Domenica 15 novembre è stato inaugurato il primo parco per bimbi con disabilità con il nuovo McDonald’s, tutto bello nuovo ma non possiamo accettare affermazioni del tipo:
“Laddove c’era un’area dismessa, oggi c’è anche un parchetto inclusivo, …….”.
Sia chiaro quell’area NON ERA UN AREA DISMESSA, era un prato verde NON CONTAMINATO da scarichi industriali abusivi o autorizzati, che costeggiava una strada ad alto scorrimento dove i valori di inquinamento sono sempre stati elevati e dove si potevano osservare, fino a qualche anno fa i cavalli che pascolavano liberi e sereni (ma di questo ne abbiamo già parlato in due post precedenti QUI quello del mercoledì 6 marzo 2019 e QUI quello di mercoledì 18 dicembre 2019).
Lo scempio, se mai, è proprio la colata di cemento e l’aumento
scellerato del consumo del suolo che si continua a perpetrare in una città che lo
ricordiamo è un SIN (Sito d’Interesse Nazionale) ci si sarebbe aspettati una differente sensibilità urbanistica e
non l’attuazione di norme da piano regolatore stile anni 80.
Non siamo mai stati contrari all'apertura di un McDonald's e dell’autolavaggio,
ma abbiamo sempre detto che andavo portati su aree industriali o commerciali realmente
dismesse per poterle bonificare e riqualificare NON DISTRUGGERE AREE che stranamente si
erano salvate da industriali senza scrupoli e politici compiacenti.
Lo scempio è compiuto, quello che succederà successivamente
lo osserveremo, si perché abbiamo permesso che un ristorante noto per la
sua possibilità di asporto e un autolavaggio venissero costruiti su una delle
arterie più trafficate presenti in città (e senza fare nulla per il traffico
di attraversamento causato dal casello di Serravalle) oltre ad aver
introdotto un numero
considerevole di rider che devono destreggiarsi ad attraversare il quartiere per le consegne a domicilio in
un quadro urbanistico che negli ultimi vent'anni non li aveva neanche
considerati.
Sarebbe stato bellissimo creare un bosco dove installare all’interno delle aree giochi per bambini attrezzate per le disabilità e dei percorsi ciclo pedonali quello sarebbe stato un evento da festeggiare ma ci vuole una visione e competenze che probabilmente in questa città ancora non esistono.