L'AQUILA - “Ho inviato una lettera alla società di gestione Terna e spero
che entro una quindicina di giorni ci si potrà finalmente incontrare per
ragionare sullo spostamento dell’elettrodotto che attraversa L'Aquila, caso
forse unico Italia, e che potrebbe determinare rischi per la salute’’.
Ad affermarlo ad AbruzzoWeb è il sindaco del capoluogo, Massimo Cialente, e
la speranza è dunque che finalmente si compia un passo decisivo verso
l’eliminazione attesa da decenni, della doppia linea ad alta tensione da 150 e
220 chilovolt, che taglia in due i quartieri di Pettino, San Francesco e
Torrione, a pochi metri dalle case e, soprattutto, da numerosi edifici
scolastici.
L’obiettivo non è solo quello di carattere estetico e urbanistico, in quanto l’eliminazione del tralicci
liberebbe preziosi ettari per la riqualificazione dei quartieri Nord della
città. La questione è prima di tutto di salute pubblica: da decenni i
cittadini e anche gli alunni delle numerose scuole lungo il tracciato
dell’elettrodotto sono esposti ai campi elettromagnetici.
Un allarme rilanciato sempre a questo giornale da Federica Marola,
dottoressa in medicina e chirurgia presso l'ospedale San Salvatore dell'Aquila,
che ha denunciato il fatto che nel palazzo in cui vive nel quartiere di San Sisto,
a pochi metri dall’elettrodotto, si sono avuti, nel corso degli ultimi dieci
anni, ben quattro casi di malattie ematologiche.
Potrebbe essere un caso, ma per un ragionevole principio di precauzione,
l’elettrodotto sarebbe opportuno spostarlo.
“Ci sono studi internazionali sui rischi di salute pubblica determinati
dagli elettrodotti - conferma il sindaco, che è anche medico - sui nessi che
potrebbero intercorrere tra esposizione ai campi elettromagnetici e
l’insorgenza di malattie del sangue".
"Spiegheremo a Terna che il Comune è disposto a fare la sua parte, ma
questa grande opera, perché di questo si tratta, va realizzata, pur nella
consapevolezza della sua complessità e dei costi”, conclude Cialente.
FONTE : ABRUZZOWEB