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venerdì 13 giugno 2014

BENEVENTO, ELETTRODOTTO DI TERNA: IL PRIMO ROUND AL COMUNE

Il Tar del Lazio respinge il ricorso della società: niente sospensiva, valido lo stop ai lavori

Dunque, almeno per ora e almeno per i prossimi sei mesi, lo stop imposto da Palazzo Mosti ai lavori avviati da Terna per la realizzazione dell’elettrodotto interrato a ridosso della pista ciclabile, resta valido.
Il Tar del Lazio, infatti, ha respinto il ricorso presentato dalla società che chiedeva l’immediata revoca dell’ordinanza di blocco imposta dal Comune puntando a riprendere subito i lavori. In sostanza, ai giudici del Tar Lazio, l’azienda aveva fatto ricorso nel tentativo di ottenere la sospensiva del provvedimento stabilito dall’amministrazione.
E invece, in seguito all’udienza svoltasi mercoledì e depositata in cancelleria ieri sera, i giudici si sono espressi in maniera diversa: il provvedimento del Comune resta efficace, niente sospensiva e rinvio dell’udienza per la trattazione di merito a novembre.
L’ordinanza è la numero 2548 del 20014 emessa dalla sezione terza, presidente Franco Bianchi, Vincenzo Blanda relatore, Emanuela Loria, consigliere.
Ed ecco la motivazione: «Ritenuto che le ragioni delle ricorrenti possono essere adeguatamente apprezzate in sede di merito; ravvisata - nelle more - la necessità di acquisire tutti gli atti del procedimento in esame nonché dettagliata relazione amministrativa sui fatti di causa e ogni altro atto o documento ritenuto utile con particolare riferimento alla possibilità di procedere a una eventuale, parziale modifica del progetto riguardante l’elettrodotto interrato, che possa contemperare le opposte esigenze rappresentate dalle parti, per questo motivo, il Tribunale dispone gli incombenti istruttori nei sensi e nei termini di cui in motivazione. Fissa per la discussione del ricorso l’udienza pubblica del 12 novembre 2014».
Il Comune di Benevento è costituito in giudizio con l’avvocato Eugenio Carbone; Terna è rappresentata da avvocati Mario Sannino, Filippo Di Stefano, Giancarlo Bruno. Tra le motivazioni a sostegno della tesi del Comune «il mancato rispetto dei limiti fissati per le emissioni elettromagnetiche», avendo l’onere, l’ente, di attivarsi per la tutela della salute pubblica. La suddetta motivazione fu tra quelle principali dell’atto con il quale furono bloccati i lavori di interramento degli elettrodotti sotto la pista ciclopedonale di contrada Pantano, luogo dove notoriamente si recano i cittadini di Benevento e dei Comuni limitrofi per passeggiare a piedi o in bici.
Inoltre, la pista è spesso meta di visite didattiche da parte degli alunni delle scuole di Benevento, in quanto è collocata all’interno di un’oasi faunistica. Terna, però, nel ricorso prodotto ha negato la funzione «ricreativa» della pista ciclabile, considerandola una vera e propria strada di transito, così giustificando il progetto del cavidotto interrato, che prevede l’emissione di 97,5 microtesla al posto dei 3 previsti per legge.
«Più che legittimo – dicono Alessandra Sandrucci e Vincenzo Fioretti per l’associazione Altrabenevento - il crescente allarme che si va diffondendo nella popolazione beneventana, derivante dall’atteggiamento che Terna sta portando avanti nella realizzazione di tutte le linee elettriche previste sul territorio comunale, preoccupazioni originate dalla convinzione che Terna non intenda rispettare le norme sui campi elettromagnetici poste a difesa della salute». ( Leggi QUI l’articolo completo )


FONTE : ILMATTINO.IT