Il Comitato
delle contrade Pantano e San Vitale sull’emergenza elettrosmog dovuto alla
realizzazione di nuovi elettrodotti sia aerei che interrati che attraversano il
territorio di Benevento scrive al Presidente della Repubblica, al Presidente
del Consiglio dei Ministri, ai ministri dell’Ambiente, della Salute e dello
Sviluppo economico, al Comune di Benevento affinché si interrompano i lavori
per la realizzazione delle opere di Terna nei territori, come quelli di San
Vitale e Pantano che “da decenni interessati da nuove installazioni. La Terna
S.p.a. – spiega presidente del Comitato, Pasquale Varricchio -, successivamente
all’approvazione dell’anzidetto progetto, ha dato inizio ai lavori, tutt’oggi
procede incessantemente con la posa in opera dei cavidotti, nonostante già le
numerose denunce, le opposizioni avanzate anche a mezzo stampa con le testate
locali, i ricorsi giudiziari, e i tavoli tecnici avutisi sia con i
rappresentanti della stessa Terna che con il Comune di Benevento in persona del
Sindaco, per la sospetta illegittimità dell’attività e dei progetti in essere a
cospetto della normativa vigente. Il progetto – spiegano - consiste nella
realizzazione di un elettrodotto ad altissima tensione 380 kv, che potrebbe ben
definirsi una nuova, vera e propria “autostrada elettrica” che si aggiunge a
quelle già esistenti. Specificatamente le autorizzazioni rilasciate in sede di
Via prevedevano un limite di intensità di corrente elettrica pari a 1500
Ampere, ciononostante i progetti successivi, che la Terna spa ha elaborato,
assumono l’utilizzo di tale elettrodotto fino a 3000 Ampere. Conseguentemente,
i campi elettromagnetici che verrebbero generati non potranno che essere
notevolmente superiori rispetto a quelli esaminati e autorizzati, con l’ovvia
derivazione di un ulteriore maggiore esposizione della popolazione
all’inquinamento da elettrosmog. La Terna ha dichiarato che lungo
l’elettrodotto Benevento – Foggia si produce il valore di 40 microtesla a 2
metri dal suolo. Un valore ben superiore rispetto a quelli previsti ed ammessi.
Infatti, è il caso di precisare che, per i nuovi elettrodotti, le norme vigenti
prevedono un limite di valori di qualità non superiore a 3 microtesla”. Per
questi motivi il comitato di Pantano e San Vitale chiede un “autorevole intervento,
affinché possano essere tutelati i diritti, in particolare il bene
costituzionalmente garantito della persona e della sua salute, della salute di
tantissimi cittadini minori, adulti e anziani, per anni vilipesi dalla
prepotenza e dall’intransigenza di chi, per oscure ragioni, continua ad imporre
forzati ed ingiusti espropri di terreni oltre che aree di asservimento,
esponendo inevitabilmente la popolazione che vi abita a gravissimi rischi per
la salute, i cui danni vanno poi a ripercuotersi su tutta la collettività”.
FONTE : BENEVENTO.OTTOPAGINE.NET