquinamento indoor, così come tanti altri temi correlati alla sicurezza sociale e alla gestione dell’ambiente e delle attività economiche, fanno sempre più parte dell’agenda politica locale e nazionale in quanto interessano da vicino la popolazione per gli effetti diretti e indiretti causati dalle usuali attività umane. In questo senso la Sezione PLR di Lugano vuole estendere ai cittadini la possibilità d’informarsi in modo pertinente e gratuito organizzando serate a tema con professionisti del settore.

FONTE : TICINONLINE

mercoledì 24 settembre 2014

CORATO ELETTRODOTTO, COMMISSIONE URBANISTICA COMPATTA: «INTERRARE I CAVI DOVE CI SONO CASE»

Ieri la prima seduta della commissione urbanistica sulla questione elettrodotto. La soluzione dell'interramento, sebbene sarebbe l'optimum ovunque, appare l'unica soluzione almeno nelle zone in cui ci sono numerose abitazioni
La prima seduta della commissione urbanistica si è chiusa con un risultato che lascia ben sperare in termini di collaborazione tra le varie forze politiche. Sul tema dell’elettrodotto, unico punto all’ordine del giorno, c’è infatti stata piena condivisione da parte di tutti i commissari.
L’urgenza di mettere a fuoco le osservazioni sul nuovo progetto di elettrodotto presentato da Terna - da consegnare al massimo entro il 5 ottobre - si è tramutato nella volontà di perfezionare il documento già letto ieri in commissione e chiederne l’approvazione nel consiglio comunale previsto probabilmente per il 30 di settembre. 
( leggi QUI l'articolo completo )


FONTE : CORATOLIVE.IT

martedì 23 settembre 2014

LA FONDAZIONE UNESCO VUOLE L’INTERRAMENTO DELL’ELETTRODOTTO

Incontro a Bolzano con il presidente Richard Theiner e la segretaria Marcella Morandini Massaro: «Chiederemo a Terna di individuare una soluzione compatibile con il nostro territorio»

BELLUNO. La Fondazione Unesco è per l’interramento dell’elettrodotto Terna. La notizia arriva dal sindaco di Belluno Jacopo Massaro, che a Bolzano, dove era impegnato in due giornate di incontri istituzionali, ha avuto un colloquio con il presidente della Fondazione Richard Theiner e con il segretario generale Marcella Morandini.

«L’Unesco», ha sottolineato Massaro, «depositerà presso le Commissioni Via nazionale e regionale un'osservazione finalizzata a ottenere l'interramento dell'elettrodotto da Andreane a Sagrogna». E il primo cittadino aggiunge quanto l’incontro sia stato «determinante, in quanto mi ha consentito di far comprendere a fondo quanto l'attraversamento del fiume Piave alle porte della città di Belluno, in corrispondenza della visuale sulla cima della Schiara (prima cima dolomitica inclusa nell'elenco di tutela Unesco e ormai simbolo del territorio bellunese insieme alle Tre Cime di Lavaredo), comporti un grave disvalore dell'immenso patrimonio paesaggistico, oltre che ambientale». 

( leggi QUI l'articolo completo )

domenica 21 settembre 2014

LUCCA ELETTRODOTTO , I COMITATI: “CONTROLLATE LE EMISSIONI”

La guerra dei comitati all'ipotesi del nuovo elettrodotto nell'Oltreserchio non si è fermata. I cittadini attendono ancora di conoscere le decisioni della Regione dopo che a luglio era saltato il tavolo di concertazione con Terna e soprattutto aspettano il via libera all'inchiesta pubblica sul progetto richiesta dai Comuni. Proprio agli enti locali adesso i cittadini chiedono di promuovere un accurato monitoraggio sulle emissioni dell'elettrodotto che esiste già e che pende sulle abitazioni di Maggiano e Farneta. Sono le intenzioni emerse nel corso di una assemblea che si è svolta giovedì sera alla sede del comitato Starc a Balbano, sorto contro il nuovo elettrodotto sulle colline. Alla riunione molto partecipata hanno aderito i rappresentanti dei comitati coinvolti, da Chiatri a Maggiano, fino a San Giuliano Terme e Vecchiano.


L'incontro è servito a fare il punto sulla situazione, a riprendere le fila del percorso cominciato con le assemblee a Nozzano e giunto il 1 luglio al tavolo convocato con i dirigenti della Regione Toscana e i rappresentanti dei cinque Comuni coinvolti. In quella sede, erano emerse tutte le difficoltà a trovare un compromesso con Terna, tanto che il tavolo era stato sciolto dagli stessi rappresentanti della Regione e con le richieste dei Comuni di caldeggiare, con il Ministero, il via all'inchiesta pubblica che consentirebbe una analisi complessiva del progetto con il coinvolgimento di tutti gli attori, compresi ovviamente i cittadini ( Leggi ). Che in attesa di queste risposte, adesso vogliono una mappatura completa delle emissioni dell'elettrodotto esistente che secondo il comitato di Maggiano non rispetta i limiti massimi consentiti dall'organizzazione mondiale della sanità.

giovedì 18 settembre 2014

ERCOLANO, ELETTROSMOG E CASI DI TUMORI RARI TRA I BAMBINI. L'ESPERTO: «QUELLA SCUOLA VA CHIUSA»

Ercolano. «Da scienziato, mi sento di affermare che quella scuola dovrebbe essere chiusa. Almeno fino a quando non saranno portati a termine
tutti i rilievi e monitoraggi sulla qualità dell’aria e sull’emissione di onde elettromagnetiche». La scuola in questione è la media «Ungaretti» di via Case Vecchie a Ercolano, e a parlare è il professor Gerardo Ciannella, direttore dell’Unità di Medicina Preventiva dell’ospedale Monaldi di Napoli e docente di Tisiologia e Medicina del Lavoro.

Da tre anni, il medico è impegnato con il Gruppo Salute Ambiente Vesuvio nello studio sull’incidenza di patologie polmonari, leucemie ed altri tumori nella popolazione che vive in contrada San Vito, nella parte alta di Ercolano: una zona ribattezzata la «Terra dei Fuochi» vesuviana per la ultradecennale attività di discariche abusive e roghi tossici.

Ma l’immondizia non è l’unico pericolo. Nel corso delle sue ricerche, infatti, Ciannella ha scoperto che in quella zona diversi bambini si sono ammalati di rare neoplasie cerebrali e li ha collegati alla presenza dell’elettrodotto che attraversa quell’area con cavi e tralicci a pochi metri dalle abitazioni.

«Nell’ambito della ricerca effettuata a San Vito, è emersa un’incidenza anomala relativa a tumori al cervello e leucemie – dice il professor Ciannella – In particolare, sono stati riscontrati casi di neuroglioblastoma, un tumore rarissimo tra i ragazzi minori di 14 anni. Si tratta di una patologia che, secondo i più recenti studi internazionali, può essere correlata alle radiazioni elettromagnetiche dei cavi dell’alta tensione. Il nesso tra malattia e l’elettromagnetismo ha una causalità scientificamente accertata: in casi del genere, i bambini sono maggiormente a rischio perché la loro teca cranica non è ancora completamente sviluppata e quindi, essendo più sottile, protegge meno la massa cerebrale al suo interno».

Già qualche mese fa, il medico del Monaldi aveva parlato di questo rischio al sindaco di Ercolano e a un ispettore scolastico, invitandoli a chiudere l’istituto e ad avviare una campagna di monitoraggio delle radiazioni nella zona. La scuola Ungaretti, invece, ha regolarmente riaperto i battenti per l’inizio dell’anno scolastico: «In assenza di risposte dal Comune – commenta Ciannella – ho inoltrato la mia richiesta all’Arpac. I cavi dell’elettrodotto passano a meno di cinquanta metri dal tetto della scuola e non si conoscono i reali valori della potenza emessa dall’impianto: anche solo in via precauzionale, quell’istituto va chiuso. Il rischio è troppo alto, i giovanissimi studenti sono esposti almeno sei ore al giorno a queste radiazioni. Stiamo parlando di inquinamento elettromagnetico: un nemico invisibile che non puzza, ma che colpisce lo stesso. In casi del genere, l’unica soluzione definitiva per eliminare i rischi sarebbe interrare i cavi dell’alta tensione. Non chiedo di arrivare a questo, ma che almeno si faccia un serio monitoraggio della qualità dell’aria intorno all’elettrodotto e delle onde emesse dall’impianto».

A dare triste conferma dell’aumento di mortalità infantile è l’ex parroco della zona: «Non ho mai celebrato tanti funerali come nel periodo in cui sono stato a San Vito – conferma don Marco Ricci – Per questo decidemmo di rivolgerci al primario del Monaldi per chiedere un supporto scientifico».

A seguito di questa collaborazione, a inizio estate, il Gruppo Salute Ambiente Vesuvio presentò gli sconcertanti dati di una ricerca coordinata dal professor Ciannella a San Vito: su un campione di 314 famiglie, 203 avevano avuto casi di leucemia e tumori, per lo più polmonari, probabilmente causati dall’amianto bruciato nei roghi di immondizia.


FONTE : ILMATTINO.it

lunedì 15 settembre 2014

COULD MYELIN DAMAGE FROM RADIOFREQUENCY ELECTROMAGNETIC FIELD EXPOSURE HELP EXPLAIN THE FUNCTIONAL IMPAIRMENT ELECTROHYPERSENSITIVITY? A REVIEW OF THE EVIDENCE.

 Ecco una nuova ricerca del prof- Olle Johannson sull'elettrosensibilità.

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Redmayne M1, Johansson O.
Author information
1a Centre for Research Excellence on Health Effects of Electromagnetic Energy, Department of Epidemiology and Preventive Medicine , Monash University , Melbourne , Australia.
Abstract
Myelin provides the electrical insulation for the central and peripheral nervous system and develops rapidly in the first years of life, but continues into mid-life or later. Myelin integrity is vital to healthy nervous system development and functioning. This review outlines the development of myelin through life, and then considers the evidence for an association between myelin integrity and exposure to low-intensity radiofrequency electromagnetic fields (RF-EMFs) typical in the modern world. In RF-EMF peer-reviewed literature examining relevant impacts such as myelin sheath, multiple sclerosis, and other myelin-related diseases, cellular examination was included. There are surprisingly little data available in each area, but considered together a picture begins to emerge in RF-EMF-exposed cases: (1) significant morphological lesions in the myelin sheath of rats; (2) a greater risk of multiple sclerosis in a study subgroup; (3) effects in proteins related to myelin production; and (4) physical symptoms in individuals with functional impairment electrohypersensitivity, many of which are the same as if myelin were affected by RF-EMF exposure, giving rise to symptoms of demyelination. In the latter, there are exceptions; headache is common only in electrohypersensitivity, while ataxia is typical of demyelination but infrequently found in the former group. Overall, evidence from in vivo and in vitro and epidemiological studies suggests an association between RF-EMF exposure and either myelin deterioration or a direct impact on neuronal conduction, which may account for many electrohypersensitivity symptoms. The most vulnerable are likely to be those in utero through to at least mid-teen years, as well as ill and elderly individuals.