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martedì 9 ottobre 2012

ELETTROSMOG, IL POLITECNICO DI MILANO CERCA VOLONTARI PER LA MISURAZIONE


In corso l'iniziativa per la rilevazione delle radiazioni elettromagnetiche

L’Istituto di Ingegneria Biomedica Consiglio Nazionale delle Ricerche al Politecnico (IsIB CNR) ha bisogno di volontari nell’ambito di una campagna di misurazione di quella che è considerata una delle forme di inquinamento più subdole e pericolose, l’elettrosmog. Tanto più pericoloso se a esserne esposti sono i bambini.
Per questa ragione, il dipartimento ha aderito al progetto europeo FP7 Arimmora in modo da raccogliere quanti più dati e informazioni possibili circa il nesso tra l’esposizione ai campi magnetici 50 Hz e l’aumento del rischio di sviluppare la leucemia infantile.

Leggi l'articolo completo al link : wisesociety.it
FONTE :WISE SOCIETY ( Magazine online )

sabato 6 ottobre 2012

SCRIVONO DI NOI

L'elettrodotto? Finirà sottoterra Via Sottocorno vince la battaglia

Sesto, ok dalla società Terna

Leggi l'articolo completo del 5 ottobre sul sito del "IL GIORNO" al link : http://www.ilgiorno.it/sesto/cronaca/2012/10/05/782052-elettrodotto-sesto

lunedì 1 ottobre 2012

FERMIAMO IL DECRETO SVILUPPO CHE LIBERALIZZA LE ANTENNE FIRMA LA PETIZIONE


Chiediamo di cancellare l'articolo 29  del Decreto sviluppo che nega al condominio di opporsi all'installazione di antenne sul tetto perché:

è incostituzionale - stabilisce in modo del tutto arbitrario che gli interessi privatistici dell’industria delle telecomunicazioni sia prevalente rispetto all’interesse privato dei cittadini proprietari di immobili;

è incostituzionale - prevalere il principio di utilità economica su quello della salute pubblica, della tutela dell’ambiente e del paesaggio;

è in contrasto con la normativa precedente che prevede controlli da parte degli Enti locali, necessari a stabilire l’impatto delle installazioni di telecomunicazioni.

Sottoscrivi la petizione on line sottoscritta da tutte le associazioni contro l'elettrosmog al link : http://www.avaaz.org/it/petition/Fermiamo_il_Decreto_Sviluppo_che_liberalizza_le_antenne/?fBhIhcb&pv=0

venerdì 28 settembre 2012

DICIAMO NO ALL'ART.29 DEL DECRETO SVILUPPO


L'articolo 29 del decreto sviluppo presentato dal ministro allo Sviluppo economico Corrado Passera vuol favorire la diffusione di cavi, fili o linee (per accorciare il "digitale divide" del nostro Paese), senza dare al cittadino la possibilità di opporsi all’installazione di un’antenna o un ripetitore sopra la sua testa,dentro il suo giardino , di frobte alla sua abitazione.

Nel nome dello “sviluppo” e della “crescita” promessi dal decreto si trascurano  la salute e i diritti dei cittadini che sembrano passare in secondo piano, c'e' da domandarsi che tipo di crescita si auspica il governo e a che prezzo per i cittadini?

Ci uniamo alla denuncia fatta da associazioni, comitati, medici, fisici e ingegneri che hanno scritto una lettera al Presidente della Repubblica, al Premier e ai Ministri di Salute, Ambiente e Sviluppo Economico, per chiedere la cancellazione della norma che si reputa incostituzionale e dannosa

VEDI LA LETTERA AL LINKReti senza fili ed elettrosmog – no all’Art. 29 del Decreto Sviluppo


mercoledì 26 settembre 2012

LA SVIZZERA VALUTA L'INTERRAMENTO DEL FUTURO ELETTRODOTTO TRA AIROLO E LAVORGO


Berna sta valutando l'idea di mettere la linea tra Airolo e Lavorgo sotto la superficie.
L’ipotesi verrà studiata. L’Ufficio federale dell’Energia (UFE) assegnerà il mandato a degli specialisti che verificheranno la fattibilità tecnica e l’opportunità di un interramento parziale della linea ad alta tensione chiamata a garantire l’approvvigionamento di AlpTransit.

leggi l'articolo completo al link : Elettrodotto: si studia l'interramento ( del 31 maggio 2012 )

FONTE : CORRIERE DEL TICINO

giovedì 20 settembre 2012

A PACE DEL MELA (MESSINA), 14 MORTI DI TUMORE IN UN ANNO NELLE VICINANZE DELL'ELETTRODOTTO

Anche in sicilia i cittadini combattono una strenua battaglia contro l'impianto già esistente e quello che vogliono costruire nel prossimo futuro.

Oltre ai morti per tumore si contano anche nove persone tutt’ora in cura, tutti hanno in comune la residenza nel piccolo rione di Passo Vela a Pace del Mela (Messina), un comune di seimila persone che si trova nella zona tirrenica del messinese. 
Purtroppo ammalarsi di cancro è diventata la normalità,i residenti hanno formato un Comitato di cittadini  e lottano perché credono che gran parte della responsabilità sia dell’elettrodotto di 380 chilovolt e altre tre di 150 chilovolt e come se non bastasse, nelle vicinanze c’è anche un grande ripetitore di una compagnia telefonica.
I cittadini pretendono che l’elettrodotto esistente venga interrato e chiedono la stessa soluzione anche per il nuovo elettrodotto che dovrebbe nascere a metà settembre.

FONTE : CORRIERE DEL MEZZOGIORNO.IT



Leggi l'articolo del 13 settembre 2012 : Nuovo elettrodotto, sindaci e ambientalisti sul piede di guerra

venerdì 14 settembre 2012

SCOPPIA LA GUERRA CONTRO LE ANTENNE


Promettono battaglia in tutte le sedi le decine di associazioni e i comitati che contestano il decreto Passera che potrebbe vanificare qualsiasi tipo di lotta contro l'elettrosmog
Un’onda di proteste diventata via via uno tsunami: promettono battaglia in tutte le sedi le decine di associazioni e i comitati che in ogni parte d’Italia stanno combattendo contro l’elettrosmog e vogliono ostacolare la diffusione incontrollata di antenne e ripetitori. Proteste contro il decreto Passera che potrebbe vanificare qualsiasi tipo di lotta.
Ieri è stato diffuso il testo dell’articolo 29 del decreto Sviluppo 2, non ancora approvato, che recita: «Il proprietario o il condominio non possono opporsi all'accesso dell'operatore di comunicazione al fine di installare, collegare o manutenere gli elementi di rete quali cavi, fili, riparti, linee o apparati». Via libera alle antenne, quindi, senza possibilità di dire no.
L’Idv minaccia già battaglia all’Europarlamento, mentre il presidente dei Verdi, Angelo Bonelli ha giudicato «assurda l'intenzione di inondare con antenne di radiodiffusione e telefonia mobile i tetti degli italiani che saranno obbligati ad accettare le antenne. Non è certo riducendo la categoria dei diritti al cittadino (che fra l'altro presta il fianco a dubbi di costituzionalità) e nemmeno assegnando corsie preferenziali per obbligare i cittadini a ricevere sopra la propria testa o accanto alla propria abitazione migliaia di sorgenti di inquinamento elettromagnetico, che si risolveranno gli atavici ritardi nelle tecnologie di comunicazione elettronica del nostro paese».
«Saremmo di fronte, insomma, a un provvedimento che presenterebbe evidenti profili di incostituzionalità, poiché si violerebbe il principio di precauzione e il diritto alla salute sancito dalla Costituzione, così come quello alla proprietà privata», ha detto Luigi Nieri, capogruppo Sel al consiglio regionale del Lazio.
«È la fine del criterio cautelativo - ci dicono dal Codacons, che proprio un mese fa ha intrapreso una class action in Sicilia contro i “mal di testa” da alta tensione - ci opporremo in tutti i modi e con tutti gli strumenti contro questa norma». In allarme anche le Arpa regionali, in molti casi depauperate degli strumenti di controllo: «I limiti  - ci dicono dagli uffici romani - verranno senz’altro superati con questo moltiplicarsi di antenne. Il governo lo ha previsto?».

Fonte www.metronews.it

martedì 11 settembre 2012

SALUTE A RISCHIO AD ARESE RECORD DI ELETTROSMOG

Arese, 11 settembre 2012 - Studi scientifici a parte, l’elettrosmog continua a far paura. Vivere vicino a un traliccio dell’alta tensione non è rassicurante: a chiunque sorgerebbero dubbi sui potenziali pericoli che si corrono per la salute. Le linee ad alta tensione che attraversano Arese sono un problema di vecchia data. Gli aresini, fra i primi in Italia, avevano vinto circa 12 anni fa una causa nei confronti dell’Enel che prevedeva l’interramento dei piloni posizionati nel cuore della città. I tralicci in questione, invece, sono tutt’ora presenti e i cittadini sembrano rassegnati alla situazione.
A far parlare (dopo tanto silenzio) di inquinamento da elettrosmog ecco un video-denuncia che in queste ore è stato postato in rete da due cittadini.

Leggi l'articolo completo al link http://www.ilgiorno.it/rho/cronaca/2012/09/11/770370-rho-arese-record-inquinamento-elettromagnetico-salute-rischio.shtml

Fonte : Il giorno.it/RHO

venerdì 7 settembre 2012

2°ASSEMBLEA PUBBLICA sulla "VIABILITÀ DELL’AREA BERGAMELLA"


Lunedì 10 settembre alle ore 20.30 presso la Sala parrocchiale di via Marx 450 con:

Monica Chittò – Sindaco di Sesto San Giovanni,
Edoardo Marini – Assessore all’Urbanistica e i tecnici del Comune

Si discuterà dei progetti riguardanti la viabilità dell'area della Bergamella, e le conclusioni alle quali sono giunti i tecnici del comune.

Consigliamo a tutti di partecipare perchè è in discussione la modifica della viabilità all'interno del nostro quartiere che può mutare la qualità della vita futura dei residenti.
La nostra posizione in merito ai progetti presentati è già stata pubblicata sul post http://sottocorno.blogspot.it/2012/07/la-nostra-posizione-in-merito-alla.html il 20 luglio.

Per info sull'assemblea vedi il link al comune di Sesto San Giovanni :
http://www.sestosg.net/CmsReply/ImageServlet/Ass_Bergamella_2.pdf

martedì 14 agosto 2012

NIENTE PIU' TRALICCI IN VAL CAMONICA

23 maggio 2012 - L’operazione di smantellamento dei cavi di alta tensione e del conseguente interramento della linea elettrica è stata presentata da Terna all’interno di un piano complessivo di dismissione delle linee aeree di alta tensione in Alta Valle, quelle che portano l'energia nelle case e nelle fabbriche partendo dalle centrali idroelettriche. Interamente smantellate finora già 4 linee, Edolo-Temù, Edolo-Sonico, San Fiorano-Sellero, San Fiorano-Cedegolo (per un totale di 18 km e 71 tralicci rimossi), poi entro settembre anche altri tralicci verranno smontati lungo la Sonico-Cedegolo, 67 pali che lasceranno il posto a cieli ingombri di cavi, paesaggi senza barriere, vedute senza fili di mezzo. E in futuro saranno dismesse altre cinque tratte al fine di arrivare all’eliminazione di altri 50 km di elettrodotto e 214 tralicci.
Come riporta il “Giornale di Brescia”, Terna prosegue nell’opera di riassetto della rete elettrica ad alta tensione della Valle, sulla base dell’accordo del 2007 con gli enti locali. A fine lavori l’azienda che gestisce la rete elettrica nazionale avrà tolto 85 km di linee aeree e 350 tralicci posizionati in 12 comuni che libereranno 330 ettari di territorio dalla servitù di elettrodotto. Questi interventi, che rientrano nell'ambito della realizzazione della San Fiorano-Robbia, non hanno una forte valenza solo in merito agli aspetti ambientali-paesaggistici, ma anche sotto il profilo economico visto che così gli enti interessati potranno sfruttare, o valorizzare, i terreni e i boschi senza alcun impedimento.
Dal punto di vista tecnico si sta procedendo a doppio binario: da una parte si smantella e dall’altra si aprono i cantieri per l’interramento delle linee.A fine lavori l’azienda che gestisce la rete elettrica nazionale avrà tolto 85 km di linee aeree e 350 tralicci posizionati in 12 comuni che libereranno 330 ettari di territorio dalla servitù di elettrodotto.

Fonte : Terna ; il corriere del web
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Linea elettrica transfrontaliera Italia Austria con parziale interramento  

09.07.2012 - Sono state completate e avviate le pratiche necessarie per il ripristino a cura di TERNA del collegamento transfrontaliero Italia-Austria della linea ad alta tensione 132 kV attraverso il Brennero e della linea di media tensione regionale da 20 kV. È già stata predisposta anche una modifica del tracciato che interessa un breve tratto nel Comune di Val di Vizze per l'interramento della linea.

Fonte : La Provincia Autonoma di Bolzano Alto Adige
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In Svizzera largo alle linee ad alta tensione interrate

17.11.2011 - 
Sì all'elettricità a buon mercato, no a una linea elettrica vicino a casa propria. È l'atteggiamento della maggior parte dei consumatori in Svizzera. Ma se i cavi interrati per l'alta tensione finora non sembravano un'alternativa realistica, adesso qualcosa si sta muovendo.
In Svizzera, piattaforma europea per l'interscambio di energia elettrica, si consumano battaglie di cui quasi nessuno si accorge. Ad eccezione dei diretti interessati, ossia i protagonisti nelle aule dei tribunali. Al centro dei conflitti non vi sono né ambizioni territoriali né il possesso di risorse naturali, bensì le linee elettriche ad alta tensione.
Benché gli esperti tedeschi indichino che i costi delle linee interrate restano più elevati, il rapporto è cambiato. "In precedenza le linee interrate costavano da 18 a 30 volte di più di quelle aeree. Oggi, questo fattore è sceso al 2 o al 3", spiega Steiert a swissinfo.ch.
Il deputato nazionale socialista chiede che i costi per la costruzione di una linea elettrica aerea non siano calcolati unicamente in termini di economia aziendale, ma che siano considerati soprattutto anche in termini di economia globale. Per esempio, "se una linea ad alta tensione attraversa una zona edificabile, il deprezzamento del terreno è superiore che in una zona agricola", rileva Steiert.
L'interramento, comporterebbe un rincaro "molto marginale" per i consumatori, sostiene il parlamentare. In proposito Steiert fa riferimento a uno studio condotto da Electricité de France, secondo cui, l'interramento di tutta la rete ad alta tensione in Francia farebbe aumentare il prezzo dell'energia elettrica per i consumatori di solo 1 centesimo di euro per chilowattora (kWh).
Leggi l'articolo completo su http://www.swissinfo.ch