Il Coordinamento dei comitati di Roma Nord contro l'elettrosmog
critica la proposta di deliberazione del Consiglio di Roma Capitale n. 114/2014
poiché "non dimostra di poter raggiungere il più importante degli obiettivi
dichiarati nella premessa, cioè la minimizzazione dell'esposizione della
popolazione ai campi elettromagnetici (cem) emessi dalle antenne delle stazioni
radio base dei gestori telefonici e neanche di poterla contenere". Il
coordinamento dei comitati di Roma Nord ne elenca quindi i motivi:
1. La proposizione di localizzazioni per sistemi di microcelle che
determineranno una sensibile minor distanza delle sorgenti dalla popolazione,
seppur con una minore potenza di trasmissione, e un loro maggior numero in
quanto l’area di copertura della microcella è assolutamente contenuta. E ciò
invece di verificare a priori quale potrebbe essere, in questo processo di
completa proliferazione delle antenne, la migliore combinazione di tipologie di
celle al fine di ridurre l’esposizione della popolazione ai cem.
2. Il divieto all'installazione soltanto sopra i luoghi sensibili
(asili nido, scuole, ospedali, case di cura e di riposo, oratori, orfanotrofi,
parchi gioco), invece che anche intorno ad essi. Quest’ultimo divieto è già
presente nel protocollo d’intesa fra il comune di Roma e i gestori telefonici
e, in un mondo normale, dovrebbe essere sancito in un valido regolamento.
3. La deroga al suddetto divieto se quei siti, per le attività in
essi svolta, richiedono una puntuale copertura radioelettrica. Quindi il
diritto costituzionale alla salute viene subordinato alla necessità del
servizio.
4. La possibilità di installare impianti provvisori, anche fino ad
un anno, in attesa del compimento delle procedure di pianificazione dei siti
programmati, stabilendo così una norma senza precedenti e in assoluto favore
dei gestori telefonici.
5. Nessun obbligo per il gestore di giustificare tecnicamente il
piano di sviluppo annuale della propria rete.
6. La disposizione di mascherare e mimetizzare le sorgenti per
motivi paesaggistici, estetici e di decoro urbano, sottoponendo la popolazione
ad un’esposizione inconsapevole.
( Leggi
QUI l’interessante articolo che evidenzia altre criticità )
FONTE : MAINFATTI.it