Un pranzo di
sottoscrizione domenica 6 aprile per raccogliere i fondi che servono per i
ricorsi in atto e per chiarire dubbi e punti critici dell’elettrodotto
Villanova-Gissi. Continua anche a tavola la mobilitazione di centinaia di
cittadini contro il tratto della nuova dorsale energetica adriatica, in via di
realizzazione da parte di Terna, e che attraverserà sedici comuni della
provincia di Chieti.
I lavori
potrebbero cominciare questa estate, ma si moltiplicano le proteste per i magri
risalimenti offerti ai cittadini a cui saranno espropriati i terreni.
Una ragione
in più per tentare la via dei ricorsi contro il progetto e il tracciato
dell’elettrodotto, Una strada legale che ha però un costo economico che non
tutti però possono permettersi.
“Siamo sommersi
dalle richieste dei cittadini - spiega Antonella La Morgia, presidente del
Comitato ambiente salute e territorio (Cast) - contattati in questi ultimi mesi
dalle società che hanno vinto la gara sulle pratiche di asservimento. Le
persone sono insoddisfatte dai preventivi di indennizzo, in alcuni casi non
sapevano ancora del passaggio dell’elettrodotto. Nella totale disinformazione
che c’è stata sullo stesso procedimento, solo le persone che il Comitato è
riuscito a raggiungere organizzando incontri nei vari territori hanno avuto
conoscenza della reale portata dell’infrastruttura e dei relativi impatti sul
territorio attraversato. C’è ancora chi pensa si tratti di normali pali della
luce, quando invece stiamo parlando di un elettrodotto ad altissima tensione,
pari a 380.000 volt, e di 140 tralicci alti anche 75 metri”. ( leggi QUI l’articolo completo )
FONTE : ABRUZZOWEB.IT