Sospeso il pagamento dell’ultima rata Imu e Tasi in scadenza oggi
ABRUZZO. La società Terna ha denunciato i manifestanti che il 13
novembre scorso ad Atessa hanno impedito l’accesso ai funzionari della società.
Lo ha comunicato proprio la multinazionale al perito Antonio Di
Pasquale (che sta coordinando le manifestazioni di protesta e i vari ricorsi)
spiegando di essersi rivolta ai carabinieri «per l’accertamento di eventuali
reati e per il risarcimento di tutti i danni conseguenti al ritardi
nell’entrata in esercizio dell’elettrodotto».
E’ chiaro ormai
che nella vicenda elettrodotto Villanova – Gissi è muro contro muro.
«Sembra che la
società Terna Rete», spiega Di Pasquale, «abbia temporaneamente sospeso, ormai
da diverse settimane, la costruzione dell’opera non aprendo nuovi cantieri ed
abbandonando tutti quelli già iniziati forse per tutte le illegalità da più
parti denunciate, in risposta alla diffida inviata da diversi cittadini a
fronte dei decreti di occupazione illegittimi per dichiarazioni non veritiere
contenute negli stessi ed alla conseguente protesta che ha interessato tutti i
Comuni attraversati dall'opera».
Ma la società continua da settimane a ripetere di avere tutte le
carte in regola per poter procedere con i lavori.
I cittadini non demordono e la denuncia dei manifestanti non li
spaventa: in attesa del ritorno dei funzionari di Terna, in questi giorni
stanno, in tutti i Comuni interessati alla costruzione degli impianti di
trasporto dell’energia elettrica, raccogliendo le firme per chiedere nuovamente
al Ministero dello Sviluppo Economico l’annullamento dell’atto di
autorizzazione alla costruzione dell’elettrodotto per «acclarati vizi di
legittimità».
( leggi QUI l’articolo
completo )
FONTE :
PRIMADANOI.IT