L'AQUILA - Spostamento e interramento
delle due linee di alta tensione che tagliano L'Aquila in due metà.
Questo il progetto sul quale il
Comune dell'Aquila sta cominciando a ragionare con la società Terna Spa che
gestisce le reti.
Un'operazione che sarebbe utile tanto
per la salute quanto per l'estetica e l'urbanistica del capoluogo e che, se
andrà in porto, comporterà un investimento da almeno 30 milioni di euro.
"È una cosa epocale su cui sto
provando a ragionare - spiega ad AbruzzoWeb il sindaco del capoluogo, Massimo
Cialente - Non è legata alla ricostruzione, ma potrebbe rientrare in
un'operazione più complessa in corso, la realizzazione di un grande
elettrodotto proveniente dai Balcani".
Lo scorso marzo, infatti, è stato
annunciato da Terna un progetto da 700 milioni per la realizzazione di un’ interconnessione
elettrica sottomarina tra il Montenegro e l'Italia, che passerà proprio per
l'Abruzzo, in particolare per Villanova di Cepagatti (Pescara).
La speranza è di ricavare nelle
pieghe di questo grosso investimento l'opportunità di eliminare tutti i
tralicci dell'alta tensione che percorrono L'Aquila.
Le linee di cui si parla sono
identificate dai codici 23.862 e 22.281, di tensione nominale rispettivamente
pari a 150 e 220 chilovolt, e corrono parallele a partire dalla zona di
Pettino, per poi attraversare i quartieri di San Francesco e del Torrione, passando
per vari tratti in vicinanza case e scuole.
"Siamo tra le pochissime città
attraversate da un elettrodotto - ammette Cialente - si tratterebbe di una
scelta politica, interrare le reti e spostarle più a Nord".
Fonte : AbruzzoWeb ( leggi l'articolo completo qui )