I comitati
contro l'elettrodotto incassano un'altra, importantissima, vittoria. Il primo
atto che segue all'incontro di oggi pomeriggio (25 giugno) a Palazzo Orsetti
tra rappresentanti dei cittadini, dall'Oltreserchio alla Versilia fino a
Vecchiano e a San Giuliano, e le cinque amministrazioni comunali coinvolte,
sarà la richiesta a Terna dell'opzione zero, ovvero: niente nuovo elettrodotto
sulle colline, niente centrale elettrica alle ex cave di Balbano e,
soprattutto, manutenzione e interventi per l'adeguamento dei tralicci
dell'elettrodotto che esiste già e pende sulle teste della gente di Maggiano,
Nozzano San Pietro, Formentale, Stabbiano e Farneta, anche loro tutti presenti
alla riunione che è stata convocata dal sindaco Alessandro Tambellini.
Alla
riunione di oggi erano presenti veramente tutti, dal comitato Starc sorto
contro il nuovo progetto dell'elettrodotto nell'Otreserchio, fino al comitato
2005 contro i tralicci a Maggiano, il comitato di Chiatri e semplici cittadini,
insieme ai rappresentanti delle cinque amministrazioni coinvolte e della
Provincia di Lucca. Il prossimo step sarà una nuova assemblea pubblica già
convocata dai comitati per lunedì prossimo (30 giugno) alle 21,30 agli impianti
sportivi di Nozzano, per illustrare le osservazioni presentate al progetto
entro la scadenza fissata dalla procedura di Via e a prepararsi al prossimo
decisivo incontro. Quello cioè fissato in Regione Toscana per il prossimo 1
luglio. In quella sede si metterà probabilmente un punto decisivo nel percorso
avviato fino ad ora e alla riunione sono convocati tutti i rappresentanti degli
enti coinvolti nel progetto.
Alla
partecipata riunione di oggi pomeriggio a Palazzo Orsetti, il presidente del
comitato Starc, Simone Lena, accompagnato dai legali e dai tecnici forniti
dalla famiglia Marcegaglia, l'avvocato Elena Cirri di Firenze e il dottor Paolo
Parma della società di consulenza Made Hse, ha illustrato gli obiettivi dei
cittadini. “Il progetto - ha detto Lena - a tutti gli effetti non sembra essere
necessario visto l'andamento della richiesta di energia sul territorio e la
realizzazione del progetto è incompatibile con il territorio su cui verrebbe collocato.
E’ per questo che si chiede a gran voce l'opzione zero. In attesa di
dismetterlo - ha aggiunto poi Lena - Terna deve ancora risolvere i problemi di
sicurezza relativi al vecchio elettrodotto, ormai obsoleto e costruito in un
periodo in cui evidentemente la sensibilità per l'ambiente e la salute dei
cittadini era piuttosto carente”.
Solo se
Terna dimostrerà che un nuovo elettrodotto è davvero “necessario” - sostengono
i cittadini - “dovrà presentare eventuali progetti alternativi che saranno
sottoposti ad opportuna valutazione”. Ma i cittadini insistono comunque nel
richiedere l'opzione zero: ovvero niente elettrodotto e graduale dismissione di
quello esistente.
Per quanto
riguarda la previsione della stazione elettrica nella Cava di Batani, le
amministrazioni chiedono di conoscere le effettive esigenze alla base della
proposta di Terna ed in tal senso è intenzione dei Comuni di chiedere che i
fondi che la stessa Terna, in qualità di soggetto che propone il progetto deve
versare all’autorità competente, vale a dire al Ministero per l’Ambiente,
nell’ambito della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale, siano
destinati anche a conferire un incarico ad un istituto universitario e di
ricerca, in grado di fornire risposte terze ed imparziali sull’intera proposta
progettuale.
L’amministrazione
comunale di Lucca che ha voluto promuovere l’incontro di ieri proprio
nell’ottica di coordinare l’azione dei diversi soggetti -Enti locali e
comitati- in vista della riunione del tavolo di concertazione, ha ribadito la
necessità di procedere nella direzione indicata anche dai rispettivi consigli
comunali.
La vera
partita, dopo quella vinta oggi con il sostegno di tutte le amministrazioni
comunali coinvolte, sarà quella che si giocherà martedì prossimo in Regione Toscana.
“Lucca si
presenterà al tavolo in Regione – afferma il sindaco Alessandro Tambellini –
portando con sé tutte le osservazioni che sono pervenute in Comune da parte dei
cittadini, delle associazioni e dei comitati”.
FONTE : LUCCA IN DIRETTA