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Terna: interrare le linee elettriche, ma senza costi
Sesto San Giovanni Terna: interrare le linee elettriche ma senza costì L'annuncio sembra promettere bene. «Con un anticipo di quasi tre mesi, Terna Rete Italia ha presentato al Comune di Sesto San Giovanni il progetto per l'interramento diparte delle 3 linee elettriche ad alta tensione che passano nell'area di via Sottocorno». Ma come spesso accade, la possibile beffa è nella coda: «il costo dell'operazione sarà a carico del richiedente». Come dire che i 4,5 milioni di euro preventivati li dovranno pagare i Comuni di Sesto e Milano, o il Comitato di cittadini che da anni si batte per l'interramento della linea, denunciandone la pericolosità per la salute. Perché secondo il gestore della rete «l'interramento non è necessario nè per motivi di salute (la linea rispetta i limiti della normativa italiana sui campi elettromagnetici), né per motivi di sicurezza e qualità». Tra il quartiere Adriano di Milano e Sesto San Giovanni c'è via Pasquale Sottocorno, dove su 150 abitanti si sono verificati 36 casi di cancro. Sospettato numero uno sono proprio i tralicci dell'alta tensione. Secondo Asl e Arpa, tuttavia, tumore e cavi non sono correlabili. Fatto sta che queste linee elettriche sono da anni in attesa di essere interrate, il Comune di Sesto ha deciso, d'accordo col Comune di Milano, di chiedere a Terna uno studio, anticipandone la spesa,il gestore ha presentato qualche giorno fa il progetto di interramento che riguarda 1.300 metri : 4,5 milioni di euro, costi di bonifica esclusi. Chi pagherà? «È presto per dirlo— afferma l'assessore all'Ambiente del Comune di Sesto Elena lannizzi (Prc) — dovremo consultarci col Comune di Milano».
FONTE : articolo del 04.01.2014 Corriere della Sera - ed. Milano (pag.5 ) di Ferdinando Baron
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Elettrodotto da interrare, c'è il progetto
«CON UN ANTICIPO di quasi tre mesi rispetto a quanto annunciato, Terna Rete Italia ha presentato al Comune di Sesto il progetto per l'interramento di parte delle tre linee elettriche a 220 kilovolt che passano nell'area di via Sottocorno». Lo ha comunicato in una nota ufficiale la società, che gestisce l'infrastruttura e che era stata incaricata di effettuare lo studio di fattibilità su costi e modalità per l'operazione. Al municipio sono arrivati due diversi piani. Il primo riguarda 1.300 metri di tratta e prevede una spesa di circa 4,5 milioni di euro. Una cifra assolutamente più sostenibile e in linea con le somme ipotizzate dal Comitato Sottocorno e che va ad archiviare le voci circolate mesi fa su un proibitivo costo di 12 milioni, che avrebbe compromesso tutta la battaglia portata avanti dai residenti della zona a confine tra Sesto e Milano. Proprio in ottica «risparmio», al Comune è arrivata un'altra ipotesi, sempre confezionata dall'operatore. «In una logica di massima L'AZIENDA «Non sarebbe un intervento per ragioni di salute Rispettati i limiti, già rigorosi» collaborazione Terna, a proprie spese, ha presentato anche un progetto alternativo - si legge nella nota - che prevede l'interramento di un minor tratto di elettrodotti, con l'obiettivo di contenere i costi dell'intervento, a beneficio del Comune». A essere interrati sarebbero, in questo caso, 600 metri di tratta, quella più a ridosso delle abitazioni. Non è escluso, sottolinea Terna, che si possano sommare eventuali costi di bonifica nel caso in cui i terreni ex industriali si rivelassero contaminati. IL PROGETTO selezionato, che riguarda una variante alla Rete di Trasmissione Nazionale, dovrà essere autorizzato dal ministero dello Sviluppo Economico. Sotterrare per intero i 1.300 metri di tratta per una spesa complessiva di 4 milioni e mezzo Nascondere nel suolo solo i 600 metri di tralicci più a ridosso delle abitazioni Senza risanamento del suolo, il cantiere avrà una durata massima di 18 mesi per interrare i 1.300 metri di linee ad alta tensione. «Siamo contenti che i tempi siano stati rispettati e aspettiamo ora una convocazione dal Comune per visionare i progetti e conoscere i dettagli - commenta Massimiliano Corraini, rappresentante del Comitato Sottocorno -. Vogliamo capire come è composto il quadro economico, come si arriva a quella cifra e ovviamente poterci confrontare con amministrazione e uffici sulle due proposte». Nelle scorse settimane, i residenti avevano lanciato la richiesta di razionalizzare le linee esistenti, eliminandone una e portando l'altra a 132 kilovolt, così da abbassare l'esposizione al campo magnetico e non perdere altro tempo in attesa dell'interramento. Perché l'elettrosmog fa male alla salute, ribadisce il Comitato che ha già contato 36 malati di cancro e una decina di decessi (gli ultimi poche settimane fa) su 150 residenti. Eppure Terna parla chiaro: «L'interramento non è necessario per motivi di salute, dal momento che la linea attualmente già rispetta non solo i limiti di attenzione ma anche gli obiettivi di qualità per quanto riguarda la normativa italiana sui campi elettromagnetici, che è la più restrittiva e severa in Europa».
FONTE : articolo del 04.01.2014 Giorno Grande Milano ( pag.7 ) di Laura Lana