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lunedì 23 giugno 2025

TERRAZZA BERGAMELLA SITUAZIONE AL 23 GIUGNO 2025 - CHIUSURA CANTIERE PREVISTA PER IL 3 AGOSTO 2025

Visto il prolungarsi dei tempi del cantiere (e del poco personale impiegato che continuiamo a rilevare) abbiamo chiesto agli uffici del comune 

"di conoscere il nuovo cronoprogramma e l'affidabilità di mantenerlo evidenziando (se ci sono) eventuali criticità che sono eventualmente emerse dalla fornitura o dalla posa dei nuovi materiali"

La risposta è stata che i lavori stanno procedendo, [in questa settimana è stata allestita l’area fitness ed è stato posato il "tappettino" del vialetto )

L'isola di calore con area fitness completata

Ci rassicurano che non ci sono i motivi per allungare i tempi di un cantiere, considerando i costi che questo genera, sia per l’impresa che per l’Amministrazione stessa, e stanno procedendo con la richiesta di forniture di materiale che in questo periodo è difficile da reperire.

Ci informano che "I lavori non sono fatti solo da persone che lavorano in cantiere, prima c’è un grande lavoro svolto negli uffici dalla Direzione Lavori, dal Coordinatore alla Sicurezza, dal progettista e dagli uffici comunali che non si vede ma è quello che permette di portare a compimento un’opera."

Il ritardo è dato anche dal periodo di sospensione lavori (come da verbale di ripresa dei lavori n°03 agli atti comunali prot gen 54119/2025 del 14/05/2025), e ad oggi il termine del cantiere è previsto per il 


3 agosto 2025


Considerando che:

  • Nessun cronoprogramma è stato inviato
  • Non comprendiamo come si possano registrare ritardi sui materiali, dopo un periodo così lungo di attesa (ma ci rimettiamo a quanto ci viene riferito).
  • Nessuna comunicazione ci è stata fatta in questi mesi (se non sollecitavamo NOI chiarimenti o risposte).
  • Nessuna spiegazione sui lavori mancanti ci è stata fatta.
  • Con 23 gg di ritardo rispetto ad un cronoprogramma originario di sei (6) mesi per una "terrazza" di circa 60 mt  fortemente ridimensionata da un inquinamento sempre negato che solo dopo due anni di lotta, sono stati riconosciuti intervenendo con una bonifica (che dovrà completarsi nel prossimo futuro a cantiere finito sull'area adiacente).
  • Che i lavori eseguiti non sono proprio come quelli presentati o concordati con l'ultimo progetto.

Ci aspettavamo un dialogo ed un atteggiamento differente, che ad oggi, purtroppo, NON c'e' stato (come, purtroppo non c'è stata negli ultimi nove anni).


Manca poco, vero, venerdì 8 agosto non è poi così lontano, sarebbero solo 69 giorni di ritardo dopo 14 anni di attesa.



lunedì 2 giugno 2025

TERRAZZA BERGAMELLA SITUAZIONE AL 1 GIUGNO 2025

Come si poteva immaginare il crono programma NON è stato rispettato, (siamo ormai nella normalità), come al solito le scuse saranno "le piogge frequenti, i terreni non perfettamente asciutti" e così via.

La situazione al 1 giugno 2025 è questa:

Non manca molto..., si è perso perso talmente tanto tempo che nel mentre è anche cresciuta l'erba !!!

Il perché è stato lasciato il marciapiede resta un mistero da chiarire (doveva essere asfalto drenante se non giardino ..........................)

strada di collegamento al quartiere Adriano ultimata (il perché è grigia è un mistero....)

L'unica cosa positiva (e non cercata in questo cantiere) è l'aver salvaguardato la fauna locale e la bio diversità nelle aree adiacenti con le reti (posizionate ormai da anni) tra le varie colate di cemento.......


Pronto per l'asfaltatura........... (se si incomincia ....... )

La scelta più stupida ed incomprensibile per estensione e materiali adottati.

In un pomeriggio primaverile con sole, questa base "cementizia" crea un isola di calore che si poteva evitare con un semplice installazione su prato, ci dispiace ma l'averlo fatto nascondendo, durante tutti gli incontri svolti, tale informazione (ovvero di quale tipologia di fondo si doveva usare nonostante avessimo chiesto sempre e con insistenza un'installazione su prato) è INGIUSTIFICABILE (giusto per essere educati).


Aspettiamo l'inaugurazione 



lunedì 19 maggio 2025

TERRAZZA BERGAMELLA SITUAZIONE AL 19 MAGGIO 2025

Subito dopo il post del 28 aprile, purtroppo, abbiamo visto FERMARSI il cantiere, e siccome non c'è fiducia, abbiamo scritto per avere informazioni sui motivi che hanno, di fatto, fermato il cantiere nelle ultime tre settimane (se non per alcune piantumazioni e l'esecuzione eseguite delle gettate in cemento per poter poi installare gli attrezzi dell'area fitness), chiedendo inoltre se fosse possibile aprire la strada di accesso ai box essendo l'area quasi ultimata.

La risposta degli uffici è stata "... il cantiere ha avuto un fermo dovuto prima alle festività e successivamente per le condizioni climatiche avverse.

La richiesta di apertura della strada per l’ingresso ai box, ad oggi non può essere accolta, in quanto sentito il coordinatore alla sicurezza in fase di esecuzione, non ci sono le condizioni affinché i cittadini possano transitare senza essere esposti a pericoli dettati delle diverse lavorazioni in corso.

Stiamo comunque procedendo nel rispetto del cronoprogramma e nei tempi stabiliti anche a seguito delle diverse sospensioni che sono state concesse dall’inizio dei lavori."


Ringraziamo gli uffici per la pronta risposta, rimaniamo scettici sul completamento del cantiere entro il 30 maggio (come previsto da cronoprogramma) visto che a parte un paio di tecnici per qualche ora, non si vede il piglio necessario per finire le opere, che prevedono principalmente dalle asfaltature delle ciclabili, alla strada di accesso al completamento dei cordoli per non parlare dei lampioni dotati di sensori di presenza, delle telecamere promesse e il completamento dell'area fitness.


Il Consiglio Direttivo dell’Associazione di via P.SOTTOCORNO

via P.Sottocorno 18 - 20099 - Sesto San Giovanni (Milano)


martedì 13 maggio 2025

QUESTI SONO PIANI URBANISTICI CHE TUTELANO AMBIENTE E CITTADINANZA A CASCINA GATTI? NO, CI SEMBRANO SOLO PIANI DI SPECULAZIONE (CON VOLUMI ECCESSIVI)

Sul Piano attuativo Borgo Cascina Gatti Ovest, (che visto dai rendering presentati il giardino è anche bello)

per quanto siamo a conoscenza delle dinamiche cittadine, possiamo confermare che era già tutto previsto, precisiamo però che il tempo dei feudi dove il "signore" di turno decide in maniera arbitraria sul popolo suddito è finito da tempo, e siccome siamo nel 2025 i piani urbanistici che hanno un impatto significativo sul territorio crediamo non si debbano presentare dietro le mura del comune magari con la porta chiusa o facendo filtrare le informazioni se non nascondendole, ma organizzando incontri pubblici, informando la cittadinanza di quanto si sta prevedendo, magari appuntandosi anche qualche critica (cosa che negli ultimi anni in particolare, sembra infastidire chi si crede al di sopra di tutto) che potrebbe invece migliorare il progetto iniziale. 

Crediamo che i piani urbanistici dovrebbero essere proposti alla cittadinanza prima della loro definizione, condivisi durante le fasi d'approvazione e infine resi pubblici con metodologie (differenti da quelle attuali), che dovrebbero prevedere la più totale trasparenza oltre che aver già anticipato un'analisi di impatto ambientale e sanitario.

Chi decide cosa, come e soprattutto quanto costruire è di fatto delegato alla classe politica locale, che dovrebbe farsi carico di tutelare anche l'ambiente (biodiversità e bonifiche) e la cittadinanza esistente e NON necessariamente dover accettare (con il cappello in mano) chi vuole ottenere il 100% delle aree edificabili, quasi fosse un diritto divino.

In realtà quell'area è da sempre stata un’area verde, ma in un determinato periodo (e ci farebbe piacere conoscere gli attori politici che hanno permesso e autorizzato tale trasformazione), è diventata un’area edificabile, o meglio da campo agricolo (strappato nei secoli alle foreste che circondavano Milano) si è trasformato in campo verde e poi essendo un area privata, è diventata un’area edificabile..... 

La storia, se la raccontiamo così appare un po' diversa da come invece ci viene proposta, e ci sentiamo presi in giro al racconto di esser riusciti a salvare dei fazzoletti di terra quando in realtà si sono salvati solo perché sono sotto un elettrodotto.

E qui arriva il bello, perché è anche ammissibile una trasformazione di un'area verde in area edificabile (poco ci importa se in edilizia convenzionata, popolare o privata), non siamo fondamentalisti, ma è proprio la politica che è chiamata a gestire queste dinamiche di trasformazione, è la politica ad essere chiamata a governare lo sviluppo della città, e non il diritto (che sembra) "acquisito" di cementificare (speculando) su tutta l'area.

Siamo onesti, noi al contrario, non prevediamo nessuna miglioria per il quartiere, se non un ridimensionamento di un parco (che è già di fatto un giardino) che si trasforma in giardino un po' più attrezzato che, di fatto, si salva solo ed esclusivamente grazie alla presenza di un elettrodotto, che la precedente giunta (come questa) si era impegnata ad interrare, mentre per otto anni non ha fatto nulla.

Certi di aver spiegato correttamente la nostra posizione, cogliamo l'occasione per invitare l'Assessore, insieme al Sindaco, ad un incontro pubblico (in data, ora e luogo da definirsi) da tenersi a Cascina Gatti per presentare e spiegare alla cittadinanza i piani di urbanizzazione che il comune ha definito (anche in via preliminare) per le aree dismesse, perché a Sesto San Giovanni dopo le aree Falk ci sono le ex aree industriali abbandonate di Cascina Gatti e zone limitrofe, sulle quali NON si sa nulla, sia per quanto riguarda le bonifiche, sia per i progetti di trasformazione (e relative volumetrie concesse), così, giusto per NON ARRIVARE ALLA SATURAZIONE TOTALE DEL TERRITORIO, magari senza commettere gli stessi errori, perché: 

Errare humanum est, perseverare autem diabolicum, et tertia non datur.

       il Consiglio Direttivo 
dell'Associazione di via P.Sottocorno

mercoledì 7 maggio 2025

COLATA DI CEMENTO A CASCINA GATTI CON RELATIVA DISTRUZIONE DEL PARCO ESISTENTE (COSI' COME LO CONOSCIAMO!!!!!!)

A differenza di quanto si legge su vari giornali, il piano attuativo comunale di iniziativa privata per un intervento di rigenerazione urbana per l’area di Cascina Gatti a Sesto San Giovanni che prevede la realizzazione di 6 edifici residenziali lungo via Volontari del Sangue (solo nel 1° lotto d'intervento) NON prevede nessuna creazione di nuove aree verdi, ma un forte ridimensionamento del parco esistente. 

Questa la triste realtà, che a differenza di titoli comparsi su diversi giornali.

Entriamo nel merito, a giustificare quanto affermato poniamo due semplici immagini, la prima sullo stato attuale dell'are presa da Google Maps 

la seconda rilevata dai progetti di UNIABITA presentati in comune e accessibili a tutti al link , 

Come si può notare l'area verde attuale viene fortemente ridotta, 


Qui si vene bene sia il primo lotto (rosso) di forte urbanizzazione che il secondo (blu), con buona pace di un'area che negli ultimi decenni si era salvata dalla speculazione edilizia proteggendo una biodiversità e una vegetazione che nel nord Milano è diventata rara, e che ora verrà per l'ennesima volta distrutta.

IL "nuovo progetto" presentato dal Comune come “conforme” al P.G.T. vigente è fortemente invasivo, la propaganda utilizzata per giustificare concessioni (nascoste alla cittadinanza per altro mai interpellata a riguardo) è bugiarda, si vende l'acquisizione di "giardinetti", inutilizzabili causa passaggio di un elettrodotto da 220 kV, come aree acquisite grazie a lungimiranza politica.

E' un progetto che, ipotizziamo, porterà degrado urbano con con sovraffollamento urbanistico e di traffico, dovute ad un aumento della popolazione residente in un area dove mancano forme assistenziali di base già oggi poste al limite (come i medici e guardia medica) vigilanza controllo del territorio, servizi ATM e con il secondo lotto anche la  probabile apertura al traffico della via Campestre. 

Complimenti (ironici, non vorremmo mai essere fraintesi) a chi autorizza tutto ciò, o ha semplicemente posto in essere tutto questo, Sesto San Giovanni e soprattutto Cascina Gatti NON hanno bisogno di speculazione edilizia (che sia privata, pubblica, di cooperativa o popolare), e soprattutto non ci piace essere presi in giro, gli eventi devono apparire per quello che sono e non per interventi di riqualificazione, come qualcuno vorrebbe dipingerli.

La costruzione a ridosso di un elettrodotto da 220kV pone poi attente riflessioni............................................................................ ma questo sarà oggetto di un'analisi specifica.


martedì 29 aprile 2025

TERRAZZA BERGAMELLA - SITUAZIONE AL 28 APRILE 2025

La terrazza a fine aprile è ancora un cantiere aperto, forse a causa anche delle insistenti piogge che si sono succedute e che hanno causato il fermo cantiere.

Rispetto al cronoprogramma:


Rileviamo qualche ritardo, anche se in linea di massima ci dovremmo essere, mentre al progetto che ci era stato presentato alcune differenze le rileviamo (e non solo in negativo).

Punto 1) - la strada di accesso ai box è sempre stata presentata non come un vialetto ma a livello del terreno delimitato da paletti, è una modifica che non cambia molto se non la correttezza dell'esposizione e il rispetto di quando, da sempre, presentato, se c'è un motivo specifico per eseguire tale modifica ci sarebbe piaciuto essere avvisati visto che ci siamo occupati di quest'area per soli 14 anni.


Sembra a lato della strada di accesso ai box troviamo sulla sinistra la ciclabile mentre a destra un'area completamente verde (presentata da sempre come area verde) mentre ad oggi permane il marciapiedi originario con i vecchi lampioni (frecce rosse).


Mentre la nota positiva, la scelta di proteggere la "scarpata" (che dovrà essere bonificata) non con un muretto (estremamente antiestetico) ma con una recinzione in legno (vedi le frecce in blu)


Punto 2) l'area fitness prevista da sempre come più punti dislocati lungo la ciclabile della Bergamella sono stati dislocati poi in un'area forzatamente imposta al raccordo con la ciclabile, presentata più piccola dell'area eseguita, ma soprattutto si era concordato l'esecuzione dell'area con l'installazione delle attrezzatura su prato erboso e NON su un'area che rappresenta un isola di calore rendendo inservibile l'area per una buona parte della giornata.


Qui sotto com'è stata realizzata (ancora in fase di ultimazione)

Con un impatto decisamente differente da quello anticipato dal progetto e concordato ai tavoli.

Qui sotto le attrezzature previste nel progetto 


Il cantiere procede, speravamo fosse più rapido ma procede, per dare un giudizio definitivo aspettiamo la fine dei lavori, anche se ci sarebbe piaciuto, (visto che ci siamo occupati di quest'area attivamente da 14 anni e quattro giunte) una collaborazione e dialogo maggiori, anche sulle eventuali modifiche, che  comprendiamo, possono avvenire a causa di limitazioni dei budget o per motivi tecnici nati durante l'esecuzione dei lavori.


lunedì 17 marzo 2025

COSA SUCCEDE A SESTO ?? INCONTRO DIBATTITO APERTO ALLA CITTADINANZA

Martedì 18 marzo alle ore 20:30, presso Villa Mylius (Largo La Marmora 26, Sesto San Giovanni), si terrà l’incontro-dibattito 

“Cosa succede a Sesto San Giovanni?”

un momento di confronto aperto alla cittadinanza sulle numerose criticità che stanno interessando la città.


L’incontro, ci è stato presentato come un’occasione di incontro con la cittadinanza per informarsi, partecipare e condividere esperienza in un dibattito pubblico, e per questo abbiamo dato la nostra disponibilità.

La strumentalizzazione politica dell'evento alla quale stiamo assistendo non ci rappresenta e confidiamo smetta senza rovinare la serata.

Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.

mercoledì 1 gennaio 2025

BUON ANNO

Lasciato l’ultimo giorno dell’anno, eccoci al primo giorno del 2025.

I resoconti su quanto svolto nel 2024 li faremo nella prossima assemblea dei soci, per ora abbiamo un 2025 che inizia con il cantiere della terrazza Bergamella (che giungerà a compimento a giugno 2025) insieme (si spera) all'attivazione del tram 7 che passa dal Quartiere Adriano, e che rappresenta una importante servizio per tutti i residenti del quartiere di Cascina Gatti che non saranno così più obbligati ad andare a Marelli per prendere la linea rossa ma avranno una valida alternativa, per gli altri eventi che ci attendono vi invitiamo a seguirci e soprattutto a partecipare in forma attiva (così giusto per non avere sorprese).

Per il resto BUON ANNO, con l'augurio che sia migliore di quello che ci ha lasciato.

 

domenica 15 dicembre 2024

TERRAZZA BERGAMELLA - VARIANTE AL PROGETTO DEL 2017 E CRONOPROGRAMMA

Mentre i lavori proseguono, pubblichiamo la nuova planimetria della nuova Terrazza, definita con la variante del progetto del 2017 dalle quale sono state escluse le aree da bonificare che di fatto non permetteranno l'ampliamento previsto inizialmente (nel 2011).



le variazioni che ci sono state si possono riassumere nei seguenti punti:
- area fitness prevista alla fine del raccordo di discesa con la ciclabile esistente


- sistema di video sorveglianza.
- riduzione del numero di panchine 
- installazione di lampioni dotate di sensore di presenza 
- alberatura sui due raccordi che collegheranno la terrazza con il quartiere Adriano 

Capitolo tempistiche, i lavori iniziati ai primi di dicembre 2024, sono stati suddivisi in 12 fasi ed avranno termine nell'ultima settimana di maggio 2025 secondo il cronoprogramma qui sotto 



Le immagini sono state estrapolate dalla documentazione ricevuta dagli uffici del comune per poter esporre correttamente ed in maniera chiara la variante del progetto, la pubblicazione delle tavole originali non avrebbe permesso la corretta visualizzazione del progetto.

Si ringraziano gli uffici comunali per la collaborazione 



mercoledì 4 dicembre 2024

SERVIZI PUBBLICI ATM SU SESTO SAN GIOVANNI - URGE AFFRONTARE IL PROBLEMA -

Urge affrontare seriamente la questione dei mezzi di superficie, che non passano e se passano sono in condizioni non degne di una città metropolitana del nuovo millennio, una narrazione che, chi usa i mezzi pubblici a Sesto (e anche a Milano) vive quotidianamente costretto ad attese snervanti alle pensiline degli autobus.

Nel 2018 avevamo inoltrato (nelle note al PGT) una ricca nota in merito, ma secondo noi è finita in un cassetto (forse troppo complessa da affrontare) e dimenticata, anche perché non ci risulta che questa amministrazione si sia accorta della situazione che la città vive soprattutto nelle ore di punta sul trasporto pubblico, e non parliamo solo della carenza di autisti, stiamo parlando di un servizio fondamentale che va dalle 7 alle 9 del mattino a dalle 17 alle 19 della sera, che coinvolge lavoratori e studenti, da segnalazioni pervenute (soprattutto sulla 713) sono frequenti gli autobus che saltano le fermate (senza apparente ragione), autobus danneggiati utilizzati lo stesso (dalle porte bloccate, ammortizzatori esplosi, motori che non funzionano), a problemi di ordine pubblico.

Ricordiamo che Sesto San Giovanni NON È SOLO la metropolitana rossa, ma è un complesso agglomerato urbano di OLTRE 80000 abitanti sul quale confluiscono  migliaia di lavoratori dall'hinterland, per colmare la carenze (dove non passa la metropolitana) serve rivedere l'utilizzo del trasporto pubblico, rendendolo efficiente e vantaggioso al trasporto su macchina (soprattutto per chi viaggia da solo) mentre abbiamo la percezione che nell’ultimo decennio le istituzioni (tutte, compresa ATM) abbiano lavorato in maniera opposta.

Da parte nostra continuiamo a proporre e ribadire, questa volta pubblicamente, i seguenti punti:

  1. Utilizzo di autobus NUOVI, o quanto meno in ottime condizioni, non è ammissibile avere autobus con ammortizzatori sfondati, che non si accendono, con le portiere bloccate o che si fermano sulla prima salita che trovano.
  2. Aumento degli autobus di linea nelle ore di punta e analisi di nuove linee soprattutto in previsione dell’apertura della nuova area urbana sulle aree Falk e dei suoi poli tecnologici
  3. Far pagare il biglietto a tutti, i furbi (o meglio gli IDIOTI) danneggiano e peggiorano il servizio, facendo rispettare il regolamento di igiene urbana, tradotto serve un controllo efficace perché gli autobus e le pensiline non diventino terra di nessuno dove sporcare, fumare, urlare, lasciare cani liberi o commettere reati sia la normalità.
  4. Ripristino di una circolare urbana (ex 700) e del collegamento veloce est/ovest proposto inizialmente con l’introduzione della 713, proprio sul percorso della 713 ci eravamo esposti (sbagliando), il compromesso generato ha creato  un servizio lento, per coprire aree che non era necessario coprire, con logiche di assistenzialismo vecchie di anni, anche se riconosciamo che il tutto è nato dalla (scellerata) scelta di sopprimere il percorso originale della 700 (senza avvisare la popolazione), prioritaria dovrebbe essere un’analisi e del relativo sviluppo di connessione veloce dei punti strategici della città di Sesto San Giovanni con Milano e i paesi confinanti.
  5. Soppressione delle fermate degli autobus ravvicinate che limita (di molto) i tempi di percorrenza sulle medie distanze e non hanno ragione di esistere, a distanza inferiori di 200/300 mt. (ci si può spostare anche a piedi, non bisogna avere necessariamente avere la fermata sotto casa!!!!!!)
  6. Organizzazione di un servizio pomeridiano di connessione dei principali centri sportivi con le principali aree della città, (suggerimento da cogliere solo se capaci di organizzarlo!) con lo scopo  di limitare (o eliminare) il traffico di attraversamento dovuto ai singoli trasporti privati dei bambini / ragazzi nei centri sportivi che avviene di solito dopo le chiusure delle scuole primarie fino alle 19,00 in concomitanza con il grosso del traffico dovuto alla chiusura degli uffici e o fabbriche.

Completa il tutto la logica (importante) di condividere e confrontarsi su eventuali modifiche delle linee esistenti o sui percorsi delle ciclabili, (prima di definire un progetto), tradotto: incominciamo a lavorare sul territorio non solo con il proprio elettorato, ma per i cittadini e con i cittadini di Sesto San Giovanni, cercando di offrire servizi reali a problemi reali, confrontandosi e magari smettendola di svendere il territorio agli speculatori di turno, perché NON abbiamo bisogno di cemento, ma di servizi e di verde (de-cementificando).