LE PREMESSE CI SONO TUTTE
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sabato 30 dicembre 2017
domenica 24 dicembre 2017
BUON NATALE 2017 DALL'ASSOCIAZIONE SOTTOCORNO
BUON NATALE A .....
A CHI NEGA I PROBLEMI AMBIENTALI
A CHI PENSA CHE .. NON VOLEVAMO L’ELETTRODOTTO PERCHE' ERA BRUTTO
A CHI CREDE CHE L’INCENERITORE NON FACCIA MALE
A CHI ASPETTA LA CREAZIONE DEL PARCO DELLA BERGAMELLA
A CHI PENSA CHE LA QUALITÀ DELL’ARIA A SESTO SAN GIOVANNI SIA COME QUELLA DEL PARCO DI MONZA
A CHI CREDE CHE L’ELETTROSMOG SIA SOLO SUGGESTIONE
A CHI PENSA CHE GLI ELETTROSENSIBILI SIANO SOLO MALATI MENTALI
A CHI NON SI PREOCCUPA DELLA SALUTE MA E’ PREOCCUPATO SE LE LUCI DI NATALE NON FUNZIONANO CON IL WI-FI
A CHI CREDE CHE UN MONDO MIGLIORE LO SI OTTIENE RISPETTANDO " I LIMITI DI LEGGE "
A CHI CREDE CHE I LIMITI DI LEGGE SONO " CAUTELATIVI PER LA SALUTE "
MA NOI, COME SEMPRE, LA PENSIAMO DIVERSAMENTE , MOLTO DIVERSAMENTE, PER CUI
BUON NATALE A NOI E A TUTTI COLORO CHE CI SEGUONO
E COME NOI NON SMETTONO MAI DI CREDERE CHE SI POSSA MIGLIORARE E SI POSSA VIVERE IN CITTÀ :
- SENZA L'INCENERITORE ( E MAGARI CON UN BOSCO AL SUO POSTO )
- SENZA TRALICCI DELL'ALTA TENSIONE ,
- CON UN PARCO FINITO E BONIFICATO
- CON UNA CASA DI RIPOSO " VERA "
- CON PISTE CICLABILI DI CONNESSIONE TRA I PARCHI
- SENZA CASELLO IN TANGENZIALE
- CON PIÙ' MEZZI PUBBLICI E CON UN UNICO BIGLIETTO URBANO METROPOLITANO
CAMBIARE SI PUÒ' , BASTA CREDERCI
il consiglio direttivo
dell'Associazione di via P.Sottocorno
venerdì 22 dicembre 2017
ABORTI SPONTANEI ED ESPOSIZIONI A CAMPI MAGNETICI: IMPORTANTE STUDIO AMERICANO
Un altro studio di rilievo
sugli effetti dei CEM sulla salute umana, nello studio si
cita solo il valore del CEM ma non le sorgenti (viene considerato una miscellanea
tra sorgenti di alte e basse frequenze) prendendo in esame una giornata “tipo”
del soggetto esaminato ( casa, lavoro, ecc.. ).
Dovrebbe far pensare come possano influire
l’esposizione di donne in stato di gravidanza alle basse frequenze, ovvero
che vivono nei pressi di elettrodotti, centrali di trasformazione elettrica, cabine
elettriche ecc.....
Qui sotto trovate il link ad
un’importante pubblicazione da parte di ricercatori americani che mette in
evidenza un aumento del rischio quasi triplicato (statisticamente
significativo) di manifestare aborti
spontanei in donne in gravidanza esposte a livelli di campo magnetico elevato
rispetto a valori di minore intensità. Il principale investigatore, dr.De-Kun
Li, aveva pubblicato in anni precedenti dati similari. Lo studio ha un disegno
prospettico (valore metodologico statistico di rilievo) e le misurazioni del
campo magnetico sono state valutate attraverso strumenti di rilevazione
utilizzati dai soggetti esposti (altro fattore qualitativo per lo studio in
oggetto).
-ooo-ooo-ooo-ooo-ooo-ooo-ooo-
Health risks linked to electromagnetic field exposure
Date: December
13, 2017
Source: Kaiser Permanente
Summary:
A
study of real-world exposure to non-ionizing radiation from magnetic fields in
pregnant women found a significantly higher rate of miscarriage, providing new
evidence regarding their potential health risks.
A study of real-world exposure to non-ionizing radiation from magnetic
fields in pregnant women found a significantly higher rate of miscarriage,
providing new evidence regarding their potential health risks. The Kaiser
Permanente study was published today in the journal Scientific
Reports (Nature Publishing Group).
Leggi QUI la pubblicazione
FONTE : SCIENCEDAILY
mercoledì 20 dicembre 2017
QUARTIERE ADRIANO, ARRIVANO I 18 MILIONI DI EURO DEL GOVERNO PER IL COMPLETAMENTO DEL QUARTIERE
Abbiamo appreso ieri dai giornali che il comune di Milano ha
ricevuto la conferma dei 18 milioni di Euro per il completamento del quartiere
Adriano.
Siamo sicuramente felici
per l'ottenimento di tale finanziamento che servirà a realizzare la nuova
scuola media, il prolungamento della metrotranvia 7, il parco e le bonifica ma
apprendiamo anche (e non nascondiamo lo stupore) la nota che riguarda lo
smantellamento (parziale) dell'elettrodotto di via Adriano / via Vipiteno, elettrodotto
a doppia terna da 380 kv interrato solo parzialmente.
Lo stupore è d’obbligo perché solo fino a febbraio di quest’anno
l’interramento o smantellamento per far posto al capolinea del tram era una
sola idea presentata durante un incontro pubblico, ora sembra diventare realtà.
Attendiamo conferma di questa notizia per la quale abbiamo chiesto
quale tipo di accordo è stato stilato con il gruppo TERNA, che cosa prevede e
in che tempi, se c’è un cronoprogramma, ci congratuliamo per questo “regalo di
natale “, atteso da decine di anni dai residenti del quartiere.
ooo-ooo-ooo-ooo-ooo-ooo-ooo-ooo
Milano, 18
dicembre 2017 – È stata firmata oggi la Convenzione tra il Comune di Milano e
il Consiglio dei Ministri per il finanziamento di 18 milioni di euro destinati
alla rigenerazione del Quartiere Adriano. I fondi, ottenuti nell'ambito del
bando nazionale per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie,
si aggiungeranno alle risorse già reperite dall'Amministrazione per completare
le opere ancora da realizzarsi nel quartiere dopo il fallimento dell’operatore
privato.
“Con questo
provvedimento finisce definitivamente l’era Moratti al Quartiere Adriano –
sottolineano gli assessori Pierfrancesco Maran (Urbanistica), Gabriele
Rabaiotti (Lavori pubblici) e Marco Granelli (Mobilità) –. Si conclude un
lavoro che ha consentito di recuperare 18 milioni di euro in fidejussioni e ora
altri 18 milioni di euro dal Governo. Entro i prossimi 60 giorni avremo i
progetti definitivi per la metrotranvia e per la scuola media in via Adriano
60, per cui abbiamo appena stanziato ulteriori risorse”.
Una delibera
approvata dieci giorni fa, infatti, riguarda il progetto di fattibilità tecnica
ed economica per la demolizione della struttura di via Adriano 60 (importo
stimato in circa 2,3 milioni di euro), per cui l’Amministrazione ha già
realizzato la bonifica da amianto. Accanto a questa, in un’area contigua,
sorgerà la nuova scuola dotata di mensa, che sarà finanziata per 7,8 milioni
dal Governo, per 7.850.000 milioni dall’Amministrazione e per i restanti
800mila euro dalla Regione.
Altri 7,9
milioni di euro del Governo si aggiungeranno alla cifra equivalente recuperata
dal Comune per la realizzazione del prolungamento della Metrotranvia 7, che
oggi arriva a Precotto, fino a via Adriano. È in via di approvazione il
progetto definitivo e l’entrata in servizio è prevista a primavera 2021. Poiché il capolinea del tram sarà vicino
all’elettrodotto Terna già dismesso di via Adriano/via Vipiteno, il Comune ne
ha chiesto e ottenuto lo smantellamento nel 2018.
Inoltre con il
prolungamento della Metrotranvia 7 è prevista la sistemazione degli incroci
Tremelloni, Anassagora, Ponte Nuovo e la realizzazione di una grande rotonda
che migliorerà la circolazione. Contestualmente verrà effettuata la bonifica
dei terreni sottostanti.
Ulteriori 2
milioni di euro andranno a finanziare il completamento del parco pubblico da
50mila mq: i lavori del primo lotto sono quasi completati e sono a buon punto
le opere di bonifica del secondo lotto che sarà realizzato con i fondi del
Governo entro il 2018.
Gli ultimi
300.000 euro andranno a favore dello Studio sull'assetto idrogeologico
dell’area finalizzato alla resilienza (per cui l’Amministrazione impiegherà
altri 300mila euro), necessario alla pianificazione urbanistica del quartiere
in relazione alla prossimità del fiume Lambro, e ai relativi possibili fenomeni
alluvionali.
A questi interventi previsti nel
quartiere si aggiunge il recupero della struttura abbandonata della RSA, che a
seguito di gara da parte del curatore fallimentare è stata acquisita da un
operatore che sta per iniziare i lavori per realizzare un centro polivalente
per il quartiere entro il 2019, e l’intervento finanziato dal Governo per
l’internamento dell’elettrodotto aereo che attraversa il parco di via Adriano e
il parco rurale di Cascina Gatti.
Riguarda
sempre il quartiere Adriano l'approvazione dello scorso 6 dicembre del progetto
di restituzione a verde dell'area dell'ex campo nomadi di via Idro che era
stato chiuso nel 2016. Entro l'estate MM, cui è stato affidato l'incarico,
inizierà i lavori di abbattimento delle opere murarie, la rimozione dei
sottoservizi, il relativo livellamento del terreno e la recinzione. I lavori
avranno un costo di 1 milione di euro finanziati dal Comune.
Il quartiere
è anche al centro del progetto di Fondazione Cariplo "La città
intorno", volto alla rigenerazione delle aree urbane periferiche. Grazie
all'accordo di collaborazione sottoscritto tra il Comune di Milano e la
Fondazione, nella sede dell'ex Nido di Largo Bigatti sta nascendo un centro di
aggregazione, coesione sociale e divulgazione culturale a disposizione della
comunità.
È inoltre in
corso l’escussione di polizze assicurative per un totale di 18 milioni di euro
legate al fallimento dell’operatore privato che avrebbe dovuto attuare parte
del Piano Integrato di Intervento Adriano Marelli/Cascina San Giuseppe. Si
ricorda che l’Amministrazione, attraverso i poteri sostitutivi, si è già fatta
carico di effettuare parte delle opere non realizzate per un ammontare di
10.850.000 euro, come le opere di urbanizzazione primaria e secondaria, la
demolizione delle strutture fatiscenti della Cascina San Giuseppe e la
sistemazione a verde elementare delle aree adiacenti alla stessa.
L’Amministrazione,
infine, a settembre ha adottato la Variante al Piano relativa all'ambito A, in
fase di realizzazione da Adriano 81 S.p.A, che prevede la rimodulazione delle
volumetrie e la conferma del progetto per il nuovo centro natatorio previsto
nel quartiere.
FONTE : COMUNE DI MILANO
ELIMINIAMO IL CASELLO DI SESTO
Basta pagare Serravalle per un balzello che non serve più, l’investimento
iniziale è stato ampiamente ripagato, lo abbiamo sempre sostenuto e lo sostenteremo
sempre, si sta avvicinando la data della fine della convenzione sottoscritta
dal comune di Sesto San Giovanni che non ha portato assolutamente nulla ai suoi
residenti se non un aumento del traffico, inquinamento e relative patologie
correlate.
- Via il casello di Sesto San Giovanni sulla Tangenziale Nord –
Oggi è fondamentale aver coraggio e
lavorare per togliere definitivamente la barriera della Tangenziale Nord per
ridurre il traffico pesante e di attraversamento a Sesto San Giovanni e il
relativo inquinamento.
Sono troppe le promesse gratuite e fuori luogo che
la politica fece ai cittadini sestesi, per più di 20 anni, com'era stato
promesso una volta ammortizzati i costi sarebbe stato tolto e allora
togliamolo, in troppi stanno facendo orecchie da mercante nella speranza che ci
si dimentichi di quella promessa.
martedì 5 dicembre 2017
MEDICO DI BASE A CASCINA GATTI - RISULTATO DEL TAVOLO APERTO IN REGIONE LOMBARDIA
Finalmente dovremmo essere arrivati alla soluzione .....
Nel pomeriggio di ieri, lunedì 4 dicembre si è svolto in Regione
Lombardia il secondo incontro per il problema del medico di medicina generale
di base che a breve verrà a mancare in quartiere.
Il tavolo costituito ci ha visto partecipi insieme ad una delegazione
del Comitato di Cascina Gatti al Comune di Sesto (rappresentato dal Sindaco,
Assessore Tittaferrante e consigliere comunale Valsecchi ), dai vertici di ATS
e dalla Regione Lombardia.
Il Comune di Sesto San Giovanni si reso disponibile a mettere a
disposizione i locali presenti in piazza della Chiesa 8 ( i locali erano utilizzati
per il servizio piccoli e grandi, spazio poi chiuso dal 2014 )
L’impegno di ATS per assicurare ai cittadini l’assistenza da parte
del medico di medicina generale si è manifestato subito assicurando, sia per i
pazienti del dott.Tomatis, che per quelli della dottoressa De Palo la
continuità del servizio nominando due incaricati temporanei in attesa delle
nomine dei medici definitivi che dovrebbe arrivare nella “finestra” di Aprile
2018 .
Entrando nel merito delle situazioni segnalate si è evidenziato
che la città di Sesto San Giovanni ha una disponibilità di 53 medici di
medicina generale, che sono concentrati nella zona centrale della città, mentre
sono in sofferenza le periferie, come la zona di Cascina Gatti , e proprio per
l’eccessiva presenza sul territorio in molti studi ci sia disponibilità di
posti, peccato che siano distanti dal quartiere, si segnala inoltre che entro il
mese di febbraio dovrebbe inserirsi un medico in più nel Quartiere Pelucca.
Abbiamo segnalato inoltre anche che nel 2018 andrà in pensione un
altro medico del quartiere sul quale bisognerà trovare una soluzione.
La direzione generale di ATS ha assicurato che in questa fase gli
utenti
NON DOVRANNO FARE NULLA
il
passaggio al medico provvisorio avviene in automatico, mentre quando verrà
nominato il medico definitivo bisognerà recarsi c/o la sede di via Marx per
confermare o scegliere un altro medico.
Abbiamo sollevato anche altri problemi come
·
una certa sofferenza del
quartiere per una mancanza di medici pediatri
·
che non si abbassi il livello
qualitativo, i medici uscenti molto spesso offrivano visite a domicilio e
aperture dell’ambulatorio anticipate.
·
La centralità che deve avere lo
studio medico, soprattutto su un’area molto ampia e popolosa come il quartiere ed
è per questo motivo che preferiamo la localizzazione di un nuovo studio in Piazza
della Chiesa
·
il ripristino del poliambulatorio
di via Marx, importante per tutta la zona che ha visto nel tempo sminuire
l’offerta data.
Abbiamo inoltre messo sul tavolo anche la preoccupazione per lo
stato di precarietà in cui è caduta l’attività ambulatoriale del centro di Odontostomatologia
, servizio erogato dalla società Servicedent srl di viale Matteotti 13 a Sesto
San Giovanni, di fatto fallita per cui attualmente è presente un commissario
fallimentare , su questo punto registriamo la volontà da parte di Regione
Lombardia , che non ha nascosto le difficoltà presenti sia nella gestione del
personale medico che nei fornitori , ma che ha espresso la volontà di mantenere
in esercizio il presidio.
Non possiamo che essere soddisfatti della conclusione del tavolo, ringraziando tutti coloro che ci hanno aiutato e seguito e alle istituzioni che si sono rese disponibili, nella speranza che l'esperienza fatta possa servire in futuro in tutti gli altri casi in cui si manifestino delle criticità analoghe.
sabato 2 dicembre 2017
MEDICO DI BASE - APERTO UN TAVOLO IN REGIONE LOMBARDIA
L’ASSOCIAZIONE SOTTOCORNO fortemente preoccupata dalla mancanza di
informazioni in merito, ha sollecitato e ottenuto un tavolo in Regione Lombardia nel pomeriggio di lunedì 20 novembre, dove
grazie all'interessamento del Sindaco di Sesto San Giovanni, abbiamo aperto un
tavolo per capire se il problema a Cascina Gatti, che è strutturale per tutti i
cittadini lombardi, possa trovare una soluzione in tempi ragionevoli con l'aiuto
delle istituzioni coinvolte.
Abbiamo richiesto azioni immediate al fine di scongiurare la mancanza
di un servizio che consideriamo un pilastro fondamentale della società attuale,
sollecitando non solo un normale avvicendamento, ma bensì un naturale potenziamento del servizio visto
che, in questi decenni, abbiamo assistito alla nascita di intere aree
residenziali all'interno del quartiere.
Durante l’incontro abbiamo apprezzato il clima
costruttivo trovato, consci delle
difficoltà strutturali e normative che ha l'azienda sanitaria, abbiamo avuto un
importante messaggio, non solo di comprensione del problema ma anche un
reale impegno affinché tale problema venga risolto in tempi ragionevoli
(considerando che siamo in prossimità delle feste natalizie).
E’da
alcuni mesi che stiamo seguendo l’evolversi del problema, abbiamo sempre
sperato che nei casi di pensionamento si operasse in un “normale avvicendamento”,
ma, sollecitati dagli stessi medici abbiamo scoperto che da qualche anno a
questa parte, con l'ultimo accordo nazionale tra ministero e medici è stato
rimosso l'obbligo per un medico di essere presente all'interno di un ambito territoriale
come sta succedendo a Cascina Gatti.
Il problema, che come abbiamo già detto, è noto da tempo fa
unicamente riferimento al "Contratto nazionale medici di Medicina
Generale Accordo Collettivo Nazionale per la disciplina dei rapporti con i medici
di Medicina Generale ai sensi dell'Art. 8 del D.Lgs. 502 del 1992 e successive
modificazioni e integrazioni",
in questo caso La Regione
Lombardia, contrariamente a quanto si continua ad affermare da più parti, non
ha nessuna legge che norma questa materia, ma si deve attenere a
quanto contenuto nel Contratto nazionale con le eventuali modifiche che ad esso
sono state apportate.
Ci risulta che l'unico compito assegnato
alle Regioni dal 1995 è
quella di istituire un corso di formazione specifica in Medicina Generale
per diventare medico di famiglia, scoprendo infatti che non è una
specializzazione universitaria e viene così organizzato dalle Regioni e non
dalle Università con un corso di durata triennale.
La lista finale dei Medici di Medicina Generale, integrata
annualmente dai medici che hanno completato il triennio, viene poi depositata
presso l'Ordine dei medici, che la gestisce in accordo con l'Assessorato al
Welfare della Regione, da questa graduatoria e all'ambito di
appartenenza i Medici di Medicina Generale vengono chiamati a ricoprire i
posti dove si segnala una carenza MA non hanno nessun obbligo e possono
anche rifiutarsi, nel caso in cui accettano, una volta assegnato
l'ambito, devono procurarsi uno o più ambulatori o inserirsi in una Unità
Complessa di Cure Primarie o in una Aggregazioni Funzionali Territoriali, collocazione
che deve poi essere ritenuta idonea dall’ATS.
Speriamo di aver fornito in modo chiaro le spiegazioni che in molti ci chiedevano, ringraziamo chi ci ha aiutato a reperirle, troviamo strano come ogni
qualvolta c’è un problema da affrontare incomincino le difficoltà a reperire regolamenti e norme, e
a trovare le responsabilità.
Il prossimo incontro al tavolo
aperto in Regione Lombardia è per Lunedì 4 dicembre 2017 alle ore 15.00, con il
direttore Generale
di ATS, Sindaco di Sesto
San Giovanni, l'Assessore
al Welfare fiduciosi di arrivare ad una soluzione condivisa.
mercoledì 22 novembre 2017
PM10 ED INQUINAMENTO SOPRA I LIMITI - FERMIAMO L'INCENERITORE
Come ormai
accade di consueto basta una settimana di sole e bassa pressione che gli
inquinanti riprendono livelli di allarme e come succede ormai da decenni si
decide di limitare l'uso i mezzi privati (senza aumentare la presenza di mezzi
pubblici avendo eliminato i negozi di vicinato a favore di enormi centri
commerciali raggiungibili solo in auto) e a ridurre di 1°C del valore massimo
della temperatura.
Non vogliamo
minimizzare tali interventi (che del resto si sono SEMPRE dimostrarti insufficienti)
ma considerare l'idea che forse non bastano (o magari non sono quelli che
dovremmo adottare) e quindi incominciare ad affrontare il problema in modo differente con
una programmazione che riguardi sia il breve periodo ( emergenza ) che (soprattutto)
il lungo periodo.
Nel breve
periodo invitiamo gli amministratori a considerare di:
- Fermare (per
qualche giorno) il funzionamento degli inceneritori rallentando la raccolta e
creando degli accumuli per riprenderli con condizioni atmosferiche favorevoli,
gli inceneritori sono una “fucina” industriale riguardo alle polveri sottili.
- Aumentare il
numero di mezzi pubblici (se si decide di limitare l'uso dei mezzi privati è
obbligo aumentare frequenza e orari)
- Controllare
che i riscaldamenti funzionanti a gasolio rispettino effettivamente orari e temperature.
nel lungo
periodo :
- Programmare
l’eliminazione degli inceneritori con sistemi puliti basati sul riciclo dei rifiuti (incominciando anche a limitare la produzione di sostanze
tossiche difficilmente smaltibili)
- Programmazione
della sostituzione del parco esistente dei mezzi pubblici ( che ad oggi sono
anche più inquinanti dei mezzi privati ), non è tollerabile che l’industria
italiana progetti e costruisca mezzi che funzionano a idrogeno e li fornisca in
Cina, e noi continuiamo a far circolare mezzi degli anni 80.
- Programmazione
e finanziamento per l'incremento delle linee di superficie specie nell'hinterland milanese
per risolvere il grande problema di mobilità presente sul territorio
- Programmazione
rigida (ed incentivata) per la sostituzione di caldaie a gasolio purtroppo ancora presenti sul territorio.
- Analisi
urbanistica (a livello metropolitano) per ridurre il flusso di traffico ( e
quindi di gas e polveri sottili) nei centri urbani.
- Programmazione
seria di un "rimboschimento urbano" e non fatta cavalcando l'onda mediatica in prossimità di
elezioni.
Tutte cose
già dette più volte da Noi e da altri Comitati/Associazioni e sempre cadute nel
vuoto, così oggi siamo sempre punto e a capo, dando la colpa ai motori diesel o
alla legna che brucia in qualche caminetto.
Mentre
aspettiamo di conoscere il destino dell'inceneritore di Sesto san Giovanni (che speriamo un giorno di sostituire con un
bosco), invitiamo le istituzioni a svegliarsi da questo torpore e di
giungere a delle soluzioni degne di una società moderna e civile.
giovedì 16 novembre 2017
CRONOPROGRAMMA INTERRAMENTO ELETTRODOTTO DI VIA SOTTOCORNO
Con l'interramento ci siamo, con ritardi che ancora nessuno
ci ha giustificato, ma ufficialmente ci siamo!!
L'interramento è praticamente iniziato, da ottobre a
dicembre Terna sta facendo (o rifacendo ancora non è chiaro) il bando per
l'assegnazione dei materiali e delle opere, mentre il cantiere di fatto aprirà mercoledì 17 gennaio 2018 (come da
crono-programma ufficiale che riportiamo qui sotto ) il cantiere chiuderà a
dicembre 2018
come possiamo vedere i lavori di assegnazione per
l'acquisizione dei materiali e assegnazione dei lavori sono già iniziati
mentre per le opere di interramento e rimozioni dei tralicci
esistenti dovremmo aspettare ancora un po’
lunedì 13 novembre 2017
QUARTIERE DI SESTO SAN GIOVANNI RISCHIA DI ESSERE SENZA IL MEDICO DI BASE TREMILA RESIDENTI PREOCCUPATI
Tremila residenti e presto nessun
medico di base.
Tremila abitanti ed un intero quartiere senza medico
di base. Non siamo ancora a questo punto, ma il rischio è questo. Siamo a
Cascina Gatti, quartiere di Sesto San Giovanni. Si inizia con una dottoressa da
poco venuta a mancare: questo significa che i suoi pazienti dovranno, da
subito, fare riferimento ad un altro professionista: in un'altra zona.
Qualcuno allora ha provato a cambiare medico, per
restare nel proprio quartiere, ma all'Ats la risposta è stata netta: nessuno è
disponibile ad accogliere nuovi pazienti. Infatti un altro dottore andrà in
pensione a dicembre e un terzo tra circa un anno.
Il quartiere è sul piede di guerra: i comitati dei
cittadini definiscono irricevibile la proposta di Ats di rivolgersi a medici di
altre zone e ricordano che, tra i residenti, ci sono anche anziani che hanno
bisogno del medico di base molto spesso, anche più volte alla settimana, e non
hanno la possibilità di prendere i mezzi pubblici per spostarsi.
Leggi QUI l’articolo completo su MILANOTODAY
FONTE : MILANOTODAY
COMUNICATO STAMPA DEL COMITATO NO VASCA PARCO NORD
Riceviamo e pubblichiamo auspicando
che si arrivi presto ad una soluzione che tenga conto degli effetti sulla
salute e sull'ambiente che tale opera porterebbe una volta eseguita, auspichiamo
inoltre che Regione Lombardia si adoperi in modo da fare tornare il Seveso un
fiume degno di tale nome, e non uno dei tre fiumi più
inquinati d’Europa e che lungo il suo corso, tra Brianza e Nord Milano, trova
ancora attivi oltre 1.400 scarichi abusivi, alcuni dei quali
fonte di grave inquinamento.
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I cittadini del quartiere Papa Giovanni di Bresso, rappresentati
dal Comitato no vasca si dissociano da quanto riportato su Il Giorno
nell'articolo "E dal Consiglio Europeo solo pacche sulle spalle", in
cui si parla di malcontento dei bressesi.
I cittadini del quartiere, per il cui diritto alla salute e alla fruizione del verde il Comitato no vasca si sta battendo ormai da tempo contro la realizzazione del progetto della vasca nel Parco Nord, vogliono esprimere tutto il loro entusiasmo sia per la presa in carico della loro petizione e della loro battaglia da parte dell'onorevole Alberto Cirio sia per l'invio da parte della Presidentessa Wikstrom, della Commissione Petizioni del Parlamento Europeo, di una lettera alla Regione Lombardia con cui viene riferita la preoccupazione dei cittadini per i rischi legati al progetto e l'attenzione dell'Europa in merito alla questione e a possibili soluzioni alternative che evitino la distruzione di 4 ettari di area regionale protetta e la realizzazione di un impianto di raccolta di acque fortemente inquinate con il conseguente rischio della creazione di condizioni igienico-sanitarie critiche a pochissimi metri da un quartiere densamente abitato.
I cittadini della zona hanno profondamente apprezzato questo importantissimo gesto con cui l'Europa dimostra di prendersi carico dell'istanza sollevata dal quartiere e comprendono tutto il suo significato, consapevoli della grande sensibilità della Comunità europea in merito all'ambiente e alla tutela della salute pubblica. Gli abitanti del quartiere prospiciente l'area di Parco Nord, purtroppo individuata per il progetto della vasca, si rendono conto che l'intervento della Commissione Petizioni al loro fianco conferisce alla battaglia un nuovo peso, avendo finalmente visto ascoltate e accolte le loro istanze contro un progetto altamente impattante sull'ambiente e sulla vita della popolazione locale.
Il Comitato no vasca vuole anche sottolineare quanto sia stato fondamentale il ruolo dell'onorevole Alberto Cirio nel rendere possibile un iter rapido ed efficace per la petizione presentata dai cittadini.
Lo scorso aprile infatti Alberto Cirio ha voluto espressamente fare un sopralluogo di persona sull'area di Parco Nord su cui il Comune di Milano vorrebbe realizzare la vasca. In questa occasione ha incontrato gli abitanti della zona con cui si è confrontato a lungo, dimostrando grande sensibilità per la loro battaglia. È rimasto in stretto contatto con i cittadini in tutti questi mesi, rispondendo a tutte le loro domande. Anche l'11 luglio, giorno della discussione della petizione presso la Commissione petizioni, l'europarlamentare era presente in aula per ascoltare l'intervento della proponente della petizione e soltanto problemi di traffico, che hanno portato alcuni componenti della delegazione ad arrivare in Parlamento più tardi del previsto, gli hanno impedito di assistere alla discussione rimandata nella sessione del pomeriggio. Ma neanche in questo frangente imprevisto i cittadini si sono trovati soli, essendo intervenuto un collega a fare le veci di Alberto Cirio e a sostenere la loro richiesta.
Grazie all'Europa i cittadini del quartiere su cui pende un progetto così critico si sono finalmente sentiti accompagnati e sostenuti nella loro lotta.
I cittadini del quartiere, per il cui diritto alla salute e alla fruizione del verde il Comitato no vasca si sta battendo ormai da tempo contro la realizzazione del progetto della vasca nel Parco Nord, vogliono esprimere tutto il loro entusiasmo sia per la presa in carico della loro petizione e della loro battaglia da parte dell'onorevole Alberto Cirio sia per l'invio da parte della Presidentessa Wikstrom, della Commissione Petizioni del Parlamento Europeo, di una lettera alla Regione Lombardia con cui viene riferita la preoccupazione dei cittadini per i rischi legati al progetto e l'attenzione dell'Europa in merito alla questione e a possibili soluzioni alternative che evitino la distruzione di 4 ettari di area regionale protetta e la realizzazione di un impianto di raccolta di acque fortemente inquinate con il conseguente rischio della creazione di condizioni igienico-sanitarie critiche a pochissimi metri da un quartiere densamente abitato.
I cittadini della zona hanno profondamente apprezzato questo importantissimo gesto con cui l'Europa dimostra di prendersi carico dell'istanza sollevata dal quartiere e comprendono tutto il suo significato, consapevoli della grande sensibilità della Comunità europea in merito all'ambiente e alla tutela della salute pubblica. Gli abitanti del quartiere prospiciente l'area di Parco Nord, purtroppo individuata per il progetto della vasca, si rendono conto che l'intervento della Commissione Petizioni al loro fianco conferisce alla battaglia un nuovo peso, avendo finalmente visto ascoltate e accolte le loro istanze contro un progetto altamente impattante sull'ambiente e sulla vita della popolazione locale.
Il Comitato no vasca vuole anche sottolineare quanto sia stato fondamentale il ruolo dell'onorevole Alberto Cirio nel rendere possibile un iter rapido ed efficace per la petizione presentata dai cittadini.
Lo scorso aprile infatti Alberto Cirio ha voluto espressamente fare un sopralluogo di persona sull'area di Parco Nord su cui il Comune di Milano vorrebbe realizzare la vasca. In questa occasione ha incontrato gli abitanti della zona con cui si è confrontato a lungo, dimostrando grande sensibilità per la loro battaglia. È rimasto in stretto contatto con i cittadini in tutti questi mesi, rispondendo a tutte le loro domande. Anche l'11 luglio, giorno della discussione della petizione presso la Commissione petizioni, l'europarlamentare era presente in aula per ascoltare l'intervento della proponente della petizione e soltanto problemi di traffico, che hanno portato alcuni componenti della delegazione ad arrivare in Parlamento più tardi del previsto, gli hanno impedito di assistere alla discussione rimandata nella sessione del pomeriggio. Ma neanche in questo frangente imprevisto i cittadini si sono trovati soli, essendo intervenuto un collega a fare le veci di Alberto Cirio e a sostenere la loro richiesta.
Grazie all'Europa i cittadini del quartiere su cui pende un progetto così critico si sono finalmente sentiti accompagnati e sostenuti nella loro lotta.
Comitato no vasca
giovedì 9 novembre 2017
A CASCINA GATTI MANCANO I MEDICI DI BASE
Con
un articolo apparso oggi sul Giorno a cura di Laura Lana (clicca QUI per leggere
l’articolo completo) si ripropone con vigore il problema, già noto da
tempo, che ancora oggi non sembra avere soluzione.
A
gennaio 2018 (quindi tra circa 40 giorni) uno dei tre medici presenti nel
quartiere andrà in pensione e AD OGGI NESSUNO HA INFORMATO (se non il medico
stesso) gli abitanti delle soluzioni future, anzi a tutti sorge il dubbio che
dal 1 gennaio l’area compresa tra LE TRE STRADE / LOMBARDIA / SOTTOCORNO / MARX
rimarrà scoperta, mentre con la fine del 2018 e il pensionamento del secondo
medico QUASI TUTTO IL QUARTIERE rimarrà scoperto.
L’ASSOCIAZIONE
SOTTOCORNO si unisce alla protesta chiedendo azioni immediate, è inammissibile che
nel XXI secolo in un’area che si vanta di eccellenze sanitarie venga a mancare
un SERVIZIO DI BASE di questo genere e soprattutto che non si sia organizzato e
previsto, non solo un normale avvicendamento, ma bensì un naturale potenziamento
del servizio visto che le istituzioni, in questi decenni, hanno autorizzato
e permesso la nascita di intere aree residenziali all'interno del quartiere.
La proposta
presentata dall'azienda sanitaria di
rivolgerci agli studi presenti in altri quartieri NON È NEANCHE DA PRENDERE IN
CONSIDERAZIONE.
lunedì 6 novembre 2017
IN FRIULI L’ELETTRODOTTO SOMPLAGO -WURMLACH SARÀ TUTTO INTERRATO
Quando su un territorio ci sono
comunità che si aggregano e non subiscono passivamente, mobilitandosi per far
sentire la propria voce e le loro proposte si riescono ad ottenere risultati, complimenti
ai comitati ed associazioni della Carnia per il risultato ottenuto.
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I rappresentanti delle società Alpe Adria energia e Alpen Adria Energy
Line hanno illustrato all'assessore all'Ambiente ed Energia del Friuli
Venezia Giulia, Sara Vito, il nuovo progetto dell'elettrodotto
Somplago-Wurmlach (con transito dal passo di Monte Croce Carnico), che
supera le proposte passate con un unico progetto totalmente interrato, il
quale rientrerà tra quelli di interesse comunitario (Pic) e che, data la
sua valenza transfrontaliera, potrà concorrere ai piani
di finanziamento europei.“ ( leggi QUI l'articolo completo )
mercoledì 18 ottobre 2017
AL QUARTIERE ADRIANO HA CHIUSO IL TABIT
Abbiamo appreso dalle
voci di quartiere prima e dall'ultimo post sulla loro pagina facebook che
il 15 ottobre 2017 il Tabit ha chiuso.
Non possiamo che
esprimere il rammarico e il dispiacere per l’unico posto di aggregazione,
ristoro e centro che ambiva ad essere un punto di riferimento culturale
unico tra il parco della Bergamella e il parco Adriano ( visto nella sua
generalità ) anche se ubicato nei giardini Franca Rame che a causa di scelte urbanistiche "folli" risulta isolato dal futuro parco P.M.V.L.
Non chiude solo una
struttura che faceva da bar/gelateria, che ci accoglieva nelle giornate
primaverili estive o autunnali , la chiusura rappresenta un fallimento di quella
progettazione delle periferie che in questi ultimi anni è stata molto cara alla
classe politica, incapace di garantire i servizi minimi ( acqua calda ) il
rispetto delle regole come l’applicazione del bilancio partecipativo con la
costruzione della veranda che avrebbe tenuto aperto il chiosco d’inverno e
avrebbe dato la possibilità di svolgere incontri di quartiere, e totalmente
incapace di fare un’analisi macro economica nel medio termine per far sopravvivere una utenza di questo genere.
Nella speranza che questo
fallimento serva per il futuro ( anche se la fiducia nelle istituzioni è sempre
poca ) ai ragazzi della cooperativa va il nostro ringraziamento per quanto
fatto fino ad oggi.
martedì 17 ottobre 2017
SESTO SAN GIOVANNI, L’INTERRAMENTO DELL’ELETTRODOTTO DI VIA SOTTOCORNO È AL RUSH FINALE
È di ieri la pubblicazione sull'albo pretorio
del comune di Sesto San Giovanni della determina dirigenziale ( vedi QUI la
documentazione pubblicata ) che porterà alla chiusura burocratica del progetto
con l’approvazione in giunta del progetto (approvazione attesa per mercoledì) e anche se,con qualche
mese di ritardo rispetto alla programmazione originale, ormai per l’interramento, possiamo dire che ci siamo.
Qui sotto l’articolo uscito oggi 17 ottobre 2017 sul Giorno
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Il cantiere avrebbe già dovuto essere
inaugurato. "Tra settembre e ottobre partiranno i lavori", si disse
durante il consiglio comunale di giugno, che era stato convocato last minute
per accogliere i fondi ministeriali del “Bando Periferie”. Invece, il
cronoprogramma definitivo ancora non c’è. Per l’interramento dell’elettrodotto
di via Sottocorno si stanno chiudendo in questi giorni le partite burocratiche.
Il progetto definitivo, presentato da Terna Spa, è stato approvato insieme al
quadro economico di 5.453.000 euro, che saranno coperti dai Comuni di Sesto e
Milano grazie alle risorse ottenute dal governo. Oltre all'impegno di spesa,
gli uffici hanno affidato i lavori a Terna, proprietario e gestore della rete
elettrica di trasmissione. La documentazione del progetto esecutivo, inviata
dalla società, è ora all’esame dell’ufficio legale del Comune. Dopo il via
libera dell’avvocatura interna, dovrà esserci un nuovo passaggio in giunta per
l’approvazione di un intervento atteso da anni nel quartiere a confine tra
Sesto e Milano e dall'associazione Sottocorno che da tempo si batte per portare
i tralicci sotto terra…………
Leggi QUI l’articolo completo a cura
di Laura Lana sul Giorno on-line
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