Morire a 15 anni perché elettrosensibile, questa è la
storia incredibile di Jenny Fry , una ragazza come tante altre , come tua figlia ,tua nipote o semplicemente come una tua amica , raccontata dall'articolo del dailymail (leggi QUI l'articolo in lingua inglese), e
questo è solo l'apice di un problema che sta diventando sempre più frequente
anche qui in Italia tra gli adolescenti che frequentano i licei (fino a qualche anno fa era limitato agli studenti universitari) perché oggi valutiamo le scuole per le loro connessioni internet non per i loro programmi o capacità.
L' elettrosensibilità è una malattia, una sindrome immuno-tossica che compromette diverse
funzioni dell’organismo, nel caso di Jenny ha dato problemi alla vescica ,
stanchezza cronica e mal di testa (immaginatevi
di essere celiaci e di essere costretti a mangiare sempre e tutto a base di
glutine), ancora oggi , non viene
riconosciuta (anche se qualche tribunale afferma il contrario) e qualche paese
in Europa (Francia e Svezia) hanno adottato leggi più cautelative delle
nostre ,
Ma noi abitiamo in un paese dove la stampa
è più preoccupata delle interferenze che possono generare le luci degli alberi
di natale agli effetti generati dalle reti WI-FI, non ci stupiamo quindi
come questa notizia venga coperta mediaticamente.
Si proprio il Wi-Fi , ultimo
ritrovato della nostra società, che ci permette di essere connessi sempre e ovunque (ma
poi per quale ragione !!), abbiamo immesso nella nostra società una tecnologia
senza nemmeno porci il ben che minimo dubbio se facesse male o no, prendendo
per scontato che le alte frequenze , come le basse , essendo non ionizzanti non
fanno male.
A questo si aggiunge l’ignoranza di
molti , qualcuno in buona fede e qualcun altro magari mascherando un conflitto
d’interessi, non si fanno scrupolo di arrecare danni ai malati con i loro
comportamenti scriteriati assumendo posizioni quasi “medioevali”.
Le emissioni Wireless, costituite da microonde,
danneggiano l’organismo anche di chi non è in grado di percepirne gli effetti
dannosi, proprio come succede se accendiamo un
forno a microonde, visto che entrambi i dispositivi hanno le stesse frequenze di funzionamento
ovvero operano sulla banda di frequenza pari a 2,4 Ghz. con la differenza
che il forno ( che è schermato solo sul vetro ) serve a cuocere i
cibi, il Wi-Fi a connetterci ad internet , ma la domanda che sorge è : cosa
succede al nostro organismo ?
Ammettere la pericolosità significherebbe
ammettere che i Campi Elettromagnetici in alta e bassa frequenza (tradotto
antenne radio base , Wi-Fi , cellulari , elettrodotti ecc...) sono in grado di
arrecare danni all'organismo e questo causerebbe un problema politico
ed economico enorme, e allora, per molti è meglio stare in silenzio negando anche l’evidenza,
far soffrire "l’altro", sempre che l’altro un giorno non si trasformi in te stesso
o in tuo figlio o qualche tuo parente o amico, perché allora l’egoismo personale che
ha regolato il tuo stile di vita muta drasticamente.
Crediamo che si possa vivere in modo differente dal modo attuale, senza necessariamente abbandonare tale tecnologia, e per chi è preoccupato degli effetti delle luci di natale consigliamo di non accenderle quando è connesso così come consigliamo vivamente di spegnere il WI-FI quando non lo si usa.
Alla famiglia di Jenny va la nostra
solidarietà e la nostra vicinanza come va a tutti gli elettrosensibili che
devono vivere nascosti perché frutto di un effetto indesiderato di una tecnologia imposta che
a ben guardare, forse, non ci serve e la verità forse è troppo scomoda ( leggi QUI l'articolo di microwavenews in lingua inglese)