Lucca, 10
giugno 2014 - Il comitato 2005 che da una decina di anni si batte contro
l’elettrodotto esistente «La Spezia-Acciaiolo» torna alla carica. Alla luce
della presentazione del nuovo progetto di Terna, dove si prevedono
l’abbattimento del tratto di linea tra Fibbialla e Cerasomma e la creazione di
una stazione di trasformazione a Balbano raggiunta da un diverso tracciato, il
Comitato 2005 osserva: «In un incontro con il sindaco Tambellini è stato
chiesto che venisse urgentemente inviata alla Regione anche la parte che
riguarda l’attuale situazione. Nell’attesa che la procedura di analisi delle
osservazioni al progetto, legittime da parte di tutti coloro che si sentono
danneggiati, giunga a conclusione, è stato chiesto al sindaco che non venga
dimenticata la situazione di rischio attuale che si protrae da circa 10 anni. È
stato richiesto palesemente che venga sanata quanto prima la nostra situazione,
indipendentemente dal fatto che sia dato seguito o meno a quanto già previsto
nel progetto». Il «Comitato 2005» teme che le autorità competenti leghino la
soluzione del problema presente nelle loro zone alla realizzazione o meno di
una centrale di trasformazione elettrica, dovunque essa debba essere
realizzata.
Concretamente
il «Comitato 2005» pretende da parte dell’amministrazione comunale che venga
applicata ai residenti dei paesi a maggior rischio sanitario come Maggiano e
Nozzano San Pietro la stessa tutela sanitaria riservata agli abitanti delle
zone di Sant’Alessio, La Cappella e Mutigliano, che, interessati dal passaggio
di una linea Terna negli scorsi anni, possono contare su livelli massimi di
microtesla non superiori a 0,3. Nelle zone dei paesi che hanno costituito il
Comitato 2005, in alcuni periodi dell’anno, la media del campo magnetico creato
dal passaggio di corrente è molto più alta e si attesta intorno a 3-4
microtesla con punte di 7-8 secondo i dati ufficiali dell’Arpat».
Intanto
il «Comitato 2005» continua a lavorare, in collaborazione con il neonato
«Comitato Starc», anche in stretto contatto con i residenti di altri paesi nel
territorio pisano come Asciano, Agnano, Calci, dove il passaggio della stessa
linea elettrica crea ancora più pericolo sia sanitario che statico rispetto
alla zona della lucchesia fra Maggiano e Nozzano.
FONTE : LA NAZIONE.IT