Sappiamo che la figura politica dell’assessore non deve avere necessariamente competenze specifiche in merito alla delega, ma deve individuare un soggetto politico che grazie agli uffici tecnici comunali riesca a dare indirizzi politici ai problemi ambientali.
Per farlo, sebbene non competente, le è richiesta almeno una visione e una sensibilità ambientale (che non ha), una capacità di entrare in sintonia o di avere empatia con i rappresentanti del territorio (che sia leggermente più rappresentativo del partito politico a cui appartiene) cosa che lei non ha, visto che in consulta viene saltuariamente.
Nonostante non è previsto l'obbligo a presenziare alle sedute della consulta sarebbe stato opportuno se avesse partecipato più spesso ed interagito con le associazioni per gestire meglio i problemi del territorio.
Se fosse stato per lei non sarebbe mai venuta , come ci ha fatto capire quando è arrivata a dire che “avrei del lavoro da fare ma sono stata invitata ...”, mentre negli anni passati le consulte venivano gestite direttamente dagli Assessori non dai Consiglieri Comunali, in questo modo si assumeva quella responsabilità di sintesi tra il lavoro fatto e le forze cittadine che vi partecipavano, un dialogo in questi anni sottovalutato e affrontato invece con arroganza e supponenza.
Anche l’ultima affermazione fatta sui social rende bene l’idea di come il soggetto sia completamente scollato dalla realtà territoriale, affermare che a Sesto ci sono "13 milioni di mq di verde pubblico" (quando la città ha una estensione di 11,7 km²) è una dichiarazione grave perché fatta da un soggetto politico che in primis dovrebbe aver ben chiaro cosa sta governando, nessun politico competente si sarebbe sognato di fare affermazioni di tale genere, tanto meno di giustificarle dando la colpa a qualcuno del suo staff o affermando che che si aveva confuso lo spazio di verde pubblico con il numero di sfalci fatti (che comunque non sono veri).
Un personaggio politico che non entra nel merito di niente e conferma che non sa rispondere in consulta alle domande che gli vengono poste su un ordine del giorno già definito in precedenza sul quale dovrebbe arrivare preparata e non improvvisare, tale assenza l’abbiamo registrata su:
- abbattimenti e progettazione piantumazioni sul territorio, nessuna condivisione o progettazione
- Il problema sulla costruzione di un sistema di filtrazione per nitrati e cromo ESAVALENTE,
totalmente assente (che qualcuno gli spieghi qualcosa),
- Sulla terrazza “ex Bottoni” quando interpellata non ha saputo dare nessun tipo di
informazioni, a parte ripetere che “non si tratta di
bonifica ma di rimozione rifiuti”, mai uno stato di avanzamento lavori, un
progetto lasciato nel cassetto fatto e finito e tirato fuori dopo tre anni in
prospettiva della campagna elettorale.
- Non si è provato a salvare nessun albero ora come del resto al villaggio Falck
- Non ha fatto nulla sul nuovo progetto
della Biopiattaforma, dove invece sono stati fondamentali i tavoli fatti sul
territorio con associazioni e comitati insieme ai cittadini
- Assente sulle bonifiche del giardino
delle tre Strade in via Rimembranze, dell’area Falck, delle Torri (anche se
chiamarlo bonifica è un eufemismo) tutti argomenti trattati dall’assessore
Lamiranda che è diventato in questo modo il punto di riferimento per l’associazionismo ambientale e i cittadini interessati (che ringraziamo per il lavoro svolto e il dialogo tenuto) con il quale ci siamo confrontati.
Se l’Assessore non vuole confrontarsi su tavoli organizzati come la consulta, bene e allora che si
SCIOLGA,
così com’è non ha
senso, continui pure a fare foto con il basilico o qualche cespuglio, a illudere
le persone che sta lavorando per il bene comune.
A nostro avviso ci sono forze esterne,
forse a causa dei progetti sulle aree Falck, ovvero la più grande colata di cemento o
speculazione edilizia degli ultimi 30 anni in Europa, che fan sì che al settore
dell’ambiente ci sia un soggetto politico di così basso spessore.
Sappiamo che non è stata scelta dal
sindaco ma imposta con un accordo pre-elettorale, difficile pensare che nel
centro destra non ci sia un soggetto capace di ricoprire questo ruolo, che
ribadiamo è fondamentale per una città come Sesto San Giovanni dichiarata Sito
di Interesse Nazionale per l’inquinamento lasciato dal comparto siderurgico
italiano.
Rinnoviamo al Sindaco l'invito a sostituire l’attuale assessore all’ambiente.