I nuovi
regolamenti dell’Inail hanno soppresso i dipartimenti deputati a fare ricerca e
studiare gli effetti dei campi elettromagnetici. E l’associazione Amica teme
che si voglia chiudere la bocca a chi mette in guardia la popolazione. Intanto
scattano esposti e interrogazioni parlamentari.
«Il nuovo
Regolamento di Organizzazione - Titolo III dell'Ibail sopprime i Dipartimenti
di Tecnologie di Sicurezza e quello di Impatto Ambientale degli Insediamenti
Produttivi di cui faceva parte il Laboratorio di Inquinamento da Radiazioni e
Ultrasuoni diretto dal Prof. Livio Giuliani» spiega l’associazione Amica che
tutela le persone elettrosensibili.«Questo laboratorio Ispesl è stato
determinante nella formulazione dei limiti di esposizione per i campi
elettromagnetici (DM 381/1998 e Legge 36/2001), compreso il valore di attenzione
di 6 volt/metro, che fa dell'Italia un Paese tra più avanzati nella protezione
dalle radiazioni non ionizzanti – prosegue Amica - Temiamo che quanto sta
avvenendo oggi all’Inail sia solo uno dei tanti passi per abbattere questo
livello di attenzione e innalzare i limiti di legge per i campi
elettromagnetici che non permettono il pieno sviluppo della telefonia di nuova
generazione a banda larga. Il nuovo Regolamento prevede che i dipartimenti
centrali dell'ex Ispesl siano ridotti a due e che vadano "in staff al
Direttore Generale", mentre i dipartimenti periferici, ridotti a unità
operative, devono essere "in staff ai dirigenti regionali". Questa
previsione mette di fatto la ricerca in soggezione alla dirigenza
amministrativa dell'Istituto, in netto contrasto sia con la Costituzione, che
stabilisce che la ricerca è libera, sia con la legge che stabilisce "la
competenza della dirigenza amministrativa non si estende alla gestione della
ricerca e dell'insegnamento".
L’Inail ha, per giunta, disposto il riordino dei dipendenti dell’Ispesl
con soppressione del Laboratorio di Inquinamento da Radiazioni e Ultrasuoni.
Contro tale provvedimento la maggioranza dei dipendenti dell’Ispesl ha proposto
ricorso al TAR e alcuni ricercatori universitari, tra cui il prof. Mauro Cristaldi
dell’Università di Roma e la Prof.ssa Caterina Tanzarella dell’Università Roma
Tre, e associazioni, tra cui noi di Amica, hanno deciso promuovere un ricorso
ad adiuvandum per dare forza davanti al giudice al ricorso dei dipendenti
ex-Ispesl. La prima udienza si terrà il 29 ottobre». «Che i ricercatori dell’ex
ISPESL fossero scomodi per le loro posizioni cautelative era evidente anche dal
fatto che non sono stati chiamati ad esprimersi sul MUOS – prosegue
l’associazione - La Regione Sicilia infatti ha vincolato il proprio parere in
merito al MUOS alla relazione dell’Istituto Superiore di Sanità, senza chiedere
parere anche all’Ispesl nonostante le norme prevedano ancora oggi che
l’Ispesl (incorporato dall’Inail a cui
sono state demandate tutte le competenze) abbia una competenza concorrente con
l’ISS in materia di radiazioni elettromagnetiche e quindi gli enti locali
dovrebbero chiedere parere ad entrambe queste istituzioni, cosa che in Sicilia
non è stata fatta. Non è tutto. La soppressione del Laboratorio di Inquinamento
da Radiazioni e Ultrasuoni rappresenta un insulto alla tutela della salute
pubblica, ma anche alla ricerca scientifica in quanto tale laboratorio è
all'avanguardia a livello internazionale per la ricerca degli effetti benefici
dei campi elettromagnetici in particolare per la cura dell'infarto. Ha
pubblicato, infatti, su due autorevoli riviste scientifiche (Electromagnetic
Biology and Medicine, 2008; Oxford
Cardiovascular Research, 2009) uno studio sugli effetti dei campi elettromagnetici
estremamente bassi (ELF) sulla differenziazione di cellule staminali cardiache
autologhe. Un progetto volto alla prosecuzione di questa ricerca così
innovativa, a cui collaborano ricercatori del CNR di Bologna e di Roma, medici
dell'Università di Ricerca e il Premio Nobel Luc Montagnier, ha passato
positivamente il vaglio dei referee, il National Institute for Environmental
Health and Safety (NIEHS), incaricato dal Ministero della Salute di valutare i
progetti di ricerca presentati nell'ambito del Piano ministeriale del 2009. I
fondi sono stati assegnati nel 2011, ma da allora l'INAIL non li ha erogati.
Nel frattempo un'equipe americana ha pubblicato i risultati di una ricerca
simile».Il senatore Felice Casson ha presentato una interrogazione parlamentare
al riguardo e il prof. Morando Soffritti, presidente dell'Istituto Ramazzini
per la ricerca sul cancro di Bolgona, e il dott. Fiorenzo Marinelli del CNR di
Bologna hanno presentato un esposto-denuncia
alla Procura di Firenze».
FONTE : ILCAMBIAMENTO.IT