La giornata di riflessione voluta dal Comitato guidato da Alfonso De Rosa: «Ecosistema minacciato dalla sete di energia anche a costo di mettere in pericolo la vita altrui»
Benevento – “La finanza carente di etica ha bussato alle nostre porte sotto forma di progettualità calata sulle nostre vite come una pericolosa mannaia”. Non ha usato mezzi termini Alfonso De Rosa, presidente del comitato di contrada Pantano, per esporre il problema dei nuovi elettrodotti che Terna sta realizzando nella zona a ridosso della pista ciclabile, all’arcivescovo Andrea Mugione che ieri mattina ha celebrato una messa proprio a contrada Pantano, presso la struttura immersa nel verde dell’Associazione Malevento sport, alla presenza di decine di residenti e del sindaco Fausto Pepe. La messa, concelebrata dal pastore della diocesi beneventana con don Armando Valerino, parroco della chiesa di San Donato, (con la corale “Miria Gospel Choir” diretta dal maestro Innocenzo Iannitelli) è stata l’occasione per un momento di preghiera e di riflessione per dire no al passaggio di nuovi cavidotti interrati e di elettrodotti aerei che, come accade ormai da anni a Nord di Benevento, vengono costruiti lungo quello che da sempre è stato definito un corridoio energetico che interessa da vicino zone frequentate da bambini e famiglie, come quella della pista ciclabile, e abitazioni private che si trovano a fare i conti con tracciati posizionati su mappe non aggiornate o comunque dove spesso non vengono riportati i fabbricati. Una querelle che riemerge anno dopo anno proprio con la realizzazione dei nuovi progetti come quello, bloccato in parte dal Comune per la mancanza di requisiti di sicurezza per quanto riguarda i campi elettromagneti. Riunioni dopo riunioni durante le quali sono stati ascoltati pareri, avanzate proposte e presentate denunce, come quella dell’associazione Altrabenevento che si è schierata al fianco dei cittadini con la realizzazione di veri e propri dossier legali e tecnici dai quali sono emerse una serie di incongruenze progettuali da parte di Terna che, ora sono al vaglio dall’Ufficio tecnico di Palazzo Mosti, o meglio di Palazzo Impregilo. “L’equilibrio, l’ecosistema stesso che noi a giusta ragione da sempre consideriamo casa, – ha spiegato De Rosa prima della messa – è pesantemente minacciato da una città che ha sete di energia. Un’energia che deve a ogni costo essere trasmessa, trasportata anche a costo di mettere in pericolo la vita altrui”. Un messaggio forte che, dunque, ha voluto porre l’accento sull'alto concentramento di linee elettriche che attraversano i territori di San Vitale, Pantano e tutte le zone a Nord di Benevento. Durante il suo discorso, il presidente del comitato di zona ha più volte menzionato frasi e citazioni di Papa Francesco “che più volte ha esortato i fedeli a rispettare l’ambiente, coltivare e custodire ogni giorno la nostra terra”. Ed è per questo motivo che De Rosa ha ribadito la volontà di tutti i residenti di ostacolare la giungla energetica in modo da poter affermare di “aver condotto una buona battaglia in nome della natura e dell’uomo chiamato a preservare i territori e non a distruggerli”. Un discorso accorato, scritto con il cuore e con gli occhi di quanti si vedono sottrarre terreni, boschi e spazi pubblici in nome del progresso. Subito dopo l’Arcivescovo Mugione ha celebrato la messa. L’alto prelato si è soffermato a lungo sul significato dell’Ascensione di Gesù verso il Padre. “L’umanità ascende a Dio attraverso Gesù. Con lui tutta l’umanità raggiunge il Creatore. Vivere tenendo gli occhi protratti verso il cielo ma tenendo i piedi sulla terra, attaccati al nostro mondo. L’Ascensione è una festa di speranza gioia e consolazione che illustra qual è il nostro destino: vivere per sempre, in eterno anche oltre la vita terrena accanto a Dio. Per questo motivo la vetta dell’Ascensione è il filo di tutto il messaggio di Gesù”FONTE : BENEVENTO OTTOPAGINE.IT