Translate

venerdì 20 settembre 2019

MEDICI DI FAMIGLIA A CASCINA GATTI - NUOVI PROBLEMI


Ancora problemi e disservizi per i residenti di CASCINA GATTI a Sesto San Giovanni sul medico di base.
Con l’apertura dell’ambulatorio in via Fratelli di Dio con i nuovi medici che sostituivano i medici Tomatis e Arrighi e il sostituto giunto in quartiere del dott.Pavan pensavamo quanto meno di aver trovato un minimo di stabilità per le migliaia di persone residenti nel quartiere.
Purtroppo non è così e mentre il dott. Stucchi si è insediato coprendo in maniera stabile il pensionamento del dott. Tomatis, il dott. Laezza sostituto provvisorio del dott. Arrighi nel momento di diventare definitivo ha deciso di cambiare sede trasferendosi nella zona centrale di Sesto San Giovanni, e stessa sorte ci è è stata segnalata anche per il medico sostituto del dott. Pavan, unica nota positiva che dal 1 ottobre dovrebbe arrivare un nuovo medico presso l'ambulatorio di via Fratelli di Dio.
Non riusciamo a comprendere tali decisioni, è vero che la convenzione tra stato e associazioni dei medici permette questo, ma esiste anche un problema deontologico nei confronti di una popolazione che ha fatica può spostarsi.
Il paradosso è che stanno venendo a mancare dei servizi alla cittadinanza non per una mancanza di medici, ma per il rifiuto degli stessi a rimanere nel quartiere.
Crediamo che fare il medico di famiglia significhi qualcosa di più, comprendiamo che ci possano essere delle difficoltà economiche o organizzative, e per questo ci siamo fatti in quattro, ma di fronte a comportamenti come questi non ci resta che alzare le braccia e prendere atto di come questa società abbia potuto permettere questo decadimento.
Urge una revisione dell’accordo nazionale, urge una presa di posizione della classe politica e dirigente nei confronti di una categoria che ha una buona parte che si sta dimostrando insensibile e avida nei confronti dei bisogni della gente, perche il prossimo accordo (da quanto si può leggere QUI dall'ipotesi di intesa NON SI TUTELA il diritto della popolazione ad avere il medico nel proprio quartiere, o di avere le visite domiciliari)

giovedì 12 settembre 2019

A VADO LIGURE NELL'AREA DELLA CENTRALE A CARBONE LA MORTALITÀ È AUMENTATA DEL 49% IN 12 ANNI

Siamo alle porte del 2020, ci accingiamo a tornare sulla luna, prepariamo la missione su Marte ed ancora oggi esistono e usiamo centrali a carbone!!!!

I risultati dello studio del Cnr sulla centrale a carbone di Vado Ligure confermano quanto noto da tempo e, in questo caso, chiariscono nel dettaglio gli impatti ambientali e sanitari di tale produzione, ci uniamo quindi all’appello lanciato da Greenpeace e Wwf affinché si chiudano tutte le centrali a carbone sul territorio nazionale.
IL FUTURO E IL PROGRESSO DELLA NOSTRA SOCIETA’ NON APPARTENGONO ALL’USO DEL CARBONE
La ricerca dell'istituto di fisiologia clinica del Cnr ha eseguito un’indagine su un campione di  144.000 persone a Vado Ligure registrando nel periodo compreso tra il  2001 e il  2013 un aumento della mortalità pari al 49% nell'area della centrale a carbone della Tirreno Power a Vado Ligure (Savona), attualmente fermata dal 2014, dalla procura di Savona per disastro ambientale doloso.
Oltre ai dati generali sull'aumento della mortalità, la ricerca ha riscontrato eccessi di mortalità "per
malattie del sistema circolatorio (uomini +41%, donne +59%),
malattie dell'apparato respiratorio (uomini +90%, donne +62%),
malattie del sistema nervoso e degli organi di senso (uomini +34%, donne +38%)
tumori del polmone tra gli uomini (+59%).
È stata valutata in particolare la relazione tra l'esposizione agli inquinanti atmosferici emessi dalla centrale e il rischio di mortalità e ricovero in ospedale in 144.019 persone, identificate con indirizzo di residenza e analisi dei ricoveri in ospedale.

Leggi qui sotto gli articoli su






domenica 8 settembre 2019

8 SETTEMBRE 2019 - ANNIVERSARIO PRESIDIO AL Q.RE ADRIANO

Nell'anniversario del presidio dell’8 settembre 2018, presidio organizzato dall'associazione ViviAdriano che abbiamo aiutato ad organizzare e al quale abbiamo presenziato (leggi QUI il post dedicato all'evento), vogliamo ricordare a sindaco e assessori competenti le promesse fatte e spronarli affinché le scadenze vengano rispettate
L’8 settembre 2018 ci mobilitammo insieme alla realtà del Quartiere Adriano, NON PER SOSTENERE UNA REALTÀ POLITICA SPECIFICA O IL POLITICO CHE URLAVA DI PIU' ma ....

per non perdere i 18 milioni previsti dal piano periferie siglato con il governo, 

non solo aiutammo nell'organizzazione e nel pubblicizzare l'evento, non solo fummo presenti con bandiere e striscioni, contattammo tutti i personaggi politici con i quali eravamo venuti a contatto negli anni precedenti perchè ciò che stava accadendo era assurdo.
Pur essendo di Sesto San Giovanni, abbiamo sempre ritenuto fondamentale che il quartiere Adriano arrivasse a concludere le opere promesse in particolare la scuola media, reputiamo ad esempio, che tale mancanza generi da più di vent'anni problemi di viabilità che ci vedono coinvolti.
A differenza di molti "stupidi" che dividono le competenze alla presunta linea di confine comunale, noi crediamo, vivendo in prossimità di tale confine, che i problemi generati dalla mancanza di strutture primarie siano problemi di carattere metropolitano.
Ora che i fondi sono stati confermati osserviamo con piacere che, dopo un anno alcune opere pubbliche stanno finalmente e faticosamente partendo, e in questo anniversario ci uniamo ai solleciti posti dai residenti chiedendo al Sindaco e Assessori di Milano di vigilare sull’inizio e avanzamento dei cantieri affinchè i tempi vengano rispettati, affinchè non venga perso altro tempo.

venerdì 6 settembre 2019

CAMPI ELETTROMAGNETICI A BASSA FREQUENZA (ELETTRODOTTI) E CANCRO: COME LE FONTI DI FINANZIAMENTO INFLUISCONO SUI RISULTATI


Articolo pubblicato da David Carpenter su come le fonti di finanziamento influiscono sui risultati delle indagini sui nessi causali generati dai campi elettromagnetici a bassa frequenza (come quelli generati da elettrodotti,centrali di trasformazione da corrente continua in corrente alternata, Cabine Elettriche, ecc...) e cancro, che dimostra in modo inequivocabile come, se la fonte di finanziamento degli studi e' pubblica/governativa, la relazione esposizione=cancro e' sistematica (leucemia nei bambini, leucemia-carcinoma mammario maschile e femminile-tumore al cervello negli adulti) mentre al contrario quando la fonte di finanziamento e' privata (industria) nessuna associazione e' significativa.
Esattamente come accade oggi per le esposizioni alle radiazioni ad alta frequenza (smartphone, stazioni radio base di telefonia, wi-fi,ecc).
Tutto questo generato dalla mancanza di una legge SUL CONFLITTO DI INTERESSI su reati ambientali e sanitari, vero grande problema internazionale che affligge la società odierna per cui non esiste mai alcun problema/allarme di natura sanitaria.
---o---o---o---o---o---o---o---o---o---o---o---


EXTREMELY LOW FREQUENCY ELECTROMAGNETIC FIELDS AND CANCER: HOW SOURCE OF FUNDING AFFECTS RESULTS

AUTHOR
David O.Carpenter
Institute for Health and the Environment, University at Albany, A Collaborating Centre of the World Health Organization, 5 University Place, Room A 217, Rensselaer, NY, N 12144, USA

HIGHLIGHTS
Magnetic field exposure causes childhood leukemia in government-funded studies.
Magnetic field exposure does not cause childhood leukemia in industry-funded studies.
Magnetic field exposure increases risk of adult leukemia, brain and breast cancer.
Steps should be taken to reduce human exposure to elevated magnetic fields.

ABSTRACT
While there has been evidence indicating that excessive exposure to magnetic fields from 50 to 60 Hz electricity increases risk of cancer, many argue that the evidence is inconsistent and inconclusive. This is particularly the case regarding magnetic field exposure and childhood leukemia. A major goal of this study is to examine how source of funding influences the reported results and conclusions. Several meta-analyses dating from about 2000 all report significant associations between exposure and risk of leukemia. By examining subsequent reports on childhood leukemia it is clear that almost all government or independent studies find either a statistically significant association between magnetic field exposure and childhood leukemia, or an elevated risk of at least OR = 1.5, while almost all industry supported studies fail to find any significant or even suggestive association. A secondary goal of this report is to examine the level of evidence for exposure and elevated risk of various adult cancers. Based on pooled or meta-analyses as well as subsequent peer-reviewed studies there is strong evidence that excessive exposure to magnetic fields increases risk of adult leukemia, male and female breast cancer and brain cancer. There is less convincing but suggestive evidence for elevations in several other cancer types. There is less clear evidence for bias based on source of funding in the adult cancer studies. There is also some evidence that both paternal and maternal prenatal exposure to magnetic fields results in an increased risk of leukemia and brain cancer in offspring.
When one allows for bias reflected in source of funding, the evidence that magnetic fields increase risk of cancer is neither inconsistent nor inconclusive. Furthermore adults are also at risk, not just children, and there is strong evidence for cancers in addition to leukemia, particularly brain and breast cancer.