Il maxi risarcimento deciso da una giuria
della Florida. Il signor Johnson morì di cancro ai polmoni nel 1996 a 36 anni.
Fumava fino a tre pacchetti di sigarette al giorno
Venerdì 18 luglio, quando la giuria del
tribunale della contea di Escambia, in Florida, si è pronunciata, Cynthia
Robinson ha pensato di aver capito male. Invece no. Il colosso del tabacco
americano RJ Reynolds (tra gli altri: Camel, Winston, Pall Mall) dovrà sborsare
alla donna la cifra record di 23,6 miliardi di dollari, circa 17,1 miliardi di
euro. Il marito di Cynthia Robinson, fumatore incallito, era morto di tumore ai
polmoni a 36 anni.Venerdì 18 luglio, quando la giuria del tribunale della
contea di Escambia, in Florida, si è pronunciata, Cynthia Robinson ha pensato
di aver capito male. Invece no. Il colosso del tabacco americano RJ Reynolds
(tra gli altri: Camel, Winston, Pall Mall) dovrà sborsare alla donna la cifra
record di 23,6 miliardi di dollari, circa 17,1 miliardi di euro. Il marito di
Cynthia Robinson, fumatore incallito, era morto di tumore ai polmoni a 36 anni.
La giuria è rimasta «turbata dalle prove
che la società utilizzasse tecniche di marketing molto aggressive, dirette in
particolare ai giovani, e dalla tesi della difesa secondo la quale la scelta di
fumare era stata fatta dallo stesso Johnson». A convincere i giurati sono stati
soprattutto i filmati del 1994 nei quali alcuni dirigenti di società
produttrici di sigarette affermavano che il fumo non provoca il cancro né crea
dipendenza. Documenti interni risalenti a 60 anni fa confermano invece che alla
RJ Reynolds sapevano che la verità era tutt’altra, le società erano infatti già
a conoscenza del contrario. «La RJ Reynolds aveva assunto il rischio calcolato
di produrre sigarette e venderle senza informare i consumatori», ha comunicato
Willie Gary, uno degli avvocati di Robinson. «Speriamo che questo messaggio
faccia arrivare alla RJ Reynolds e agli altri colossi del tabacco un messaggio
forte e chiaro e li costringa a non mettere più a rischio la vita di gente
innocente». [ leggi
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FONTE
: CORRIERE DELLA SERA