Abbiamo appreso da un articolo sul Giorno (cliccaQUIper leggerlo) come Il sindaco di Sesto San Giovanni accusi il sindaco di Milano, di penalizzare l'hinterland con l'aumento del ticket per l'Area C. Oggettivamente non vediamo tale penalizzazione, ci sembra la solita sceneggiata "politica", siamo invece concordi nel chiedere soluzioni per favorire ed incentivare l'utilizzo dei mezzi pubblici e per il prolungamento della M1 in tempi celeri, ma per questo serve una azione concreta del governo (che non ci pare avvenga) , come siamo concordi che NON si amministra un territorio importante come quello di Milano, e aggiungiamo anche quello Regionale, tramite azioni unilaterali.
Lo scorso anno abbiamo appreso direttamente da Serravalle (durante l'incontro che abbiamo organizzato insieme al Comitato di Cascina Gatti) per comprendere le motivazioni che portavano a ritardare l'apertura dello svincolo a Cascina Gatti, del progetto, che si sta portando avanti in modo silenzioso, che prevede la chiusura del casello, ma mira a far pagare la tangenziale per ogni km percorso.
A questa presentazione ovviamente ci siamo opposti dicendo NO all'idea di voler far pagare la tangenziale di Milano, tale idea non intende far diminuire il flusso di traffico perché non pone delle alternative, oggi la tangenziale riceve il traffico generato dall'introduzione dell'area B del capoluogo, ed ha semplicemente l'unico scopo di far cassa colpendo il ceto medio (molto presente nell'hinterland) che usa tale struttura per lavorare o andare a lavorare, e chi trasporta delle merci, dando così un contributo indiretto di far aumentare i prezzi a causa dei un eventuale gabello nascosto dalla scusa di far pagare in modo equo l'uso della tangenziale.
Abbiamo ricordato che la tangenziale di Milano è un nodo strategico e che le tasse che i cittadini pagano devono servire al mantenimento di tale struttura, ricordando altresì che la chiusura del casello sulla tangenziale è un dovere poiché era stato attivato per contribuire a pareggiare i costi sostenuti per la costruzione dell’infrastruttura viabilistica, ed allora, si promise alla cittadinanza che una volta ammortizzati i costi sarebbe stato tolto.
Durante l'incontro ci siamo anche permessi di far notare che il sistema di pagamento adottato sulla Pedemontana (che sarebbe poi quello che si vorrebbe adottare sulla tangenziale) è di fatto fallito per l'eccessivo costo e la bassa percorrenza, facendo presente che in altri paesi (vedi la Germania) la gestione delle autostrade è in carico allo stato e facendo una semplice proporzione, visto l'importanza strategica che ricopre la tangenziale di Milano, la gestione dovrebbe essere, a nostro avviso, a carico della Regione che di soldi ne riceve, e crediamo, anche troppi.
Per fare questo chiediamo al Sindaco di Sesto San Giovanni di lavorare ATTIVAMENTE (cosa che fino ad oggi non ci pare sia mai successo) in modo da sostenere lo smantellamento fisico del casello, e di conseguenza del traffico di attraversamento della nostra città.
Non vorremmo che in un prossimo futuro ci trovassimo con una serie di dogane elettroniche, in stile città stato medioevali, istituite "formalmente" sempre per la salvaguardia dell'ambiente e della salute, in realtà utilizzate per generare cassa a spese di chi vive in una zona periferica ma lavora in un'altra zona ed è costretto (perché non esistono mezzi alternativi all'auto o moto) ad usare la tangenziale come unico strumento per recarsi al posto di lavoro.
Benigni e Troisi passaggio alla dogana: "Un Fiorino!" - Non ci resta che piangere [1985]
Aspettiamo di vedere attivarsi la giunta della città di Sesto San Giovanni per il rispetto dei diritti dei Sestesi che sono obbligati ad utilizzare la tangenziale, magari chiedendo una compensazione ambientale (mai chiesta ne ottenuta) per i suoi residenti a causa dell'inquinamento e dei problemi sanitari che ha portato sul territorio a causa del traffico di attraversamento generato decenni fa da uno scellerato accordo di concessione.
A settembre abbiamo incontrato i tecnici di Milano Serravalle non solo per affrontare il problema generato dalla chiusura dello svincolo ma anche per chiarire cosa ci facesse una paratia alla base dei piloni di sostegno della tangenziale e sollecitare la chiusura del casello (che non ha senso avere, e sul quale parleremo più avanti).
Ci hanno rassicurato in tutte le maniere che si tratta di una paratia di contenimento, anche se NON hanno saputo spiegare il perché è stata posizionata, hanno escluso si tratti di un container, e minimizzato la probabilità di ritrovare inquinanti, al nostro invito ad eseguire dei carotaggi però si sono opposti, non avendo obblighi di legge, ma promettendo che a breve la paratia sarebbe stata rimossa (in contemporanea con la riapertura dello svincolo entro il 12 settembre 2022) e invece giunti ormai a metà novembre dopo varie solleciti per chiedere chiarimenti sul perché non fosse stata ancora rimossa, le solite rassicurazioni e promesse non mantenute.
Non abbiamo bisogno delle rassicurazioni vogliamo avere delle risposte, togliere la paratia (che a detta di Serravalle non deve esserci) ed avere i dati sul terreno sottostante, così giusto per stare tranquilli.
Ci siamo ....... abbiamo rallentato giusto per non far parlare gli stolti (di una o dell'altra fazione) durante la campagna elettorale, ora che c'è un Sindaco e una Giunta riprendiamo da dove avevamo interrotto.
E' singolare che dopo aver inviato una lettera in data 14 giugno 2022 a Serravalle arrivasse dopo 15 giorni un (presunto) chiarimento tramite un comunicato su un giornale molto vicino alla giunta attuale. Avevano chiesto spiegazioni, come Comitato Cascina Gatti e Associazione Sottocorno in rappresentanza di cittadini residenti a Cascina Gatti, presentando un reclamo e il dissenso essendo giunti al limite della sopportazione, in relazione alla chiusura al traffico disposta da MILANO SERRAVALLE–MILANO TANGENZIALI, con Ordinanza 206_2021, (a partire dal giorno 3.8.2021), del ramo di svincolo in entrata da via Di Vittorio, evento che, come da indicazione di Serravalle, avrebbe dovuto concludersi entro il 17.9.2021 mentre è tutt’ora chiuso a quasi un anno di distanza, senza aver ricevuto da parte di Serravalle né tanto meno da parte dell’amministrazione Locale giustificazioni in merito, rapporti di cantiere o cronoprogrammi provvisori o definitivi. Abbiamo chiesto inoltre anche delucidazioni sulla natura del manufatto (posto sotto ai piedi dei piloni che sostengono la A52) per il quale negli ultimi due (2) anni non sono mai state fornite indicazioni di alcun genere alla cittadinanza da nessun ente istituzionale.
Chiediamo quindi, di renderci edotti circa tutti quei problemi che sono stati citati e che continuano ad essere ancora attivi, tanto da creare un disservizio enorme per la circolazione e per i residenti del quartiere di Cascina Gatti dovute alle conseguenti deviazioni dei flussi di traffico, che si scaricano fatalmente sul nostro territorio. Nello specifico abbiamo chiesto (e richiederemo) a Serravalle:
Una data di fine lavori attendibile.
Un Crono-programma aggiornato da oggi alla fine dei lavori.
Una relazione tecnica che dia una spiegazione reale a tale ritardo.
Ovviamente NULLA di quanto richiesto oggi è stato inviato (altrimenti lo avremmo pubblicato molto volentieri), troviamo invece la risposta di Milano Serravalle (pubblicata dal IL FARO di Sesto San Giovanni che ringraziamo il cui testo riportiamo qui sotto non riuscendo a fare il link al post della pagina FB), offensiva per chi (come noi residenti) deve nel 2022 far fronte a un disservizio del genere a fronte di quello che si sta dimostrando una palese incapacità organizzativa e comunicativa.
SVINCOLO TANGENZIALE EST , DA VIA DI VITTORIO, CHIUSO FINO AD OTTOBRE, PER MANCANZA DI FERRO DI RINFORZO
Come in tutti i settori, anche quello dell'edilizia sta subendo tutti i disagi dovuti alla pandemia, nel reperire materie prime. Così anche per gli interminabili lavori che stanno creando non pochi disagi ai sestesi, ora si somma anche la mancanza di ferro per completare le opere di rinforzo che interessano lo svincolo di via Di Vittorio, chiuso ormai da oltre un anno, spostando ulteriormente ad ottobre la previsione di fine lavori. Ad annunciarlo in una nota è la società Milano Serravalle, che scusandosi per i disagi, ha motivato l'ulteriore ritardo per problemi non imputabili alla società, bensì al periodo storico difficile.
Ci auguriamo di riavere quanto prima, l' accesso allo svincolo.
Contrariamente a quanto approvato a dicembre 2018 dove
Regione Lombardia si impegnava ad eliminare il casello sulla tangenziale nord
(leggi QUI il nostro post del 28/12/2019)
Si è arrivati, in campagna elettorale, all'annuncio della
Regione Lombardia (guarda caso il giorno prima delle elezioni), che tramite un
accordo tra Regione e Milano-Serravalle Spa si riservano prezzi sulle
tangenziali scontati solo per i pendolari, con uno sconto del 25 % se si
percorrono i caselli almeno 20 volte con il telepass, annuncio che
interpretiamo come una presa in giro visto che in maniera anche troppo
trionfale si proclama che:
“Lo sconto del 25% sul
pagamento alla barriera potrà inoltre avere l’effetto di diminuire il traffico
nei Comuni limitrofi ai caselli autostradali, generando un benefico indotto in
termini ambientali e viabilistici”
Non capiamo quali siano i benefici supposti, visto che gli
sconti sono già presenti da dieci anni (10 ANNI !!! da gennaio 2009) come
dimostra la promozione telepass sul sito di Serravalle (leggi QUI) e che nel
decennio trascorso non ha generato NESSUN EFFETTO sulla diminuzione del
traffico nei Comuni limitrofi ai caselli autostradali, e soprattutto non ha avuto
NESSUN BENEFICO INDOTTO in termini ambientali e viabilistici”.
Ricordiamo al presidente della Regione Lombardia che i
cittadini di Sesto San Giovanni, in particolare quelli del quartiere di Cascina
Gatti, penalizzati da decenni di politiche nulle o scellerate sul tema, si
aspettano azioni concrete sul rispetto dell’ambiente e sulla salute, visto che
le presunte compensazioni riconosciute per opere sulle tangenziali sono state
ampiamente recuperate negli anni, non si capisce il perché dobbiamo continuare a
tenere le barriere sulle tangenziali e dopo 30 anni non si riveda la
concessione a Serravalle visto che si traduce solamente in un “gabello” che si
percepisce totalmente ingiusto, considerando che chi ha autorizzato tale
scempio non ha minimamente considerato l’impatto ambientale ne ha pensato a
nessuna compensazione.
Se i temi relativi alla mobilità e al trasporto sono
prioritari per la regione, (come viene dichiarato), invitiamo il presidente della Regione a fare un giro
nell'hinterland del Nord Milano per comprendere come siamo ancora molto lontani dal
garantire una mobilità differente da quella degli ultimi decenni, e di
conseguenza garantire una qualità della vita differente.
È stato inaugurato dopo 20 anni il ring di collegamento tra
via Edison e la tangenziale, mai completato per tanti motivi, una
circonvallazione progettata decenni fa, con due nuove corsie per un
prolungamento di 1,3 chilometri fino allo svincolo della tangenziale Nord.
A differenza di quanto dichiarato dalla stampa non ci risulta fosse presente il Comitato di Cascina Gatti e non entreremo nella polemica esistente sull'opportunità di aprire o no il ring, ma ricordiamo che le
varie giunte che si sono alternate hanno continuato a raccordare la città con le
tangenziali favorendo e permettendo l’uscita, l’attraversamento di Cascina
Gatti e il rientro nella tangenziale, non siamo contro strade che consentono di
connettere la città ma contro le politiche che continuano a favorire il
traffico di attraversamento (seconda causa di inquinamento nel quartiere) invece
di limitarlo.
E rileviamo la mancanza di un impegno politico attivo per l'eliminazione dei CASELLI SULLA
TANGENZIALE, (leggiQUIil nostro post del 18/12/2018) che consideriamo il primo vero problema del traffico veicolare in città, ricordando inoltre che stiamo facendo troppo poco o nulla per incrementare e
migliorare i collegamenti pubblici nell'hinterland di Milano.
Sono anni che chiediamo di rimuovere il casello sulla tangenziale nord come quello sulla est, entrambi fanno confluire su Sesto San Giovanni un flusso di auto enorme che si traduce in inquinamento atmosferico altre ad infierire con gabelle inutili gli automobilisti.
E' di eri la notizia che in fase di discussione del bilancio regionale, il consiglio della Lombardia ha approvato l’ordine del giorno presentato dal consigliere regionale Massimo De Rosa, del Movimento 5 Stelle, che impegna la giunta del governatore Fontana a rimuovere la barriera della A52 di Sesto San Giovanni.
Il consiglio comunale di
Cinisello Balsamo, riunitosi martedì 27 novembre, ha approvato un ordine del
giorno, presentato dalle opposizioni , che impegna il sindaco e la giunta ad attivarsi
per richiedere l’eliminazione del pedaggio della barriera di Sesto San Giovanni
sulla diramazione A52 (Tangenziale Nord). CI AUGURIAMO CHE ANCHE A SESTO SAN GIOVANNI SI CI MUOVA IN QUESTA DIREZIONE, ANZI INVITIAMO IL SINDACO A NON FIRMARE NESSUN CONVENZIONE ( VISTO CHE E' IN SCADENZA). Leggi QUI l'articolo completo su NORDMILANO24
Abbiamo appreso dalla stampa che l’associazione Hq Monza
ha lanciato un appello al Presidente della Regione Lombardia per la rimozione
del casello sulla Tangenziale Nord all’altezza di Sesto San Giovanni.
Chiediamo da sempre la rimozione del casello sulla
tangenziale est e non possiamo che appoggiare e sostenere l’iniziativa rivolta
alla eliminazione del casello sulla tangenziale nord.
Non siamo a conoscenza se tale struttura sia arrivata a
fine concessione (come per il casello sulla Tang. Est) ma sicuramente è impensabile
pensare di eliminare o ridurre il traffico proveniente da Monza con la “gabella”
da pagare, l’unico risultato ottenuto ad oggi è stato quello di intasare le
strade dei quartieri Pelucca e Cascina Gatti utilizzate per bypassare il
pagamento dei pedaggi, rientrando poi sulla tangenziale est aumentando nel
quartiere lo smog e le polveri sottili.
Facciamo notare che, pur essendo corretto il metodo
iniziale dichiarato di contribuire temporaneamente con il pedaggio alla
copertura dei costi di realizzazione, le opere ad oggi risultano ampiamente
ripagate ed al momento rappresentano un ingiusto pagamento ai danni dei
cittadini,
Basta pagare Serravalle per un balzello che non serve più, l’investimento
iniziale è stato ampiamente ripagato, lo abbiamo sempre sostenuto e lo sostenteremo
sempre, si sta avvicinando la data della fine della convenzione sottoscritta
dal comune di Sesto San Giovanni che non ha portato assolutamente nulla ai suoi
residenti se non un aumento del traffico, inquinamento e relative patologie
correlate.
-Via il casello di Sesto San Giovanni sulla Tangenziale Nord –
Oggi è fondamentale aver coraggio e
lavorare per togliere definitivamente la barriera della Tangenziale Nord per
ridurre il traffico pesante e di attraversamento a Sesto San Giovanni e il
relativo inquinamento.
Sono troppe le promesse gratuite e fuori luogo che
la politica fece ai cittadini sestesi, per più di 20 anni, com'era stato
promesso una volta ammortizzati i costi sarebbe stato tolto e allora
togliamolo, in troppi stanno facendo orecchie da mercante nella speranza che ci
si dimentichi di quella promessa.