Il dirigente
della Asl H al pm: «Molti fattori di rischio per la popolazione locale». I
verbali parlano di neoplasie. Giovedì il processo a Cerroni; sospetti sul via
libera della Regione
ALLARME ASL
PER NUOVI TUMORI
ROMA - Ad
Albano, industrializzata oltre i parametri consentiti, già si moriva di più.
Perché, allora, non autorizzare anche il nuovo gassificatore di Manlio Cerroni,
titolare della discarica maxima di Malagrotta? Secondo il trentennale gioco di
sponda, al quale l’imprenditore dei rifiuti aveva abituato la Regione, quel via
libera arriva a settembre 2009. Prodigio romano: il comune escluso dai
papabili, in quanto già saturo, si aggiudica il nuovo impianto. Nuove
testimonianze acquisite dai magistrati che hanno ricostruito le manovre per
autorizzare l’impianto - Arcangelo Spagnoli, oggi deceduto, avrebbe mantenuto
aperto «in maniera fraudolenta e illegittima il procedimento amministrativo»
relativo alla valutazione di impatto ambientale per Albano- lasciano
intravedere anche il costo pagato in termini di salute, ambiente e vivibilità
dalla zona dei Castelli romani
«Qualche
malformazione congenita»
Un prezzo
sottolineato dalla Asl alla Regione che, pure, si assunse la responsabilità di
autorizzare il gassificatore di Cerroni. «La realizzazione dell’impianto
avrebbe determinato un aumento modesto di casi di tumore, stimabile fra 0.7 e 3
unità addizionali, nonché qualche caso di malformazione congenita e un numero
non irrilevante di effetti della rumorosità, ipertensione, disturbi del sonno,
fastidi (............leggi QUI l’articolo completo )