La
guerra dei comitati all'ipotesi del nuovo elettrodotto
nell'Oltreserchio non si è fermata. I cittadini attendono ancora di
conoscere le decisioni della Regione dopo che a luglio era saltato il
tavolo di concertazione con Terna e soprattutto aspettano il via
libera all'inchiesta pubblica sul progetto richiesta dai Comuni.
Proprio agli enti locali adesso i cittadini chiedono di promuovere un
accurato monitoraggio sulle emissioni dell'elettrodotto che esiste
già e che pende sulle abitazioni di Maggiano e Farneta. Sono le
intenzioni emerse nel corso di una assemblea che si è svolta giovedì
sera alla sede del comitato Starc a Balbano, sorto contro il nuovo
elettrodotto sulle colline. Alla riunione molto partecipata hanno
aderito i rappresentanti dei comitati coinvolti, da Chiatri a
Maggiano, fino a San Giuliano Terme e Vecchiano.
L'incontro
è servito a fare il punto sulla situazione, a riprendere le fila del
percorso cominciato con le assemblee a Nozzano e giunto il 1 luglio
al tavolo convocato con i dirigenti della Regione Toscana e i
rappresentanti dei cinque Comuni coinvolti. In quella sede, erano
emerse tutte le difficoltà a trovare un compromesso con Terna, tanto
che il tavolo era stato sciolto dagli stessi rappresentanti della
Regione e con le richieste dei Comuni di caldeggiare, con il
Ministero, il via all'inchiesta pubblica che consentirebbe una
analisi complessiva del progetto con il coinvolgimento di tutti gli
attori, compresi ovviamente i cittadini ( Leggi ). Che in attesa di
queste risposte, adesso vogliono una mappatura completa delle
emissioni dell'elettrodotto esistente che secondo il comitato di
Maggiano non rispetta i limiti massimi consentiti dall'organizzazione
mondiale della sanità.
FONTE : LUCCAINDIRETTA