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venerdì 26 maggio 2017
lunedì 22 maggio 2017
CORTE DEI CONTI CI SIAMO !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
In anticipo rispetto a quanto avevamo previsto è arrivato il 4 maggio l'OK da parte della corte dei conti, comunicato ai comuni di Milano e Sesto il 10 e a noi solo ieri domenica 21 maggio.
Ora incomincia l'ultima fase , in questi mesi il progetto è stato definito nei dettagli , è stato definito il Patto d’attuazione per disciplinare i rapporti fra città Metropolitana e i comuni di Milano e Sesto patto definito con un decreto del Sindaco Metropolitano.
Manca poco , molto poco ad un iter che solo apparentemente può sembrare semplice ma che che è molto complesso , forse veramente troppo se pensiamo che siamo nel 2017 e ci proponiamo come un paese evoluto.
Manca poco, ......................................................................
Ora incomincia l'ultima fase , in questi mesi il progetto è stato definito nei dettagli , è stato definito il Patto d’attuazione per disciplinare i rapporti fra città Metropolitana e i comuni di Milano e Sesto patto definito con un decreto del Sindaco Metropolitano.
Manca poco , molto poco ad un iter che solo apparentemente può sembrare semplice ma che che è molto complesso , forse veramente troppo se pensiamo che siamo nel 2017 e ci proponiamo come un paese evoluto.
Manca poco, ......................................................................
giovedì 18 maggio 2017
TRIBUNALE DI FIRENZE : « L’USO SCORRETTO DEL CELLULARE E’ LA CAUSA DEL TUMORE AL CERVELLO »
La notizia è di
circa un mese fa, ma non ne avevamo ancora parlato .
Il Tribunale di
Firenze, sezione lavoro, ha condannato l'Inail, ( proprio come nel caso di
Ivrea), a corrispondere una rendita da malattia professionale a un addetto alle
vendite che per motivi di lavoro ha trascorso, per oltre 10 anni, 2-3 ore al
giorno al telefono cellulare.
Il perito
nominato dal tribunale e quello scelto dal lavoratore danneggiato hanno
confermato, rileva l'avvocato che ha seguito il ricorso, "l'elevata probabilità di una connessione tra l'uso del telefono
cellulare e la malattia insorta", scientificamente definita un
neurinoma del ottavo nervo cranico.
FONTE :
mercoledì 17 maggio 2017
QUEL PROFESSORE CON IL PALLINO DELL'ELETTROSMOG
Bell’articolo fatto in
occasione delle sentenze di Ivrea e Firenze sul professor Angelo Levis che,
conoscendolo, non possiamo non condividere e ringraziare per tutto quello che
ha fatto, sta facendo e farà sulle esposizioni ai campi elettromagnetici.
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Il
professor Levis è un carismatico docente tutto casa e ateneo: uno di quegli
scienziati un po' âgé, con occhiali e capello candido, che non ti stancheresti
mai di ascoltare mentre fa lezione. Insomma, il contrario del noioso «barone»
accademico. Levis invece - foss'anche per fare onore al suo cognome - è un
intellettuale giovane, benché ormai da anni non indossi più i jeans. In
compenso il nostro professore (nato a Venezia nel 1937, laureato a Padova in
Scienze Biologiche nel '61) non ha mai smesso di vestire la divisa del nemico
giurato dell'elettrosmog. L'ottantenne scienziato, forte di un autorevolissimo
curriculum accademico, non manca di riservare parole durissime contro due
organismi che, per chi svolge la sua professione, dovrebbero incarnare due «totem»
indiscussi e indiscutibili: l'Oms (Organizzazione mondiale della sanità) e Iss
(Istituto superiore di sanità). Levis, infischiandosene dell'accusa di lesa
maestà, li critica entrambi con parole insospettabilmente chiare per uno che -
in qualità di biologo - è avvezzo a vivere in un mondo di formule oscure.
Tempo fa in un'intervista al
gruppo Espresso-Repubblica dichiarava a proposito di Oms e Iss: «La
legislazione a tutela della salute è degenerata: troppo permissiva e troppi conflitti di interessi». Ma, a proposito
di «conflitti di interessi», anche su Levis non manca qualche ombra,
considerato che da anni si batte all'interno di un'associazione che denuncia
gli effetti nefasti sulla salute dei campi elettromagnetici: esattamente la
materia su cui è stato chiamato a pronunciarsi nella causa di Ivrea che ha
condannato Inail a rimborsare il dipendente Telecom ammalatosi per eccessivo
uso del cellulare.
Tre anni fa il professor Levis
aveva espresso il suo scetticismo anche verso le istituzioni chiamate ad
esprimere un parere sulla nocività dell'impianto Muos che sarebbe dovuto
sorgere a sorgere a Niscemi vicino alla grande stazione radio già esistente:
«Sono anni che questi organismi si rifiutano di riconoscere quello che una
vastissima letteratura scientifica ha ormai ampiamente dimostrato. Non occorre
la certezza del 100% per poter stabilire il nesso tra le radiofrequenze e
l'incidenza di alcune forme tumorali. Ho un pessimo parere sia dell'Oms sia
dell'Iss».
Leggi QUI l'articolo completo.
FONTE : ILGIORNALE
martedì 16 maggio 2017
venerdì 12 maggio 2017
TUTTE LE PROMESSE A VIA ADRIANO - LETTERA AL CORRIERE DELLA SERA
Lettera inviata al CORRIERE DELLA SERA ,
pubblicata giovedì 11 maggio a pag. 15 , arrivata anche a noi per conoscenza che
pubblichiamo volentieri condividendone i contenuti nella speranza servi a qualcosa .
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LA LETTERA DI GIANGIACOMO SCHIAVI
tutte le promesse a via adriano e la
buona volontà dei cittadini
Caro Schiavi,
ho letto le dichiarazioni del sindaco
Sala sulla necessità di uno «scatto» sul piano periferie. Dato che il sindaco e
i suoi assessori non sono soliti rispondere alle email e ai post sui social, e
in attesa che il sindaco venga aggiornato dal direttore generale sullo stato
dell’arte, scrivo a lei per confermare al sindaco, da abitante del quartiere
Adriano interessato dal piano, che le cose non stanno procedendo come promesso .
Ogni 4 o 5 mesi c’è un annuncio o una riunione pubblica, poi le date promesse
vengono smentite dai fatti senza che nessuno si prenda la responsabilità dei
ritardi. Ha ragione il sindaco a dire che i fondi sono stati reperiti, e per
questo fa ancora più rabbia che le cose non procedano.
1) Non c’è traccia dei lavori di
bonifica propedeutici al prolungamento del tram 7, e in compenso sono stati
depotenziati i mezzi su gomma (ovviamente è stato invece annunciato che
verranno potenziati).
2) Non sono iniziati i lavori di
bonifica in Adriano 60 (ultima promessa: entro aprile) dove dovrebbe sorgere la
scuola media attesa da più di 20 anni.
3) L’avvio delle lezioni è stato
promesso per l’anno 2019/2020 ma alla luce dello stallo è chiaramente una data
irrealistica.
4) Non si sa quando verrà approvata la
variante al piano d’intervento in discussione da anni: da essa dipende la
realizzazione di una piscina comunale semi-olimpionica, promessa entro il 2019,
al posto del centro polifunzionale per il tempo libero previsto dal piano
originario.
5) Nessuno parla più, infine, del
bilancio partecipativo del 2015 le cui realizzazioni sono rimaste per lo più
lettera morta e contenevano in sé elementi utili alla socializzazione e alla
vitalità del quartiere.
Ciò che di buono sta avvenendo in
quartiere è frutto della buona volontà di singoli cittadini o di operatori
privati: una Onlus che cerca di completare l’ecomostro incompiuto in via
Adriano, con una Rsa con auditorium e caffetteria aperta al quartiere è
bloccata nei lavori da mesi per pastoie burocratiche.
Giulio Mondolfo
venerdì 28 aprile 2017
MATERNAL CELL PHONE USE DURING PREGNANCY AND CHILD BEHAVIORAL PROBLEMS IN FIVE BIRTH COHORTS
Studio condotto sui possibili effetti
cognitivo / comportamentali (iperattività/disattenzione) sui bambini nati da
madri esposte durante la gravidanza alle frequenze dei telefoni
cellulari.
Dedicato a chi continua a sostenere che
non esistono evidenze scientifiche.
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Maternal cell phone use during pregnancy and child
behavioral problems in five birth cohorts.
Birks L (1), Guxens M (2), Papadopoulou E (3) , Alexander J (3), Ballester F (4), Estarlich M (4), Gallastegi M (5), Ha M (6), Haugen M (7), Huss A (8), Kheifets L (9), Lim H (6), Olsen J (10), Santa-Marina L (11), Sudan M (12), Vermeulen R (13), Vrijkotte T (14), Cardis E (15), Vrijheid M (15).
1 ISGlobal Center for Research in Environmental
Epidemiology, Doctor Aiguader 88, 08003 Barcelona, Spain; Pompeu Fabra
University, Carrer Ramon Trias Fargas, 25-27, 08005 Barcelona, Spain; Spanish
Consortium for Research on Epidemiology and Public Health (CIBERESP), Instituto
de Salud Carlos III, Av. Monforte de Lemos, 3-5, Madrid, Spain. Electronic
address: laura.birks@isglobal.org.
2 ISGlobal Center for Research in
Environmental Epidemiology, Doctor Aiguader 88, 08003 Barcelona, Spain; Pompeu
Fabra University, Carrer Ramon Trias Fargas, 25-27, 08005 Barcelona, Spain;
Spanish Consortium for Research on Epidemiology and Public Health (CIBERESP),
Instituto de Salud Carlos III, Av. Monforte de Lemos, 3-5, Madrid, Spain;
Department of Child and Adolescent Psychiatry/Psychology, Erasmus University
Medical Centre-Sophia Children's Hospital, Wytemaweg 80, 3015 CN Rotterdam, The
Netherlands.
3 Domain of Infection Control and
Environmental Health, Norwegian Institute of Public Health, Lovisenberggata 8,
0456 Oslo, Norway.
4 Spanish Consortium for Research on
Epidemiology and Public Health (CIBERESP), Instituto de Salud Carlos III, Av.
Monforte de Lemos, 3-5, Madrid, Spain; Epidemiology and Environmental Health
Joint Research Unit, FISABIO-Universitat Jaume I-Universitat de València, Av.
De Blasco Ibáñez, 13, 46010, Valencia, Spain.
5 BIODONOSTIA Health Research Institute,
Begiristain Doctorea Pasealekua, 20014 San Sebastian, Spain; University of the
Basque Country (UPV/EHU), Faculty of Medicine, Barrio Sarriena, s/n, 48940
Leioa, Spain.
6 Department of Preventive Medicine,
Dankook University, College of Medicine, 152 Jukjeon-ro, Jukjeon 1, Cheonan,
Republic of Korea.
7 Department of Exposure and Risk
Assessment, Norwegian Institute of Public Health, Lovisenberggata 8, 0456 Oslo,
Norway.
8 Institute for Risk Assessment Sciences,
Utrecht University, Domplein 29, 3512 JE Utrecht, Netherlands.
9 Department of Epidemiology, School of
Public Health, University of California, 650 Charles E Young Dr S, Los Angeles,
CA 90095, USA; Danish Epidemiology Science Centre, Department of Public Health,
Aarhus University, Aarhus, Denmark.
10 Danish Epidemiology Science Centre,
Department of Public Health, Aarhus University, Nordre Ringgade 1, 8000 Aarhus,
Denmark.
11 Spanish Consortium for Research on
Epidemiology and Public Health (CIBERESP), Instituto de Salud Carlos III, Av.
Monforte de Lemos, 3-5, Madrid, Spain; BIODONOSTIA Health Research Institute,
Begiristain Doctorea Pasealekua, 20014 San Sebastian, Spain; Public Health
Division of Gipuzkoa, Basque Government, De Francia Ibilbidea, 12, 20012 San
Sebastian, Spain.
12 Department of Epidemiology, School of
Public Health, University of California, 650 Charles E Young Dr S, Los Angeles,
CA 90095, USA; Danish Epidemiology Science Centre, Department of Public Health,
Aarhus University, Nordre Ringgade 1, 8000 Aarhus, Denmark; Danish Epidemiology
Science Centre, Department of Public Health, Aarhus University, Aarhus,
Denmark.
13 Institute for Risk Assessment Sciences,
Utrecht University, Domplein 29, 3512 JE Utrecht, Netherlands; Julius Center
for Health Sciences and Primary Care, University Medical Center, Heidelberglaan
100, 3584 CX Utrecht, The Netherlands.
14 Department of Public Health, Academic
Medical Center, Meibergdreef 9, 1105 AZ Amsterdam, The Netherlands.
15 ISGlobal Center for Research in
Environmental Epidemiology, Doctor Aiguader 88, 08003 Barcelona, Spain; Pompeu
Fabra University, Carrer Ramon Trias Fargas, 25-27, 08005 Barcelona, Spain;
Spanish Consortium for Research on Epidemiology and Public Health (CIBERESP),
Instituto de Salud Carlos III, Av. Monforte de Lemos, 3-5, Madrid, Spain.
ABSTRACT
INTRODUCTION:
Previous studies have reported associations between
prenatal cell phone use and child behavioral problems, but findings have been
inconsistent and based on retrospective assessment of cell phone use. This
study aimed to assess this association in a multi-national analysis, using data
from three cohorts with prospective data on prenatal cell phone use, together
with previously published data from two cohorts with retrospectively collected
cell phone use data.
METHODS:
We used individual participant data from 83,884
mother-child pairs in the five cohorts from Denmark (1996-2002), Korea
(2006-2011), the Netherlands (2003-2004), Norway (2004-2008), and Spain
(2003-2008). We categorized cell phone use into none, low, medium, and high,
based on frequency of calls during pregnancy reported by the mothers. Child
behavioral problems (reported by mothers using the Strengths and Difficulties
Questionnaire or Child Behavior Checklist) were classified in the
borderline/clinical and clinical ranges using validated cut-offs in children
aged 5-7years. Cohort specific risk estimates were meta-analyzed.
RESULTS:
Overall, 38.8% of mothers, mostly from the Danish
cohort, reported no cell phone use during pregnancy and these mothers were less
likely to have a child with overall behavioral, hyperactivity/inattention or
emotional problems. Evidence for a trend of increasing risk of child behavioral
problems through the maternal cell phone use categories was observed for
hyperactivity/inattention problems (OR for problems in the clinical range:
1.11, 95%CI 1.01, 1.22; 1.28, 95%CI 1.12, 1.48, among children of medium and
high users, respectively). This association was fairly consistent across
cohorts and between cohorts with retrospectively and prospectively collected
cell phone use data.
CONCLUSIONS:
Maternal cell phone use during pregnancy may be
associated with an increased risk for behavioral problems, particularly
hyperactivity/inattention problems, in the offspring. The interpretation of
these results is unclear as uncontrolled confounding may influence both
maternal cell phone use and child behavioral problems.
mercoledì 26 aprile 2017
COMUNICATO STAMPA ASSOCIAZIONE ITALIANA ELETTROSENSIBILI
Riceviamo e pubblichiamo
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La salute di
tutti, è più importante del profitto di pochi.
L'Associazione Italiana Elettrosensibili applaude
l'ulteriore importante sentenza, in questo caso della Corte di Ivrea, che
evidenzia la correlazione tra l'uso improprio dei telefoni cellulari e tumore
al cervello e ringrazia il grande lavoro di ricerca delle migliaia e migliaia
di scienziati e ricercatori indipendenti che in tutto il mondo contribuiscono
ad evidenziare i seri rischi per la salute del genere umano, in particolare
bambini e adolescenti, e di tutti gli esseri viventi, causati dai campi
elettromagnetici CEM di alta e bassa frequenza.
Sottolineiamo che non esistono solo evidenze
scientifiche, in vivo e vitro, di tumori indotti da un uso prolungato nel tempo
dei cellulari e cordless, ma anche ampie evidenze scientifiche di alta
probabilità di nesso causale per tumori linfatici e infantili del sangue
indotti dai tralicci dell'alta tensione e dalla vicinanza ad altre sorgenti di
bassa frequenza, e che esistono altri gravi problemi accertati indotti dai CEM:
infertilità tra i giovani, disturbi del sonno, ridotta elaborazione della
melatonina, disturbi comportamentali, malattie neurodegenerative e
l'esponenziale crescita nel mondo dei malati di ELETTROSENSIBILITA' (EHS).
Chiediamo con forza alle Autorità di protezione della
salute pubblica, fin qui gravemente latitanti nello svolgere il proprio compito
di prevenzione a riguardo, che IMMEDIATAMENTE intervengano con campagne di
informazione soprattutto nelle scuole facendo proprio il PRINCIPIO DI
PRECAUZIONE già presente e sancito nella Legge quadro 36/2001 e dal Trattato di
Rio de Janeiro e le raccomandazioni del Parlamento Europeo e del Consiglio
d'Europa.
Associazione Italiana Elettrosensibili AIE
- Dott. Anna Zucchero Presidente
- Dott. Paolo Orio Vicepresidente
martedì 25 aprile 2017
HARDELL 2017 MOBILE PHONE AND CORDELESS
Importante pubblicazione sul rischio
GLIOMI in utilizzatori di cellulari e cordeless.
Gli autori oncologi svedesi prendendo
in considerazione gli 8 punti di Bradford Hill,dimostrano in modo acclarato il
nesso di causalità tra l'esposizione alle radiazioni e.m e la genesi
tumorale.
Conclusione : Le radiazioni RF devono essere considerate come un
cancerogeno umano che causa gliomi ( tumori al cervello )
Dedicato a chi
continua a sostenere che non esistono evidenze scientifiche.
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Evaluation of Mobile Phone and Cordless Phone Use and
Glioma Risk Using the Bradford Hill Viewpoints from 1965 on Association or
Causation.
1- Department of
Oncology, Faculty of Medicine and Health, Örebro University, 701 82 Örebro,
Sweden.
ABSTRACT
Objective. Bradford
Hill's viewpoints from 1965 on association or causation were used on glioma
risk and use of mobile or cordless phones. Methods. All nine
viewpoints were evaluated based on epidemiology and laboratory studies. Results. Strength:
meta-analysis of case-control studies gave odds ratio (OR) = 1.90, 95%
confidence interval (CI) = 1.31-2.76 with highest cumulative exposure.
Consistency: the risk increased with latency, meta-analysis gave in the 10+
years' latency group OR = 1.62, 95% CI = 1.20-2.19. Specificity: increased risk
for glioma was in the temporal lobe. Using meningioma cases as comparison group
still increased the risk. Temporality: highest risk was in the 20+ years'
latency group, OR = 2.01, 95% CI =1.41-2.88, for wireless phones. Biological gradient:
cumulative use of wireless phones increased the risk. Plausibility: animal
studies showed an increased incidence of glioma and malignant schwannoma in
rats exposed to radiofrequency (RF) radiation. There is increased production of
reactive oxygen species (ROS) from RF radiation. Coherence: there is a change
in the natural history of glioma and increasing incidence. Experiment:
antioxidants reduced ROS production from RF radiation. Analogy: there is an
increased risk in subjects exposed to extremely low-frequency electromagnetic
fields.
Conclusion.
RF radiation should be regarded as a human carcinogen
causing glioma.
lunedì 24 aprile 2017
A PROPOSITO DI CAMPI ELETTROMAGNETICI EMESSI DAI CELLULARI
Giusto per non dimenticare , ma qualche anno fa si parlava di questo :
Per comprendere la situazione attuale riproponiamo delle interviste che sono sempre più attuali
e l'ottima video inchiesta sui cellulari trasmessa su Report
dove si parla di conflitti d'interessi e della manipolazione dei dati delle ricerche.
Dedicato a chi continua a sostenere che non esistono evidenze scientifiche e nega tutto sempre.
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