Domenica 29
giugno la società Terna, a totale capitale pubblico, ha messo in esercizio un
elettrodotto ad alta tensione (380.000 Volt) dalla Puglia a Benevento
utilizzando, solo nel nostro territorio comunale, 39 tralicci già esistenti
anzichè nuovi sostegni come previsto dal progetto autorizzato dal Ministero.
Ciò vuol
dire che Terna ha arbitrariamente modificato il percorso di tale elettrodotto
che, secondo legge, non avrebbe dovuto prevedere abitazioni in una fascia di
almeno 53 metri per ambo i lati dal traliccio. Ed invece, la modifica comporta
l'esposizione ad inquinamento elettromagnetico di almeno 100 abitazioni.
Terna con un
comunicato del 26 giugno ha spiegato che la modifica "provvisoria" si
è resa necessaria per realizzare una nuova stazione elettrica denominata
"Benevento 3" estesa 4 ettari (40.000 metri quadrati) in contrada La
Francesca, lungo la strada per Pietrelcina, di grande interesse turistico.
Altrabenevento
sostiene da tempo che il progetto autorizzato dal Ministero non comprende affatto
quella stazione elettrica e quindi la decisione di Terna di modificare il
percorso dell'elettrodotto è assolutamente arbitraria ed illegittima. Nei
giorni scorsi tale società ha dovuto confessare a RAI3, in risposta al servizio
trasmesso nel TG3 di venerdì 4 luglio, che la stazione elettrica è "in
attesa di autorizzazione".
Perché tale
opera, mai autorizzata, assume per Terna un valore tanto prioritario da
determinare arbitrarie modifiche del progetto e la conseguente esposizione
all'inquinamento elettromagnetico per centinaia di abitanti?
Quella
stazione elettrica, come abbiamo più volte segnalato, serve per collegare
all'elettrodotto di alta tensione una centrale idroelettrica sotterranea che la
società REC-Repower vorrebbe realizzare tra Pontelandolfo e Morcone. La società
svizzera, tenuta in grande considerazione dalla Provincia di Benevento e dalla
Regione Campania, ha previsto di costruire a 450 metri di profondità una
struttura grande quanto un palazzetto dello sport (90 metri per 45 metri per 50
metri di altezza) che dovrebbe pompare l'acqua dalla Diga di Campolattaro con
una condotta sotterranea di 8 Km fino ad un laghetto artificiale a mille metri
di altitudine tra le due cittadine sannite. L'acqua poi per caduta, passando
attraverso le turbine, produrrebbe energia elettrica in un quantitativo
inferiore a quello utilizzato per il pompaggio in salita. Tutto ciò serve solo
a speculare sul prezzo perchè REC-Repower acquisterebbe l'energia elettrica di
notte ad un prezzo bassissimo per rivenderla il giorno successivo ad un prezzo
molto più alto.
Per fare ciò
quel territorio di grande interesse ambientale,paesaggistico e storico sarà
devastato con la realizzazione di enormi trafori e gallerie per costruire opere
e impianti su una faglia sismica attiva come hanno dimostrato i recenti
terremoti tra il Molise e la Campania.
Oggi nel
Convegno organizzato da Confindustria si parlerà di nuovo di questa
"magnifica opera" da 600 milioni di euro che affascina politici,
imprenditori ed amministratori. Che ne pensa il sottosegretario alle
Infrastrutture On.le Umberto Del Basso De Caro di questi progetti e del
comportamento di Terna?
FONTE : TVSETTE.NET