Translate

giovedì 18 ottobre 2012

LA CASSAZIONE AMMETTE CHE L'ELETTROSMOG CAUSA INVALIDITA'

Confermata in Cassazione la sentenza di Brescia"I Campi Elettromagnetici non vanno più sottovalutati"


La sentenza 3 della Corte di Cassazione , sez. Lavoro, 12 ottobre 2012, n. 17438 getta una nuova prospettiva sul riconoscimento delle malattie professionali causate da elettrosmog.

In sostanza, come informa ReteNo Elettrosmog:

La Cassazione conferma la sentenza della Corte di Appello di Brescia del 22.12.2009 che condannò l’INAIL a corrispondere ad un manager la rendita per malattia professionale prevista per l’invalidità all’80% legata all’uso di cordless e cellulari per motivi professionali.

Questa la vicenda da cui la Cassazione è partita: nel 2009 la Corte di Appello di Brescia Con sentenza del 10 - 22.12.2009 condannò l’INAIL a corrispondere al Sig. M.I la rendita per malattia professionale con invalidità all’80% riconoscendo la correlazione tra l’uso protratto di cellulari e cordless per motivi professionali e l’insorgere del “neurinoma del Ganglio di Gasser”.

FONTI :

domenica 14 ottobre 2012

ELETTRODOTTI, IN PROGRAMMA INTERRAMENTI A S.ALESSIO E CAPPELLA

Rassicurazioni dalla Regione per risolvere i problemi di rischi di inquinamento ed impatto ambientale



Ieri l’assessore comunale Giuseppe Pellegrini Masini ha incontrato a Firenze il segretario, il dirigente e i tecnici dell’assessorato all’ambiente della Regione. “Per quanto riguarda il problema delle biomasse – ha detto dall’assessore Pellegrini Masini - la Regione ha confermato che è prossima una disciplina degli impianti che ne restringerà la localizzazione in aree idonee che non presentano criticità riguardanti la qualità dell’aria. Tale regolamentazione dovrebbe divenire legge regionale entro la fine dell’anno, dimostrando così la sensibilità della Regione verso le richieste del Comune di Lucca e di altri enti che richiedevano una regolamentazione”. La seconda parte dell’incontro è stata dedicata al problema degli elettrodotti. “La Regione si è dimostrata sensibile e collaborativa – ha spiegato l’assessore Pellegrini Masini - rendendosi disponibile ad approfondire aspetti della normativa che potrebbero agevolare un intervento di Terna per mettere in sicurezza elettrodotti aventi elevati livelli di emissioni, come quello di Maggiano. La Regione tuttavia ha anche mostrato sensibilità per il significativo impatto paesaggistico che alcuni tratti dell’elettrodotto hanno sul nostro territorio e ha riconfermato quindi la sua disponibilità ad attivarsi a favore dell’interramento dell’elettrodotto di Sant’Alessio e della Cappella”.

FONTE : LUCCA NEW

martedì 9 ottobre 2012

VITTORIA DELLE ASSOCIAZIONI “ ANTENNA SELVAGGIA“ DEPENNATA DAL DECRETO SVILUPPO 2

Il Dl Sviluppo 2 non contiene più l'articolo che favoriva gli installatori di ripetitori di telefonia.


SI sembra proprio che c'è l'abbiamo fatta , con una vasta mobilitazione in rete le associazioni che si battono contro l’elettrosmog sono riuscite a far modificare il testo del decreto legge "Sviluppo 2",
Non troviamo più il testo che contiene le contestate norme sulla deregolamentazione totale delle procedure per installare antenne e ripetitori di telefonia mobile in tutto il territorio nazionale.

Leggi gli articoli :





ELETTROSMOG, IL POLITECNICO DI MILANO CERCA VOLONTARI PER LA MISURAZIONE


In corso l'iniziativa per la rilevazione delle radiazioni elettromagnetiche

L’Istituto di Ingegneria Biomedica Consiglio Nazionale delle Ricerche al Politecnico (IsIB CNR) ha bisogno di volontari nell’ambito di una campagna di misurazione di quella che è considerata una delle forme di inquinamento più subdole e pericolose, l’elettrosmog. Tanto più pericoloso se a esserne esposti sono i bambini.
Per questa ragione, il dipartimento ha aderito al progetto europeo FP7 Arimmora in modo da raccogliere quanti più dati e informazioni possibili circa il nesso tra l’esposizione ai campi magnetici 50 Hz e l’aumento del rischio di sviluppare la leucemia infantile.

Leggi l'articolo completo al link : wisesociety.it
FONTE :WISE SOCIETY ( Magazine online )

sabato 6 ottobre 2012

SCRIVONO DI NOI

L'elettrodotto? Finirà sottoterra Via Sottocorno vince la battaglia

Sesto, ok dalla società Terna

Leggi l'articolo completo del 5 ottobre sul sito del "IL GIORNO" al link : http://www.ilgiorno.it/sesto/cronaca/2012/10/05/782052-elettrodotto-sesto

lunedì 1 ottobre 2012

FERMIAMO IL DECRETO SVILUPPO CHE LIBERALIZZA LE ANTENNE FIRMA LA PETIZIONE


Chiediamo di cancellare l'articolo 29  del Decreto sviluppo che nega al condominio di opporsi all'installazione di antenne sul tetto perché:

è incostituzionale - stabilisce in modo del tutto arbitrario che gli interessi privatistici dell’industria delle telecomunicazioni sia prevalente rispetto all’interesse privato dei cittadini proprietari di immobili;

è incostituzionale - prevalere il principio di utilità economica su quello della salute pubblica, della tutela dell’ambiente e del paesaggio;

è in contrasto con la normativa precedente che prevede controlli da parte degli Enti locali, necessari a stabilire l’impatto delle installazioni di telecomunicazioni.

Sottoscrivi la petizione on line sottoscritta da tutte le associazioni contro l'elettrosmog al link : http://www.avaaz.org/it/petition/Fermiamo_il_Decreto_Sviluppo_che_liberalizza_le_antenne/?fBhIhcb&pv=0

venerdì 28 settembre 2012

DICIAMO NO ALL'ART.29 DEL DECRETO SVILUPPO


L'articolo 29 del decreto sviluppo presentato dal ministro allo Sviluppo economico Corrado Passera vuol favorire la diffusione di cavi, fili o linee (per accorciare il "digitale divide" del nostro Paese), senza dare al cittadino la possibilità di opporsi all’installazione di un’antenna o un ripetitore sopra la sua testa,dentro il suo giardino , di frobte alla sua abitazione.

Nel nome dello “sviluppo” e della “crescita” promessi dal decreto si trascurano  la salute e i diritti dei cittadini che sembrano passare in secondo piano, c'e' da domandarsi che tipo di crescita si auspica il governo e a che prezzo per i cittadini?

Ci uniamo alla denuncia fatta da associazioni, comitati, medici, fisici e ingegneri che hanno scritto una lettera al Presidente della Repubblica, al Premier e ai Ministri di Salute, Ambiente e Sviluppo Economico, per chiedere la cancellazione della norma che si reputa incostituzionale e dannosa

VEDI LA LETTERA AL LINKReti senza fili ed elettrosmog – no all’Art. 29 del Decreto Sviluppo


mercoledì 26 settembre 2012

LA SVIZZERA VALUTA L'INTERRAMENTO DEL FUTURO ELETTRODOTTO TRA AIROLO E LAVORGO


Berna sta valutando l'idea di mettere la linea tra Airolo e Lavorgo sotto la superficie.
L’ipotesi verrà studiata. L’Ufficio federale dell’Energia (UFE) assegnerà il mandato a degli specialisti che verificheranno la fattibilità tecnica e l’opportunità di un interramento parziale della linea ad alta tensione chiamata a garantire l’approvvigionamento di AlpTransit.

leggi l'articolo completo al link : Elettrodotto: si studia l'interramento ( del 31 maggio 2012 )

FONTE : CORRIERE DEL TICINO

giovedì 20 settembre 2012

A PACE DEL MELA (MESSINA), 14 MORTI DI TUMORE IN UN ANNO NELLE VICINANZE DELL'ELETTRODOTTO

Anche in sicilia i cittadini combattono una strenua battaglia contro l'impianto già esistente e quello che vogliono costruire nel prossimo futuro.

Oltre ai morti per tumore si contano anche nove persone tutt’ora in cura, tutti hanno in comune la residenza nel piccolo rione di Passo Vela a Pace del Mela (Messina), un comune di seimila persone che si trova nella zona tirrenica del messinese. 
Purtroppo ammalarsi di cancro è diventata la normalità,i residenti hanno formato un Comitato di cittadini  e lottano perché credono che gran parte della responsabilità sia dell’elettrodotto di 380 chilovolt e altre tre di 150 chilovolt e come se non bastasse, nelle vicinanze c’è anche un grande ripetitore di una compagnia telefonica.
I cittadini pretendono che l’elettrodotto esistente venga interrato e chiedono la stessa soluzione anche per il nuovo elettrodotto che dovrebbe nascere a metà settembre.

FONTE : CORRIERE DEL MEZZOGIORNO.IT



Leggi l'articolo del 13 settembre 2012 : Nuovo elettrodotto, sindaci e ambientalisti sul piede di guerra

venerdì 14 settembre 2012

SCOPPIA LA GUERRA CONTRO LE ANTENNE


Promettono battaglia in tutte le sedi le decine di associazioni e i comitati che contestano il decreto Passera che potrebbe vanificare qualsiasi tipo di lotta contro l'elettrosmog
Un’onda di proteste diventata via via uno tsunami: promettono battaglia in tutte le sedi le decine di associazioni e i comitati che in ogni parte d’Italia stanno combattendo contro l’elettrosmog e vogliono ostacolare la diffusione incontrollata di antenne e ripetitori. Proteste contro il decreto Passera che potrebbe vanificare qualsiasi tipo di lotta.
Ieri è stato diffuso il testo dell’articolo 29 del decreto Sviluppo 2, non ancora approvato, che recita: «Il proprietario o il condominio non possono opporsi all'accesso dell'operatore di comunicazione al fine di installare, collegare o manutenere gli elementi di rete quali cavi, fili, riparti, linee o apparati». Via libera alle antenne, quindi, senza possibilità di dire no.
L’Idv minaccia già battaglia all’Europarlamento, mentre il presidente dei Verdi, Angelo Bonelli ha giudicato «assurda l'intenzione di inondare con antenne di radiodiffusione e telefonia mobile i tetti degli italiani che saranno obbligati ad accettare le antenne. Non è certo riducendo la categoria dei diritti al cittadino (che fra l'altro presta il fianco a dubbi di costituzionalità) e nemmeno assegnando corsie preferenziali per obbligare i cittadini a ricevere sopra la propria testa o accanto alla propria abitazione migliaia di sorgenti di inquinamento elettromagnetico, che si risolveranno gli atavici ritardi nelle tecnologie di comunicazione elettronica del nostro paese».
«Saremmo di fronte, insomma, a un provvedimento che presenterebbe evidenti profili di incostituzionalità, poiché si violerebbe il principio di precauzione e il diritto alla salute sancito dalla Costituzione, così come quello alla proprietà privata», ha detto Luigi Nieri, capogruppo Sel al consiglio regionale del Lazio.
«È la fine del criterio cautelativo - ci dicono dal Codacons, che proprio un mese fa ha intrapreso una class action in Sicilia contro i “mal di testa” da alta tensione - ci opporremo in tutti i modi e con tutti gli strumenti contro questa norma». In allarme anche le Arpa regionali, in molti casi depauperate degli strumenti di controllo: «I limiti  - ci dicono dagli uffici romani - verranno senz’altro superati con questo moltiplicarsi di antenne. Il governo lo ha previsto?».

Fonte www.metronews.it