È uscito il rapporto sul "controllo
dell'inquinamento elettromagnetico sul territorio della Regione Veneto".
Predisposto dall'Arpa Veneto, questo ha l'obiettivo di fornire una adeguata
conoscenza sullo stato dell'insediamento delle fonti inquinanti per quanto
concerne i campi elettromagnetici sul territorio regionale
Figlio dell’evoluzione tecnologica,
l’inquinamento elettromagnetico viene definito come la generazione di campi
elettrici, magnetici ed elettromagnetici artificiali, cioè non attribuibili al
naturale fondo terrestre o ad eventi naturali, ad esempio il campo elettrico
generato da un fulmine. Questo tipo di inquinamento è stato, spesso, oggetto di
discussione e sono stati fatti studi scientifici sugli effetti provocati
dall’eccessiva esposizione alle radiazioni elettromagnetiche sull’uomo, sugli
animali e sulle piante. La lunga esposizione a queste onde può, infatti, avere
degli effetti negativi sulla salute umana come cancro, riduzione della
fertilità, perdita di memoria e cambiamenti negativi nel comportamento e nello
sviluppo dei bambini. Tuttavia l’effettiva entità del rischio non è ancora
nota.
In questo ambito la normativa
nazionale di riferimento è la Legge quadro n 36 del 2001 “Legge quadro sulla
protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici”.
Questa ha avuto lo scopo di dettare i principi fondamentali diretti a:
assicurare la tutela della salute dei lavoratori, delle lavoratrici e della popolazione
dagli effetti dell’esposizione a determinati livelli di campi elettrici,
magnetici ed elettromagnetici ai sensi e nel rispetto dell’articolo 32 della
Costituzione italiana; promuovere la ricerca scientifica per la valutazione
degli effetti a lungo termine e attivare misure di cautela; assicurare la
tutela dell’ambiente e del paesaggio e promuovere l’innovazione tecnologica e
le azioni di risanamento volte a minimizzare l’intensità e gli effetti dei
campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici secondo le migliori tecnologie
disponibili. La tutela della salute, in particolare, secondo la norma quadro,
va conseguita attraverso la definizione di tre differenti limiti (limiti di
esposizione, valori di attenzione e obiettivi di qualità) per gli impianti
fissi sorgenti di inquinamento elettromagnetico ambientale.La Regione Veneto ogni anno fa uscire un rapporto sul “controllo dell’inquinamento elettromagnetico sul territorio della Regione Veneto”. Il rapporto giunto alla sua undicesima edizione, è predisposto dall’Arpa Veneto con l’obiettivo di fornire una adeguata conoscenza sullo stato dell’insediamento delle fonti inquinanti per quanto concerne i campi elettromagnetici sul territorio regionale.
Secondo il Rapporto, per quanto concerne le radiofrequenze, il numero totale nella Regione di impianti di telefonia mobile si attesta a 5315 (Dati Arpav aggiornati al 31/12/2012). Un numero che nel corso degli anni ha mantenuto una crescita costante. Nella sola Vicenza sono presenti ben 873 stazioni, quarta provincia a livello Regionale. Per questi 873 stazioni, ci sono stati ben 201 pareri preventivi rilasciati dall’Arpa Veneto. Questi pareri consentono una attività continua e aggiornata di verifica degli impianti già attivati e l’individuazione delle zone in cui i livelli di campo elettrico sono più elevati, permettendo in questo modo di indirizzare le misure sperimentali verso quei siti che presentano maggiori criticità. Dal 1996 al 2013 il limite di legge per l’esposizione è stato superato 7 volte e tutti i siti dove questo è successo sono stati risanati. A Vicenza nello stesso arco temporale, non è stato mai superato il limite consentito per legge. Nel corso del 2012, sottolinea infine l’Agenzia, non è stato riscontrato nessun nuovo superamento da parte degli impianti di telefonia mobile.
Per quanto riguarda gli impianti radiotelevisivi, questi risultano essere 2130 in tutto il Veneto. Tali impianti sono raggruppati a formare 504 siti. Nella sola provincia vicentina sono presenti 569 impianti radiotelevisivi per un totale di 136 siti. Dal 1998 ad oggi sono stati riscontrati a livello Regionale 73 superamenti, di cui 63, pari all’83%, risanati. Nella sola Vicenza ci sono stati 26 superamenti del limite imposto dalla legge, di cui 18 risanati, la provincia con maggior numero di situazioni critiche.
Per quanto concerne, infine, i campi elettromagnetici a bassa frequenza (elettrodotti) nel corso del 2011 e 2012 sono stati riscontrati 13 nuovi superamenti presso delle scuole in alcune delle province venete. A Vicenza il superamento è stato riscontrato in 2 scuole, la provincia con numero di superamento più basso a pari merito con Treviso e Venezia.
FONTE : VICENZATODAY