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mercoledì 30 marzo 2016

PARCO DELLA BERGAMELLA : ORTI ANNAFFIATI CON ACQUA CONTAMINATA

Riproponiamo qui sotto l'articolo uscito sul Giorno in data 29 marzo riguardante la presentazione fatta durante l'incontro pubblico sul "Nuovo Parco Cascina Gatti" svolto giovedì 17 marzo alle ore 18 presso la sede della Circoscrizione 5 in via Campestre 250 a Sesto San Giovanni

A fronte di quanto riportato , è giusto precisare che , al termine della serata l’Assessore all’Ambiente Elena Iannizzi specificava che lo skate park ( a differenza di quanto indicato con un quadrato grigio sulle slide presentate ) non sarebbe stato costruito in prossimità della terrazza Bottoni ma bensì in prossimità del centro Manin.
Avremmo comunque gradito, visto che siamo stati gli unici a presentare ( proprio dietro richiesta del comune di Sesto ) un macro progetto sull'area, di essere  informati prima della scelte prese dall'amministrazione proprio nel rispetto di tutto quel lavoro svolto e il tempo perso negli ultimi tre anni, tempo che speravamo fosse servito a comprendere cosa volesse dire applicare "il Principio di Precauzione".

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Gli orti della Bergamella saranno annaffiati con l’acqua di prima falda, "condita" però di cromo esavalente, solventi clorurati e nitrati. Tutto regolare, per legge. In barba, però, alla prevenzione. Non a caso a puntare il dito contro il progetto del nuovo parco, a ridosso di Cascina Gatti, è l’Associazione Sottocorno che da anni porta avanti battaglie contro l’elettrosmog e le altre fonti di inquinamento, in un quartiere che ha visto l’esplosione di casi di tumori, malattie del sangue e neurodegenerative. ........ ( leggi QUI l'articolo completo Di Patrizia Longo)

FONTE : ILGIORNO

martedì 29 marzo 2016

REFERENDUM 17 APRILE SULLE TRIVELLE: ISDE ITALIA PER UN SÌ CONSAPEVOLE. IMPATTI AMBIENTALI E SANITARI DELLE TRIVELLAZIONI PER MARE E PER TERRA

Qui sotto la lettera di I.S.D.E. Italia sul prossimo referendum del 17 aprile ( pubblicizzato pochissimo dai media ).
Per qualcuno è una "perdita di tempo", per altri "una forzatura ideologica", in realtà in un paese che ha votato 5 anni fa, con un plebiscito, che l'acqua rimanesse pubblica ed oggi un governo che non è mai stato votato vorrebbe privatizzare , questo referendum risulta essere l'unico strumento per tutelare l'ambiente ( massacrato negli ultimi 40 anni ) e la salute pubblica.
Non possiamo che condividere il pensiero espresso dall'Associazione Medici per l'Ambiente.



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Il 17 Aprile prossimo, con il Referendum sulle trivelle, i cittadini italiani sono chiamati ad esprimersi sul quesito abrogativo che riguarda l’articolo 6, comma 17 del codice dell’ambiente: “Volete che, quando scadranno le concessioni, vengano fermati i giacimenti in attività nelle acque territoriali italiane anche se c’è ancora gas o petrolio?”.

ISDE Italia auspica la più ampia partecipazione al Referendum ed invita a votare SI per la salute di oggi e domani.
Deve essere questa l’occasione per una profonda riflessione circa l’inderogabile necessità ed urgenza di cambiare il modello di sviluppo ancor oggi basato sulla combustione dei fossili. Tale modello, oltre agli alti costi sanitari imposti all’uomo e a tutta la biosfera per via dell’inquinamenti delle varie matrici ambientali, appare sempre più fragile e insostenibile sul piano economico. Negli ultimi 18 mesi il prezzo del greggio è calato circa del 70%: andare a cercare con accanimento e con tecniche sempre più costose e impattanti una risorsa che perde sempre più valore, può contribuire, oltre al danno alla salute e all’ambiente, a minare ulteriormente la tenuta economica del Paese.
Poche gocce di petrolio di scarsa qualità, mettono in pericolo le nostre bellissime coste, culla della nostra storia e della nostra cultura e possibile fonte economica malamente sfruttata oltre che la fauna e la pesca sostenibile.
La perforazione di un pozzo può avvenire sulla terra ferma (“onshore”) o in mare (“offshore”); gli impatti ambientali e sanitari, conseguentemente, saranno di diversa natura e graveranno in maniera differente in questi differenti contesti ma è importante dire SI oggi per avviare un processo di cambiamento che ci proietti verso fonti di energia alternative rinnovabili che ci permettano di rispettare l’ambiente e di tutelare la nostra salute.
Quando parliamo di trivelle offshore, nessuno può escludere un incidente. E in un mare chiuso come il Mediterraneo, un disastro petrolifero causerebbe danni gravissimi e irreversibili.
Comunque, anche in assenza di incidenti rilevanti, le estrazioni petrolifere comportano indiscutibilmente pesanti impatti ambientali – e quindi sulla salute umana, essendo l’ambiente un determinante fondamentale della salute – come dettagliatamente riportato nel testo di due studiosi italiani: “L’Impatto Ambientale del Petrolio, in Mare e in Terra” (Galaad Edizioni). Anche un recente rapporto di Greenpeace, relativo alle attività estrattive in Adriatico esaminate dal 2012 al 2014 ha evidenziato che tra i composti che superano con maggiore frequenza i valori definiti dagli Standard di Qualità Ambientale, rilevati nei sedimenti prossimi alle piattaforme, si trovano metalli pesanti, quali cromo, nichel, piombo (e talvolta anche mercurio, cadmio e arsenico). Inoltre, sono risultati rilevabili anche idrocarburi policiclici aromatici (IPA), come fluorantene, benzo[b]fluorantene, benzo[k]fluorantene, benzo[a]pirene e altri, variamente associati.
Tutte queste sostanze sono tossiche, spesso persistenti e bioaccumulabili ed alcune sono state già riconosciute cancerogene per l’uomo; esse possono risalire la catena alimentare attraverso la bio-magnificazione, raggiungendo così l’uomo in concentrazioni elevate e tali da causare seri danni all’organismo. In particolare per metalli pesanti quali piombo e soprattutto mercurio l’esposizione umana avviene attraverso pesce contaminato, specie se di grossa taglia, tanto che alle donne in gravidanza ne viene sconsigliato il consumo. Queste sostanze non solo si accumulano nei nostri corpi, ma passano anche dalla madre al feto durante la gravidanza ed interferiscono in particolare con lo sviluppo cerebrale del nascituro fino a comportare ritardo mentale e deficit del Quoziente intellettivo. I metalli pesanti oltre a effetti di tipo cancerogeno e neurologico comportano anche effetti a livello cardiovascolare, renale ed osseo con maggior rischio di osteoporosi. Parimenti pericolose sono poi le miscele di IPA per le quali è stato dimostrato – per fenomeni di azione sinergica – un aumento di rischio di insorgenza di cancro, soprattutto in presenza di benzo(a)pirene
Non va infine dimenticato che come per alcuni IPA, anche per metalli quali l’arsenico, il cadmio, il nickel, classificati da decenni come cancerogeni per l’uomo, non esiste una soglia identificabile al di sotto della quale queste sostanze non comportino un rischio per la salute umana”



Scarica QUI l'articolo di ISDE Italia

FONTE : I.S.D.E. ITALIA ASS.MEDICI PER L'AMBIENTE

giovedì 24 marzo 2016

INFLUENCE OF AUTHOR'S AFFILIATION AND FUNDING SOURCES ON THE RESULTS OF COHORT STUDIES ON OCCUPATIONAL CANCER.

Studio cha afferma come  gli studi condotti con finanziamenti pubblici trovano con maggiore frequenza stati di nesso casuale a forme tumorali rispetto a studi  finanziati da privati.

Ecco perché si chiede una legge sul conflitto d’interesse, e magari una legge per limitare la prescrizione , giusto per non vedere più sentenze su "stragi" compiute con reati ambientali prescritte ( vedi amianto )


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Influence of author's affiliation and funding sources on the results of cohort studies on occupational cancer.

1Institute of Occupational Health, Rouen University Hospital University of Rouen, Rouen, France.
2CISMeF-TIBS-LITIS EA 4108, Rouen University Hospital, Rouen, France.

ABSTRACT

BACKGROUND:
Reliability and credibility of research conducted by industry have been questioned, including in the field of occupational health.

METHODS:
Cohort studies on occupational cancer published between 2000 and 2010 were compared according to their results, their conclusions, their funding, and the affiliation of their authors.

RESULTS:
Overall, 510 articles were included. Studies published by authors with public affiliation or funded by public grants concluded that their study showed an excess of cancer more frequently (P = 0.01) than studies published by authors with private affiliation or funded by private grants (88% [95%CI = 85-91] vs. 73% [95%CI = 56-88] and 92% [95%CI = 86-97] vs. 71% [95%CI = 57-84], respectively). Discrepancies between statistical results and conclusion occurred more frequently in articles written by authors from the private sector than from the public sector (42% [IC95% = 26-60] vs. 23% [IC95% = 18-26], P = 0.02).

CONCLUSIONS:
Industry affiliations of authors or industry support of studies are associated with the results of published studies on occupational cancer. The underlying mechanisms warrant further investigation. Am. J. Ind. Med. 59:221-226, 2016. © 2015 Wiley Periodicals, Inc.

martedì 22 marzo 2016

EFFECTS OF CELL PHONE USE ON SEMEN PARAMETERS: RESULTS FROM THE MARHCS COHORT STUDY IN CHONGQING, CHINA

Studio che dimostra l'impatto delle emissioni della telefonia mobile sulla fertilità maschile.

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Effects of cell phone use on semen parameters: Results from the MARHCS cohort study in Chongqing, China


a Institute of Toxicology, College of Preventive Medicine, Third Military Medical University, Chongqing, China
b Department of Environmental Health, College of Preventive Medicine, Third Military Medical University, Chongqing, China

Received 27 November 2015, Revised 24 February 2016, Accepted 25 February 2016, Available online 4 March 2016

Highlights

  • Certain aspects of cell phone use negatively affect semen quality.
  • Internet use via cellular networks has become an important risk to semen quality.
  • The use of 3G or more advanced networks might have less damage to human sperm.
  • Recruiting subjects from a general population makes the study typical and relevant.

Abstract

Epidemiological and experimental evidence for detrimental effects of cell phone use on semen quality is still equivocal. And that recruiting participants from infertility clinic not from general population may raise the possibility of a selection bias. To investigate effects of cell phone use on semen parameters in a general population,We screened and documented the cell phone use information of 794 young men from the Male Reproductive Health in Chongqing College students (MARHCS) cohort study in 2013, followed by 666 and 568 in 2014 and 2015, respectively. In the univariate regression analyses, we found that the daily duration of talking on the cell phone was significantly associated with decreased semen parameters, including sperm concentration [β coefficient = − 6.32% per unit daily duration of talking on the cell phone (h); 95% confidence interval (CI), − 11.94, − 0.34] and total sperm count (− 8.23; 95% CI, − 14.38, − 1.63) in 2013; semen volume (− 8.37; 95% CI, − 15.93, − 0.13) and total sperm count (− 16.59; 95% CI, − 29.91, − 0.73) in 2015]. Internet use via cellular networks was also associated with decreased sperm concentration and total sperm counts in 2013 and decreased semen volume in 2015. Multivariate analyses were used to adjust for the effects of potential confounders, and significant negative associations between internet use and semen parameters remained. Consistent but nonsignificant negative associations between talking on the cell phone and semen parameters persisted throughout the three study years, and the negative association was statistically significant in a mixed model that considered all three years of data on talking on the cell phone and semen quality. Our results showed that certain aspects of cell phone use may negatively affect sperm quality in men by decreasing the semen volume, sperm concentration, or sperm count, thus impairing male fertility.

Abbreviations

  • MARHCS, the male reproductive health in Chongqing College students; 
  • RF-EMWs,radiofrequency electromagnetic waves; 
  • CASA, computer-aided sperm analysis; 
  • NP,nonprogressive; 
  • IM, immotility; 
  • SAR, specific absorption rate

FONTE :  ENVIRONMENT INTERNATIONAL Journal of EnvironmentalScience, Risk & Health


lunedì 21 marzo 2016

LETTERA DEI COMITATI CITTADINI INDIPENDENTI SU INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO SOSTENIBILE


Riceviamo da Adriana Palleni del Comitato Cittadini Indipendenti una lettera aperta che pubblichiamo volentieri, perché come dice Adriana, i diritti umani sono di tutti i cittadini, la richiesta fatta al comune di Bologna potrebbe essere rivolta a qualsiasi comune italiano.
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sabato 19 marzo 2016

INVITO AL CANDIDATO SINDACO DI MILANO

Al candidato Sindaco di Milano e dell'area Metropolitana, 


L’Associazione Sottocorno è un'associazione apartitica presente nel comune di Sesto San Giovanni che da anni si batte per l'interramento di un elettrodotto e dei problemi ambientali che si presentano sul territorio.
Collaboriamo con i comitati e associazioni presenti a Milano e a Sesto, proprio perché siamo su quel limbo di territorio una sorta di  “ terra di mezzo ” al confine tra i  due comuni, in quella periferia che dalle ultime dichiarazioni sembra essere molto cara a tutti i candidati sindaco.

E l'invito è diretto proprio al futuro sindaco dell'area metropolitana al quale chiediamo di venire a trovarci invitandolo ad una passeggiata partendo dal quartiere Adriano fino ad arrivare a Cascina Gatti passando proprio sotto quell'elettrodotto che noi contestiamo presentando i tanti problemi che questa vasta area presenta e che proprio l'azione della città metropolitana, ad oggi per molti motivi purtroppo assente, potrebbe risolvere.
Siamo convinti che riuscire a far comprendere i problemi ambientali, urbanistici, di mobilità e sicurezza oltre al disagio che migliaia di persone devono subire abitando in una periferia siano il modo migliore per programmare correttamente il futuro.

Inviato a tutti i candidati sindaco dell'area metropolitana 

martedì 15 marzo 2016

PRECISAZIONE DEL C.D.Z 2 MILANO DEL 14 MARZO 2016

Riportiamo per correttezza la segnalazione inviata da Alberto Proietti
presidente commissione urbanistica del consiglio di zona 2 - Milano  -
Chiarendo che “l’intervento sull’elettrodotto nord SOTTOCORNO / ADRIANO è già stato inserito nel piano triennale delle opere pubbliche del consiglio di zona 2 in data 23 febbraio 2016 dove, nella tabella allegata, è riportata la priorità relativa all'interramento del traliccio nord a dimostrazione dell'importanza che il cdz2 dà a questo intervento.”


Ringraziamo per la risposta segnalando che il progetto di Terna esiste ed è già stato consegnato a gennaio 2014 agli uffici competenti del comune di Milano e Sesto San Giovanni.

Qui il link per scaricare la delibera sul piano triennale delle opere pubbliche proposte:


lunedì 14 marzo 2016

COMUNICATO STAMPA SULL'INTERRAMENTO DELL'ELETTRODOTTO VIA SOTTOCORNO / ADRIANO

Abbiamo appreso dai giornali locali della votazione contraria da parte della maggioranza del consiglio di zona 2 ad una mozione dell’esponente di minoranza che chiedeva al presidente del consiglio di zona 2, al sindaco e all'assessore competente lo stanziamento a bilancio della quota per l’interramento.

Non nascondiamo la delusione per tale decisione, perché di fronte a questi problemi ci piacerebbe non ci fossero differenze politiche o strumentalizzazioni elettorali ,sappiamo benissimo che il consiglio di zona 2 su un problema di questo genere non ha grosse competenze visto che da quattro anni a questa parte il problema viene gestito direttamente dal comune di Milano e dal comune di Sesto.
Non nascondiamo neanche la forte delusione nel vedere che negli ultimi quattro anni si è fatto poco o niente a riguardo dell’interramento rimanendo praticamente soli nel presentare proposte o soluzioni , rimanendo fermi al ricevimento del progetto e non vedendo mai un tavolo che facesse il punto su un impegno che entrambi i comuni si sono impegnati ( vedi il comunicato stampa del 23 ottobre 2014 ), mentre il tavolo relativo all'indagine epidemiologica da due anni a questa parte non ha mai affrontato il problema spostandolo a data da destinarsi nonostante la nostra più ampia disponibilità.

Sesto San Giovanni 14 marzo 2016

Il Consiglio Direttivo Associazione di via P.SOTTOCORNO
via P.Sottocorno 18 - 20099 - Sesto San Giovanni (Milano)

venerdì 11 marzo 2016

ISTITUTO RAMAZZINI : “LEGAME TRA CANCRO E CAMPI ELETTROMAGNETICI”

Bologna, 10 mar. – Macchinisti di elettrotreni, tassisti con auto elettriche, ma anche e soprattutto tutti coloro che vivono, lavorano o vanno a scuola nelle vicinanze di cavi dell’alta tensione e di linee elettriche. Sono le categorie potenzialmente a rischio secondo i risultati di uno studio ultradecennale dell’Istituto Ramazzini di Bologna.
La ricerca sperimentale ha rilevato come il campo magnetico della corrente elettrica a 50hz possa promuovere l’insorgenza di tumori maligni. I risultati sono stati pubblicati on line in questi giorni dalla rivista International Journal of Radiation Biology. “Il campo magnetico attraversa alberi e muri, continuare a costruire elettrodotti senza tenere conto della possibile esposizione dei residenti è un comportamento non adeguato alle esigenze di protezione del cittadino”, spiega il responsabile della ricerca, il dottore Morando Soffritti.


Lo studio è stato condotto su 650 ratti esposti e 1001 ratti di controllo, e ha dimostrato come gli animali esposti a una singola dose di radiazioni ionizzanti gamma e a CM-50Hz per tutta la vita (dal periodo prenatale fino alla morte naturale) hanno sviluppato un significativo aumento dell’incidenza di tre tipi di tumore: cancro mammario, leucemia ed un raro tumore del cuore chiamato Schwannoma maligno. “L’eccesso significativo di un tumore così raro come il cancro mammario nei ratti maschi è molto importante – ha spiegato Soffritti – in quanto potrebbe contribuire a ritenere plausibile anche nell'uomo il legame tra cancro mammario ed esposizione a campi elettromagnetici in alcune categorie di lavoratori, cosa tutt'oggi non riconosciuta”.

FONTE : RADIOCITTADELCAPO.IT