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lunedì 20 ottobre 2014

ALTRABENEVENTO: TERNA COSTRUISCE L’ELETTRODOTTO SULLE ABITAZIONI

L’inizio dei lavori di costruzione dell’Elettrodotto a 380 KV. Benevento II^ – Foggia, nel tratto che attraversa la Contrada Pantano e la Contrada San Vitale, ha scatenato la reazione degli abitanti delle due contrade e di quelle confinanti, che si sono visti circondati dai lavori di costruzione dei numerosi tralicci previsti in quel tratto di territorio. I sostegni sono infatti a breve distanza l’uno dall’altro, sono collocati al centro di altre linee di elettrodotti, sono posizionati vicino alle abitazioni e in molti casi si trovano addirittura in mezzo tra una casa e l’altra.
E’ stato anche accertato che nelle planimetrie progettuali di Terna non sono riportati fabbricati esistenti in loco già da diversi anni e che pertanto le stesse rappresentano un inquadramento della situazione territoriale non corrispondente alla realtà.
Tutto ciò è fonte di gravi timori per gli abitanti della zona, che saranno sottoposti alle onde elettromagnetiche generate dal potente elettrodotto. Per tale motivo, i comitati e le associazioni che finora si sono opposti alla realizzazione dell’elettrodotto hanno diffidato nei giorni scorsi il Sindaco di Benevento a sospendere con urgenza i lavori di costruzione dell’opera, soprattutto per il mancato aggiornamento delle planimetrie del progetto esecutivo presentato da Terna, che non comprendono numerose abitazioni da tempo presenti sul tracciato prescelto, che saranno inevitabilmente sottoposte all’elettrodotto e ai campi elettromagnetici in quanto ricadenti nella fascia di rispetto.
E’ inammissibile che sia la Terna che il Comune ignorino lo stato di fatto e procedano alla realizzazione dell’opera senza alcun rispetto della salute dei cittadini interessati, anche in considerazione del fatto che la Terna non ha mai comunicato i valori dei campi elettromagnetici impedendo con ciò l’individuazione delle fasce di rispetto.  ( leggi QUI l'articolo completo )

FONTE : informatoresannita.it

WHY CHILDREN ABSORB MORE MICROWAVE RADIATION THAN ADULTS: THE CONSEQUENCES


Articolo da poco pubblicato (da autorevoli ricercatori) nel quale viene evidenziato come i bambini  assorbano microonde in quantità decisamente superiore in confronto agli adulti con possibili conseguenze a carico della salute che contemplano infertilità maschile, malattie neuro degenerative ( con particolare riferimento alla sclerosi multipla), neoplasie, disturbi neuro comportamentali.

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Why children absorb more microwave radiation than adults: the consequences

L. Lloyd Morgana, , , Santosh Kesarib, Devra Lee Davisa
a Environmental Health Trust, USA
b University of California, San Diego, USA
Received 4 April 2014, Revised 3 June 2014, Accepted 24 June 2014, Available online 15 July 2014

HIGHLIGHTS
• Children absorb more microwave radiation (MWR) than adults.
• MWR is a Class 2B (possible) carcinogen.
• The fetus is in greater danger than children from exposure to MWR.
• The legal exposure limits have remained unchanged for decades.
• Cellphone manuals warnings and the 20 cm rule for tablets/laptops violate the “normal operating position” regulation.

ABSTRACT
Computer simulation using MRI scans of children is the only possible way to determine the microwave radiation (MWR) absorbed in specific tissues in children. Children absorb more MWR than adults because their brain tissues are more absorbent, their skulls are thinner and their relative size is smaller. MWR from wireless devices has been declared a possible human carcinogen. Children are at greater risk than adults when exposed to any carcinogen. Because the average latency time between first exposure and diagnosis of a tumor can be decades, tumors induced in children may not be diagnosed until well into adulthood. The fetus is particularly vulnerable to MWR. MWR exposure can result in degeneration of the protective myelin sheath that surrounds brain neurons. MWR-emitting toys are being sold for use by young infants and toddlers. Digital dementia has been reported in school age children. A case study has shown when cellphones are placed in teenage girls’ bras multiple primary breast cancer develop beneath where the phones are placed. MWR exposure limits have remained unchanged for 19 years. All manufacturers of smartphones have warnings which describe the minimum distance at which phone must be kept away from users in order to not exceed the present legal limits for exposure to MWR. The exposure limit for laptop computers and tablets is set when devices are tested 20 cm away from the body. Belgium, France, India and other technologically sophisticated governments are passing laws and/or issuing warnings about children's use of wireless devices.

leggi QUI l'articolo completo

5. Conclusions
The risk to children and adolescent from exposure to microwave radiating devices is considerable. Adults have a smaller but very real risk, as well.

(1)
Children absorb greater amount of microwave radiation (MWR) than adults;
(2)
MWR is a Class 2B (possible) carcinogen as is carbon black, carbon tetrachloride, chloroform, DDT, lead, nickel, phenobarbital, styrene, diesel fuel, and gasoline. It seems clear that we would not expose children to these other agents, so why would we expose children to microwave radiation?
(3)
Fetuses are even more vulnerable than children. Therefore pregnant women should avoid exposing their fetus to microwave radiation.
(4)
Adolescent girls and women should not place cellphones in their bras or in hijabs.
(5)
Cellphone manual warnings make clear an overexposure problem exists.
(6)
Wireless devices are radio transmitters, not toys. Selling toys that use them should be banned.
(7)
Government warnings have been issued but most of the public are unaware of such warnings.
(8)
Exposure limits are inadequate and should be revised such that they are adequate



SCARICA QUI L'ARTICOLO COMPLETO IN PDF

domenica 19 ottobre 2014

LUCCA ELETTRODOTTO, APPELLO DEI COMITATI AI PARLAMENTARI "PER EVITARE LO SCEMPIO"

I cittadini: "Una stazione elettrica di cinque ettari non può essere un adeguamento della linea esistente"

Comitato anti-elettrodotto, tanti i dubbi del comitato e non solo la polemica contro la Regione. La riunione di lunedì sera alla palestra di Nozzano ha lasciato aperti molti interrogativi, cui è chiamata a rispondere sia Terna sia la politica, i cui rappresentanti, il sindaco di Vecchiano Giancarlo Lunardi, l'assessore di Lucca, Francesco Raspini, il vicesindaco di Massarosa, Damasco Rosi, l'assessore di Camaiore Simone Leo e di San Giuliano Elena Maria Bianchi Bandinelli, hanno avuto modo di fare il punto della situazione sul progetto Terna El324, il nuovo elettrodotto, con il comitato Starc, che raggruppa cinque realtà di diversi Comuni e con rappresentanti di associazioni locali e di categoria, oltre a diversi esponenti politici e a consiglieri comunali. Su tutto il dubbio della definizione della stazione elettrica di Filettole, che dovrebbe occupare secondo le intenzioni ben cinque ettari di terreno e che per il comitato sarebbe definibile come un intervento ex novo, da sottoporre alle relative procedure e non un adeguamento dell'esistente. Per questo i cittadini hanno deciso di rivolgersi direttamente ai parlamentari locali affinché facciano valere le regioni dei comitati in sede romana. ....... "In sostanza - commenta il comitato - preoccupa la posizione della Regione Toscana. Infatti è chiaro che, mentre tutte le amministrazioni locali si sono espresse con parere fortemente negativo sul progetto, comprese quelle come Lucca che all'inizio aveva firmato un verbale di accordo di massima con Terna, la Regione Toscana non solo non ha presentato le sue osservazioni nei tempi prescritti dalla legge al ministero, ma ha inviato soltanto la richiesta di chiarimenti e integrazioni come sopra specificato, lettera che non ferma il procedimento in corso". .......

LEGGI QUI L'ARTICOLO COMPLETO E VEDI I PROGETTI DELLA TRASFORMAZIONE DELLA VALLE 

sabato 18 ottobre 2014

ELETTROSMOG A VOLTURINO: "COSTANTE SUPERAMENTO DEI LIMITI"

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L’associazione Sottocorno esprime la solidarietà ad Antonio Gagliardi presidente dell'Associazione Elettrosmog Volturino per la lotta contro l’elettrosmog condotta a Volturino con la speranza che le amministrazioni considerino l ‘elettrosmog un problema reale da fronteggiare e non un effetto secondario, di disturbo ad uno sviluppo economico che non tiene conto minimamente degli effetti che possono esserci sulla salute umana.
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Impianti radiotrasmittenti a Volturino, Gagliardi: "Costante superamento dei limiti"


Sembra non abbiano prodotto alcuno stimolo le comunicazioni dell'associazione del 28 aprile, 11 giugno e 21 luglio, segnalanti il superamento dei limiti legali delle emissioni elettromagnetiche propagate dagli impianti radiotrasmittenti situati a ridosso degli ambienti privati del comune di Volturino.

Le emissioni, controllate periodicamente dall'associazione, continuano a superare il limite dei 20 V/m nell'area degli impianti e dei 6 V/m, sino ad arrivare a oltre 9 V/m, sui balconi degli abitanti esposti più direttamente alle antenne, mentre la parte opposta del paese sembra appartenere ad un altro comune, circa 1 V/m di c.e. rilevato.

Più preoccupante è la rilevazione scaturita sui letti di alcuni sfortunati insonni che ha registrato valori sino a 3,3 V/m, valori legali certo, ma non certo scientifici. E' così che si persegue "al massimo grado" l'obiettivo di minimizzare e di rendere uniforme sul territorio l'esposizione della popolazione? Anche la Carta Costituzionale è imperativa nel suo articolo 3 "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge"

O forse è più importante rassegnarsi agli interessi economici degli anarchici abusivi che oltretutto non hanno titoli neanche per emissioni di 0,1 V/m, essendo molti operatori sprovvisti di concessione ministeriale e comunale. L'Associazione reitera la richiesta di incaricare ispettori per un sopralluogo obiettivo del c.e.m. che ponga fine alle ipocrite risultanze dell'Arpa che fanno da scudo al piano di risanamento o di trasferimento in altro sito e di tenere informato il sottoscritto presidente.

COMUNICATO STAMPA ASSOCIAZIONE ELETTROSMOG VOLTURINO

venerdì 17 ottobre 2014

LE PIANTE FRENANO I DANNI DEL GLOBAL WARMING: ASSORBONO PIÙ CO2 DEL PREVISTO

Lo ha scoperto un gruppo di ricercatori della Wyoming University. Il loro studio pubblicato su "Pnas"

I LIVELLI di anidride carbonica nell'atmosfera non crescono tanto quanto stimato fino a oggi. Ma non è merito nostro, ovvero, delle nostre abitudini più attente all'ambiente. È invece grazie alle piante se gli effetti del surriscaldamento globale potrebbero non arrecare danni alla Terra così velocemente come previsto. Le piante, infatti, hanno la capacità di assorbire molta più anidride carbonica di quanto precedentemente si pensava. A scoprirlo un gruppo di ricercatori della Wyoming University (Usa) in uno studio pubblicato sulla rivista Pnas. Secondo i ricercatori, gli attuali modelli climatici non sono riusciti a tenere in considerazione che quando l'anidride carbonica aumenta nell'atmosfera, le piante crescono e, diventando più grandi, riescono ad assorbire più Co2. ( leggi QUI l’articolo completo ).

FONTE : REPUBBLICA.IT

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Invitiamo l'amministrazione comunali di Sesto San Giovanni a triplicare il numero di alberi sul territorio. Proposta già presentato in tutti gli incontri istituzionali fatti sul P.M.V.L. a Sesto San Giovanni
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mercoledì 15 ottobre 2014

CONFERENZA / INCONTRO SULL'ELETTROSMOG A BRUGHERIO

L’Associazione Sottocorno insieme a l’ Associazione Italiana Elettrosensibili, La Lampada di Aladino onlus di Brugherio e l’Associazione Lorenzo Perrone onlus di Cologno Monzese , con il patrocinio del Comune di Brugherio hanno organizzato tre serate informative sul tema dell'inquinamento elettromagnetico.


Si parlerà di cos'è l'elettrosmog, elettrodotti, alte e basse frequenze, wi-fi, cellulari,… Ma fanno male o no? Come difenderci? Quali le fasce di popolazione più a rischio?
Quali gli effetti biologico-sanitari a medio e lungo termine?
Queste e molte altre le domande alle quali i relatori cercheranno di rispondere,relazionando e confrontandosi con il pubblico
  
La prima conferenza avrà luogo venerdì 17 ottobre pv alle ore 20.45
presso la Sala Consiliare del Comune di Brugherio e avrà come titolo

INFORMAZIONE E DISINFORMAZIONE:
imparare a "pesare" le notizie per proteggere la propria salute

Sei invitato a partecipare

Per info visita ( QUI ) la pagina del comune di Brugherio  

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Staff Associazione di via P.SOTTOCORNO
via P.Sottocorno 18 - 20099 - Sesto San Giovanni (Milano)

martedì 14 ottobre 2014

CONFERENZA / INCONTRO SULL'ELETTROSMOG A ROMA

L’incontro organizzato dal COMITATO DI QUARTIERE CASAL BRUNORI, ROMA sull'elettrosmog il 15 ottobre 2014 con il seguente programma : 

Ora
Relatore
Intervento
17:40
CdQ Casal Brunori
Introduzione incontro
17:50
18:10
Giuseppe Teodoro – Presidente Coordinamento Cittadino dei Comitati Contro l’Elettrosmog
Gli strumenti di tutela del Cittadino: la Pianificazione delle Antenne

18:10
18:30
Francesca Romana Orlando – Presidente Associazione per Malattie da Intossicazione Cronica e/o Ambientale
Campi Elettromagnetici: limiti di legge ed effetti biologici

18:30
18:45
Interventi pubblico e recupero tempo

18:45
19:00
Gemma Azuni – Consigliere Capitolino


19:00
19:15
Athos De Luca – Presidente Commissione Capitolina Permanente Ambiente


19:15
19:30
Enrico Stefàno – Consigliere Capitolino


19:30
20:00
Andrea Santoro – Presidente Municipio IX

Alessio Stazi – Vice Presidente Municipio IX


20:00
20:40
Risposte al pubblico e recupero tempo

20:40
CdQ Casal Brunori
Conclusioni e attese
20:45
Termine incontro

Per saperne di più questi i contatti:
e-mail: comitato@casalbrunori.org
e-mail: comitato@pec.casalbrunori.org



INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO , CERVARO: UN PAESE IN LOTTA PER LA SALUTE

Non si potrà mai sottolineare a sufficienza il ruolo delle amministrazioni e comunità locali, impegnate a salvaguardia dell’ambiente e della salute contro i progetti predatori delle grande imprese spesso sostenute dal governo centrale. E’ questo un dato generalizzato, che possiamo osservare in tutto il mondo, dalla Cina alle battaglie delle comunità indigene in America Latina e nel resto del mondo, dalle mobilitazioni in Sardegna contro il cosiddetto Progetto Eleonora, che porterebbe alla devastazione di un ampio territorio circostante la città di Arborea, alle lotte della popolazione valsusina contro il progetto del Tav, ecc.
Oggi voglio parlarvi di un piccolo comune del Lazio, Cervaro in provincia di Frosinone, dove laTelecom vorrebbe installare una mega-antenna a 45 metri di distanza da una scuola materna e a 100 metri di distanza da una scuola elementare. I residenti hanno ottenuto una prima vittoria, con l’adozione da parte del sindaco di un’ordinanza, la n. 45, che blocca i lavori. Ma la Telecom appare intenzionata a ricorrere al Tar e l’esito della vicenda si presenta incerto.
( leggi QUI l'articolo completo di Fabio Marcelli )

lunedì 13 ottobre 2014

L'INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO A SAN SILVESTRO È AUMENTATO DOPO IL PASSAGGIO AL DIGITALE TERRESTRE

L'associazione No elettrosmog - cittadini e genitori di San Silvestro Colle denuncia che i valori dei campi elettromagnetici, dopo il passaggio al digitale terrestre del maggio 2012, sono aumentati.
Lo spegnimento degli impianti analogici non ha portato benefici in termini di emissioni e i valori registrati dall'Arta sono addirittura cresciuti.
Le misurazioni prese in esame sono state effettuata dall'Agenzia regionale per la tutela ambientale lo scorso 7 ottobre 2014

FONTE : pescaranews.net

FONTE : ilpescara.it

domenica 12 ottobre 2014

INCENDIO INCENERITORE DI TREZZO SULL'ADDA

E SE SUCCEDESSE QUI, ALL'INCENERITORE DI VIA MANIN  POSTO AL CENTRO DI UNA ZONA URBANIZZATA COME SESTO SAN GIOVANNI E COLOGNO MONZESE QUALI CONSEGUENZE CI SAREBBERO PER LA CITTADINANZA ? 
ESISTONO PROTOCOLLI DI EMERGENZA PER METTERE IN SICUREZZA LA POPOLAZIONE  ? E CHE TEMPI DI RISPOSTA AVREBBERO ORE O GIORNI DALL'EVENTO ?
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Trezzo sull'Adda, 10 ottobre 2014 - Ansia. Il giorno dopo l’incendio all'inceneritoreTrezzo e dintorni restano col fiato sospeso in attesa del verdetto delle centraline dell’Arpa, al lavoro da quando è scoppiato il rogo, martedì. I rilevatori, nelle vicinanze del “camino”, stanno registrando giorno e notte le sostanze presenti in atmosfera. «Cosa abbiamo respirato?» è la domanda che assilla Danilo Villa e Vittorio Mapelli, alla guida dei Comuni di Trezzo e Grezzago, e gli ambientalisti, da sempre in prima linea nelle battaglie contro il forno Falck. La risposta arriverà dai tecnici dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale dopo l’analisi dei dati.

L'incidente, il più grave che si sia mai verificato all'interno dell’impianto di via Pastore, ha riacceso la polemica sulla convivenza con il termovalorizzatore. Fra studi epidemiologici, raddoppi mancati e temuti, ora i sindaci hanno un motivo in più per recriminare: i ritardi con cui sono stati avvisati. Li hanno svegliati in piena notte, ma le 17 tonnellate di frazione secca avevano cominciato ad andare a fuoco quasi dieci ore prima, alle 15.45. Gli ecologisti attaccano: «Non è la prima volta che si verificano problemi, il tema è sempre lo stesso: la mancanza di sicurezza in strutture di questo genere. Sulla carta è tutto a posto, ma nella realtà gli incidenti capitano», spiega Fabio Cologni del Wwf. Intanto la Commissione intercomunale di sorveglianza si è messa al lavoro, l’incendio sarà analizzato nei minimi dettagli, mentre i display a cristalli liquidi del piazzale dei pullman a Trezzo proiettano di ora in ora i dati sulla concentrazione di inquinanti nell'aria. 
Mapelli ha ricevuto rassicurazioni, ieri mattina: «La nube di fumo sprigionata dalle fiamme sarebbe rimasta sopra il deposito, ma il condizionale è d’obbligo - sostiene il sindaco -. L’incidente arriva in concomitanza coi primi dati informali dell’ultimo studio commissionato dalle Asl (sono tre quelle coinvolte, Melegnano, Monza e Milano) sull'impatto del forno Falck. Sono aumentate le vendite di farmaci per malattie respiratorie a carico di chi abita nei pressi del camino.
Le prime case si trovano a 500 metri in linea d’aria. Gli esperti ci diranno anche dell’incidenza dei ricoveri e delle malattie cardiovascolari». L’obiettivo è valutare se esiste un legame fra patologie e smaltimento dei rifiuti.
FONTE : ILGIORNO