Translate

Visualizzazione post con etichetta INCENERITORE. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta INCENERITORE. Mostra tutti i post

lunedì 4 novembre 2019

COMUNICATO STAMPA SULLA NOSTRA PARTECIPAZIONE AI TAVOLI PER LA BIOPIATTAFORMA

Questi per noi sono periodi intensi impegnati su più fronti, dal P.E.B.A. (Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche), alla consulta sull'ambiente, ai tavoli sulla nuova Biopiattaforma che a partire dal 2020 andrà a sostituire l'attuale inceneritore, a chiarire la nostra posizione, dopo aver letto articoli di giornale non corretti e discussioni "social" totalmente fuori luogo, precisiamo che:
articolo del Sole 24 ore del 4 ottobre 2019
Stiamo lavorando affinché la nuova Biopiattaforma venga costruita con parametri elevati, (e in parte ci siamo riusciti), e ora coinvolti nella definizione del cosiddetto gruppo R.A.B. (Residential Advisory Board) ovvero nella definizione dello statuto del futuro comitato di controllo della Biopiattaforma per poter dare in forma stabile un organismo di controllo alla cittadinanza che esuli dai parametri di valutazione aziendali e istituzionali tradizionali, nonostante l'impegno che ci stiamo mettendo l’Associazione Sottocorno, riconosce nella figura della facilitatrice che ad oggi sta guidando i tavoli di confronto sulla Biopiattaforma una buona capacità di dialogo ed elevata professionalità ma teniamo a precisare (come del resto abbiamo già fatto nelle assemblee pubbliche) che la sindrome di Nimby su questo caso specifico non esiste, come non esiste sui principali tavoli ambientali presenti nella nostra società.
Terminologia ideata dai lobbisti (stakeholder  d’impresa o shareholder) per poter dequalificare qualsiasi forma di protesta legittima, crediamo nel dibattito pubblico, nella condivisione delle scelte e nella partecipazione attiva, non siamo contrari a priori e non ci importa del consenso (inteso come consenso politico) ma fortemente motivati al rispetto ambientale e della salute che ad essa è strettamente legata, per questo motivo l’Associazione Sottocorno NON riconosce in nessun modo la sindrome NIMBY né tanto meno il NIMBY FORUM utilizzato dai ministeri italiani per controllare le forme di protesta presenti sul territorio italiano.
Sia chiaro che la soluzione adottata (ovvero la nascita della Biopiattaforma) NON ci soddisfa pienamente, come soluzione avremmo preferito l'abbattimento dell'attuale inceneritore, la bonifica dell’area e la creazione di un bosco, proposta NOSTRA che rivendichiamo e che abbiamo sempre presentato a TUTTI I TAVOLI A CUI ABBIAMO PARTECIPATO (consigli comunali aperti compresi) e nella quale abbiamo sempre creduto, l’unico rammarico è che chi ora contesta (a prescindere) se ci fosse stato a contestare e a proporre nei tempi consoni (invece di lasciarci soli) forse tale proposta avrebbe visto la luce.
Ricordiamo che la scelta di procedere con una Biopiattaforma in alternativa alla costruzione di un nuovo inceneritore da 100.000 tonnellate annue (sollecitato fortemente dalla politica milanese) è stata esclusivamente politica, presa dalla precedente giunta di centro sinistra, l'attuale giunta ha confermato la scelta scartando la nostra proposta che nel frattempo, come ci aveva illustrato l'assessore Lamiranda, aveva visto la sostenibilità con una eventuale copertura economica tramite oneri di urbanizzazione derivate dalle aree Falk.
Noi abbiamo fatto il possibile per eliminare definitivamente questo inceneritore e qualsiasi tecnologia ad essa affina, ma purtroppo non siamo noi a decidere ma la classe politica democraticamente eletta (giusto per non dimenticarselo), non ci siamo mai nascosti e abbiamo cercato di sfruttare al massimo gli spazi di confronto che ci sono stati offerti, spazi che si sono presentati con una intensità notevole nell'ultimo anno alla quale abbiamo fatto veramente fatica ad arrivare sempre preparati e numerosi come gruppo, non sono mancati momenti di tensione e di confronto, momenti che comunque siamo sempre riusciti a convertire in confronti propositivi, e ci rammarica vedere attacchi strumentali indiretti da chi non solo si è sempre nascosto ma non ha mai fatto nulla per migliorare le cose.
Il Consiglio Direttivo dell'Associazione Sottocorno

martedì 8 ottobre 2019

INAUGURATA A COPENHAGEN LA PISTA DA SCI SUL NUOVO INCENERITORE A SESTO AVREMO SOLO UN AREA INDUSTRIALE


Come era già stato annunciato anni fa è stata inaugurata ,con la presenza di
Kristian Ghedina, la pista artificiale da sci sul tetto dell’inceneritore di Copenaghen, di fronte al mare.





 Ne avevamo già parlato in altri post, e giusto per riprendere le affermazioni dell’architetto Bjarke Ingels “Un inceneritore non deve essere per forza una grossa e brutta scatola che blocca la vista o proietta la sua ombra sui vicini. Può diventare magari il parco più famoso della città”, ci eravamo premurati di segnalare a titolo di esempio come tale principio potesse funzionare anche per la nuova biopiattaforma che dovrebbe nascere a Sesto San Giovanni in sostituzione dell’inceneritore di CORE.
Inutile raccontare che non solo non è stata recepita ma è stata scartata, meglio avere edifici industriali dipinti che avere una collina (anche parziale) con alberi e sentieri, e perché no anche con una pista da sci come quella di Copenaghen, magari da utilizzare (anche solo per qualche evento pubblicitario) durante le prossime olimpiadi.
Non era complesso è un problema economico semplicemente è un problema di mentalità,non siamo pronti, siamo ancora rimasti alle aree industriali stile fabbriche anni 70 isolate in loro stesse e non integrate nel contesto sociale di un area urbana come quella metropolitana di Milano.
Peccato potevano essere un esempio di una nuova architettura industriale e non solo un buon progetto industriale da verificare.

giovedì 3 ottobre 2019

IN MOLISE FINANZIATO DALLA REGIONE UNA INDAGINE EPIDEMIOLOGICA SUGLI EFFETTI DI TRE INCENERITORI

Il Ministero della Salute ha chiesto un coinvolgimento diretto dell’istituto nella programmazione del nuovo studio, proprio alla luce delle criticità emerse dallo studio preliminare sullo stato di salute della popolazione dei comuni di Venafro, Pozzilli, Sesto Campano e Isernia, commissionato al Cnr di Pisa dall'associazione ‘Mamme per la Salute’, studio che rende necessario “approfondire l’indagine conoscitiva".
Lo studio ha evidenziato anomalie “rispetto al contesto regionale” in particolare per le malattie cerebrovascolari e per quelle del sistema circolatorio. Per le donne “l’analisi ha mostrato un eccesso di tumori – scrivono dal ministero – soprattutto per quello della mammella”.



Leggi QUI l’articolo completo sul il Fatto Quotidiano