Parliamo oggi del vergognoso
teatrino andato in onda durante la seconda commissione del 13 aprile: non si è
capito lo scopo per il quale è stato richiesto, né tanto meno dove si voleva
arrivare.
Le
domande anticipate come del resto le risposte erano del tutto generali,
preparate a dovere e vertevano sulla gestione del verde, argomento importante
ma non fondamentale, nel 2021 in una città che è stata nominata come sito di
interesse nazionale per l’inquinamento post industriale siderurgico del XX
secolo. Incomprensibile anche la squadra di sostegno richiesta dalla stessa
assessora, dove non era chiaro chi gestiva l’assemblea e chi doveva dare le
risposte.
Vergognoso
anche il teatrino politico andato avanti per due ore senza produrre nulla.
Di
sicuro c’è che non lo abbiamo chiesto noi visto che abbiamo già detto tutto
pubblicando otto post a riguardo e quello che manca lo diremo prossimamente e,
a differenza di quanto esternato da qualche politico nostrano, che forse non
conosce bene la storia della città, non siamo sotto l’ala di nessun partitino,
siamo liberi da qualsiasi vincolo nessuna bandiera, con buona pace degli pseudo
statisti di una classe politica locale che sui problemi ambientali non ha né
proposte, né soluzioni degne di nota che non vadano oltre gli abbattimenti o la
cementificazione del territorio, quasi gli faccia schifo preservare quel poco
che si è salvato.
Abbiamo
sempre sostenuto che l’area della Bergamella doveva, e deve essere bonificata,
ma da qui ad abbattere arbitrariamente un bosco (con alberi e arbusti) ce ne
passa, le giustificazioni addotte sono state da subito quantomeno “articolate”
(giusto per non esser volgari) anche se purtroppo sono tutte vere e dette a
volte in un lasso di tempo tanto breve da non riuscire a crederci, dette tutte
durante la consulta dell’ambiente del 22 febbraio 2021 : “Le abbiamo tagliate
perché le persone per raccogliere i frutti salgono sugli alberi i rami si
rompono, le piante si spaccano e le persone si fanno male” ; “raccolgono i
frutti li mangiano e si ammalano”; “il terreno è inquinato ce lo impone ATS
(prima) e ARPA (poi)”, anche se la cosa più veritiera è stato quello di
ammettere che è stata una scelta politica, affermando alle varie richieste di
spiegazione che “ci sono mille ragioni per tagliare le piante”, è per questi
motivi che si perde di credibilità.
La
più bella è stata fatta pervenire a qualche cittadino via mail che chiedeva
spiegazioni per i continui abbattimenti.
Informiamo (se non foste a conoscenza) che la scienza e la tecnica oggi
(nel 2021) ci fornisce mezzi anche per sopperire a questo inconveniente
NON
È NECESSARIO ABBATTERE GLI ALBERI IN MEZZO AL PARCO PER TAGLIARE L’ERBA
Nè usufruiscono più o meno
tutti i comuni, basta NON tagliare l’erba con il trattore che di fatto
distrugge i prati esistenti (soprattutto se sono parzialmente allagati, cosa
che succede spesso su terreni argillosi come quelli presenti nel parco della
Bergamella).
L’assessore ha affermato che
ha fatto tutto questo per rendere fruibile l'area, ma fruibile a chi ?? ai
cani? , ma i cani non dovrebbero scorrazzare per il parco magari dovrebbero
avere una loro area (richiesta fatta da oltre dieci anni e mai accolta) come al
parco Adriano, non vorremmo invece che questi abbattimenti fossero frutto di un
visione miope con promesse fatte a qualche associazione animalista
promettendogli prati dove fare ciò che si vuole, visto soprattutto la totale
indifferenza ad intervenire sulle nutrie al laghetto e la tempestiva creazione
di recinti per galline e gatti in via Livorno, peccato che ci si è dimenticati
di dire che nel quartiere sono molti gli animali ad avere avuto problemi di
tumore, e a nulla è valsa la nostra richiesta di una indagine epidemiologica
veterinaria (parallela a quella umana chiesta ai tavoli tecnici in comune prima dell'interramento) per verificarne le cause, perché forse,
se c’è anche solo il dubbio che siano presenti PCB e diossina sui prati,
l’unica cosa da NON fare era
renderli fruibili, ma richiedere nuove analisi e più dettagliate per
pianificare un intervento serio, non sembra poi così difficile da comprendere, basta avere le
idee chiare su quanto si sta facendo.
Sull’ambiente manca tutto,
manca una visione futura, una condivisione con il territorio, mancano progetti
nel breve, medio e lungo termine, il tutto con la Sua totale assenza dai
principali progetti che ha visto coinvolta questa città negli ultimi anni:
l’interramento dell’elettrodotto, la BioPiattaforma e la bonifica delle aree
FALCK (tutti progetti iniziati e frutto della programmazione della precedente
giunta) forse perché argomenti troppo complessi per la sua formazione.
Siamo all’esaltazione del
mito dell'individuo, quello del fenomeno di turno che esalta il lavoro
ordinario come il taglio dell’erba o la lotta alle zanzare, ma non è capace di
generare nessun progetto ambientale che sia degno di nota.
Quando si parla di gioco di
squadra, ci si dovrebbe domandare qual è la squadra? Perché confondiamo i
tecnici o gli uffici pubblici con la sua squadra e le norme come la visione
progettuale da perseguire, quando invece il tutto si dovrebbe modellare su
un’idea di ambiente che abbia radici più profonde (obbiettivo) proprio perché
Sesto è un SIN e sulla condivisione del progetto con le realtà del territorio
(squadra), non stiamo facendo la stessa partita, gioca da sola per
auto-elogiarsi, ma non sta costruendo nulla.
All'assessore diciamo che non
ci interessano le sue risposte, né l’esito di questa commissione o la difesa
del suo partito, del capo di gabinetto o di altri l’Associazione Sottocorno, per quanto esposto fino ad oggi, chiede le sue dimissioni.
Il Consiglio Direttivo dell'Associazione Sottocorno