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domenica 9 agosto 2020

ESITO DEL CONFRONTO AVUTO IN COMUNE RIGUARDO L'ARTICOLO SULL'ABBATTIMENTO DEI PLATANI AL VILLAGGIO FALCK APPARSO SUL GIORNALE LOCALE L'ALTRA SESTO

Come avevamo anticipato nel post del 20 giugno, abbiamo richiesto un incontro in comune con il Sindaco, Assessore Lamiranda e il consigliere Pogliaghi al fine di chiarire le affermazioni apparse sull'articolo uscito nell'edizione del mese di maggio sul giornale locale L'ALTRA SESTO, riguardante il progetto di riqualificazione del Villaggio FALCK.

Il confronto diretto è avvenuto in data 8 luglio presso la sala giunta del palazzo comunale, insieme al Comitato di Cascina Gatti questo per verificare se tali affermazioni fossero vere, e se confermate, per quale motivo Associazione e Comitato dovrebbero continuare a confrontarsi con l'Amministrazione Comunale sui temi ambientali.

Bene dopo un lungo dibattito il consigliere comunale Pogliaghi ha negato quanto riportato nell'articolo, a partire dal titolo, (che contesta apertamente), infatti, a suo dire l’intervista, realizzata per telefono, è stata stravolta dal giornalista, che (a suo dire) di fatto l’ha strumentalizzata per fini politici (alludendo anche a strascichi giudiziari).
A esplicita domanda se durante la consulta si è mai parlato di tale progetto e nello specifico dell'abbattimento di 100 alberi a ribadito  confermando che, durante gli incontri della Consulta, NON ha mai discusso di tale progetto ne ha mai accennato all'abbattimento degli alberi, giustificando tale mancanza con le priorità del momento, prime su tutti la costituzione del RAB e della Biopiattaforma, e ha espressamente riconosciuto che Associazione Sottocorno e Comitato Cascina Gatti NON hanno mai portato avanti polemiche politiche né argomenti sterili e vuoti di contenuti.
Il confronto si è poi spostato con l'Assessore Lamiranda che ha confermato la legittimità della scelta, negando qualsiasi violazione di leggi e regolamenti lasciandoci increduli di fronte all'affermazione che il vincolo sugli alberi è subordinato al progetto di riqualificazione presentato, a tale affermazione ci siamo opposti, se anche solo fosse permessa tale interpretazione siamo alla farsa delle tutele in ambito ambientale.
Ci ha inoltre ricordato che il progetto è stato discusso in un'assemblea pubblica, su questo punto ci siamo permessi di contestargli tutto, ribadendo ancora una volta che, può anche essere legittimo governare senza confrontarsi, è altrettanto importante però assumersi tale la responsabilità, senza nascondersi dietro confronti mai avvenuti, inoltre, non è corretto chiedere ad organizzazioni di cittadini come le nostre, di impegnarsi in nome di un senso civico e di partecipazione, con l’unico obiettivo di poter dire "Abbiamo sentito le associazioni e i cittadini, quindi è un progetto condiviso" senza avvisare o render pubblico incontri di presentazione del progetto di riqualificazione, non è accettabile considerare un incontro pubblico se tale non viene pubblicizzato o informato le opportune sedi preposte, come ad esempio la consulta dell'ambiente per paura di esser contestati.
Per Associazione e Comitato, partecipare ad una Consulta ambientale in maniera seria significa occuparci dei problemi ambientali della città, in maniera propositiva e nel rispetto di regole, normative e leggi ma soprattutto di una vera condivisione, che ci sembra essere venuta meno, in questo ultimo periodo, e se hanno intenzione di proseguire su questo linea siamo pronti a tirarci indietro e lasciarli fare.
L'incontro si è protratto anche su altri temi che renderemo pubblici nei prossimi post.

mercoledì 5 agosto 2020

INIZIATI I LAVORI PER LA COSTRUZIONE DELLA VASCA DI CONTENIMENTO DEL SEVESO AL PARCO NORD (PURTROPPO)


Ne abbiamo già parlato (QUI l'ultimo post), purtroppo da qualche giorno è iniziata la distruzione di un bosco di 4 ettari con tutta la sua biodiversità che con fatica era riuscita ad insediarsi negli ultimi trent'anni.
Video del 3 agosto 2020 alle ore 7.40, inizia la distruzione di 4 ettari di Parco boschivo all'interno del Parco Nord Milano al confine con Bresso.

Non risolverà il problema, perché il problema non si risolve con un cratere profondo 10 metri cementificato, ma andando a modificare (e magari a punire) chi in maniera autonoma e arbitraria (o magari autorizzato dalla regione) continua a scaricare nel Seveso (che per la cronaca non è un fiume ma un torrente!!!!!).
Generiamo così un nuovo problema ambientale in un’area che ne presenta già troppi.
C’è poco da cantar vittoria, si è scelta la soluzione facile a discapito dell'ambiente, argomento tanto caro al politico di turno soprattutto in campagna elettorale o durante le manifestazioni di piazza, ma come si può osservare sempre molto lontano da trovar soluzioni consone e questo vale per le giunte di centro sinistra quanto per quelle di centro destra , poco contano gli elementi di compensazione messi in atto (per lo più volute ed imposte dal comune di Bresso) perché quando la vasca diventerà un lago di veleni e le esalazioni colpiranno le popolazioni allora, forse, si capirà quello che oggi non si vuole comprendere.
Per affrontare questi problemi serve una visione e una cultura differente che purtroppo ad oggi, a parte l'ambientalismo da salotto, nella nostra società ancora non c’è, ci saranno invece selfie una volta finita la vasca magari in concomitanza delle elezioni con tanto di proclami trionfalistici che saranno poi smentiti dalla prima "bomba d'acqua" che cadrà, bombe che aumentano di intensità e frequenza di anno in anno forse perché la stessa classe politica che ha partorito tale progetto è la stessa che continua a cementificare il suolo lombardo riducendo drasticamente l'assorbimento idrogeologico del territorio, senza dimenticare i 1400 scarichi abusivi che continuano imperterriti a scaricare nel torrente.

Ribadiamo la nostra solidarietà alle associazioni del Parco (Comitato Coordinamento Torrente Seveso Comitato No Vasca e Associazione Amici Parco Nord.), al comune di Bresso e alla cittadinanza, che hanno cercato di fermare tale scempio.

lunedì 3 agosto 2020

COSA E' SUCCESSO CON LA CHIUSURA DEGLI SPORTELLI PER LA SCELTA DEL MEDICO DECISA DA ASST NORD MILANO?



Cosa sia successo con la chiusura degli sportelli per la scelta del medico decisa da ASST Nord Milano non lo abbiamo ancora capito, di punto in bianco senza nessun preavviso sono stati chiusi gli sportelli che servivano per il cambio del medico/pediatra, ma anche per le esenzioni e altre pratiche.

Il motivo non è mai stato comunicato, è stato deciso che da un giorno con l’altro si dovevano chiudere, obbligando tutti ad utilizzare il portale della regione per eseguire tali operazioni.

Scelta assurda se si considera che a Sesto San Giovanni (come del resto in tutto il nord Milano) la maggioranza della popolazione è rappresentata da persone anziane, ovviamente tale decisione ha di fatto mosso tutte le realtà presenti sul territorio nel chiedere spiegazioni e la riapertura degli uffici.

Noi nel nostro piccolo insieme al Comitato di Cascina Gatti ci siamo mossi chiedendo al comune le motivazioni ed una azione sui vertici di ATTS Nord affinché venissero riaperte, unendoci , di fatto a tutti le altre realtà che reclamavano  tale disservizio, la risposta fu che fu una scelta di ASST Nord (ma Regione Lombardia dov'era ?????), che in alternativa si potevano  eseguire tali operazioni via internet o nelle farmacie autorizzate che però non si conoscevano (affermazione un po' assurda),  scoprendo successivamente che anche le farmacie che avevano fatto domanda ed erano state abilitate ad offrire tale servizio non potevano per problemi tecnici mai risolti.

Oggi, dagli organi di stampa, apprendiamo che gli uffici di via Marx a Sesto San Giovanni sono stati riaperti, siamo contenti ma ci chiediamo però di chi sia la responsabilità di tale disorganizzazione, visto che siamo nel 2020 e stiamo parlando di manager e dirigenti ben pagati che dovrebbero, organizzare i nuovi modelli organizzativi e simulare eventuali problemi riducendo al minimo i disservizi che ricordiamo riguardano la salute delle fasce più deboli, e quanto meno assumersi la responsabilità di un tale evento (magari anche rassegnando le dimissioni per manifesta incapacità).

QUI la nota di ASST Nord Milano che annuncia il ripristino del servizio


venerdì 10 luglio 2020

FINALMENTE STANZIATI I FONDI PER LA BONIFICA DEL GIARDINO ALLE TRE STRADE

Mercoledì 8 luglio ci è stato anticipato dall'assessore Lamiranda durante un lungo incontro per chiarire alcuni aspetti “critici” venutasi a creare nell'ultimo periodo, che la Giunta regionale della Lombardia, ha approvato la prima programmazione economico-finanziaria 2020 per la realizzazione d’ufficio, da parte dei Comuni, degli interventi di bonifica di siti inquinati e, con lo stesso provvedimento è stato autorizzato il finanziamento per la bonifica del giardino DELLE TRE STRADE.

Al Comune di Sesto San Giovanni vengono assegnati 561.840,43 euro per l’intervento di messa in sicurezza permanente dell’area di Viale Rimembranze. Il finanziamento richiesto dal Comune di Sesto San Giovanni riguarda la messa in sicurezza permanente di un’area comunale di viale Rimembranze 245, di 3.300 mq, dove è prevista la bonifica e la riqualificazione di un parco pubblico.

Il Progetto, approvato e autorizzato comporta lo scavo e la rimozione di parte dei terreni contaminati e l’interruzione dei percorsi di esposizione individuati dall'Analisi di rischio.

Finalmente dopo anni si incomincia a sistemare un altro pezzo di quartiere dimenticato, ci aspettiamo una condivisione per il progetto definitivo che si spera (come promesso dall'assessore) sarà anticipato alla cittadinanza per conoscerne le aspettative e le critiche costruttive.

Ne danno notizia anche :


mercoledì 8 luglio 2020

IL DEBITO NON C'E' PIÙ', BENE TORNIAMO AD OCCUPARCI DI COME MIGLIORARE LA CITTÀ' , DEI SUOI PROBLEMI E DELLA CARENZA (CRONICA) DI SERVIZI


Periodo intenso a Sesto San Giovanni, iniziato con l’abbattimento al villaggio Falck degli alberi che non erano riusciti ad abbattere in precedenza, con due assessori che hanno cercato di giustificare il tutto con un video organizzato tra simpatizzanti strumentalizzando a dovere qualsiasi critica rivolta, ma senza MAI dare risposte alle tante richieste di spiegazioni inerenti la violazione di regolamenti, leggi e dimenticandosi di fornire documenti legittimamente richiesti.  Passando poi per annunci che informavano la cittadinanza che era obbligo prenotarsi per portare i rifiuti in piattaforma ecologica mentre la settimana dopo NON lo era più, o
venivamo informati con toni trionfalistici che la TOSAP veniva tagliata del 50% ma che (con molta meno enfasi) sarebbe aumentata la TARI del 40% (e non è poco!!!!), il tutto mentre due consiglieri comunali durante una seduta di maggioranza, se ne davano di santa ragione (senza un plausibile motivo) finendo entrambi in ospedale.

In tutto questo "intensissimo periodo" eccoci all'annuncio più bello, quello che ha lasciato un po' tutti esterrefatti, dal nulla è partita una polemica con un video che scherniva la Polizia Locale di Milano esaltando la Polizia Locale di Sesto, (vedi il video QUI,) il motivo sarà sicuramente politico in vista delle prossime elezioni, non entreremo nei dettagli del video che oggettivamente consideriamo fuori luogo, ci permettiamo solo di segnalare al Sindaco di Sesto San Giovanni che l’ignoranza e la cafoneria dilagante in questa città, unita alla mancanza (quasi totale) di redigere multe a chi parcheggia sui carrai, sui marciapiedi, sulle strisce pedonali, in curva, contromano, nei posti assegnati agli invalidi ecc.. sta assumendo una dimensione tale che forse sarebbe opportuno che la Polizia Locale dedichi qualcuno a far rispettare la legge, a piedi, in bicicletta e perché no magari anche con il monopattino elettrico visto anche il prossimo aumento delle piste ciclabili (ma di questo ne parleremo più dettagliatamente in un post dedicato).
Ma a chiudere il ciclo ecco quello che oggettivamente non ti aspetti, l’annuncio più inaspettato dopo i tagli e gli aumenti di tasse e servizi, ovvero che il debito di 14 o 26 milioni di euro NON ESISTE PIÙ’………..
Non comprendiamo come sia stato possibile, se era vero il buco di bilancio o meno, se c’era ma era stato gonfiato o se effettivamente con trent'anni di anticipo si sia riuscito a togliere questo benedetto debito, poco ci importa, l’importante è poter tornare a parlare e discutere su come progettare il futuro della città, quali servizi offrire, come ridisegnare i quartieri come per esempio: 
  • Interrare l’elettrodotto da 220 Kv ATTIVO che attraversa il quartiere di Cascina Gatti
  • Recuperare la Fornace Mariani (in totale stato di abbandono da decenni) restituendo alla cittadinanza un luogo sociale e di aggregazione  
  • Eseguire finalmente le bonifiche sui terreni del parco della Bergamella (utilizzata per decenni da parte della città come discarica)
  • Completare la Terrazza Bottoni (magari cambiandole il nome) visto che sta tornando una discarica abusiva
  • Progettare e modellare il parco della Bergamella (magari armonizzando le strutture dei parchi che costituiscono il P.M.V.L.)  
  • Eseguire le piste ciclo-pedonali in connessione con Milano
  • Programmare interventi nel medio termine contro gli animali infestanti (come nutrie, corvi e piccioni)
  • Eseguire una serie d'interventi per potenziare il trasporto pubblico 
  • Creare un tavolo con A.S.S.T. Nord Milano per riaprire gli sportelli del cambio del medico
  • Spostare la sede della Croce Rossa e creare un vero centro sportivo intervenendo sulla struttura ormai fatiscente
  • Incominciare a parlare di Prevenzione Primaria come elemento cardine dello sviluppo di una comunità
Fondamentale in una città che è un S.I.N.
Ovvero tornare ad occuparsi dei problemi e dei servizi della città e della cittadinanza, nel rispetto di quelle regole, normative, leggi e condivisione che ci sembrano essere venute un po meno in questo ultimo periodo.
Noi ci siamo e ci proviamo, il debito NON c'è più!!

lunedì 6 luglio 2020

POLITICA SESTESE IN LUTTO MORTA FIORENZA BASSOLI SENATRICE E PRIMA DONNA SINDACO DI SESTO

Fiorenza Bassoli si è spenta domenica all'Istituto dei Tumori di Milano dopo una lunga malattia, ci piace ricordarla come l’unico politico che dieci anni fa, dopo una lunga premessa sulla situazione creatasi intorno all'elettrodotto su quanto chiedevamo e sui pericoli che si poteva incorrere nel non far nulla, ci interruppe dicendo chiaramente “avete pienamente ragione”, non era un’affermazione da classico politico in campagna elettorale (era già fuori dai giochi), ma di una donna che conosceva il problema e che aveva cercato di limitarlo quando in regione vennero applicate norme restrittive (poi cancellate dalla normativa nazionale), ci piace ricordarla così con la semplicità con la quale abbiamo potuto dialogare su un tema tanto sconosciuto alla classe politica nostrana ma importante per la salute.

A suo figlio Yuri e alla famiglia va il nostro abbraccio e le sentite condoglianze, che il suo impegno e competenza possano essere di aiuto a chi voglia intraprendere la carriera Politica.

Il Consiglio Direttivo dell’Associazione Sottocorno



sabato 20 giugno 2020

LA RISPOSTA DEL PRESIDENTE DELLA CONSULTA RICHIEDE UN CONFRONTO

La risposta apparsa sul giornale locale L'ALTRA SESTO da parte del presidente della consulta richiede un confronto diretto che abbiamo già chiesto (da una settimana senza ricevere risposta), dobbiamo verificare se le affermazioni riportate dal giornalista siano vere e se confermate (essendo FALSE), per quale motivo dovremmo continuare a confrontarci con l'amministrazione comunale sui
temi ambientali, visto anche il ritardo ingiustificato nel rispondere ad una richiesta d'atti d'ufficio inoltrata in data 27 febbraio 2020 - protocollo N°0019784/2020 (quasi quattro mesi !!!per conoscere la documentazione tecnica che ha portato il comune a decidere di abbattere decine di alberi sul territorio comunale, alberi che come quelli del villaggio Falck sono patrimonio della comunità.
Noi non abbiamo mai fatto, ne mai faremo polemiche sterili, ne tanto meno polemiche politiche da contenuti vuoti, (le lasciamo ad altri), le contestazioni fatte hanno un corpo solido e soprattutto mettono in risalto "un modus operandi" al quanto improvvisato e fine al netto populismo, lo ribadiamo si vuole governare in maniera autonoma e senza confronti sui temi ambientali e sanitari ?
Posizione difficile da comprendere e da condividere nelle nuove forme "democratiche" del nuovo millennio, lecito, nei limiti della legge, se ci si assume la responsabilità di quanto fatto senza nascondersi dietro confronti mai avvenuti, e soprattutto senza chiedere la disponibilità ad associazioni, come la nostra, a mettersi a disposizione in nome di un senso civico basato su regole, che a nostro avviso, in questo caso, non sono state rispettate considerando anche che la nostra disponibilità è stata, da qualcuno, strumentalizzata come segno democratico e di confronto di questa giunta.

Dietro l'abbattimento di cento platani (tagli ripresi ieri in estate !!!!), non c'è un progetto urbanistico o ambientale, forse una promessa elettorale ai residenti, sicuramente un modo di gestire queste situazioni in maniera arbitraria nello sprezzo di regole che dovrebbero essere invece il fondamento di una società civile soprattutto quando si trattano cento platani storici o qualsiasi altro problema ambientale, altro che polemiche sterili.

Il Consiglio Direttivo dell'Associazione Sottocorno

giovedì 18 giugno 2020

SABATO 20 GIUGNO 2020, STOP5G IN PIAZZA CASTELLO A MILANO DALLE 9:00 ALLE 14:00

DAL COMITATO STOP 5G MILANO

5G - SI APRA UN PUBBLICO DIBATTITO, SI INFORMINO I CITTADINI E SI CHIEDA IL CONSENSO 


domenica 14 giugno 2020

STOP 5G - SABATO 20 GIUGNO 2020 ITALIA IN PIAZZA PER FERMARE IL PROGETTO COLAO ED IL 5G

L’Associazione Sottocorno, contrariamente alla posizione presa dal Comune di Sesto San Giovanni, si complimenta con i 346 Sindaci che hanno emanato ordinanze urgenti e contingibili fermando le installazioni di antenne di quinta generazione e ai 520 Comuni d’Italia che hanno approvato atti amministrativi precauzionali, rinnoviamo l’invito a tutti i Sindaci d’Italia a continuare ad emanare provvedimenti contingibili e urgenti atipici per tutelare la salute dei cittadini, invitando tutti i Consigli Comunali e Regionali ad adottare urgenti provvedimenti in difesa della salute pubblica, anche promuovendo il co-finanziamento pubblico di uno studio scientifico indipendente, cioè slegato dall'industria, in grado di chiarire gli effetti ambientali e sociosanitari non termici, biologici e a medio-lungo termine delle inesplorate radiofrequenze.

[Guarda il video al link https://youtu.be/egldOrzYN4Q ]


Sabato 20 Giugno 2020 è prevista una giornata nazionale di mobilitazione promossa dall’Alleanza Italiana Stop 5G per denunciare la pericolosa deriva elettromagnetica contenuta nel dossier:

INIZIATIVE PER IL RILANCIO – ITALIA 2020-2022”,

redatto per il Governo Conte dal Comitato di esperti in materia economica e sociale guidato da Vittorio Colao (ex dirigente d’azienda e amministratore delegato della multinazionale delle telecomunicazioni Vodafone).

Il documento tecnico, contiene un evidente errore di calcolo relativamente ai limiti di esposizione, contiene infatti una serie di richieste che, se adottate, trasformerebbe gli italiani in vere e proprie cavie umane per una sperimentazione non solo tecnologica ma sanitaria che non ha precedenti.

La popolazione verrebbe irradiata senza soluzione di continuità fino a 61 V/m di campo elettrico emesse potenzialmente da milioni di nuove antenne che si sommerebbero alle milioni di antenne già presenti sul territorio nazionale per il 2G,3G,4G, mentre siamo in attesa di una rivalutazione sulla classificazione oncogena entro il 2024 degli effetti delle radiofrequenze tra gli agenti cancerogeni da parte dell'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro.

In barba ai fondamenti democratici di una nazione civile del nuovo millennio, il dossier prevede poi di escludere qualsiasi forma di opposizione locale al 5G, scontrandosi con il testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, con la consolidata giurisprudenza amministrativa in materia sanitaria (che vede nel Sindaco – ufficiale di Governo – la massima autorità garante della tutela della salute pubblica), con le prerogative urbanistiche riconosciute a Regioni e Comuni di localizzare gli impianti di radiodiffusione e telefonia mobile regolamentandone l’installazione nel proprio territorio come previsto dalla “Legge Quadro sull'Inquinamento Elettromagnetico” n. 36/2001.