Il programma nazionale di tossicologia pubblica relazioni finali sugli studi effettuati su ratti e topi di radiazioni in radiofrequenza come quelle utilizzate nelle tecnologie dei telefoni cellulari 2G e 3G
Il National Toxicology Program (NTP) ha concluso che esistono prove evidenti che i ratti maschi esposti a livelli elevati di radiazioni a radiofrequenza (RFR) come quelli utilizzati nei telefoni cellulari 2G e 3G hanno sviluppato tumori cardiaci cancerogeni, secondo i rapporti finali pubblicati oggi.
Sono state trovate anche prove di tumori nel cervello e nella ghiandola surrenale di topi maschi esposti, ma che non sono stati valutati statisticamente significativi.
Gli studi NTP costati 30 milioni di dollari e durati più di 10 anni costituiscono la valutazione più completa, ad oggi, degli effetti sulla salute negli animali esposti a RFR con le modulazioni utilizzate nei telefoni cellulari 2G e 3G.
Lo studio è iniziato quando le reti 2G e 3G erano standard e i telefoni cellulari venivano utilizzati normalmente per telefonate e sms.
Non siamo d'accordo con l'affermazione fatta dallo scienziato John Bucher, Ph.D La Food and Drug Administration statunitense che afferma: "Le esposizioni utilizzate negli studi non possono essere confrontate direttamente con l'esposizione che gli esseri umani sperimentano quando usano un telefono cellulare, Nei nostri studi, ratti e topi hanno ricevuto radiazioni in radiofrequenza su tutto il corpo. Al contrario, le persone sono per lo più esposte in specifici tessuti locali vicino a dove tengono il telefono. Inoltre, i livelli di esposizione e le durate dei nostri studi erano maggiori di quello che le persone sperimentano".
Non siamo d'accordo perché seppur vera tale affermazione non considera che il lavoro svolto in laboratorio è equivalente alla esposizione che normalmente abbiamo in una città piena di antenne radio base o connessioni WI-FI (libere o private) che si stanno moltiplicando esponenzialmente, senza considerare che la ricerca svolta è tecnologicamente obsoleta visto il passaggio al 4G e 5G utilizzano frequenze molto più invasive e costanti per copertura.
QUI trovate il comunicato stampa originale del sito governativo americano del National Institute Environmental Hearth Sciences
QUI il post dell'Associazione A.M.I.C.A.
QUI il post della Rete Elettrosmog Free Italia
QUI il post della Electromagnetic Radiation Safety