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lunedì 28 settembre 2015

COLOGNO MONZESE : A.L.P. INAUGURA LA CASA DI LORENZO

l’Associazione Sottocorno è lieta di informare che, domenica 20 settembre 2015, è stata inaugurata a Cologno Monzese dall’Associazione Lorenzo Perrone Onlus , alla presenza delle autorità cittadine, “La Casa di Lorenzo”, un centro di ascolto, sostegno e orientamento per i malati oncologici e i loro famigliari, qui sotto pubblichiamo il comunicato giunto oggi via email , al presidente Riccardo e a tutti i soci  dell’A.L.P. va il nostro ringraziamento e i migliori auguri per questa iniziativa.

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La “Casa di Lorenzo” è una nuova iniziativa della nostra Associazione, che si propone di fornire ascolto e supporto psicologico per accompagnare e sostenere le persone in una fase difficilissima della loro vita. Oltre al supporto psicologico, “La Casa di Lorenzo” fornirà anche altri servizi, erogati dalla stessa Associazione Lorenzo Perrone oppure in partnership con altri enti e realtà del territorio. Tra questi un servizio di orientamento per quanto riguarda i diritti del malato, e uno spazio di consulenza previdenziale e fiscale, organizzato in collaborazione con lo sportello territoriale del Sindacato Pensionati Italiani CGIL e il supporto delle ACLI. Gli utenti della “Casa” avranno poi la possibilità di partecipare ai corsi di ginnastica per il recupero funzionale organizzati dai Centri Olimpia di Cologno Monzese. Tutti i servizi erogati direttamente dalla “Casa di Lorenzo” saranno gratuiti. Per quanto riguarda i servizi erogati da alcuni partner potrebbe essere richiesto un piccolo contributo, che comunque sarà sempre quantificato preventivamente da parte dell’ALP.

Il fiore all'occhiello tra le proposte della “Casa di Lorenzo”, per quanto riguarda i servizi destinati alla persona malata, è rappresentato dalle iniziative realizzate con il supporto della Lampada di Aladino di Brugherio, un’associazione che da oltre 15 anni fornisce assistenza globale al malato oncologico. Particolarmente interessante il progetto “Essere Sempre Donna”, che affronta i temi della femminilità e della sessualità durante e dopo la malattia. Tra i numerosi servizi proposti dalla Lampada di Aladino, a cui potranno accedere anche i malati che si rivolgeranno alla “Casa”, figurano anche un supporto dietetico nutrizionale e una consulenza per la limitazione e la gestione degli effetti collaterali durante le terapie.
“La Casa di Lorenzo”, che si trova in Via Arosio, 2 (il cancello pedonale a circa trenta metri dall'ingresso dell’ASL) è già operativa e riceve con i seguenti orari: colloqui psicologici lunedì dalle 14 alle 18 e mercoledì dalle 9 alle 13, orientamento e consulenza previdenziale giovedì dalle 14 alle 18. Per accedere ai servizi è necessario fissare un appuntamento, telefonando alla segreteria dell’Associazione Lorenzo Perrone (02.27307393, dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12), oppure inviando una mail all’indirizzo info@lacasadilorenzo.it.
ASSOCIAZIONE LORENZO PERRONE - Onlus
Via Papa Giovanni XXIII, 23
20093 Cologno Monzese (MI)
Tel. +39 02 27307393 
Fax  +39 02 39290515
(lunedì-venerdì ore 10,00-12,00)

- leggi QUI l'articolo sul Corriere di Sesto 

- leggi QUI l'articolo su NordMilano24

domenica 27 settembre 2015

SIRACUSA : UN PARCO GIOCHI SOTTO L'ELETTRODOTTO


Un parco giochi per bambini proprio sotto l’elettrodotto di via Salibra, alla Pizzuta. A chiedere provocatoriamente al Comune di Siracusa di realizzare l’opera è il presidente del comitato “Vivi la Pizzuta” Sebastiano Di Natale.
Nei mesi scorsi, l’elettrodotto è stato potenziato passando da 120 a 150 mila volt. Nonostante le proteste dei residenti – le abitazioni distano pochi metri – nè palazzo Vermexio, nè la sede Arpa di Siracusa hanno dato seguito alle rimostranze di chi vive nella zona.
“Nel silenzio delle istituzioni circa un eventuale rischio di elettrosmog, presumo che la zona deve necessariamente essere sicura. Pertanto visto che è sicura, invito il Comune a realizzare un parco giochi per bimbi proprio sotto l’elettrodotto”.


FONTE : SIRACUSAOGGI 

venerdì 25 settembre 2015

INTERVISTA A PAOLO ORIO VICE PRESIDENTE ASS. ELETTROSENSIBILI

Servizio pubblicato su Teleunica web-Tv  inerente il convegno sulle patologie da causa ambientale tenutosi a Lecco venerdì scorso, organizzato dalla Associazione Italiana Elettrosensibili


giovedì 24 settembre 2015

EFFECTS OF ACUTE EXPOSURE TO WIFI SIGNALS (2.45 GHZ) ON HEART VARIABILITY AND BLOOD PRESSURE IN ALBINOS RABBIT

In questo recente articolo, viene dimostrato un chiaro effetto delle frequenze emesse dai sistemi Wi-Fi  sulla variabilità del ritmo e della pressione sanguigna in animali esposti nell'ambito di una procedura randomizzata.
Questo dato conferma i già noti effetti sul sistema cardiovascolare dell'uomo espresso dalle radiofrequenze e microonde.
In particolare, M.Havas in sperimentazioni sull'uomo, ha messo in evidenza come proprio la frequenza a 2.4 GHz tipica del WI-FI ( e del forno a microonde) sia in grado di alterare il sistema nervosa autonomo che governa l'attività bioelettrica cardiaca.
I bambini che frequentano scuole elementari e medie  rischiano di avere seriamente compromessa l'attività di una pompa vitale come quella cardiaca. Pertanto si rende necessario applicare con massima urgenza il principio di precauzione eliminando questi pericolosi sistemi di trasmissione con la cablatura a filo, come raccomanda da tempo sia il Parlamento Europeo che il Consiglio d'Europa.

Ringraziamo il dott. P.Orio per l’analisi eseguita
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Effects of acute exposure to WIFI signals (2.45 GHz) on heart variability and blood pressure in Albinos rabbit

a Laboratoire d’Ecologie des Systèmes Terrestres et Aquatiques, Faculté des Sciences, Université Badji Mokhtar, BP 12, 23005 Sidi Amar, Annaba, Algérie
b Laboratoire de Physiologie Intégrée, Faculté des Sciences, Université de Carthage, Jarzouna, Bizerte 7021, Tunisie


Highlights

  • ECG and arterial pressure measurements were studied under acute exposures to WIFI.
  • Acute exposure of rabbits to WIFI increased heart frequency and arterial blood pressure.
  • WIFI affect catecholamines (dopamine, epinephrine) efficacy on cardiovascular system.
  • Radiofrequency can act directly and/or indirectly on cardiovascular system.

ABSTRACT

Electrocardiogram and arterial pressure measurements were studied under acute exposures to WIFI (2.45 GHz) during one hour in adult male rabbits. Antennas of WIFI were placed at 25 cm at the right side near the heart. Acute exposure of rabbits to WIFI increased heart frequency (+22%) and arterial blood pressure (+14%). Moreover, analysis of ECG revealed that WIFI induced a combined increase of PR and QT intervals. By contrast, the same exposure failed to alter maximum amplitude and P waves. After intravenously injection of dopamine (0.50 ml/kg) and epinephrine (0.50 ml/kg) under acute exposure to RF we found that, WIFI alter catecholamines (dopamine, epinephrine) action on heart variability and blood pressure compared to control. These results suggest for the first time, as far as we know, that exposure to WIFI affect heart rhythm, blood pressure, and catecholamines efficacy on cardiovascular system; indicating that radiofrequency can act directly and/or indirectly on cardiovascular system.


martedì 22 settembre 2015

I.S.D.E. ITALIA - ELETTROSMOG IL MALE DEL NOSTRO TEMPO

L’elettrosmog è sicuramente uno dei principali problemi del nostro tempo e del mondo moderno in cui viviamo, fatto di wi-fi liberi e illimitati. Proprio per questo è facile accusare dei malesseri dovuti all'inquinamento da elettrosmog.

In particolare si parla di elettrosensibilità, quando si ha un’ intolleranza elettromagnetica o EHS (Electromagnetic HyperSensitivity) che viene comunemente associata alla sindrome da sensibilità chimica multipla (MCS , Multiple Chemical Sensitivity). Sintomi tipici collegati alla ipersensibilità elettromagnetica sono: sonnolenza, malessere e mal di testa, sbalzi d’umore, lacrimazione e dolore agli occhi, difficoltà di concentrazione, vertigini e tinnito, intorpidimento e formicolio, nausea e flatulenza, convulsioni, sensibilità al rumore, alterazione dell’appetito, disturbi visivi, irrequietezza, rossore.
Proprio su EHS e MCS parla la Dichiarazione scientifica internazionale di Bruxelles, stilata da medici, ricercatori e scienziati di tutto il mondo, dopo il 5° Congresso di Parigi, e firmata anche da Roberto Romizi, presidente di ISDE – Italia.
Nella Dichiarazione si legge: “Noi medici, in conformità con il giuramento di Ippocrate, noi scienziati, che agiamo in nome della verità scientifica, tutti noi medici e ricercatori che lavoriamo in diversi paesi del mondo dichiariamo che: un numero elevato e sempre crescente di persone soffre di EHS e MCS; che EHS e MCS possono colpire le donne, gli uomini e i bambini; che, sulla base delle prove scientifiche attualmente disponibili (…) e sulla base di indagini cliniche e biologiche effettuate sui pazienti, EHS è associato all’esposizione a campi elettromagnetici e MCS all’esposizione chimica; (…); che l’innesco della malattia (…) può essere ottenuto anche in un ambiente naturale con livelli limitati di elettromagnetismo; (…); che gli attuali (…) test di provocazione che mirano a riprodurre EHS e MCS sono scientificamente difficili da ricostruire e quindi (…) sono in realtà poco adatti per provare o confutare la causalità (…); (…); che nuovi approcci stanno emergendo per la diagnosi clinica e biologica di EHS e MCS compreso l’uso di biomarcatori; che EHS e MCS possono essere due facce della stessa condizione patologica, che può causare gravi conseguenze per la salute, la vita professionale e familiare; infine, che EHS e MCS dovrebbero essere pienamente riconosciuti dalle istituzioni internazionali e nazionali con responsabili per danni alla salute umana.
(…) EHS e MCS vanno riconosciute come vere condizioni mediche e in qualità di malattie possono creare gravi problemi per la salute pubblica oggi e negli anni a venire, in tutto il mondo e in tutti i paesi in cui c’è un utilizzo illimitato di tecnologie wireless elettromagnetiche (…). L’inazione sta diventando un costo per la società (…).
Anche se la nostra conoscenza scientifica sull’argomento non è del tutto completa, riconosciamo unanimemente questo grave pericolo per la salute pubblica, che richiede con urgenza il riconoscimento di questa condizione a tutti i livelli internazionali, in modo che le persone possano beneficiare di strumenti diagnostici adeguati, trattamenti innovativi e, soprattutto, che vengano prese estreme misure di prevenzione primaria (…), applicate soprattutto (…) ai bambini e ad altri sottogruppi di popolazione più vulnerabile (…).
Chiediamo pertanto a tutti gli organi e a tutte le istituzioni nazionali e internazionali di prendere coscienza di questo problema (…), in particolare l’OMS, che dovrebbe aggiornare la sue dichiarazioni, quella del 2005 e quella del 2014, riconoscendo EHS e MCS come parte della Classificazione Internazionale delle Malattie (…) al fine di aumentare la consapevolezza della comunità medica e del pubblico in generale; per promuovere la ricerca e per informare sulle efficaci misure di prevenzione.
Chiediamo che ci venga data una risposta a questa nostra Dichiarazione entro il 15 Settembre 2015.

ELETTRODOTTO VILLANOVA-GISSI: NUOVO INCONTRO DEGLI ATTIVISTI PRIMA DELLE NUOVE IMMISSIONI

LANCIANO - I cittadini non si arrendono di fronte all’avanzare dell’elettrodotto Villanova-Gissi e continuano gli incontri per capire come fermare l’opera e salvare le proprie terre ed il prossimo è in programma questa sera, venerdì 11 settembre, alle ore 21.30, presso la pizzeria “La Stella” a Sant’Onofrio.

“Dopo tutte le bugie che ci hanno raccontato, dopo tutte le cose emerse dagli accessi agli atti, dopo i fatti dell'8 luglio a Sant'Onofrio, e tutte le opposizioni dei giorni seguenti, dopo le denunce dei cittadini e di alcune amministrazioni comunali tutto tace. - scrivono gli attivisti - Si chiede la sospensione dei lavori per fare chiarezza ma nessuno risponde, Si chiede ascolto, incontriamoci per capire come proseguire la lotta”.

I prossimi 22 e 29 settembre ci saranno le nuove immissioni in possesso per i piloni che a novembre 2014 hanno visto l'opposizione dei proprietari e dei cittadini che li hanno sostenuti. Ci sono ancora i ricorsi aperti dei cittadini e del CAST e dei 3 comuni contrari.

E' difficile resistere, in questo mare di indifferenza - proseguono gli attivisti - da parte di chi dovrebbe fare controllo e che ha potere decisivo, ma insieme si può continuare. Siamo ad un punto forse definitivo, se abbandoniamo l'elettrodotto si farà, se non abbandoniamo questa lotta forse qualcosa si può ancora smuovere! E' vero, i lavori procedono velocissimi, - concludono - qualcuno tenta di dire che tutto quanto fatto finora sia stato archiviato e non ha più valore, ma quante volte ci hanno detto che non c'era niente da fare e invece qualcosa si è potuto fare e dimostrare?”.


lunedì 21 settembre 2015

ARPA PIEMONTE CONFERMA L'INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO SUL COLLE DELLA MADDALENA DI TORINO

Le ultime rilevazioni effettuate da Arpa Piemonte hanno confermato lo sforamento del valore di attenzione di 6 V/m presso una delle abitazioni presenti in prossimità degli impianti della collina torinese.

Il superamento del valore limite di 6 V/m, fissato dal DPCM 8/7/2003 come misura di cautela per la protezione da possibili effetti a lungo termine, è stato attestato da una rilevazione in continuo che Arpa conduce per mezzo di una apposita stazione di monitoraggio, installata presso l’abitazione e in grado di fornire i dati in remoto al centro di controllo del Dipartimento Radiazioni di Ivrea.

Il monitoraggio presso il sito è condotto in modo continuativo dal 2009 ed ha registrato nel corso degli anni un costante sforamento del valore di  6 V/m. Nell’ultimo periodo di misura, che va da gennaio ad agosto 2015, si sono rilevati valori medi del campo elettrico a radiofrequenza pari a circa 8,5 V/m, con valori massimi che hanno raggiunto un livello di circa 10 V/m.


Livelli di campo elettrico misurati dalla stazione di monitoraggio dall’8 al 31 maggio 2015 (la linea rossa indica il valore di attenzione di 6 V/m da rispettare ai sensi del DPCM 8/7/2003)

Per approfondimenti scarica QUI dal sito di ARPA la relazione completa


FONTE : ARPA PIEMONTE

giovedì 17 settembre 2015

COMUNICATO STAMPA - ALBERO DELLA VITA AL PARCO ADRIANO


L’ASSOCIAZIONE SOTTOCORNO sostiene la proposta del Comitato Parco Adriano di portare l’Albero della Vita da EXPO all'interno del parco Adriano suggerendo di posizionarlo al confine con Sesto San Giovanni al termine di Expo 2015
L’opera sicuramente rivaluterebbe una periferia che molto spesso è stata dimenticata e lasciata in mano agli speculatori edilizi.
Portare l’albero della vita in questa zona significa dare un messaggio preciso ed una speranza di poter guardare al futuro di aree inquinate ed abbandonate, vorrebbe significare una precisa volontà nell'affrontare il problema elettrodotti e inceneritore oltre a quello della bonifica del terreno e dell’acqua di prima falda.



Invitiamo chi ci segue e segue le problematiche della zona a sottoscrivere la petizione online eseguendo le istruzioni e inserendo nome, cognome, indirizzo email e CAP :

clicca sul link di change.org

L’augurio è che si possa raggiungere in fretta il quorum delle firme, punto iniziale di un progetto, anche ambizioso per poi incominciare sviluppare l’idea, che ci auguriamo da subito, non presenti aree verdi da cementificare ma rivaluti interamente un area metropolitana nell'insieme di quei problemi ambientali e urbanistici presenti sul territorio superando finalmente quel confine amministrativo  tra Milano e Sesto che, su questi temi, non ha più ragione di esistere.

Il Consiglio Direttivo dell’Associazione di via P.SOTTOCORNO
Facebook : https://www.facebook.com/pages/Associazione-Sottocorno/564584536955148


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Ne danno notizia



Clicca sul giornale online per vedere l'articolo 

mercoledì 16 settembre 2015

U.S.A - ALLERGIA ALLE ONDE ELETTROMAGNETICHE, DUE GENITORI DENUNCIANO UNA SCUOLA ELEMENTARE

L’articolo descrive il caso di uno studente che soffre di mal di testa, pruriti, palpitazioni, sintomi della EHS generati dalla presenza di un sistema Wi-Fi della scuola, in Europa sono molti gli studenti che hanno dovuto smettere di studiare a causa di questo problema, e in Francia due mesi fa un tribunale ha riconosciuto ad una donna la disabilità per lo stesso disturbo in un paese dove da poco è stata introdotta una severa legge che limita l’uso del Wi-Fi nelle scuole.

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Ogni volta che G (nome di fantasia) tornava a casa dal prestigioso istituto elementare che frequentava, lamentava mal di testa e pruriti, che però svanivano col passare delle ore e addirittura non comparivano mai nei fine settimana o durante le vacanze scolastiche. Ma quando gli stessi medici non seppero dare una spiegazione plausibile a quegli strani sintomi, comparsi per la prima volta nella primavera del 2013 e aggravatisi poi lo scorso anno con emorragie dal naso, vertigini, palpitazioni e nausea, i suoi genitori decisero di avviare una ricerca per conto loro. E alla fine – come racconta il sito Dailybeast.com - la causa di tutti i mali di G sarebbe stata identificata nel Wi-Fi della Fay School di Southborough, Massachusetts, dove il figlio studiava dal 2009 e che, guarda caso, era stato implementato proprio nella primavera del 2013, ovvero quando il ragazzo aveva iniziato a stare male. Da qui la conclusione che il figlio soffrisse di ipersensibilità elettromagnetica (la cosiddetta EHS) e la conseguente richiesta all'istituto di passare alla rete Ethernet o di ridurre le emissioni del sistema wireless installato per alleviare i sintomi di quella che – a loro dire – era da considerare una vera e propria disabilità.

Leggi QUI l'articolo completo di Simona Marchetti sul Corrierre Della Sera


Leggi QUI l’articolo su THEDAILYBEAST.COM

martedì 15 settembre 2015

IL CONSIGLIO DI STATO SULL’APPLICAZIONE DEL PRINCIPIO DI PRECAUZIONE

Il Consiglio di Stato, sezione V, con sentenza n. 2495 del 2015 si è pronunciata sul ricorso avverso la decisione del giudice di primo grado inerente la valutazione negativa di impatto ambientale (VIA) per la realizzazione di una centrale di raccolta e trattamento gas estratto nonché per la costruzione di un metanodotto di allacciamento alla rete.
Il diniego espresso dalla VIA veniva giustificato dal rischio di subsidenza connesso all'attività estrattiva da cui il pericolo di cedimento di una diga, e sulla conseguente valorizzazione del c.d. principio di precauzione.

Il Consiglio di Stato  dopo aver rammentato che “l’applicazione del principio di precauzione comporta […] che, ogni qual volta non siano conosciuti con certezza i rischi indotti da un’attività potenzialmente pericolosa, l’azione dei pubblici poteri debba tradursi in una prevenzione anticipata rispetto al consolidamento delle conoscenze scientifiche, anche nei casi in cui i danni siano poco conosciuti o solo potenziali, nel riformare la sentenza gravata, rileva che le conclusioni cui è pervenuto il proponente “in merito al rilievo di fattori di pericolo e alla possibilità di farvi fronte in modo efficace sono espresse in chiave puramente probabilistica” sicché “deve concludersi che non risulta acquisita una prova, dotata di un grado adeguato di attendibilità, della sicurezza della diga e dell’insussistenza del rischio della produzione di conseguenze diverse“.

Leggi la sentenza Scarica la sentenza

FONTE IRPA.eu


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