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martedì 8 luglio 2014

LUCCA ELETTRODOTTO, COMITATI E COMUNI RIBADISCONO IL NO

I comitati contro l'elettrodotto incassano un'altra, importantissima, vittoria. Il primo atto che segue all'incontro di oggi pomeriggio (25 giugno) a Palazzo Orsetti tra rappresentanti dei cittadini, dall'Oltreserchio alla Versilia fino a Vecchiano e a San Giuliano, e le cinque amministrazioni comunali coinvolte, sarà la richiesta a Terna dell'opzione zero, ovvero: niente nuovo elettrodotto sulle colline, niente centrale elettrica alle ex cave di Balbano e, soprattutto, manutenzione e interventi per l'adeguamento dei tralicci dell'elettrodotto che esiste già e pende sulle teste della gente di Maggiano, Nozzano San Pietro, Formentale, Stabbiano e Farneta, anche loro tutti presenti alla riunione che è stata convocata dal sindaco Alessandro Tambellini.
Alla riunione di oggi erano presenti veramente tutti, dal comitato Starc sorto contro il nuovo progetto dell'elettrodotto nell'Otreserchio, fino al comitato 2005 contro i tralicci a Maggiano, il comitato di Chiatri e semplici cittadini, insieme ai rappresentanti delle cinque amministrazioni coinvolte e della Provincia di Lucca. Il prossimo step sarà una nuova assemblea pubblica già convocata dai comitati per lunedì prossimo (30 giugno) alle 21,30 agli impianti sportivi di Nozzano, per illustrare le osservazioni presentate al progetto entro la scadenza fissata dalla procedura di Via e a prepararsi al prossimo decisivo incontro. Quello cioè fissato in Regione Toscana per il prossimo 1 luglio. In quella sede si metterà probabilmente un punto decisivo nel percorso avviato fino ad ora e alla riunione sono convocati tutti i rappresentanti degli enti coinvolti nel progetto.
Alla partecipata riunione di oggi pomeriggio a Palazzo Orsetti, il presidente del comitato Starc, Simone Lena, accompagnato dai legali e dai tecnici forniti dalla famiglia Marcegaglia, l'avvocato Elena Cirri di Firenze e il dottor Paolo Parma della società di consulenza Made Hse, ha illustrato gli obiettivi dei cittadini. “Il progetto - ha detto Lena - a tutti gli effetti non sembra essere necessario visto l'andamento della richiesta di energia sul territorio e la realizzazione del progetto è incompatibile con il territorio su cui verrebbe collocato. E’ per questo che si chiede a gran voce l'opzione zero. In attesa di dismetterlo - ha aggiunto poi Lena - Terna deve ancora risolvere i problemi di sicurezza relativi al vecchio elettrodotto, ormai obsoleto e costruito in un periodo in cui evidentemente la sensibilità per l'ambiente e la salute dei cittadini era piuttosto carente”.
Solo se Terna dimostrerà che un nuovo elettrodotto è davvero “necessario” - sostengono i cittadini - “dovrà presentare eventuali progetti alternativi che saranno sottoposti ad opportuna valutazione”. Ma i cittadini insistono comunque nel richiedere l'opzione zero: ovvero niente elettrodotto e graduale dismissione di quello esistente.
Per quanto riguarda la previsione della stazione elettrica nella Cava di Batani, le amministrazioni chiedono di conoscere le effettive esigenze alla base della proposta di Terna ed in tal senso è intenzione dei Comuni di chiedere che i fondi che la stessa Terna, in qualità di soggetto che propone il progetto deve versare all’autorità competente, vale a dire al Ministero per l’Ambiente, nell’ambito della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale, siano destinati anche a conferire un incarico ad un istituto universitario e di ricerca, in grado di fornire risposte terze ed imparziali sull’intera proposta progettuale.
L’amministrazione comunale di Lucca che ha voluto promuovere l’incontro di ieri proprio nell’ottica di coordinare l’azione dei diversi soggetti -Enti locali e comitati- in vista della riunione del tavolo di concertazione, ha ribadito la necessità di procedere nella direzione indicata anche dai rispettivi consigli comunali.
La vera partita, dopo quella vinta oggi con il sostegno di tutte le amministrazioni comunali coinvolte, sarà quella che si giocherà martedì prossimo in Regione Toscana.
“Lucca si presenterà al tavolo in Regione – afferma il sindaco Alessandro Tambellini – portando con sé tutte le osservazioni che sono pervenute in Comune da parte dei cittadini, delle associazioni e dei comitati”.