È vergognoso
continuare a rilevare come non esista rispetto per il fiume Lambro, e
soprattutto con quale celerità ci si affretti a dire che i reagenti versati
nel fiume non sono tossici.
Andando in ordine il
25 luglio 2018 il Lambro si tinge di VERDE mentre il 3 agosto diventa ROSSO sempre a causa di sversamenti eseguiti da aziende presenti sul territorio.
Forse saremo un po' rigidi,
ma partiamo dal presupposto che :
NON ESISTE NESSUN REAGENTE CHIMICO INNOCUO,
non comprendiamo come non si possano rilevare i rischi che l’ambiente e la fauna del fiume subiscono ad ogni sversamento, ma ancor peggio, come sempre accade, non viene spiegato cosa è successo e quali sostanze sono state immesse nel fiume, si informa genericamente che il prodotto è "biodegradabile" o che "il fenomeno è destinato ad esaurirsi autonomamente" seguita quasi sempre da una nota di Arpa che rassicura
sul fatto che NON è una sostanza tossica o che la popolazione non corre rischi.
Che siano
aziende tessili, farmaceutiche, concerie o scarichi comunali poco importa chiediamo il
rispetto per l’ambiente, quell'ambiente che è stato utilizzato da decenni come
scarico fognario e alle istituzioni che non si limitino genericamente a
tranquillizzare la popolazione ma spieghino quale sostanza è stata versata.
Alla
classe politica chiediamo (se mai fosse in grado!!!) di incominciare a modificare i limiti di legge, perché
tra le tante rassicurazioni che ci arrivano al momento ci manca quella che ci dice che l’inquinamento
è nei limiti previsti dalla legge,
COME SE, NEL 2018, FOSSE NORMALE INQUINARE I FIUMI
I FIUMI NON SI INQUINANO.
Leggi QUI l'articolo " il fiume Lambro diventa verde "sulla Martesana.it
Leggi QUI l'articolo " il fiume Lambro diventa rosso "sulla Martesana.it