Translate

giovedì 11 marzo 2021

LE MOTIVAZIONI - 1 : IL VERBALE DI GIUNTA 308/2019 NON RISPETTATO

In riferimento alla risposta data dall’assessore ci preme precisare che, come sanno bene Sindaco, Vicesindaco e Presidente della Consulta, oltre a tutti i concittadini che in questi anni ci hanno sostenuto e ci conoscono, non sventoliamo nessuna bandiera dell'ambientalismo, ne siamo mai dediti a strumentalizzare o creare confusione tra i cittadini, semmai vediamo problemi non risolti, o, come questo, generati dal nulla, informando (e non disinformando) la cittadinanza di quanto succede, non facciamo propaganda né tanto meno ci prestiamo a farne.

Fatta tale premessa sulla dichiarazione congiunta fatta pervenire alla stampa (leggi QUI l’articolo del IL GIORNO/MILANO) ci dispiace vedere come sia stato tirato in causa il Presidente della Consulta, chiamato ormai da anni a fare da “tutor” ad un assessore che non ha mai mostrato competenze in merito ai problemi ambientali presenti sul territorio che vadano oltre lo sfalcio dell’erba o la lotta alle zanzare.

Al consigliere Pogliaghi va’ il nostro ringraziamento per il lavoro svolto fino ad ora, comprendiamo come sia difficile per lui prendere una posizione in merito facendo parte della maggioranza, per cui non gli rimostreremo nulla ben sapendo come la pensa in merito.

Alle esternazioni avulse dell’assessore risponderemo con una serie di post per poter spiegare nel dettaglio alla cittadinanza le motivazioni che ci hanno spinto insieme ad altre associazioni del territorio a chiedere le sue dimissioni.

Incominciamo ad analizzare la documentazione che abbiamo e che rispecchia quanto le giunte e tecnici in varie sedi ci hanno sempre detto sull’esecuzione dell’area “terrazza”, ovvero “NON VERRANNO MAI ABBATTUTI GLI ALBERI ESISTENTI”.

L’affermazione trova per altro riscontro nella delibera di giunta 308/2019 dove si può leggere a pag.4 di 6 che:

“Le superfici a verde esistente vengono mantenute rispettando le specificità di ogni ambito: (i) le aree poste a est della terrazza sono costituite da una grande radura con superficie a tappeto erboso adibita alle attività di gioco all’aperto (campo di calcio e calcetto); (ii) intorno alla radura sono mantenute le fasce boscate esistenti; (iii) le aree a sud sono mantenute a prato naturale alberato”.



Riepilogando, dalla delibera di giunta nel parco, come da regolamento, non si doveva piantumare nessun albero da frutto e soprattutto non si dovevano tagliare gli alberi (lo hanno scritto loro), praticamente è stato eseguito l’opposto.

  • Si sono piantumati gelsi che generano more commestibili
  • Si sono abbattuti alberi ed estirpato cespugli e rovi (fondamentali per il mantenimento della fauna selvatica) 

Che il sindaco Di Stefano (e parte di questa amministrazione) abbia tra le sue priorità la cura e la tutela del patrimonio verde esistente, ci crediamo, lo informiamo solo che ha affidato tale compito ad una persona che si è dimostrata non qualificata, per cui rinnoviamo l’invito a rimuovere l’attuale assessore all’ambiente.














martedì 9 marzo 2021

COMUNICATO STAMPA - L'ASSOCIAZIONE SOTTOCORNO INSIEME ALLE REALTA' AMBIENTALISTE DI SESTO S.G. CHIEDE LE DIMISSIONI DELL'ASSESSORE ALL'AMBIENTE

 

L’Associazione Sottocorno, dopo una serie lunga di eventi (dove gli abbattimenti nel parco della Bergamella rappresentano solo gli ultimi episodi) rilevati in questi anni, chiede pubblicamente le dimissioni dell’Assessore all’Ambiente Alessandra Magro, o meglio chiede al Sindaco la sostituzione immediata per l’incapacità dimostrata a gestire i temi ambientali sul territorio comunale, a relazionarsi con le realtà del territorio presenti, indipendentemente che queste siano critiche o propositive (come lo è stata l’Associazione insieme alle altre realtà di Sesto San Giovanni in questi anni).
Dialogare non significa dare risposte via mail preventivamente ricevute, significa discutere, comprendere, parlare mettendosi in discussione, sviluppando progetti comuni senza voler imporre progetti definiti e chiusi, soprattutto sapendo dare risposte concrete a domande lecite e pertinenti considerando che Sesto San Giovanni è stata dichiarata ormai da anni Sito di Interesse Nazionale a causa dell’inquinamento diffuso lasciato in eredità dalla più grande ex area industriale d'Europa con soglie di inquinamento allarmanti, una percentuale di aree verdi bassa rispetto al numero di abitanti, ha un inceneritore, è attraversato da un fiume inquinato, problemi con la falda acquifera e problematiche di abbandono di rifiuti nelle aree periferiche, senza dimenticare di avere da decenni un traffico di attraversamento elevato a causa del casello sulla tangenziale.
Siamo nel nuovo millennio, nell'era dei cambiamenti climatici, si parla di trasformazione ecologica delle aree urbane, di foreste urbane ma qui non c'è nessuna strategia, nessuna idea, nessun progetto ambientale degno di nota, siamo semplicemente fermi.


il Consiglio Direttivo dell'Associazione Sottocorno
via P.Sottocorno 18 - 20099 - Sesto San Giovanni (Milano)



Dichiarazione sottoscritta da:

- Comitato di Cascina Gatti
- Associazione Punto Verde
- Sesto Male
- Associazione ASPED Sesto San Giovanni

martedì 2 marzo 2021

NUOVE PIANTUMAZIONI AL PARCO DELLA BERGAMELLA - MA IN REALTA' STANNO TRASFORMANDO UN PARCO IN UN GIARDINO, UN PARCO E' COSA DIVERSA

Il Parco Bergamella diventa sempre più verde con 84 nuovi alberi! Annuccio (leggi QUI) che sembra far ben sperare, soprattutto dopo la devastazione della vegetazione nei pressi della terrazza, ma se affrontiamo meglio l’argomento rimaniamo delusi.

Le essenze piantumate (con tanto di selfie con la pala e rastrello in mano!!!!!) in realtà sono piccoli alberelli che prima di vent’anni non saranno visibili all’interno del parco, le specie indicate sono quattro e le essenze dichiarate sono:

  1. Gelso bianco (Morus alba)
  2. Ibisco cinese (Hibiscus syriacus)
  3. Mirto crespo (Lagerstroemia indica)
  4. Acero riccio (Acer platanoides)

Se le analizziamo notiamo che sono tutte di origine asiatica, sono piante ornamentali e producono frutti (come le piante abbattute qualche settimana prima), di autoctono tranne l'acero riccio (forse) NON c’è nulla, nonostante, abbiamo passato anni (anche in questo caso)  a richiedere appositamente uno studio specifico che rilevasse le piante autoctone da installare, ma evidentemente abbiamo sopravvalutato gli interlocutori.

Molti chiedono il perché è vantaggioso utilizzare le piante autoctone nei giardini e soprattutto nei parchi urbani, la risposta è semplice, perché si contribuisce alla salvaguardia della biodiversità., (proprio quella che invece si è distrutta con gli ultimi abbattimenti), maggiore è la diversità di piante autoctone, maggiore è la diversità degli animali che si tutelano, infatti insetti, uccelli e mammiferi si nutrono sulle piante: alcuni si cibano di nettare e polline sui fiori, altri di frutti e semi, altri ancora di foglie e germogli.

La flora e la fauna di ogni territorio si sono evolute in milioni di anni adattandosi l’una all’altra: è per questo motivo che le specie autoctone possiedono un valore ecologico decisamente superiore a quello delle piante esotiche, che possono apparire a volte più appariscenti e decorative ma risultano prive di attrattività e utilità per la fauna autoctona, in particolare per quella impollinatrice o coinvolta nella dispersione dei semi.

A titolo di esempio, si stima che il corniolo sanguinello (Cornus sanguinea) nel Canton Ticino (CH) offra nutrimento ad almeno 8 specie di api selvatiche, 24 specie di uccelli e 8 specie di mammiferi mentre il suo corrispondente esotico - il corniolo serico (Cornus sericea) - attira solo 2 specie di uccelli. (dal sito di ARPA)

Analizziamo meglio le specie piantumate:

Il gelso bianco (Morus alba) è un albero originario dell’Asia orientale introdotto in Italia secoli fa per utilizzarne le foglie, unico nutrimento per il baco da seta, può raggiungere i 10-15 m di altezza e presenta, nelle forme selvatiche, una chioma molto ampia e ramosa

L’Hibiscus syriacus o ibisco cinese è un arbusto a foglie caduche della famiglia delle Malvacee originario dell’Asia meridionale ed è diffuso anche nelle isole del Pacifico; è il fiore nazionale della Malesia, ha fiori molto grandi; è una pianta che cresce lentamente conservando una dimensione compatta. può superare il metro e mezzo-due metri di altezza, diventando un piccolo arbusto molto decorativo.

Lagerstroemia o mirto crespo, è una pianta appartenente alla famiglia delle Lytraceae, originaria del sud-est asiatico, generalmente piantato sui marciapiedi essendo ornamentale e non raggiunge grosse dimensioni


L'Acero riccio o platanoide, appartenente alla famiglia delle Sapindaceae, è una pianta spontanea in molti boschi di latifoglie umidi e riparati, viene spesso coltivato a scopo ornamentale, tant’è vero che viene considerato l’albero ornamentale da città, resistente a smog, vento forte e salinità; ama il sole e non teme il freddo cresce rapidamente e può vivere fino a 150 anni, teme l’oidio (o mal bianco) che sì manifesta con una patina biancastra sulle foglie. Può subire l’attacco da parte dei lepidotteri, i quali si cibano delle sue foglie.

E’ l’unico albero che salviamo visto che è adatto alla forestazione urbana e per la costituzione di barriere antirumore e frangivento, adatta per il verde pubblico (parchi, aree cittadine, aree stradali, parcheggi), si adatta ad ogni temperatura, vive in terreni da asciutti a umidi, da normali a sciolti, di media profondità. Teme la compattazione del suolo.

Sull’installazione delle panchine lungo i vialetti del parco, per ora non ci pronunciamo, ma avendo richiesto da anni uno studio e una discussione con chi conosce il territorio, che consideri le posizioni di installazione rispetto all’esposizione giornaliera del sole e alle nuove piantumazioni per poter identificare almeno in una parte della giornata di una ombreggiatura che permetta a chi vuole riposarsi di non stare sotto il sole cuocente dopo una passeggiata o dopo aver fatto attività fisica, non abbiamo una grande fiducia e ci aspettiamo un piano molto superficiale.

giovedì 25 febbraio 2021

CHE FINE HANNO FATTO I FONDI STANZIATI DA REGIONE LOMBARDIA PER LA BONIFICA DEL GIARDINO ALLE TRE STRADE??

Mercoledì 8 luglio 2020 ci era stato anticipato dall'assessore Lamiranda, che la Giunta regionale della Lombarda aveva approvato gli interventi di bonifica di siti inquinati tra i quali la bonifica del giardino DELLE TRE STRADE.

zona interessata dalla bonifica finanziata

A distanza di 7 mesi non sappiamo se sono stati assegnati veramente o se sono arrivati i 561.840,43 euro per l’intervento di messa in sicurezza dell’area di via Rimembranze. Perché dopo mesi nulla è mutato a parte il colore del nastro utilizzato per delimitare l’area.

Abbiamo inoltrato la richiesta di spiegazioni agli uffici competenti (Assessore Alessandra Magro) e pubblicheremo la risposta quando questa verrà fornita.

Progetto del comune sull'area dopo la bonifica



martedì 23 febbraio 2021

RICHIESTA DI SPIEGAZIONI PER GLI ABBATTIMENTI ESEGUITI NEL PARCO DELLA BERGAMELLA E SITUAZIONE CANTIERE DELLA TERRAZZA

 

A seguito della richiesta già inoltrata via mail in data giovedì 11 febbraio 2021 alla quale non è mai stata data risposta, abbiamo inoltriamo all’assessore Magro Alessandra che detiene le deleghe alla tutela, al risanamento e all'igiene ambientale, alla qualità urbana, formale richiesta via PEC (Protocollo n°0019157/2021) per ricevere una risposta motivata in merito agli abbattimenti di decine di alberi avvenuti nel parco della Bergamella tra la via Livorno la terrazza (ex Bottoni come è stata definita a novembre 2020) e il confine di Milano (via Adriano), alberi sani con una età compresa tra i 30 e i 50 anni, non danneggiati, che non creavano pericolo, (non stiamo parlando degli alberi danneggiati dall'ultima nevicata), ne intralcio per le operazioni di setacciamento del terreno del cantiere appena aperto.

Nella missiva abbiamo richiesto anche di ricevere la valutazione fitosanitaria e la valutazione V.T.A. (Visual Tree Assessment) svolte sugli alberi e necessarie per eseguire gli abbattimenti, oltre al piano di manutenzione di alberature ubicate nel territorio comunale e alla relazione sui rifiuti rilevati (per quantità; tipologia; incidenza ambientale ecc..) durante il “setacciamento” del terreno svolto in prossimità della “Terrazza”, e le motivazioni per le quali il cantiere risulta fermo da tre settimane.

Abbiamo specificato che reputiamo non sufficienti le risposte generiche e superficiali (anche contraddittorie) che sono state fornite nell’ultima consulta dell’ambiente e nessun sopraluogo eseguito ora, dopo gli abbattimenti, può spiegare, giustificare e riparare quanto eseguito.

Rimaniamo in attesa della risposta che pubblicheremo nel momento in cui arriverà insieme alla documentazione richiesta.


INSTALLATA CENTRALINA MOBILE A CASCINA GATTI PER RILEVARE LE EMISSIONI DELL'INCENERTORE

A seguito degli accordi raggiunti ai tavoli del progetto della Biopiattaforma, è stata installata a Cascina Gatti presso il centro Manin la centralina mobile per poter eseguire i rilevamenti dell’aria dal 15 di febbraio al 15 marzo 2021, prima della dismissione dell’inceneritore confermata per il 31 marzo 2021.

Per chi fosse interessato i dati raccolti verranno messi a disposizione alla fine di marzo con modalità che CAP comunicherà successivamente.

L’installazione prevista con gli accordi raggiunti dalle associazioni e comitati che hanno partecipato ai tavoli, è riuscita grazie alla conclusione positiva che c’è stata alla conferenza dei servizi che ha rispettato il cronoprogramma previsto, la localizzazione ha rispettato il principio di poter replicare i rilevamenti avvenuti negli anni precedenti (e quindi confrontabili) e la possibilità di poter connettersi alla rete elettrica in un luogo protetto.



giovedì 18 febbraio 2021

FORNACE MARIANI - ANCHE QUI INCURIA E DEVASTAZIONE LA STRUTTURA STA CADENDO A PEZZI

La fornace Mariani storico monumento industriale del 900 sta letteralmente cadendo a pezzi, probabilmente l'ultima nevicata, l'intensità delle ultime piogge e le basse temperature hanno dato il colpo di grazia a parte del tetto che ha ceduto.





Un pezzo di storia contemporanea si sta distruggendo tra l'indifferenza della classe politica che negli ultimi decenni (non solo questa giunta) non ha saputo rivalutare strutture come queste con validi progetti di riconversione in ambito sociale per la comunità.

Noi come abbiamo sempre fatto rilanciamo la nostra proposta di trasformarlo in una biblioteca (il primo piano) e una centro anziani a piano terreno, facendo tornare a vita (sociale) un area morta, i finanziamenti si trovano, i progetti si fanno, bisogna solo svegliarsi.

  

mercoledì 17 febbraio 2021

PARCO DELLA BERGAMELLA DOPO GLI ABBATTIMENTI RIMANGONO INCURIA E DEVASTAZIONE

Lavori di rimozione fermi e alberi abbattuti, è inspiegabile lo scempio eseguito soprattutto perché sono stati abbattuti alberi sani e lungo un perimetro esterno che al limite non avrebbero limitato il setacciamento del terreno.


Continuiamo a domandarci il perché, dopo tanti incontri svolti, dopo continue presentazioni di un progetto VECCHIO di dieci anni,(l'ultimo avvenuto a novembre, QUI il link del post) dove MAI nessuno abbia anticipato (forse per paura di affrontare l'argomento o forse perché non preparato) il lavoro di abbattimento totale delle specie arboree presenti sul territorio, su questo cercheremo di capire.

Non vorremmo, invece, che dopo i primi scavi ci si sia accorti che l'inquinamento presente è di gran lunga superiore a quando definito in fase preliminare, ricordiamo infatti che in tutti gli incontri ci è sempre stato ricordato che non si sarebbe eseguito nessuna  bonifica, (COME INVECE ABBIAMO SEMPRE CHIESTO IN QUESTI ULTIMI DIECI ANNI !!!!) ma una semplice rimozione e smaltimento di rifiuti solidi inerti che sono stati coperti nei decenni, purtroppo lo precisiamo perché c'è una differenza sostanziale in termini normativi e procedurali (QUI il nostro ultimo Post).

Su questo punto aspettiamo risposte dal comune ............................

Intanto notiamo che la "motosega selvaggia" nostrana ha raso al suolo un bosco mentre la cura delle piante come quelle riportate qui sotto no

 

 

Questo è il tipo di pianta che andrebbe curata altrimenti avrà poca vita, suggeriamo la rimozione del rampicante, oltre ovviamente a non tagliare le piante sane, ma forse ci vuole programmazione, competenze e conoscenza del territorio e delle attività che su di esso hanno vissuto.


domenica 14 febbraio 2021

PARCO DELLA BERGAMELLA DEVASTATO; ABBATTUTI DECINE DI ALBERI

Mentre aspettiamo un piano effettivo per una seria forestazione urbana, siamo venuti a conoscenza tramite un articolo sul IL GIORNO (QUI per leggerlo) che Melegnano ha approvato il protocollo d’intesa di Forestami, unendosi di fatto alla cordata di enti che hanno aderito all’ambizioso programma di riforestazione urbana, ci domandiamo il perché questa amministrazione invece di devastare la città non si sia unita al progetto, perché non ha informato la consulta che si poteva aderire obbligando i partecipanti a sviluppare un progetto simile, perché silenzi e omissioni su un opera che ha come obbiettivo la piantumazione di tre milioni di alberi, un progetto di dimensioni europee se non mondiali.

Mentre aspettiamo pazienti abbiamo assistito invece all'ennesimo indecente abbattimento di decine di alberi all'interno del parco della Bergamella in prossimità di quel confine con il comune di Milano dove dovrebbe sorgere la futura terrazza con la pista ciclo pedonale.



Foto che rende bene l'idea di cosa si è compiuto (una volta era pieno di alberi)



Questa pseudo politica ambientale è semplicemente VERGOGNOSA, abbiamo chiesto spiegazioni (che pubblicheremo quando arriveranno), intanto sono stati abbattuti alberi vecchi di 50 anni che purtroppo non ci saranno più.

domenica 7 febbraio 2021

L’ASSOCIAZIONE SOTTOCORNO HA PORTATO IL TEMA DELLA FORESTAZIONE URBANA ALLA CONSULTA DELL'AMBIENTE

Abbiamo deciso di portare (nuovamente) il tema della riforestazione urbana all’interno della Consulta Ambientale per propone lo sviluppo di un documento condiviso che sia fonte di riflessione, discussione e azione da parte del Comune.

Durante il 2020 più volte sono stati denunciati abbattimenti di alberi in tutta la città, abbattimenti scarsamente compensati da alcune sporadiche piantumazioni. (o anche solo annunciate).

Stride il vedere appena dopo il confine Sesto San Giovanni / Milano, l’attività del Comune di Milano che in zona, fra vie limitrofe e parco Adriano, ha in corso un programma ben definito per la piantumazione di quasi mille alberi. 

Tutto questo fa parte del progetto ForestaMi con il quale è stato annunciato il raggiungimento di 500.000 alberi e Milano e che prevede per la Città Metropolitana la messa a dimora di 3 (TRE!!!!!!) milioni di alberi entro il 2030 con il contributo della Regione Lombardia che tramite ERSAF (Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e le Foreste) che distribuisce ogni anno a comuni ed enti privati 300.000 piante di qualità autoctone.

Ci si domanda: come Sesto San Giovanni si inserisce in tale programma?

È più che evidente la necessità di definire nel breve periodo un deciso piano di riforestazione urbana, che porti ad interventi effettivi sul territorio coinvolgendo anche il settore urbanistico, non vorremmo che per modificare la percezione dell’opinione pubblica, ci si concentri solo sull’aspetto comunicativo, ed ha un sapore alquanto sarcastico, in una città dove gli abbattimenti degli alberi sono quasi all'ordine del giorno, venire a sapere che la sede di Forestami è in via Via Alberto Falck 4/16 a Sesto San Giovanni, 

Abbiamo portato lo sviluppo di tale documento nella sede che consideriamo consona per definizione (la consulta dell’ambiente) sperando di dare un forte impulso iniziale e aprendosi successivamente a suggerimenti e osservazioni pubbliche che possono solo migliorare un progetto al quale vista la situazione climatica non è più possibile sottrarsi.

il Consiglio Direttivo dell'Associazione Sottocorno