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domenica 23 aprile 2017

STUDIO TRA ESPOSIZIONE AI CEM E SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA IN UNA COORTE

E' stata pubblicato un articolo scientifico ( studio di coorte) da parte di ricercatori olandesi che evidenzia in modo acclarato la correlazione tra mortalità per sclerosi laterale amiotrofica ( SLA ) e l'esposizione a radiazioni elettromagnetiche di bassa frequenza in ambito lavorativo.
Da notare come tra i potenziali fattori eziologici presi in considerazione ( solventi, pesticidi, metalli, shock elettrico e radiazioni elettromagnetiche a bassa frequenza ), l'unico a manifestare un legame statisticamente significativo ( sino al raddoppio del rischio ) per esposizioni elevate e cumulative e decessi per SLA è rappresentato dai campi elettromagnetici a bassa frequenza.

Dedicato a chi continua a sostenere che non esistono evidenze scientifiche.
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Occupational exposure and amyotrophic lateral sclerosis in a prospective cohort.
Koeman T (1)Slottje P (1)Schouten LJ (2)Peters S (1,3)Huss A (1)Veldink JH (3)Kromhout H (1)van den Brandt PA (2) Vermeulen R (4,5).

1 - Division of Environmental Epidemiology, Institute for Risk Assessment Sciences, Utrecht University, The Netherlands, Utrecht Netherlands.
2 - Department of Epidemiology, GROW School for Oncology and Developmental Biology, Maastricht University Medical Centre, Maastricht Netherlands.
3 - Department of Neurology and Neurosurgery, Brain Center Rudolf Magnus, University Medical Center Utrecht, The Netherlands, Utrecht Netherlands.
4 - Division of Environmental Epidemiology, Institute for Risk Assessment Sciences, Utrecht University, The Netherlands, Utrecht Netherlands r.c.h.vermeulen@uu.nl.
5 - Julius Centre for Public Health Sciences and Primary Care, University Medical Center, Utrecht Netherlands.

Abstract

OBJECTIVE:
To prospectively study suspected occupational risk factors for amyotrophic lateral sclerosis (ALS).
METHODS:
For this case-cohort analysis within the prospective Netherlands Cohort Study, 58 279 men and 62 573 women aged 55-69 years at enrolment in 1986 were followed up for 17.3 years on ALS mortality. Information on occupational history and potential confounders were collected at baseline through a self-administered questionnaire and entered for a random subcohort (2092 men and 2074 women) and ALS deaths (76 men and 60 women). Occupational exposure to solvents, pesticides, metals, extremely low frequency magnetic fields (ELF-MFs) and electrical shocks was estimated by means of job exposure matrices (JEMs). Associations between ever/never occupationally exposed and cumulative exposure and ALS mortality were analysed by gender using Cox regression.
RESULTS:
Occupational exposure to ELF-MF showed a possible association with ALS mortality among men: HR for ever holding a job with high exposure versus background 2.19 (95% (CI): 1.02 to 4.73) and HR for the highest tertile of cumulative exposure versus background 1.93 (95% CI 1.05 to 3.55).
INTERPRETATION:
These results strengthen the evidence suggesting a positive association between ELF-MF exposure and ALS. We did not replicate earlier positive findings for other occupational exposures.



venerdì 21 aprile 2017

COMUNICATO STAMPA


E' vergognoso assistere alla strumentalizzazione che si sta tentando di fare da parte di alcune forze politiche sull'Interramento dell'elettrodotto di Via Sottocorno.
 Assistiamo da mesi a comunicati stampa o dichiarazioni volte a strumentalizzare la battaglia che L'ASSOCIAZIONE SOTTOCORNO  ha portato avanti da 7 anni in maniera indipendente ed autonoma.

Questa è la nostra battaglia ( e che sia chiaro a tutti ),sicuramente in questo "percorso" siamo stati  aiutati ed appoggiati da varie forze politiche sia di maggioranza che di opposizione, che con interpellanze, prese di posizione e appoggi ( più o meno strumentali ) ci hanno aiutato in alcuni momenti per poi eclissarsi per lunghi periodi. In questo “percorso” siamo stati da soli in tutti i tavoli tecnici e politici che si sono fatti e nessuno può vantare azioni eseguite nei confronti di istituzioni da noi richiamate a rispondere a fronte di un esposto presentato al sindaco di Sesto San Giovanni nel 2011.
Si richiamano le forze politiche ad un atteggiamento più corretto e consono nei confronti di chi, ha lottato, sacrificato il proprio tempo dedicando centinaia di ore ad analisi, studi  e proposte , a chi si è esposto in prima persona su temi delicati che vanno dall'analisi del quadro normativo alle analisi sulla relazione epidemiologica, a chi si è occupato di tutto questo partendo dal mancato interramento dell'elettrodotto arrivando ad analizzare con atteggiamento propositivo tutta una serie di problemi ambientali ad esso connesso.


Invitiamo le forze politiche a non strumentalizzare il nostro lavoro ,concentrandosi  su proposte concrete, soprattutto ambientali, da presentare in prossimità delle imminenti elezioni , noi siamo sempre disposti ad incontrare chiunque per confrontare e spiegare le nostre posizioni.
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Sesto San Giovanni 21 aprile 2017

Il Consiglio Direttivo

dell’Associazione di via Sottocorno

giovedì 20 aprile 2017

TRIBUNALE DI IVREA: « L’USO SCORRETTO DEL CELLULARE E’ LA CAUSA DEL TUMORE AL CERVELLO »


L’abbiamo sempre sostenuto , ma non perché siamo “apprendisti stregoni “ (come afferma il politico brillante di turno ) ma semplicemente perché partendo dai problemi che può generare un elettrodotto abbiamo avuto modo di leggere e apprendere dai ricercatori e dalle ricerche scientifiche pubblicate che anche la telefonia cellulare espone a campi elettromagnetici ( in alta frequenza ) e che essendo più diffusa sul territorio appariva anche più pericolosa.
Ora il tribunale di Ivrea condanna l’Inail a corrispondere una rendita vitalizia da malattia professionale al dipendente di una azienda cui è stato diagnosticato il tumore dopo che per 15 anni ha usato il cellulare per più di tre ore al giorno senza protezioni stabilendo un nesso casuale tra l’uso del cellulare ( utilizzato in modo scorretto ) e il tumore benigno.
Importante anche la considerazione che viene fatta dallo studio legale che ha vinto la sentenza ovvero che è necessario farne un uso consapevole senza demonizzarlo.
E ora ??? sarebbe opportuno incominciare a parlare di danni da esposizione ad alte e basse frequenze ( e da tutto ciò che le generano ), ed incominciare a gettare le basi per una società più rispettosa del diritto alla salute.

Leggi qui sotto gli articoli :

QUI – sul FATTO QUOTIDIANO

QUI – sul CORRIERE DELLA SERA


QUI – su REPUBBLICA 

QUI – sul MESSAGGERO

QUI - su QUOTIDIANO.NET

mercoledì 19 aprile 2017

CASE-CONTROL STUDY ON OCCUPATIONAL EXPOSURE TO EXTREMELY LOW-FREQUENCY ELECTROMAGNETIC FIELDS AND GLIOMA RISK

In questa pubblicazione si evidenzia una correlazione significativa per incremento del rischio di astrocitomi di grado IV ed esposizione a radiazioni elettromagnetiche di bassa frequenza ( ad esempio CEM emessi da elettrodotti ) in ambito occupazionale.
L'astrocitoma è un tumore cerebrale, che prendere origine da delle cellule particolari chiamate astrociti, che sono un gruppo di cellule della glia, ( gli astrocitomi appartengono alla categoria dei gliomi )
Un astrocitoma può essere benigno ( quindi a crescita lenta e dallo scarso potere infiltrativo ) o maligno ( cioè a crescita molto rapida e dall'elevato potere infiltrativo).
Gli astrocitomi di grado IV o glioblastomi multiformi, sono fra i tumori più aggressivi, l’aspettativa di vita varia da 17 a 37 settimane e solo 6 persone su 100 sopravvivono per altri 5 anni.
Nella pubblicazione sono state valutate in studi caso-controllo durante i periodi 1997-2003 e 2007-2009 soggetti rientranti in una matrice che considerasse il tempo di esposizione ELF-EMF e il periodo lavorativo.
Sono state associate le occupazioni con l'esposizione ELF ( misurate in microtesla), calcolando anche i valori di esposizione cumulativa (microtesla-anni), l'esposizione media (microtesla), e di lavoro massima esposta (microtesla)

Gli autori sottolineano nelle conclusioni di aver trovato un aumento del rischio in fase avanzata di astrocitoma di IV grado  per L'ESPOSIZIONE PROFESSIONALE ELF-EMF ovvero nel processo di cancerogenesi da parte del campo magnetico.

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Am J Ind Med. 2017 May;60(5):494-503. doi: 10.1002/ajim.22707. Epub 2017 Apr 10.
Case-control study on occupational exposure to extremely low-frequency electromagnetic fields and glioma risk.

1 - Faculty of Medicine and Health, Department of Oncology, Örebro University, Örebro, Sweden.
2 - Department of Labour Environment and Safety, Tallinn University of Technology, Tallinn, Estonia.
3 - Department of Information Technology and Media, Mid Sweden University, Sundsvall, Sweden.

Abstract
BACKGROUND:
Exposure to extremely low-frequency electromagnetic fields (ELF-EMF) was in 2002 classified as a possible human carcinogen, Group 2B, by the International Agency for Research on Cancer at WHO.
METHODS:
Life time occupations were assessed in case-control studies during 1997-2003 and 2007-2009. An ELF-EMF Job-Exposure Matrix was used for associating occupations with ELF exposure (μT). Cumulative exposure (μT-years), average exposure (μT), and maximum exposed job (μT) were calculated.
RESULTS:
Cumulative exposure gave for astrocytoma grade IV (glioblastoma multiforme) in the time window 1-14 years odds ratio (OR) = 1.9, 95% confidence interval (CI) = 1.4-2.6, p linear trend <0.001, and in the time window 15+ years OR = 0.9, 95%CI = 0.6-1.3, p linear trend = 0.44 in the highest exposure categories 2.75+ and 6.59+ μT years, respectively.
CONCLUSION:
An increased risk in late stage (promotion/progression) of astrocytoma grade IV for occupational ELF-EMF exposure was found.

FONTE : NCBI- The National Center for Biotechnology Information 


giovedì 30 marzo 2017

DOMENICA 2 APRILE 2017 MANIFESTAZIONE A SETTIMO MILANESE CONTRO IL PROGETTO INTERCONNECTOR


Nei  mesi scorsi Terna Spa ha depositato presso il Ministero dell’Ambiente le integrazioni al Progetto Interconnector Svizzera – Italia, è così ripreso l’iter autorizzativo per la costruzione della stazione di conversione che il colosso nazionale della trasmissione elettrica intende realizzare
Il Comitato No Ecomostro  sta organizzando per
DOMENICA 2 APRILE 2017
ALLE ORE 10.00 a Settimo Milanese
Una manifestazione sui terreni dove potrebbe sorgere la grande stazione di conversione elettrica per mostrare visivamente ai partecipanti le enormi dimensioni dell’area agricola che andrebbe sprecata.
invitano tutti a partecipare all'iniziativa affinché’ il 2 aprile sia una giornata di grande partecipazione che possa richiamare l’attenzione dei media e allargare la mobilitazione contro un’opera che non porterà alcun beneficio alla nostra comunità e che al contrario causerà la perdita irreversibile di suolo.

martedì 28 marzo 2017

RAPPORTO ONU SU PESTICIDI: UCCIDONO, SOPRATTUTTO NEI PAESI POVERI, E NON AIUTANO A COMBATTERE LA FAME

Pubblichiamo qui sotto l’articolo sul rapporto O.N.U. , stranamente non divulgato dai media, sull'utilizzo di pesticidi utilizzati a NORMA DI LEGGE, e non comprendiamo come si possa difendere nel 2017  l’uso intensivo della chimica in agricoltura.

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GINEVRA, 9 MARZO – I pesticidi uccidono migliaia di persone all'anno e ciò avviene soprattutto nei paesi in via di sviluppo. Lo afferma un documento firmato da due esperti delle Nazioni Unite, presentato per chiedere un trattato internazionale in grado di regolamentare l’uso di queste sostanze chimiche i cui effetti nocivi, oltre a quelli sull'uomo, sarebbero responsabili  anche della distruzione della biodiversità. 
Gli inviati speciali dell’O.N.U per il Diritto al cibo, Hilal Elver, e per le Sostanze tossiche, Baskut Tuncak, hanno presentato al Consiglio per i Diritti umani delle Nazioni Unite a Ginevra un rapporto nel quale si sostiene anche che i pesticidi non sarebbero affatto utili a garantire lo sviluppo dell’agricoltura necessario ad una popolazione in crescita.

“I pesticidi sono responsabili per un numero stimato di 200mila decessi all'anno per avvelenamento acuto, il 99% dei quali avvengono nei Paesi in via di sviluppo”, e sono danni certificati. Secondo Tuncak e Elver è stato dimostrato scientificamente che “l’esposizione cronica ai pesticidi provochi cancro, il morbo di Alzheimer quello di Parkinson, disturbi ormonali, disturbi dello sviluppo e sterilità”. Ad essere a rischio sono soprattutto gli agricoltori e le comunità che vivono nei pressi delle piantagioni, all’interno delle quali i soggetti più vulnerabili sono le donne incinte e i bambini. Inoltre, secondo gli inviati speciali dell’O.N.U. questi composti chimici destabilizzano l’ecosistema, alterando addirittura il rapporto fra prede e predatori, e limitano la biodiversità. Nello specifico alcuni pesticidi possono persistere nell'ambiente per decenni arrivando all'effetto controproducente di ridurre il valore nutrizionale degli alimenti oltre che uccidere animali che non sono propriamente dei parassiti. Ad esempio i pesticidi neonicotinoidi, secondo Tuncak e Elver, sarebbero i responsabili del crollo sistematico nel numero di api in tutto il mondo. Una diminuzione che minaccia le basi stesse dell’agricoltura, essendo il 71% delle specie coltivate frutto in parte dell’impollinazione di questi insetti.
Tuttavia, prosegue il rapporto “si ritiene comunemente che l’agricoltura intensiva industriale, che si basa pesantemente sui pesticidi, sia necessaria per aumentare i raccolti per sfamare una popolazione mondiale in crescita”. Una convinzione sbagliata, secondo gli inviati dell’O.N.U. : “Nei 50 anni passati, la popolazione globale è più che raddoppiata, mentre la terra arabile disponibile è aumentata solo del 10%”.  “L’utilizzo di più pesticidi non ha niente a che fare con il problema della fame – ha spiegato Elver – secondo la Fao allo stato attuale produciamo alimenti in grado di sfamare 9 miliardi di persone. Un ulteriore aumento della produzione potrebbe essere d’aiuto ma il vero problema rimane la povertà, le disuguaglianze e la mancata ridistribuzione”.
Le aziende del settore agricolo e dei pesticidi inoltre hanno adottato “una negazione sistematica della grandezza del danno portato da queste sostanze chimiche, e tecniche di marketing aggressive e non etiche rimangono incontrastate”. Per l’Onu “un trattato generale che regoli i pesticidi altamente pericolosi non esiste”. Eppure, “senza, o con un uso minimo di sostanze chimiche tossiche, e’ possibile produrre cibo nutriente e più sano, senza inquinare o esaurire le risorse ambientali”. Per queste ragioni secondo i due inviati speciali dell’Onu è necessaria al più presto una regolamentazione dell’uso dei pesticidi attraverso un trattato internazionale. “È arrivato il momento – si legge nel documento – di attivare un processo globale in grado di guidare un transizione verso una produzione agricola più sicura che garantisca cibo più sano”.

FONTE : ONU ITALIA

lunedì 27 marzo 2017

NEL RAPPORTO DELL'ONU I PESTICIDI SONO INUTILI E PROVOCANO 200.000 MORTI ALL'ANNO


Nel rapporto si evidenzia la falsa credenza che servano a garantire l'aumento produzione

(ANSA) - ROMA, 7 MAR - I pesticidi usati in agricoltura causano 200.000 morti all'anno nel mondo, quasi tutti nei paesi in via di sviluppo, e non sono necessari per garantire l'aumento della produzione agricola per una popolazione in crescita. Lo sostiene un rapporto degli inviati speciali dell'Onu per il Diritto al cibo, Hilal Elver, e per le Sostanze tossiche, Baskut Tuncak, presentato al Consiglio per i Diritti umani delle Nazioni Unite a Ginevra. 


leggi QUI l'articolo completo   

Per l'Onu "un trattato generale che regoli i pesticidi altamente pericolosi non esiste". Eppure, "senza, o con un uso minimo di sostanze chimiche tossiche, è possibile produrre cibo nutriente e più sano, senza inquinare o esaurire le risorse ambientali". 

FONTE : ANSA

lunedì 20 marzo 2017

PROGETTO INTERCONNECTOR – CONVEGNO IL 25 MARZO 2017


Dal Comitato Salviamo il Paesaggio Valdossola riceviamo l’invito per un incontro pubblico sul il progetto Interconnector.





il 25 marzo 2017 incontro informativo organizzato a Piedimulera (VB) - ore 14,45 con relatori esperti nei temi affrontati (tecnici, ambientali, sociali, sanitari, economici e dibattito). 

lunedì 6 marzo 2017

BANDO PERIFERIE: GENTILONI FIRMA LE CONVENZIONI A PALAZZO CHIGI CON I SINDACI

Lunedì 6 marzo, alle ore 11.30 a Palazzo Chigi, il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni firmerà le convenzioni per la realizzazione dei progetti di riqualificazione delle periferie con i sindaci delle Città metropolitane di Bari, Firenze, Milano, Bologna e dei Comuni capoluogo di provincia o di città metropolitana  di Avellino, Lecce, Vicenza, Bergamo, Modena, Torino, Grosseto, Mantova, Brescia, Andria, Latina, Genova, Oristano, Napoli, Ascoli Piceno, Salerno, Messina, Prato, Roma.
Dopo la firma di Cagliari dello scorso 18 febbraio, si tratta degli altri 23 enti locali classificati in posizione utile per accedere al primo stanziamento, per complessivi 500 milioni di euro. Nelle prossime settimane saranno rese disponibili le ulteriori risorse, già previste dalla Legge di bilancio, che ammontano nel complesso a 1 miliardo e 600 milioni di euro e potranno essere così finanziati, secondo l’impegno del precedente e dell’attuale Governo, anche tutti gli altri (96) progetti presentati (87 comuni capoluogo di provincia o di città metropolitana e 9 città metropolitane), per un totale, quindi, di 120 progetti finanziati e un importo complessivo di 2,1 miliardi di euro di finanziamento statale.

FONTE : GOVERNO.IT