Il Tar del Lazio respinge il ricorso della società: niente sospensiva, valido lo stop ai lavori
Dunque,
almeno per ora e almeno per i prossimi sei mesi, lo stop imposto da Palazzo
Mosti ai lavori avviati da Terna per la realizzazione dell’elettrodotto
interrato a ridosso della pista ciclabile, resta valido.
Il Tar del
Lazio, infatti, ha respinto il ricorso presentato dalla società che chiedeva
l’immediata revoca dell’ordinanza di blocco imposta dal Comune puntando a
riprendere subito i lavori. In sostanza, ai giudici del Tar Lazio, l’azienda
aveva fatto ricorso nel tentativo di ottenere la sospensiva del provvedimento
stabilito dall’amministrazione.
E invece, in
seguito all’udienza svoltasi mercoledì e depositata in cancelleria ieri sera, i
giudici si sono espressi in maniera diversa: il provvedimento del Comune resta
efficace, niente sospensiva e rinvio dell’udienza per la trattazione di merito
a novembre.
L’ordinanza
è la numero 2548 del 20014 emessa dalla sezione terza, presidente Franco
Bianchi, Vincenzo Blanda relatore, Emanuela Loria, consigliere.
Ed ecco la
motivazione: «Ritenuto che le ragioni delle ricorrenti possono essere
adeguatamente apprezzate in sede di merito; ravvisata - nelle more - la
necessità di acquisire tutti gli atti del procedimento in esame nonché
dettagliata relazione amministrativa sui fatti di causa e ogni altro atto o documento
ritenuto utile con particolare riferimento alla possibilità di procedere a una
eventuale, parziale modifica del progetto riguardante l’elettrodotto interrato,
che possa contemperare le opposte esigenze rappresentate dalle parti, per
questo motivo, il Tribunale dispone gli incombenti istruttori nei sensi e nei
termini di cui in motivazione. Fissa per la discussione del ricorso l’udienza
pubblica del 12 novembre 2014».
Il Comune di
Benevento è costituito in giudizio con l’avvocato Eugenio Carbone; Terna è
rappresentata da avvocati Mario Sannino, Filippo Di Stefano, Giancarlo Bruno.
Tra le motivazioni a sostegno della tesi del Comune «il mancato rispetto dei
limiti fissati per le emissioni elettromagnetiche», avendo l’onere, l’ente, di
attivarsi per la tutela della salute pubblica. La suddetta motivazione fu tra
quelle principali dell’atto con il quale furono bloccati i lavori di
interramento degli elettrodotti sotto la pista ciclopedonale di contrada
Pantano, luogo dove notoriamente si recano i cittadini di Benevento e dei
Comuni limitrofi per passeggiare a piedi o in bici.
Inoltre, la
pista è spesso meta di visite didattiche da parte degli alunni delle scuole di
Benevento, in quanto è collocata all’interno di un’oasi faunistica. Terna,
però, nel ricorso prodotto ha negato la funzione «ricreativa» della pista
ciclabile, considerandola una vera e propria strada di transito, così
giustificando il progetto del cavidotto interrato, che prevede l’emissione di 97,5 microtesla al posto dei 3 previsti per
legge.
«Più che
legittimo – dicono Alessandra Sandrucci e Vincenzo Fioretti per l’associazione
Altrabenevento - il crescente allarme che si va diffondendo nella popolazione
beneventana, derivante dall’atteggiamento che Terna sta portando avanti nella
realizzazione di tutte le linee elettriche previste sul territorio comunale,
preoccupazioni originate dalla convinzione che Terna non intenda rispettare le
norme sui campi elettromagnetici poste a difesa della salute». ( Leggi QUI l’articolo
completo )
FONTE : ILMATTINO.IT