La notizia è di
circa un mese fa, ma non ne avevamo ancora parlato .
Il Tribunale di
Firenze, sezione lavoro, ha condannato l'Inail, ( proprio come nel caso di
Ivrea), a corrispondere una rendita da malattia professionale a un addetto alle
vendite che per motivi di lavoro ha trascorso, per oltre 10 anni, 2-3 ore al
giorno al telefono cellulare.
Il perito
nominato dal tribunale e quello scelto dal lavoratore danneggiato hanno
confermato, rileva l'avvocato che ha seguito il ricorso, "l'elevata probabilità di una connessione tra l'uso del telefono
cellulare e la malattia insorta", scientificamente definita un
neurinoma del ottavo nervo cranico.
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