Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa giunto oggi dalla Rete No Elettrosmog Italia , alla quale abbiamo aderito.
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In questi ultimi giorni è stato propagato nella rete
un documento che vuole dare una mano a chi si prodiga per un
riconoscimento dei diritti umani per vivere una vita serena.
Infatti viene riconosciuta la sofferenza degli elettrosensibili,
la incomprensione e scetticismo dei medici, la necessità di interventi
legislativi per ridurre le esposizione della popolazione ai campi
elettromagnetici.
Ci si richiama alla definizione data dal WHO della
elettrosensibilità come intolleranza ambientale idiopatica , ma anche alla
raccomandazione Consiglio di Europea del 1999, del Parlamento
Europeo del 2009 e del 2011 verso politiche di controllo più restrittive.
Si fa una sintesi molto interessante:
l’elettrosensibilità è una sindrome molto
complessa che deve essere affrontata con una combinazione di leggi e
di altre misure: si deve trovare un compromesso tra i diritti
fondamentali (dignità umana, integrità fisica, libertà di movimento, …) delle
persone (elettronsensibili in particolare) e la libertà di comunicazione
e di condizione di un business.
Ed ancora, si richiede un sistema di
etichettatura dei prodotti cellulari, cordless (che, ricordiamo , in Italia
è possibile dal 2001 ma che, chissà come mai, in 13 anni il Ministero
dell’Ambiente non ha mai trovato il tempo di attuare !), ed imporre la
protezione assicurativa, che in genere è esclusa ai sistemi wireless, per
le campagne pubblicitarie dei dispositivi wireless che siano controllate
nei confronti di target non protetti … ma anche si parla di riconoscimento della
malattia, della necessità di fare campagne di informazione sulle migliori
condizioni igieniche nello uso dei dispositivi, delle mappa di
esposizione, la esistenza di regole di distanza dai tralicci dell’alta tensione
come anche dalle antenne, la costituzione di zone EMF-free.
Ma da dove arrivano queste affermazioni ? dal solito
comitato di pazzi ambientalisti ed un po' luddisti ?!
NO, dall European Economic Social Committee
della Comunità Europea, che è un'organizzazione tecnica costituita come
'collante' tra le istanze della popolazione e i vertici comunitari. vedere
http://www.eesc.europa.eu/?i=portal.en.events-and-activities-electromagnetic-hypersensitivity-documents
http://www.eesc.europa.eu/?i=portal.en.events-and-activities-electromagnetic-hypersensitivity-documents
Cordiali saluti