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lunedì 21 settembre 2015

ARPA PIEMONTE CONFERMA L'INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO SUL COLLE DELLA MADDALENA DI TORINO

Le ultime rilevazioni effettuate da Arpa Piemonte hanno confermato lo sforamento del valore di attenzione di 6 V/m presso una delle abitazioni presenti in prossimità degli impianti della collina torinese.

Il superamento del valore limite di 6 V/m, fissato dal DPCM 8/7/2003 come misura di cautela per la protezione da possibili effetti a lungo termine, è stato attestato da una rilevazione in continuo che Arpa conduce per mezzo di una apposita stazione di monitoraggio, installata presso l’abitazione e in grado di fornire i dati in remoto al centro di controllo del Dipartimento Radiazioni di Ivrea.

Il monitoraggio presso il sito è condotto in modo continuativo dal 2009 ed ha registrato nel corso degli anni un costante sforamento del valore di  6 V/m. Nell’ultimo periodo di misura, che va da gennaio ad agosto 2015, si sono rilevati valori medi del campo elettrico a radiofrequenza pari a circa 8,5 V/m, con valori massimi che hanno raggiunto un livello di circa 10 V/m.


Livelli di campo elettrico misurati dalla stazione di monitoraggio dall’8 al 31 maggio 2015 (la linea rossa indica il valore di attenzione di 6 V/m da rispettare ai sensi del DPCM 8/7/2003)

Per approfondimenti scarica QUI dal sito di ARPA la relazione completa


FONTE : ARPA PIEMONTE

giovedì 17 settembre 2015

COMUNICATO STAMPA - ALBERO DELLA VITA AL PARCO ADRIANO


L’ASSOCIAZIONE SOTTOCORNO sostiene la proposta del Comitato Parco Adriano di portare l’Albero della Vita da EXPO all'interno del parco Adriano suggerendo di posizionarlo al confine con Sesto San Giovanni al termine di Expo 2015
L’opera sicuramente rivaluterebbe una periferia che molto spesso è stata dimenticata e lasciata in mano agli speculatori edilizi.
Portare l’albero della vita in questa zona significa dare un messaggio preciso ed una speranza di poter guardare al futuro di aree inquinate ed abbandonate, vorrebbe significare una precisa volontà nell'affrontare il problema elettrodotti e inceneritore oltre a quello della bonifica del terreno e dell’acqua di prima falda.



Invitiamo chi ci segue e segue le problematiche della zona a sottoscrivere la petizione online eseguendo le istruzioni e inserendo nome, cognome, indirizzo email e CAP :

clicca sul link di change.org

L’augurio è che si possa raggiungere in fretta il quorum delle firme, punto iniziale di un progetto, anche ambizioso per poi incominciare sviluppare l’idea, che ci auguriamo da subito, non presenti aree verdi da cementificare ma rivaluti interamente un area metropolitana nell'insieme di quei problemi ambientali e urbanistici presenti sul territorio superando finalmente quel confine amministrativo  tra Milano e Sesto che, su questi temi, non ha più ragione di esistere.

Il Consiglio Direttivo dell’Associazione di via P.SOTTOCORNO
Facebook : https://www.facebook.com/pages/Associazione-Sottocorno/564584536955148


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Ne danno notizia



Clicca sul giornale online per vedere l'articolo 

mercoledì 16 settembre 2015

U.S.A - ALLERGIA ALLE ONDE ELETTROMAGNETICHE, DUE GENITORI DENUNCIANO UNA SCUOLA ELEMENTARE

L’articolo descrive il caso di uno studente che soffre di mal di testa, pruriti, palpitazioni, sintomi della EHS generati dalla presenza di un sistema Wi-Fi della scuola, in Europa sono molti gli studenti che hanno dovuto smettere di studiare a causa di questo problema, e in Francia due mesi fa un tribunale ha riconosciuto ad una donna la disabilità per lo stesso disturbo in un paese dove da poco è stata introdotta una severa legge che limita l’uso del Wi-Fi nelle scuole.

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Ogni volta che G (nome di fantasia) tornava a casa dal prestigioso istituto elementare che frequentava, lamentava mal di testa e pruriti, che però svanivano col passare delle ore e addirittura non comparivano mai nei fine settimana o durante le vacanze scolastiche. Ma quando gli stessi medici non seppero dare una spiegazione plausibile a quegli strani sintomi, comparsi per la prima volta nella primavera del 2013 e aggravatisi poi lo scorso anno con emorragie dal naso, vertigini, palpitazioni e nausea, i suoi genitori decisero di avviare una ricerca per conto loro. E alla fine – come racconta il sito Dailybeast.com - la causa di tutti i mali di G sarebbe stata identificata nel Wi-Fi della Fay School di Southborough, Massachusetts, dove il figlio studiava dal 2009 e che, guarda caso, era stato implementato proprio nella primavera del 2013, ovvero quando il ragazzo aveva iniziato a stare male. Da qui la conclusione che il figlio soffrisse di ipersensibilità elettromagnetica (la cosiddetta EHS) e la conseguente richiesta all'istituto di passare alla rete Ethernet o di ridurre le emissioni del sistema wireless installato per alleviare i sintomi di quella che – a loro dire – era da considerare una vera e propria disabilità.

Leggi QUI l'articolo completo di Simona Marchetti sul Corrierre Della Sera


Leggi QUI l’articolo su THEDAILYBEAST.COM

martedì 15 settembre 2015

IL CONSIGLIO DI STATO SULL’APPLICAZIONE DEL PRINCIPIO DI PRECAUZIONE

Il Consiglio di Stato, sezione V, con sentenza n. 2495 del 2015 si è pronunciata sul ricorso avverso la decisione del giudice di primo grado inerente la valutazione negativa di impatto ambientale (VIA) per la realizzazione di una centrale di raccolta e trattamento gas estratto nonché per la costruzione di un metanodotto di allacciamento alla rete.
Il diniego espresso dalla VIA veniva giustificato dal rischio di subsidenza connesso all'attività estrattiva da cui il pericolo di cedimento di una diga, e sulla conseguente valorizzazione del c.d. principio di precauzione.

Il Consiglio di Stato  dopo aver rammentato che “l’applicazione del principio di precauzione comporta […] che, ogni qual volta non siano conosciuti con certezza i rischi indotti da un’attività potenzialmente pericolosa, l’azione dei pubblici poteri debba tradursi in una prevenzione anticipata rispetto al consolidamento delle conoscenze scientifiche, anche nei casi in cui i danni siano poco conosciuti o solo potenziali, nel riformare la sentenza gravata, rileva che le conclusioni cui è pervenuto il proponente “in merito al rilievo di fattori di pericolo e alla possibilità di farvi fronte in modo efficace sono espresse in chiave puramente probabilistica” sicché “deve concludersi che non risulta acquisita una prova, dotata di un grado adeguato di attendibilità, della sicurezza della diga e dell’insussistenza del rischio della produzione di conseguenze diverse“.

Leggi la sentenza Scarica la sentenza

FONTE IRPA.eu


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lunedì 14 settembre 2015

CHIETI-ELETTRODOTTO TERNA: SINDACI E CITTADINI DENUNCIANO ''NON CI SONO CONTROLLI''

C’è un Abruzzo facile e veloce: è quello dei cantieri dell’elettrodotto da 380 chilovolt che attraversa, per 70 chilometri, 16 comuni delle province di Chieti e Pescara, con lo scopo di collegare la stazione elettrica di Villanova (Pescara) con la centrale termoelettrica di Gissi (Chieti).
Cantieri che procedono a spron battuto, incuranti di manifestazioni, sit in e ricorsi da parte i migliaia di cittadini e sindaci di oltre dieci comuni teatini che continuano a denunciare, inascoltati, il carattere a loro dire “abusivo” dell’intervento, in quanto i lavori, assicurano, sarebbero partiti senza l’obbligatoria e preventiva ottemperanza delle prescrizioni, una quarantina, imposte dal Comitato di valutazione ambientale nazionale nel 2011 e allegate al Decreto Interministeriale di autorizzazione del 2013.
Le più importanti prescrizioni riguardano gli accorgimenti particolari da adottare su terreni soggetti a frane, alluvioni, per di più in zona sismica. E la Terna non avrebbe nemmeno dato corretta comunicazioni alle amministrazioni comunali dell'avvio dei lavori.

“Viviamo una situazione paradossale - commenta ad AbruzzoWeb Mariapaola Di Sebastiano dei comitati cittadini - per costruire una semplice stalla si devono esibire tutte le autorizzazioni del caso e avere tutte le carte in regola. Mentre per realizzare una mega opera che prevede l’innalzamento di oltre 140 tralicci alti anche 75 metri occupando per le fondazioni decine di migliaia di metri quadrati di terreno in aree a rischio, si procede senza che nessuno controlli, senza che nessuno verifichi che le adeguate cautele siano state adottate”.

Leggi QUI l’articolo completo su Abruzzo web


FONTE : ABRUZZOWEB

venerdì 11 settembre 2015

PARCO DELLA BERGAMELLA - SONO INIZIATE I CAROTAGGI PER LA BONIFICA DEL TERRENO

Mercoledì 9 settembre nel parco della Bergamella di fianco al traliccio dell'elettrodotto in prossimità degli orti , sono incominciati i carotaggi per la caratterizzazione del terreno ai fini della bonifica dello stesso.




Purtroppo non riguarda l'interramento ma speriamo bene che almeno incominci la bonifica del terreno !!!!!!!!!!!!!

mercoledì 9 settembre 2015

CANCELLATO L’ELETTRODOTTO TRA AUSTRIA E SOMPLAGO

La regione presenta il piano energetico: c’è la svolta verde. Parere negativo per la linea delle valli e rigassificatore

Udine. Bando a nuovi elettrodotti sul territorio del Friuli Venezia Giulia. Mentre resta sospeso l’interrogativo sul futuro dell’udine-redipuglia, i cui lavori si sono bloccati a seguito della sentenza emessa dal consiglio di stato, i progetti di altre due linee elettriche - la “udine ovest - okroglo” e la “somplago - wuermlach” - sono cassati dalla giunta Serracchiani nella proposta di piano energetico regionale che è stato presentato dall’assessore Sara Vito alla IV Commissione Consiliare presieduta da Vittorino Boem.

In due distinte misure il documento precisa la contrarietà della regione alla costruzione dell’elettrodotto Italia-Slovenia, che andrebbe ad attraversare le valli del Natisone, una delle più belle ed incontaminate zone del Friuli Venezia Giulia, così come il collegamento Somplago-Wuermlach, in ballo da ben 12 anni.

Un progetto che nel corso del tempo ha visto mettersi assieme tre big dell’industria friulana quali Pittini, Fantoni e Burgo. Le prospettive d’inizio 2015, quando l’annoso iter pareva esser prossimo allo scatto decisivo, complice il riavvio del procedimento per l’autorizzazione unica da parte del mise, erano state sconfessate già a maggio dall’Austria, che aveva negato l’autorizzazione al realizzo dell’elettrodotto.

Oggi è la regione a rincarare la dose. Nel piano si dice infatti contraria alla costruzione della nuova linea nella sua attuale formulazione aerea, pur restando disponibile a discutere un eventuale progetto interrato.

Leggi QUI l'articolo completo

 


FONTE : messaggeroveneto.gelocal.it

lunedì 7 settembre 2015

SESTO SAN GIOVANNI - A CASCINA GATTI IL TAGLIO DELL'ERBA RIMANE UN PROBLEMA COSTANTE

NONOSTANTE SI PAGHI LA TARI !!!!!!!!!!!!!!!!!!! 
( ATTENZIONE CHE IL 30 SETTEMBRE SCADE LA SECONDA RATA !!)


 C'ERA UN PICCOLO BOSCO DAVANTI ALLA CHIESA DEL BORGO


SOLO IN QUEL FAZZOLETTO DI TERRA SONO STATI RACCOLTI 20 SACCHI DI STERPAGLIE 


GRAZIE RAGAZZI 


E nonostante il precedente evento eseguito a giugno, a Sesto continuano ad esserci rotonde ed incroci resi pericolosi dal mancato taglio dell'erba 

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Analogamente stessa situazione nel parco della Bergamella ( e siamo nel P.M.V.L. ) proprio dietro la via Sottocorno 







«L’ELETTRODOTTO E’ UN ABUSO EDILIZIO»: IL COMUNE DI LANCIANO CHIEDE LA SOSPENSIONE DEI LAVORI

Lanciano. il comune chiede ai ministeri delle infrastrutture e dello sviluppo economico, e al presidente della giunta regionale, la sospensione dei lavori per l’elettrodotto VILLANOVA-GISSI perché la costruzione di alcune parti dell’opera sul proprio territorio viene ritenuta un abuso edilizio.

Lo scorso 13 agosto, con un’ampia e circostanziata comunicazione di 13 pagine, è stata inoltrata la richiesta, anche in seguito alle risposte ricevute da terna e delle successive controdeduzioni del proprio ufficio urbanistica.

In pratica, alcuni sostegni sarebbero sorti su aree classificate come “pessime” dalla carta della zonizzazione geologica, sui quali vige un vero e proprio vincolo di inedificabilità. a viziare il progetto ci sarebbero poi alcuni dati incompleti relativi alla presenza di “fasce di rispetto da scarpata morfologica”, per i quali sarebbero stati utilizzati dati incompleti.

La realizzazione di un sostegno avrebbe avuto bisogno necessitava di un’acquisizione preventiva di un nulla osta tramite l’approvazione del relativo studio di compatibilità idrogeologica: l’assenza di questo nulla osta renderebbe perciò di fatto l’opera abusiva. tra le questioni sollevate c’è anche quella delle possibili interferenze tra l’elettrodotto e un nuovo gasdotto.

FONTE : LANCIANO24.it

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venerdì 4 settembre 2015

E’ ALLARME FORESTE ; IN UN ANNO PERDUTA UN’AREA GRANDE DUE VOLTE IL PORTOGALLO

Nel 2014 tagliati 18,8 milioni di ettari di foresta. un dato in calo rispetto al 2013 ma resta l’allarme. la perdita aumenta in Brasile, Indonesia e nuove aree dall'Africa all'Asia

Coltivazione di palme da olio, di alberi della gomma, della soia. e poi la crescita degli allevamenti intensivi per l’aumento della domanda di carne. sono questi i principali responsabili, secondo uno studio pubblicato dal World Resources Institute, della deforestazione che nel 2014 ha portato alla perdita di vasta aree di foreste per un’area che - con un paragone immediatamente comprensibile - avrebbero ricoperto due volte il Portogallo (quasi i due terzi dell’Italia). si tratta, per la precisione, di 18,8 milioni di ettari di alberi.

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FONTE : CORRIERE DELLA SERA