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venerdì 6 settembre 2019

CAMPI ELETTROMAGNETICI A BASSA FREQUENZA (ELETTRODOTTI) E CANCRO: COME LE FONTI DI FINANZIAMENTO INFLUISCONO SUI RISULTATI


Articolo pubblicato da David Carpenter su come le fonti di finanziamento influiscono sui risultati delle indagini sui nessi causali generati dai campi elettromagnetici a bassa frequenza (come quelli generati da elettrodotti,centrali di trasformazione da corrente continua in corrente alternata, Cabine Elettriche, ecc...) e cancro, che dimostra in modo inequivocabile come, se la fonte di finanziamento degli studi e' pubblica/governativa, la relazione esposizione=cancro e' sistematica (leucemia nei bambini, leucemia-carcinoma mammario maschile e femminile-tumore al cervello negli adulti) mentre al contrario quando la fonte di finanziamento e' privata (industria) nessuna associazione e' significativa.
Esattamente come accade oggi per le esposizioni alle radiazioni ad alta frequenza (smartphone, stazioni radio base di telefonia, wi-fi,ecc).
Tutto questo generato dalla mancanza di una legge SUL CONFLITTO DI INTERESSI su reati ambientali e sanitari, vero grande problema internazionale che affligge la società odierna per cui non esiste mai alcun problema/allarme di natura sanitaria.
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EXTREMELY LOW FREQUENCY ELECTROMAGNETIC FIELDS AND CANCER: HOW SOURCE OF FUNDING AFFECTS RESULTS

AUTHOR
David O.Carpenter
Institute for Health and the Environment, University at Albany, A Collaborating Centre of the World Health Organization, 5 University Place, Room A 217, Rensselaer, NY, N 12144, USA

HIGHLIGHTS
Magnetic field exposure causes childhood leukemia in government-funded studies.
Magnetic field exposure does not cause childhood leukemia in industry-funded studies.
Magnetic field exposure increases risk of adult leukemia, brain and breast cancer.
Steps should be taken to reduce human exposure to elevated magnetic fields.

ABSTRACT
While there has been evidence indicating that excessive exposure to magnetic fields from 50 to 60 Hz electricity increases risk of cancer, many argue that the evidence is inconsistent and inconclusive. This is particularly the case regarding magnetic field exposure and childhood leukemia. A major goal of this study is to examine how source of funding influences the reported results and conclusions. Several meta-analyses dating from about 2000 all report significant associations between exposure and risk of leukemia. By examining subsequent reports on childhood leukemia it is clear that almost all government or independent studies find either a statistically significant association between magnetic field exposure and childhood leukemia, or an elevated risk of at least OR = 1.5, while almost all industry supported studies fail to find any significant or even suggestive association. A secondary goal of this report is to examine the level of evidence for exposure and elevated risk of various adult cancers. Based on pooled or meta-analyses as well as subsequent peer-reviewed studies there is strong evidence that excessive exposure to magnetic fields increases risk of adult leukemia, male and female breast cancer and brain cancer. There is less convincing but suggestive evidence for elevations in several other cancer types. There is less clear evidence for bias based on source of funding in the adult cancer studies. There is also some evidence that both paternal and maternal prenatal exposure to magnetic fields results in an increased risk of leukemia and brain cancer in offspring.
When one allows for bias reflected in source of funding, the evidence that magnetic fields increase risk of cancer is neither inconsistent nor inconclusive. Furthermore adults are also at risk, not just children, and there is strong evidence for cancers in addition to leukemia, particularly brain and breast cancer. 



giovedì 5 settembre 2019

A SESTO SAN GIOVANNI OBBLIGO DI CHIUSURA DELLE CANNE DI CADUTA DEI RIFIUTI CONDOMINIALI

Entro il 28 maggio 2020 i proprietari e gli Amministratori degli stabili pubblici e privati saranno obbligati a chiudere le canne di caduta per la raccolta dei rifiuti condominiali.



Non possiamo che condividere la scelta, d'altronde il problema si era posto quando si decise di procedere anche solo in via sperimentale nel quartiere di cascina gatti, alla raccolta differenziata, perché di fatto rendono difficile fare in modo corretto la raccolta differenziata e creano problemi igienico-sanitari, non è un problema di norme ma di educazione civica, di rispetto dell'ambiente di cultura che ancora non abbiamo 

Leggi QUIl’ordinanza.


martedì 3 settembre 2019

ANSES (AGENZIA FRANCESE SICUREZZA ALIMENTARE, OCCUPAZIONALE E AMBIENTE) RICONFERMA PERICOLI DI LEUCEMIA INFATILE PER ESPOSIZIONI A BASSE FREQUENZE


L’Ente pubblico francese, ANSES ha pubblicato un documento di quasi trecento pagine che conferma l'associazione ripetuta di effetti sulla salute (leucemia infantile) dall'esposizione a campi elettromagnetici a bassissima frequenza (ELF-EMF). La relazione scientifica raccomanda di ridurre al minimo le esposizioni, in particolare per i bambini e le donne in gravidanza in "aree sensibili".

ANSES ha finanziato varie campagne di misurazione e ha rivisto le conclusioni della ricerca dal 2010 rilevando che i valori più alti di ELF-EMF sono stati trovati nelle immediate vicinanze di strutture elettriche come trasformatori, sottostazioni e linee di trasmissione ad alta tensione (ELETTRODOTTI) che creano esposizioni croniche, diurne e notturne.
Anche gli elettrodomestici all'interno delle case possono generare alti livelli di campi magnetici che però tendono ad avere esposizioni brevi e localizzate nell'area circostante l'apparecchio.
L'Agenzia ha ribadito le conclusioni del 2010 e ha formulato raccomandazioni aggiornate per ridurre l'esposizione a ELF-EMF, tra cui:
  • Le nuove scuole e ospedali NON devono trovarsi nelle immediate vicinanze di linee elettriche ad alta tensione.
  • Sono necessari migliori controlli e riduzioni per le esposizioni professionali, in particolare per le donne in gravidanza, in particolare viene sottolineato che la l'esposizione del feto in alcune situazioni potrebbe subire esposizioni maggiori a quelli consentiti e che manca un’adeguata informazione.
  • I produttori di macchine industriali che emettono ELF-EMF dovrebbero misurare le esposizioni associate e fornire ai clienti / utenti informazioni tecniche su tali esposizioni.
  • Le normative attuali regolano solo i livelli di esposizione vicino alle linee di trasmissione e l'Agenzia ora raccomanda di estendere le normative per includere tutte le fonti di esposizione ELF-EMF alla popolazione generale.

Scarica QUI il report in pdf dal sito dell’agenzia francese




domenica 1 settembre 2019

METANALISI CONDOTTA DAL'ISTITUTO SUPERIORE DELLA SANITA' SUGLI SMATPHONE - PARTE 5


La petizione dei medici: "Tumori per i cellulari? Non è possibile negarlo"

Quasi 5mila firme contro il documento che scagiona i telefonini: "Sottostima i rischi"


«L'Istituto Superiore di Sanità deve ritirare il rapporto sulla correlazione tra utilizzo dei cellulari e cancro perché inadeguato a garantire al meglio la salute pubblica».
Un'accusa pesantissima quella lanciata dall'Associazione Italiana Medici per l'Ambiente - Isde Italia che oltre ad invitare con forza l'Iss a ritirare il rapporto ha anche promosso una raccolta di firme per chiedere la rielaborazione del documento giudicato eccessivamente rassicurante rispetto al rischio cancro in caso di esposizione assidua alle radiazioni, le microonde emesse dai cellulari.

Un sospetto inammissibile per un organismo governativo il cui principale scopo sarebbe per l'appunto la tutela della salute pubblica. Nel documento Iss si afferma che l'uso comune del cellulare non sarebbe «associato all'incremento del rischio di alcun tipo di tumore cerebrale» anche se si riconosce che esiste «un certo grado d'incertezza riguardo alle conseguenze di un uso molto intenso» e soprattutto rispetto «agli effetti a lungo termine dell'uso del cellulare iniziato da bambini e di un'eventuale maggiore vulnerabilità a questi effetti durante l'infanzia». Nonostante questa incertezza gli esperti Iss ritengono che in base alle evidenze disponibili non siano necessarie «modifiche sostanziali all'impostazione corrente degli standard internazionali di prevenzione dei rischi per la salute».
Ma questa impostazione viene duramente respinta dall'Isde, rappresentata dal presidente del Comitato Scientifico, Agostino Di Ciaula e dal professor Benedetto Terracini già professore di Epidemiologia dei tumori all'Università di Torino.

Gli esperti dell'Isde fanno notare come nel rapporto Iss si riconosca che «la normativa nazionale vigente, nel caso delle bande di frequenza proprie della rete 5G, sia inadeguata a verificare l'esistenza di livelli di esposizione certamente sicuri per la salute pubblica». Ovvero che non si ha idea di quali potranno essere gli effetti sulla salute del 5G. E in prospettiva abbiamo invece la certezza del fatto che ci sarà «un incremento notevole del numero di impianti installati sul territorio» e che «l'introduzione della tecnologia 5G potrà portare a scenari di esposizione molto complessi, con livelli di campo elettromagnetico fortemente variabili nel tempo, nello spazio e nell'uso delle risorse delle bande di frequenza».

Per l'Isde dunque «non appare giustificabile ignorare o sottovalutare ciò che già sappiamo e declassificare come irrilevante ciò che ancora non sappiamo». Il rischio potenziale c'è, dicono in sostanza gli esperti, e non va ignorato fino a che non mostrerà i suoi effetti. In sostanza quello che è accaduto con la nicotina i cui effetti nocivi sono stati minimizzati per decenni.

Leggi QUI l'articolo completo sul Giornale.it