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lunedì 16 marzo 2015

A SESTO L'INCENERITORE DEL CORE VERSO LA CHIUSURA NEL 2018

La notizia della chiusura dell'inceneritore è stata data dal vice Sindaco Andrea Rivolta il 7 marzo a Sesto San Giovanni presso il centro Baldina  durante un incontro conferenza sulla futura viabilità di viale Edison dove ha affermato, davanti ad una numerosa platea, che nel 2018 l'inceneritore del CORE di via Manin sarà chiuso.

Felici di tale decisione rimaniamo in attesa di sapere come la giunta si stia programmando per poter arrivare a tale data senza creare disguidi alla cittadinanza visto il no costante all'applicazione di linee guida come quelle indicate da Rifiuti Zero.

La notizia è confermata visto che eravamo presenti a tale incontro e abbiamo colto con non poca sorpresa tale notizia.
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Staff Associazione di via P.SOTTOCORNO
via P.Sottocorno 18 - 20099 - Sesto San Giovanni (Milano)

domenica 15 marzo 2015

CASCINA GATTI - SESTO S.G. I PROBLEMI DI UN QUARTIERE IN FASE DI SVILUPPO

Lasciandosi alle spalle la rotonda del campo Manin, si entra nel borgo della Bergamella. Nell’«area delle cascine», come recita il totem a memoria di quello che un tempo era il rione. A testimoniare la vecchia Cascina de’ Gatti oggi c’è solo quel cartello, la corte e la chiesa in mattoni. Se lo sguardo va a sinistra, si vedono i palazzoni di UniAbita, con il gigantesco cantiere edile che sta cambiando volto a quel pezzo un tempo agricolo di Sesto. «Hanno fatto una gran fesseria», dicono due anziane. La «fesseria» si porta dietro tutti i disagi di un intervento impattante sulla vita di un villaggio sempre uguale a se stesso. I primi a soffrire sono i commercianti. Perché la piazza sarà pure più larga, lastricata, con le aiuole, ma «i clienti non si vedono più. E noi passiamo tutto il giorno senza far niente», racconta Carmen Folcia, titolare del bar di piazza della Chiesa.

«Abbiamo perso tutti i clienti del passeggio. Non ci sono più parcheggi, quelli esistenti sono occupati dagli operai, che frequentano le nostre attività, ma non compensano il numero di persone perse. L’incasso si è più che dimezzato. Siamo sempre stati dimenticati dal Comune». Heyuon He ha rilevato l’edicola e tabacchi vicino al bar sei mesi fa, quando la strada era quella di prima. «Senza i clienti affezionati, avremmo già chiuso. Ci hanno causato un danno incredibile. Non abbiamo a disposizione neanche un carico scarico: chi consegna merce di valore, come le sigarette, non può lasciare il furgone troppo lontano. E i pacchi dei giornali pesano. Così, i camion parcheggiano in mezzo alla strada». Anche prima lo stallo non era disegnato, ma «la strada era più larga, non serviva. Hanno voluto allargare il marciapiede, senza prestare attenzione ai negozianti». Maurizio Lambri, ex consigliere della circoscrizione 5, il 26 febbraio ha scritto al sindaco. Vive e lavora nel rione e periodicamente segna e archivia interventi, carenze, lacune. Lambri lavora col figlio al centro Alidental, proprio all’angolo con via Molino Tuono. Dove un cartello indica la data di inizio lavori, ma non la fine.

«Ci dicono che è tutto normale, ma avremo pur il diritto di conoscere il termine dei disagi? C’è un pezzo di cantiere fermo da fine gennaio che ha tolto 12 posteggi. Chi lavora ci dice che l’Enel deve uscire per sistemare un cavo, ma non si sa quando. Senza contare che la strada da mesi non vede pulizia né vigili». Lambri i posteggi si è messo a contarli: 4 in via Molino Tuono, 8 in via Di Vittorio, 27 davanti piazza della Chiesa, 12 in via Fratelli di Dio davanti la cascina, 11 in via Verona. «Un totale di 62. Ma nella zona abbiamo chiesa, oratorio, materna, attività di catechismo, di pallavolo e basket». Valter Oliva ha il negozio di fotografie nella stessa via. «Via Campestre è in pendenza. Hanno creato un dosso e quando piove forte le strade vicine si allagano. Forse hanno previsto le nostre cantine per lo scarico. Il selciato della chiesa è stato fatto 4 volte: le mattonelle stanno saltando per il passaggio dei mezzi pesanti».

Leggi QUI l’articolo completo di Laura Lana


FONTE : ILGIORNO

venerdì 13 marzo 2015

TUMOR PROMOTION BY EXPOSURE TO RADIOFREQUENCY ELECTROMAGNETIC FIELDS BELOW EXPOSURE LIMITS FOR HUMANS

In questo recente studio, condotto da ricercatori tedeschi, si dimostra come nei topi esposti ad alte frequenze ma con bassi livelli di SAR ( quindi ben al di sotto dei limiti di legge), si manifesti un incremento statisticamente significativo di:

1) adenomi e carcinomi polmonari
2) epatocarcinomi
3) linfomi

Poiché molti degli effetti di promozione del tumore sono stati rilevati a vari livelli di esposizione da bassi a moderati ( con valori di SAR compresi tra 0.04 e 0.4 W/Kg), quindi ben al di sotto dei limiti utilizzati per gli utenti dei terminali mobili, ulteriori studi sono necessari per investigare i meccanismi coinvolti. I nostri risultati possono aiutare a comprendere le incidenze in aumento di tumori cerebrali ripetutamente riportate in assidui utilizzatori del telefono cellulare. 

Lo studio è una replica ( questo nella ricerca scientifica è di valore assoluto) di un precedente lavoro  pubblicato sempre dagli stessi autori, questi sottolineano come sia fondamentale quando si vuole verificare l'attendibilità dei risultati di un primo studio di ricerca, mantenere ( sarebbe ovvio ma purtroppo nel 2015 non lo è !!!! ) le stesse identiche condizioni sperimentali, gli autori della pubblicazione  criticano i tentativi di replica allo studio australiano, che diedero risultati negativi, in quanto le condizioni di laboratorio vennero mutate rispetto allo studio originale.


Appare evidente, il rischio di avere una ricerca non libera ed indipendente ( come invece dovrebbe essere ) ma impostata a finalizzare risultati che possano compiacere i finanziatori privati degli studi stessi.

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Prof. Dr. Alexander Lerchla, , , Melanie Klosea, , Karen Grotea, , Adalbert F.X. Wilhelmb, ,Oliver Spathmannc, ,  Thomas Fiedlerc, 1, , Joachim Streckertc, , Volkert Hansenc, , Markus Clemensc, 


a Department of Life Sciences and Chemistry, Jacobs University Bremen, Campus Ring 6, D-28759 Bremen, Germany
b Department of Psychology and Methods, Jacobs University Bremen, Campus Ring 1, D-28759 Bremen, Germany
c Chair of Electromagnetic Theory, University of Wuppertal, Rainer-Gruenter-Str. 21, D-42119 Wuppertal, Germany

Received 19 February 2015, Accepted 25 February 2015, Available online 6 March 2015

HIGHLIGHTS

Tumor-promoting effects of RF-EMF exposed mice have been reported in 2010.
We have replicated the study with higher numbers of mice per group.
We could fully confirm the previous results, thus the effects are reproducible.
Apparently, no clear dose-response relationship is evident.
We hypothesize that metabolic changes are responsible for the effects observed.

 

ABSTRACT

The vast majority of in vitro and in vivo studies did not find cancerogenic effects of exposure to electromagnetic fields (RF-EMF), i.e. emitted by mobile phones and base stations. Previously published results from a pilot study with carcinogen-treated mice, however, suggested tumor-promoting effects of RF-EMF (Tillmann et al., 2010). We have performed a replication study using higher numbers of animals per group and including two additional exposure levels (0 (sham), 0.04, 0.4 and 2 W/kg SAR). We could confirm and extend the originally reported findings. Numbers of tumors of the lungs and livers in exposed animals were significantly higher than in sham-exposed controls. In addition, lymphomas were also found to be significantly elevated by exposure. A clear dose-response effect is absent. We hypothesize that these tumor-promoting effects may be caused by metabolic changes due to exposure. Since many of the tumor-promoting effects in our study were seen at low to moderate exposure levels (0.04 and 0.4 W/kg SAR), thus well below exposure limits for the users of mobile phones, further studies are warranted to investigate the underlying mechanisms. Our findings may help to understand the repeatedly reported increased incidences of brain tumors in heavy users of mobile phones.




giovedì 12 marzo 2015

MOBILE PHONE USE AND HEALTH SYMPTOMS IN CHILDREN.

Questo studio pubblicato da ricercatori di Taiwan ( dove  da poco promulgato una legge che pone divieto di utilizzo degli I-PAD sotto i 2 anni), si registra un aumento statisticamente significativo di emicrania e cefalea del +42% e di prurito/formicolio cutaneo + 84%, in bambini utilizzatori di telefono cellulare in una fascia di età compresa tra gli 11 ed i 14 anni.
Lo studio tende a suggerire la necessità di un uso più cauto dei telefoni cellulari nei bambini, perché in prospettiva sono tenuti ad una esposizione in vita ai campi elettromagnetici a radiofrequenza (RF-EMF) più a lungo rispetto agli adulti.
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Mobile phone use and health symptoms in children.

Author information

·         1Department of Dentistry, Tainan Municipal An-Nan Hospital, China Medical University, Tainan, Taiwan.
·         2Department of Public Health, College of Medicine, National Cheng Kung University, Tainan, Taiwan.
·         3Department of Health Care Management, National Taipei University of Nursing and Health Sciences, Taipei, Taiwan.
·         4Department of Health Care Management, National Taipei University of Nursing and Health Sciences, Taipei, Taiwan; Department of Surgery, Zhong-Xing Branch of Taipei City Hospital, Taipei, Taiwan; School of Medicine, National Yang-Ming University, Taipei, Taiwan. Electronic address: mingchung77@gmail.com.
·         5Department of Public Health, College of Medicine, National Cheng Kung University, Tainan, Taiwan; Department of Public Health, College of Public Health, China Medical University, Taichung, Taiwan.

Abstract

 

BACKGROUND/PURPOSE:

To investigate the mobile phone (MP) use for talking in relation to health symptoms among 2042 children aged 11-15 years in Taiwan.

METHODS:

A nationwide, cross-sectional study, using the computer assisted telephone interview (CATI) technique, was conducted in 2009 to collect information on children's utilization of MPs and the perceived health symptoms reported by their parents.

RESULTS:

The overall prevalence of MP use in the past month was estimated at 63.2% [95% confidence interval (CI) = 61.1-65.3%]. MP use was associated with a significantly increased adjusted odds ratio (AOR) for headaches and migraine (1.42, 95% CI = 1.12-1.81) and skin itches (1.84, 95% CI = 1.47-2.29). Children who regularly used MPs were also considered to have a health status worse than it was 1 year ago (β = 0.27, 95% CI = 0.17-0.37).

CONCLUSION:

Although the cross-sectional design precludes the causal inference for the observed association, our study tended to suggest a need for more cautious use of MPs in children, because children are expected to experience a longer lifetime exposure to radiofrequency electromagnetic fields (RF-EMF) from MPs.


martedì 10 marzo 2015

VELLETRI CONVEGNO SULL’ELETTROSMOG IL 12 MARZO

Dagli organizzatori ci viene segnalata anche la partecipazione del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin.

Qui sotto la locandina dell’evento che si terrà il 12 marzo a Velletri, a Sud di Roma.



Per ulteriori info leggete QUI  l’articolo pubblicato sul sito www.osservatorelaziale.it

lunedì 9 marzo 2015

RESIDENTIAL PROXIMITY TO ELECTROMAGNETIC FIELD SOURCES AND BIRTH WEIGHT: MINIMIZING RESIDUAL CONFOUNDING USING MULTIPLE IMPUTATION AND PROPENSITY SCORE MATCHING.

Questo studio analizza la vicinanza residenziale a sorgenti di campi elettromagnetici ( elettrodotti ) e peso alla nascita.
Gli studi hanno suggerito che l'esposizione residenziale a frequenze estremamente basse (50 Hz) campi elettromagnetici (ELF-EMF) provenienti da cavi di alta tensione, linee elettriche aeree, sottostazioni o torri di elettricità sono associati a ridotto peso alla nascita e può essere associata a nascite con problemi o addirittura aborti.
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Residential proximity to electromagnetic field sources and birth weight: Minimizing residual confounding using multiple imputation and propensity score matching.
  • 1Centre for Occupational and Environmental Health, Institute of Population Health, Manchester Academic Health Sciences Centre, The University of Manchester, Oxford Road, Manchester M13 9PL, United Kingdom. Electronic address: frank.devocht@manchester.ac.uk.
  • 2Department of Epidemiology and Biostatistics, Drexel University School of Public Health, 1505 Race St., Philadelphia, PA 19102, USA.
Abstract
Studies have suggested that residential exposure to extremely low frequency (50 Hz) electromagnetic fields (ELF-EMF) from high voltage cables, overhead power lines, electricity substations or towers are associated with reduced birth weight and may be associated with adverse birth outcomes or even miscarriages. We previously conducted a study of 140,356 singleton live births between 2004 and 2008 in Northwest England, which suggested that close residential proximity (≤ 50 m) to ELF-EMF sources was associated with reduced average birth weight of 212 g (95%CI: -395 to -29 g) but not with statistically significant increased risks for other adverse perinatal outcomes. However, the cohort was limited by missing data for most potentially confounding variables including maternal smoking during pregnancy, which was only available for a small subgroup, while also residual confounding could not be excluded. This study, using the same cohort, was conducted to minimize the effects of these problems using multiple imputation to address missing data and propensity score matching to minimize residual confounding. Missing data were imputed using multiple imputation using chained equations to generate five datasets. For each dataset 115 exposed women (residing ≤ 50 m from a residential ELF-EMF source) were propensity score matched to 1150 unexposed women. After doubly robust confounder adjustment, close proximity to a residential ELF-EMF source remained associated with a reduction in birth weight of -116 g (95% confidence interval: -224:-7 g). No effect was found for proximity ≤ 100 m compared to women living further away. These results indicate that although the effect size was about half of the effect previously reported, close maternal residential proximity to sources of ELF-EMF remained associated with suboptimal fetal growth.




sabato 7 marzo 2015

I RISCHI PER LA SALUTE DELLE RADIAZIONI ELETTROMAGNETICHE

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa diffuso dell’Associazione Medici per l’Ambiente – ISDE Italia
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Il 28 Febbraio 2015 si è svolta ad Arezzo la 5^ Conferenza Internazionale “Update su salute ambientale globale”, un importante convegno sugli effetti dell’inquinamento sulla salute organizzato da International Society Doctors for Environment – ISDE e Regione Toscana in collaborazione con l’OMS. Hanno partecipato personalità del mondo scientifico, dell’OMS, di Società delle varie specializzazioni mediche e veterinarie e associazioni di cittadini. In questo consesso di altissimo livello è stato ribadito che l’inquinamento atmosferico insieme ai cambiamenti climatici rappresenta oggi la maggiore preoccupazione per la sanità pubblica. L’OMS parla di 7 milioni di morti premature in tutto il mondo, senza considerare gli effetti a lungo termine o sulle future generazioni. Nell’ambito del convegno si è sottolineata la necessità di ridurre drasticamente l’esposizione a tutte le forme di inquinamento chimico e fisico, per preservare la salute e tutelare in maniera particolare i bambini, che sono particolarmente sensibili, e le fasi più importanti della vita come la gravidanza e i primissimi anni di vita. Una relazione è stata dedicata anche all’inquinamento ambientale da farmaci. Purtroppo alla situazione già difficile, causata dalla difficoltà di intervenire sulle fonti di inquinamento più note come il traffico, le aree inquinate, il modello di sviluppo urbano, l’uso eccessivo di pesticidi e molte altre, si aggiunge una nuova di forma di contaminazione ambientale: l’inquinamento elettromagnetico. Esiste una letteratura scientifica che mostra i rischi per la salute delle radiazioni elettromagnetiche, soprattutto in relazione all’uso prolungato dei telefoni cellulari. Queste radiazioni sono classificate come “Possibili cancerogeni “ dalla IARC-OMS. Nonostante queste ricerche scientifiche, c’è il rischio concreto che in Italia si possano varare provvedimenti tesi addirittura ad innalzare gli attuali limiti previsti dalla normativa.
Le conseguenze possono essere molto negative per la salute. Le persone esposte sono rapidamente aumentate negli ultimi anni: oggi siamo quasi tutti esposti anche se in diverso modo. Anche i livelli di esposizione sono cresciuti e possono crescere ancora se si innalzano gli attuali limiti. È scientificamente acquisito che, anche se il rischio è molto basso, quando agisce sulla quasi totalità della popolazione può provocare molti casi di malattia o morti che sarebbero evitabili.

Associazione Medici per l'Ambiente ISDE Italia

Arezzo, 5 Marzo 2015

venerdì 6 marzo 2015

AUTISM-RELEVANT SOCIAL ABNORMALITIES IN MICE EXPOSED PERINATALLY TO EXTREMELY LOW FREQUENCY ELECTROMAGNETIC FIELDS

Questo studio analizza l'incidenza di disturbi dello spettro autistico (ASD) che è in aumento nella nostra società anche se le cause rimangono in gran parte sconosciute. 
In questo studio sono stati esaminati gli effetti di una esposizione a basse frequenze ELF EMF su alcuni  topi usati come cavie.
Le conclusioni portano a risultati favorevoli alla ipotesi di un nesso di causalità tra l'esposizione a campi ELF e ASD, anche se gli autori si raccomandano repliche dello studio con ulteriori prove.
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Author

a Department of Physiology, College of Medicine and Medical Sciences, Arabian Gulf University, P.O. Box 26671, Manama, Bahrain
b Department of Physics, College of Science, University of Bahrain, P.O. Box 32038, Bahrain

Highlights

  • Effects of perinatal exposure to ELF–EMF on mice social behavior were examined.
  • Mice exposed perinatally to ELF–EMF displayed autism-relevant aberrant behavior.
  • The results are suggestive of causality between EMF and autism.

Abstract

The incidence of autism spectrum disorders (ASD) has been rising, but the causes of ASD remain largely unidentified. Collective data have implicated the increased human exposure to electromagnetic fields (EMF) in the increasing incidence of ASD. There are established biological effects of extremely low-frequency (ELF) EMF, but the relation to ASD is not investigated enough. In this study we examined the effects of perinatal exposure to ELF EMF on some ASD-relevant behavioral parameters in mice. The EMF was delivered via a Helmholtz coil pair. Male BALB/C mice were used and divided into exposed and control groups (n = 8 and n = 9, respectively). Tests were used to assess sociability, preference for social novelty, locomotion, anxiety, exploratory behavior, motor coordination, and olfaction. The examined mice were all males and exposed to EMF during the last week of gestation and for 7 days after delivery. The exposed mice demonstrated a lack of normal sociability and preference for social novelty while maintaining normal anxiety-like behavior, locomotion, motor coordination, and olfaction. Exposed mice also demonstrated decreased exploratory activity. We concluded that these results are supportive of the hypothesis of a causal link between exposure to ELF–EMF and ASD; however, replications of the study with further tests are recommended.



giovedì 5 marzo 2015

AUTISM AND EMF? PLAUSIBILITY OF A PATHOPHYSIOLOGICAL LINK - PART I.

Ricerca che associa un legame patofisiologico plausibile tra esposizione a CEM ed autismo ……………….

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AUTISM AND EMF? PLAUSIBILITY OF A PATHOPHYSIOLOGICAL LINK - PART I.


Author information

1TRANSCEND Research Program Neurology, Massachusetts General Hospital, Harvard Medical School, Boston, MA 02129, USA. Electronic address: drmarthaherbert@gmail.com.


ABSTRACT

Although autism spectrum conditions (ASCs) are defined behaviorally, they also involve multileveled disturbances of underlying biology that find striking parallels in the physiological impacts of electromagnetic frequency and radiofrequency exposures (EMF/RFR). Part I of this paper will review the critical contributions pathophysiology may make to the etiology, pathogenesis and ongoing generation of core features of ASCs. We will review pathophysiological damage to core cellular processes that are associated both with ASCs and with biological effects of EMF/RFR exposures that contribute to chronically disrupted homeostasis. Many studies of people with ASCs have identified oxidative stress and evidence of free radical damage, cellular stress proteins, and deficiencies of antioxidants such as glutathione. Elevated intracellular calcium in ASCs may be due to genetics or may be downstream of inflammation or environmental exposures. Cell membrane lipids may be peroxidized, mitochondria may be dysfunctional, and various kinds of immune system disturbances are common. Brain oxidative stress and inflammation as well as measures consistent with blood-brain barrier and brain perfusion compromise have been documented. Part II of this paper will review how behaviors in ASCs may emerge from alterations of electrophysiological oscillatory synchronization, how EMF/RFR could contribute to these by de-tuning the organism, and policy implications of these vulnerabilities. Changes in brain and autonomic nervous system electrophysiological function and sensory processing predominate, seizures are common, and sleep disruption is close to universal. All of these phenomena also occur with EMF/RFR exposure that can add to system overload ('allostatic load') in ASCs by increasing risk, and worsening challenging biological problems and symptoms; conversely, reducing exposure might ameliorate symptoms of ASCs by reducing obstruction of physiological repair. Various vital but vulnerable mechanisms such as calcium channels may be disrupted by environmental agents, various genes associated with autism or the interaction of both. With dramatic increases in reported ASCs that are coincident in time with the deployment of wireless technologies, we need aggressive investigation of potential ASC - EMF/RFR links. The evidence is sufficient to warrant new public exposure standards benchmarked to low-intensity (non-thermal) exposure levels now known to be biologically disruptive, and strong, interim precautionary practices are advocated.


mercoledì 4 marzo 2015

ANTENNE DI VOLTURINO - UN CASO SEMPRE APERTO


Segnaliamo a questo link :


il servizio "Mal di Antenna", andato in onda Sabato 28 febbraio 2015 alle ore 12:25 su Rai 3, nell'ambito del "TGR Il Settimanale Puglia".
E' stato trattato il problema delle antenne di Volturino (FG), che da tempo espongono i residenti ad emissioni elettromagnetiche pericolose, causando loro disturbi del sonno, aritmie cardiache, alterazioni del tono dell'umore, malattie neurodegenerative e tumori in età relativamente giovane oltre ad annotare anche casi di malformazioni negli animali.
Nell'ambito del servizio è stato trattato anche un problema similare che si sta verificando nel quartiere Madonnella di Bari, i cui residenti lamentano la comparsa di problemi di salute dovuti alla recente installazione di alcuni ripetitori di telefonia mobile.
Per maggiori informazioni in merito all'inquinamento elettromagnetico a Volturino, potete consultare la pagina: http://elettrosmogvolturino.interfree.it/


All’Associazione elettrosmog Volturino e al suo rappresentante Antonio Gagliardi tutta la nostra solidarietà e comprensione