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venerdì 31 ottobre 2025

SVILUPPO URBANISTICO A CASCINA GATTI - COM'E' ANDATA............ (parte 5 - Area di via Manin)

Ultimo punto (ma non meno importante) lo sviluppo urbnistico sulla via Manin, in particolare su tre aree specifiche.

La prima è un'area abbandonata, e quando le aree sono abbandonate la natura tende a riprendersele ed è così che si era creata un'area boschiva che rappresentava l'unico "muro", un polmone all'inquinamento prodotto dalla vicina  tangenziale, tant'è che avevamo chiesto (più volte) ai rappresentanti del comune che si potesse trasformare in un area verde vincolata con una vegetazione, anche più fitta, dopo aver portato via i rifiuti presenti, e invece ..........................

Come succede su tutte le aree abbandonate a Sesto San Giovanni, anche su questa, da anni, "politici lungimiranti" hanno attribuito un diritto a servizi di interesse generale (così per non saper nè leggere nè scrivere e non scontentare nessuno), per cui, al momento il comune ha disboscato, in futuro vi si trasferirà uno sfascia carrozze da via San Maurizio al lambro (ceduta al comune per il PMVL) con tanti saluti all'area verde e al contenimento delle polveri sottili generate dai flussi di traffico.

Un'altra partita persa dalla comunità ...............................................

La seconda, è sempre un area verde, ultimamente abbandonata, sulla quale però incombre dal 2017 un progetto di costruzione di una vasca volano per intercettare i grossi flussi di pioggia, accumolandoli in una vasca sotterranea per poi farli defluire al depuratore e riversarli (una volta puliti) nel fiume Lambro.




Nonostante il progetto sia stato richiesto nel 2017 ad oggi nessun progetto definitivo è stato presentato, nè tanto meno è stato deciso cosa fare sopra tale vasca, le proposte avanzate dai burocrati di turno prevedono cemento e un grosso parcheggio, proposta che a nostro avviso NON solo non ha senso (in una via "morta") ma non ha rispetto per il continuo scempio ambientale che si continua a fare in questa città.

Nella speranza di tornare a proporre e condividere con la cittadinanza il destino di quest'area ci auguriamo non vengano prese "d'autorità" scelte dai rappresentanti del comune.

Noi presenteremo una proposta, lo faremo pubblicamente e chiederemo che prima di decidere ci si confrontasse con le associazioni del territorio e i cittadini, in modo che le scelte siano, non solo condivise, rispettose di una logica ambientale in un quartiere sul quale si è deciso far gravare, la Biopiattaforma (in sostituzione del vecchio inceneritore), il depuratore oltre ad un complesso industriale isolato che ricordiamo qualche anno fa fu responsabile di sversamenti industriali nelle rogge del parco (leggi QUI).

il Terzo (e ultimo punto) il Ponte Ciclo perdonabile sopra il fiume Lambro per la Martesana.

Progetto che rientra nelle opere di compensazione per la costruzione della BioPiattaforma al Comune di Sesto San Giovanni, insieme alla ciclabile lungo la via Manin, si trova oggi in un momento di stallo, mentre l'area si presenta così 

Il progetto prevede la pulizia dell'area (che era purtroppo utilizzata come discarica abusiva), una piantumazione fitta di un area e la costruzione del ponte sopra il Lambro per connettersi con la ciclopedonale martesana.



Ma........ essendo che l'area ricade proprio al confine fra tre comuni (Milano, Sesto S.G. e Cologno M.) ed è una area vincolata (utilizzata da idioti come discarica), non è chiaro (o meglio ognuno si scarica la responsabilità non riconoscendo la proprietà in questione in una "querelle" tipicamente italiana) di chi sia la responsabilità di pulire l'argine prima dei lavori.

Ed è così ormai da anni ..... la speranza è che che burocrati e politici si illuminino di buon senso e responsabilità,così da restituire l'area riportata a vita alla comunità  che potrebbe presentarsi così: