Abbiamo richiesto anche la copia
della valutazione legale, che l’assessore Lamiranda nell'incontro del 8 luglio
2020 ha dichiarato di aver chiesto prima dell’inizio dei lavori nel quale si distingue che, la
citazione data al “Villaggio Falck” (inserito nel
PGT della città) come “bene storico documentale” scinde le
alberature presenti, il cui abbattimento non è così tutelato dalla legge ma anzi è subordinato al progetto di
riqualificazione presentato, legittimando la
scelta fatta e negando qualsiasi violazione di leggi e regolamenti.
Tale interpretazione è stata da noi contestata, poiché i platani rientrano nelle alberature previste dal 1 comma, lettere b) e c) dell’art. 7 della Legge 10/2013, in quanto costituenti filari e alberate di particolare pregio paesaggistico, trovandosi gli stessi nel contesto monumentale, storico e culturale del cosiddetto “Villaggio Falck” e vengono considerati al pari degli immobili come “bene storico documentale”, quindi per poter intervenire su tali alberature protette il Comune avrebbe dovuto fare una variante al proprio PGT stralciando il Villaggio dall'elenco dei beni storici documentali.