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sabato 16 maggio 2020

MORTE DELL'AIRONE AL PARCO DELLA BERGAMELLA - INSTALLATI I CARTELLI DI DIVIETO MA SERVONO ANCHE BARRIERE FISICHE E CONTROLLI SANZIONATORI

Il giorno dopo l’uccisione dell’airone cenerino da parte di un cane lasciato libero, finalmente sono stati installati dei cartelli all'inizio dei sentieri (lato laghetto opposto agli orti) nel parco della Bergamella 

Quella è un’area dove molti animali come anatre, fagiani, aironi e, purtroppo, anche animali infestanti come nutrie (in numero sempre crescente a causa di nessuna politica di contenimento) piccioni e corvi (anche questi in quantità crescente riducendo la presenza di altre specie come i passeri), si rifugiano.

È impensabile che la posa di qualche cartello (con circa due anni di ritardo) possa essere una soluzione valida e definitiva, assomiglia per lo più ad uno scarico di responsabilità, per cui chiediamo che l’intervento venga completato con: 

  1. l’installazione di barriere fisiche sui sentieri (per bloccare l’accesso di persone con o senza cane) e nelle zone adiacenti al laghetto in prossimità del fossato (in modo da evitare l’attraversamento di persone o cani).
  2. Il ripristino della vegetazione composta per lo più da arbusti che risiedevano lungo il laghetto per una fascia di oltre due metri, (e magari capire chi ha dato l’autorizzazione alla rimozione in quanto poste come barriere naturale a protezione dell’area faunistica).
  3. Il controllo da parte della polizia locale e guardie GEV che sanzionino i comportamenti lesivi ai danni dell’ambiente e della fauna, almeno nelle ore di maggiore affluenza, questo al fine di educare i frequentatori abituali.

Quest’Ultimo punto lo consideriamo importante, poiché subito dopo l’installazione dei cartelli abbiamo assistito a “discussioni” animate fra gli ortisti, ambientalisti e persone che, nonostante i divieti e i cartelli ben in mostra, continuavano con arroganza a passare e mentre alcuni, educatamente tornavano indietro dopo aver ricevuto le segnalazioni, in un paio di casi la discussione è rapidamente degenerata

Lasciare agli ortisti tale compito rischia di diventare oggetto di ritorsioni, furti e atti vandalici, e ricordiamo che  la necessità di definire un'area protetta per la riproduzione faunistica era già stata segnalata, da noi come da altre realtà presenti sul territorio, così come la necessità di avere un’area cani (con punto di raccolta per gli escrementi lasciati all'interno del parco), visto che ad oggi all'interno dell’area Bergamella (ad esclusione del giardino “condominiale“ fine a se stesso realizzato da Uniabita) oltre alla mancanza di BONIFICHE, piste ciclo-pedonali, piantumazioni, panchine, aree attrezzate e tagli regolari dell’erba, non esiste nessun cestino apposito, siamo arrivati al  2020 e C’E’ DA COSTRUIRE UN PARCO!!!.

Concludiamo ricordando che l'area della Bergamella è un’area all'interno del parco regionale P.M.V.L. e questo problema si pone proprio nel punto di confine tra due parchi comunali suggeriamo che è necessario un coordinamento con il Comune di Milano.

Il Consiglio Direttivo dell’Ass.Sottocorno