Non sarà
l’ultima «barricata» del complesso sistema di difesa di Milano come riportato
sull’articolo del corriere della sera, sarà sicuramente l’ultima follia di una
Metropoli che ha costruito sui fiumi, di una Regione che non ha fatto nulla sugli scarichi abusivi presenti in Brianza, e così via alla pazzia di una
vasca immersa nel Parco Nord in pieno centro urbano, si perché anche se siamo nell’hinterland la densità di popolazione nel nord Milano è pari a quella della
grande metropoli (forse anche più densa grazie alle politiche speculative
eseguite negli ultimi 50 anni da giunte di vario tipo).
Non
risolverà il problema perché il problema non si risolve con una vasca ma
andando a modificare (e a punire) chi in maniera autonoma e arbitraria continua
a scaricare nel Seveso (che per la cronaca non è un fiume ma un torrente!!!!!) generando così un
nuovo problema ambientale in un’area che ne presenta già troppi.
C’è poco da
cantar vittoria, poco contano
gli elementi di compensazione messi in atto perché quando la vasca diventerà un
lago di veleni e le esalazioni colpiranno le popolazioni allora, forse, si capirà cosa
oggi non si vuole comprendere, perché è questo è il timore reale, visto che non
agiamo su chi inquina, su chi scarica abusivamente scarichiamo semplicemente il
problema generandone un altro.
Per
affrontare questi problemi serve una visione e una cultura differente che
purtroppo ad oggi non c’è, e a nulla servono le compensazioni perchè non rispettano
il parco e non rispettano la salute delle persone.
Alle associazioni del Parco,a Bresso e
alla sua cittadinanza va la nostra solidarietà