Alberobello, 22
Febbraio 2013
COMUNICATO STAMPA
Contro l'antenna Vodafone in località Coreggia
(Alberobello) parla il Comitato Cittadino
Prosegue il dissenso di centinaia
di cittadini alberobellesi circa la messa in opera e imminente accensione di
una stazione radio base della multinazionale Vodafone in località Coreggia, in
una zona largamente popolata e a pochissimi passi da una scuola materna ed
elementare.
A distanza di pochi giorni
dall'incontro, avvenuto lo scorso 12 Febbraio, tra i rappresentanti del
neo-costituito Comitato Cittadino per la tutela della Salute e dell'Ambiente di
Alberobello con l'Amministrazione Comunale a seguito di più di 300 firme
raccolte e depositate per chiedere la sospensione dell'installazione
dell'antenna, il dissenso e lo sconcerto sono aumentati.
La posizione del Comune, infatti,
resta quella di dire di essere quasi “obbligato” ad accettare l'antenna della
Vodafone in quanto, allo stato attuale, non esistono certezze riguardo ai possibili effetti nocivi a medio-lungo termine provocati da
questi apparati sulla salute dell'uomo. L'Amministrazione Comunale si è inoltre
giustificata dicendo che comunque la legge italiana allo stato attuale permette
agli operatori di telefonia di muoversi con una certa disinvoltura, con la
costruzione di tali apparati che viene più o meno ritenuta un’opera di prima
necessità. Come il dover riasfaltare una strada dissestata.
Viene
da chiedersi però come mai altrove, in numerosi altri Comuni d'Italia, siano
state ordinate sospensioni o addirittura ricorsi al TAR per far evitare la
costruzione di antenne in un luoghi ritenuti non idonei, mentre ad Alberobello
non si è fatto lo stesso visto che il Sindaco prosegue con il dire che non è la
volontà del Comune avere queste antenne sul proprio territorio, soprattutto
vicino ad una scuola, quella di Coreggia, dove si pratica il tempo pieno e i
bambini permangono nelle aule per più di 4 ore al giorno.
Purtroppo
è parere del Comitato che ad Alberobello non ci sia la volontà di guardare il
problema verso la salute dei cittadini e del territorio. In base ai risultati
scientifici già oggi disponibili infatti, è impossibile negare che non vi sia
il rischio di danni biologici ed esistono quindi tutti i presupposti per
un'applicazione non demagogica del “Principio di Precauzione”, secondo il quale
i rischi,anche solo potenziali, andrebbero evitati. Occorre infatti ricordare che la Costituzione
Italiana , all’Articolo 32, tutela la salute del cittadino non solo come bene
individuale, ma anche come bene collettivo e che tale tutela è prevista in
termini preventivi.
Infine,
va ricordato un rapporto sullo stato dell'ambiente riguardo all'inquinamento
elettromagnetico che già individuava Alberobello nel 2005 come territorio
critico, meritevole di ulteriori indagini soprattutto in ragione dell'alto
numero di stazioni radio base e della continua variazione del numero di siti
sulle quali sono installate. In questi anni il Comune non solo quindi non ha
provveduto alla pianificazione territoriale, all'adozione di un catasto di
impianti trasmittenti e all'effettuazione di campagne di monitoraggio degli
impianti, ma continua a concedere autorizzazioni paesaggistiche ed edilizie
senza informare con trasparenza la cittadinanza.
Per
tutto questo, il Comitato, nell'intento di rappresentare un ampio respiro di
cittadini, è deciso ad adoperarsi con tutte le proprie forze per la tutela
della salute dei nostri bambini e del nostro territorio contro l'installazione
selvaggia di queste antenne.